La carica di Kevin Garnett potrà riportare in alto i Boston Celtics?
I Celtics accusano la prima striscia negativa della stagione e subiscono la rimonta di Cavs e Magic in classifica. Il periodo è negativo ma è possibile che il punto più basso sia imminente, oppure sia già arrivato.
Risultati
Boston Celtics @ New York Knicks L 88-100
Boston Celtics @ Charlotte Bobcats L 106-114
Houston Rockets @ Boston Celtics L 89-85
Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers L 83-98
Commento
È il periodo più difficile da quando il presidente Danny Ainge l'estate di due anni fa ha materializzato tutto il buon lavoro eseguito negli anni precedenti e ha permesso alla squadra di conquistare l'anello di campione NBA.
Dallo scorso Natale sono state giocate 9 partite e solo 2 sono risultate vincenti. È quindi crisi? Decisamente si ed il motivo è palese: troppa confidenza nella vittoria. Boston infatti ha giocato le ultime partite della maggior striscia vincente della storia dei Celtics con molta, troppa sufficienza con conseguente inserimento nella testa dei giocatori anche inconsapevolmente di qualche forma di invincibilità . D'altronde pure Doc Rivers lo aveva detto in tempi non sospetti che non era soddisfatto del gioco prodotto dalla squadra. Dopo le prime sconfitte nella trasferta ad ovest si sono resi conto del problema e stanno cercando di liberarsene, ma è un processo di non breve durata e dev'essere fatto tutti assieme, contando sull'unione che li ha contraddistinti fino ad adesso. Emblematica la piccola riunione tra Garnett, Allen, Cassell e Pierce durante gli ultimi minuti della gara contro Cleveland per discutere immediatamente sulla gara appena conclusa e risolverne i problemi.
È palese infatti che i veri Celtics non sono quelli visti nelle ultime due settimane, il problema è vedere quando riusciranno a dimostrare il loro vero valore: la prossima settimana? Quella successiva? Non è dato saperlo e probabilmente non lo sanno neanche i giocatori, non resta che attendere pazientemente, anche se è possibile che il fondo sia già stato toccato contro i Rockets e che la gara contro Cleveland sia l'inizio della risalita perché, sebbene sconfitta, Boston ha dimostrato dei miglioramenti.
Non è neanche un problema di gioco, sia l'attacco che la difesa non girano come si deve, è proprio un approccio sbagliato alla partita che fa rendere i giocatori molto meno di quello che valgono realmente. In più gli avversari giocano contro i Celtics come se fosse la loro più importante gara della vita. Questo in realtà succedeva anche durante la striscia vincente, ma ora che i Celtics sono vulnerabili l'approccio degli avversari risulta più evidente "ogni volta che giochiamo per gli avversari è sempre una gara 7" ammette Doc Rivers.
In questo contesto negativo Kevin Garnett ha voluto dire la sua e difendere tutto il gruppo "non c'è nessuna negatività , siamo una squadra di gentiluomini, siamo una squadra di classe e di individui che si rispettano tra di loro, nessuno sta puntando il dito contro qualcuno, vinciamo e perdiamo come squadra". In questo contesto potrebbe essere facile riprendere la strada della vittoria, come conferma anche Pierce "stiamo bene, parliamo dopo ogni partita di quello che abbiamo bisogno per fare il meglio possibile, lo stato d'animo è veramente positivo, questa è la nostra forza, continuerà ad esserlo ed è quello che ci rende forti". Con le parole dei due migliori giocatori della squadra è difficile essere pessimisti, bisogna solo attendere che le cose si sistemino, forse già a cominciare dalla prossima partita contro Toronto.
Per aiutare a stemperare le preoccupazioni dei tifosi dei Celtics è utile segnalare che tutte le squadre che in passato hanno collezionato una lunga striscia vincente, alla fine della stessa hanno subito varie sconfitte prima di riprendersi e vincere il titolo. Pensare che non poteva succedere ai Celtics era illusorio.
In settimana si sono sentite molte lodi per D'Antoni che avrebbe capito come fermare Rajon Rondo, ovvero mettergli davanti un giocatore molto più alto di lui. In realtà , e forse non tutti se ne sono accorti, Rondo contro New York si è fermato da solo giocando veramente male, ed è solo un caso che di fronte a lui c'era un giocatore alto. In realtà quando Rondo tornerà a giocare bene è probabile che i giocatori alti che gli si pareranno di fronte riuscirà a saltarli velocemente perché non riusciranno a stargli dietro.
Da più parti si chiede uno scambio o la firma di un paio di veterani per rinforzare la squadra, ma una delle caratteristiche positive di Ainge è quella di non cedere alla fretta e di ponderare bene il da farsi. Il buon Danny non ha previsto nessuna trade imminente, ma non è escluso che ne faccia una entro febbraio.
Infortuni
Evidente era la fasciatura alla gamba di Kevin Garnett contro i Bobcats ed i Rockets. Il problema è al polpaccio destro causato da un colpo subito durante la gara contro i Knicks ed è per questo motivo che Garnett non ha giocato bene nelle ultime gare imbottito com'era di antidolorifici, ma non ne ha saltata nessuna e contro i Cavaliers si sono visti evidenti miglioramenti.
Scavigliamento destro per Tony Allen durante la partita contro New York. Dopo una risonanza magnetica i medici hanno deciso di fargli saltare le ultime tre partite giocate e non era neanche prevista la sua partecipazione alla trasferta di Toronto, ma le ultime notizie danno per probabile la sua presenza in Canada.
Curiosità
La striscia perdente di 4 sconfitte è la più lunga dalla stagione 2006-07, l'ultima perdente prima della vittoria del titolo.
Il migliore della settimana
Se in certi periodi c'è abbondanza di giocatori non-PGA Tour che offrono prestazioni soddisfacenti, questa settimana c'è una discreta scarsità di nomi e di performance. Contro New York per esempio non c'è nessun nome che possa essere preso in considerazione. Nelle altre partite gli unici due che si sono distinti un po' sono Rondo e Perkins. Poiché le loro prestazioni si equivalgono preferiamo privilegiare Kendrick Perkins a Rondo perché il primo non ha mai dato la sensazione questa settimana d'essere troppo dannoso come il primo.
Classifica aggiornata:
5 Rondo
4 Perkins
1 Powe
1 House
I minuti del PGA Tour
Forte utilizzo del PGA Tour questa settimana, ma nonostante questo non è andata affatto bene. La media di utilizzo più alta è ad appannaggio di Ray Allen con ben 41 minuti e mezzo, segue Pierce con quasi 39 minuti e chiude Garnett con soli 33 minuti e mezzo di media.
Tutti e tre i giocatori hanno superato la media stagionale, le quali ora ammontano a 36,6 minuti per Pierce, 36,3 per Allen, che ha quasi raggiunto il compagno di squadra, mentre Garnett sale di poco a 32,8 minuti di media.
Quello che meraviglia è la media per gara, infatti se diamo per scontato il maggior utilizzo contro Charlotte a causa dell'overtime con 42 minuti e mezzo, le altre tre gare si equivalgono, infatti contro Houston l'impiego medio è stato di 37 minuti e mezzo, contro New York di 36 minuti, ma quello che meraviglia è che contro Cleveland l'impiego scende poco sotto i 36 minuti quando contro una grande squadra logica direbbe che ci sia un impiego maggiore, ma la motivazione è presto detta: a 4 minuti dalla fine Doc Rivers ha tolto il PGA Tour perché ormai non c'erano più speranze di vincere la partita.
I Celtics nella D-league
Il sogno per J.R. Giddens e Bill Walker, parcheggiati nella D-League per dar loro la possibilità di giocare, era quello di essere richiamati a Boston per entrare in squadra e magari scendere in campo nell'NBA. Che lo facciano già quest'anno non è dato sapere, ma hanno avuto il piacere di ricevere entrambi la chiamata, ricevuta lo scorso 8 gennaio.
Il presidente Danny Ainge ha espresso soddisfazione per entrambi per le loro prestazioni nella Lega di sviluppo e ha detto che rimarranno a Boston fino a che tutti gli attuali componenti del roster avranno recuperato dagli infortuni, ovvero Tony Allen, è chiaro quindi l'intenzione di avere sempre in allenamento un numero di giocatori minimo per poter eseguire tutti i giochi e gli schemi senza problemi.
Entrambi i giocatori sono entusiasti di tornare a Boston e sperano di poterci rimanere, ma è facile che entrambi torneranno nella D-League. In 13 gare Giddens ha avuto una media di 17,3 punti col 53,5% dal campo, 6,5 rimbalzi e 1,5 stoppate mentre Walker ha avuto una media di 18,7 punti con il 55,7% dal campo e 5,3 rimbalzi.
Prima di essere richiamati a Boston i due hanno fatto in tempo a giocare una partita contro Anaheim e sono stati ancora una volta tra i migliori della propria squadra con 26 punti e 7 rimbalzi per Walker e 16 punti per Giddens.
Fin quando e se torneranno nella D-League questa sezione verrà chiusa.
Appuntamenti e classifiche
Quattro sono le partite in programma la settimana prossima con la possibilità di tornare alla vittoria per i Celtics:
domenica 11 gennaio in trasferta contro Toronto
lunedì 12 gennaio in casa contro Toronto
mercoledì 14 gennaio in casa contro New Jersey
sabato 17 gennaio in trasferta contro New Jersey
Sarà molto semplice seguire le partite della prossima settimana, con due sfide incrociate con due squadre, una in casa ed una in trasferta.
Le due formazioni che incontreranno due volte i Celtics nei prossimi 7 giorni sono di medio-bassa classifica, attualmente Toronto è fuori dai play-off mentre New Jersey è settima, entrambe sono sotto al 50% di vittorie ed entrambe stanno soffrendo per una stagione non esaltante. Se i Celtics hanno bisogno di avversarie non di alta classifica ma neanche troppo scarse per ritrovare fiducia e gioco corale, queste due formazioni potrebbero fare al caso loro.
Abbiamo detto non troppo scarse perché qualche motivo di interesse le due formazioni le hanno e potrebbero anche approfittare della debolezza dei Celtics per strappare qualche vittoria, ma è verosimile che la formazione bostoniana possa conseguire più di un risultato positivo. Sbilanciarsi in questo periodo è arduo perché potrebbe scattare da una partita all'altra la scintilla che farebbe riportare Boston al suo gioco spumeggiante di novembre e dicembre, ma non sappiamo quando succederà , potrebbe essere questa settimana come in quelle successive.
La classifica certifica Cleveland come nuova forza ad est, con i Celtics che sono stati superati anche da Orlando, a due sconfitte da Cleveland ed in vantaggio di una da Boston, da rilevare però che le vittorie sono identiche, quello che le differenzia sono solo il numero delle sconfitte. Tutto è ancora da decidere ed i Celtics non hanno compromesso nulla, ma se non vogliono perdere il treno giusto devono ricominciare a vincere già dalla prossima settimana. Se i biancoverdi non otterranno una settimana positiva saremo costretti a seguire anche le squadre con record inferiore, attualmente non è necessario perché sono distanti. I Lakers hanno un record identico a Cleveland quindi neanche loro sono imprendibili.
É possibile che il prossimo report verrà pubblicato nella giornata di venerdì.
A risentirci.