Gli Atlanta Apollos del 1973, di proprietà degli Atlanta Hawks
La storia degli Atlanta Chiefs comincia nel 1967, con l'avvento della lega pro soccer NPSL. La squadra prende casa all'Atlanta Fulton County Stadium, ed è di proprietà di Dick Cecil, padrone anche degli Atlanta Braves, franchigia della MLB. Cecil, che ha fondato un sodalizio pro soccer in Georgia perché rimasto - come molti altri investitori - folgorato dalla finale dei mondiali '66 Inghilterra - Germania, viaggia tra Africa ed Europa per trovare giocatori che possano dare lustro alla neonata squadra dei Chiefs. Giungono così alla corte dello Zio Sam il gallese Phil Woosnam, che negli anni a venire ricoprirà un ruolo chiave nella NASL, il sudafricano Kaizer Moutang, Vic Crowe, anche lui gallese come Woosnam e già conosciuto per aver giocato nell'Aston Villa, così come Peter McParland. Con 10 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte i Chiefs concludono la prima ed unica stagione NPSL al quarto posto della Eastern Division, ciononostante la media spettatori, 6961 paganti, è la seconda affluenza migliore della lega. Phil Woosnam mette a segno 8 reti e totalizza 7 assist, lo segue Peter McParland con 6 reti e 5 assist. Il portiere Sven Lindberg è terzo tra gli estremi difensori, Emment Kapengwe è convocato nella selezione All Stars.
Nel 1968, anno di nascita della NASL, Woosnam passa dal campo alla panchina, i Chiefs vengono assegnati alla Atlantic Division della neonata lega, e nelle amichevoli estive battono per ben due volte gli inglesi del Manchester City, la prima volta per 3-2, la seconda, richiesta dall'allenatore inglese Malcom Allison come rivincita – e dopo aver dichiarato che gli Atlanta Chiefs erano una squadra di quarta divisione - col risultato di 2-1. Durante la stagione la squadra di Atlanta, con 18 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte, conquista il primo posto della conference accedendo così ai play-off dove incontra i Cleveland Stockers, che vengono eliminati in doppio match coi risultati di 1-1 e 2-1, accedendo così alla finale dove incontra i San Diego Toros. La finale viene giocata doppia, come da regolamento mututato dalla NPSL, e vede i San Diego Toros riuscire a mantenere il risultato ad occhiali grazie alle parate del portiere Ataulfo Sanchez, il migliore della lega, ma la partita di ritorno, giocata tra le mura amiche dell'Atlanta Fulton County Stadium non ha storia, e vede prevalere Atlanta per 3 reti a 0, con segnature di Peter McParland, Kaiser Moutang e Delroy Scott. Phil Woosnam è nominato coach of the year, Kaiser Moutang è rookie of the year, il portiere Vic Rouse è secondo dietro a Sanchez, Kaizer Moutang segna 11 reti e mette assieme 3 assist, Graham Newton lo segue con 10 reti ed un assist. Nonostante questo gli spettatori diminuiscono toccando le 5.794 unità . Gli Atlanta Chiefs sono uno dei cinque club sopravvissuti all'ecatombe della NASL seguita poco dopo il termine della stagione 1968. Phil Woosnam passa dalla panchina della squadra al quartier generale della NASL, il suo posto viene preso da Vic Rouse. Per dare tempo alle squadre superstiti di completare le rispettive rose, Woosnam organizza la prima NASL International Cup, dove ogni squadra importa una squadra dalla Gran Bretagna. Nella capitale della Georgia arriva l'Aston Villa, che indossando la maglia dei Chiefs conclude la competizione al quarto posto,con 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte.
La stagione NASL del 1969 è l'unica stagione della lega senza play-off, e termina dopo 16 partite. Kansas City arriva prima superando proprio gli Atlanta Chiefs pur avendo il medesimo ruolino di marcia, in virtù del controverso sistema di punteggio che aveva in passato penalizzato Philadelphia Spartans nel '67 ed Oakland Clippers nel '68. Kaizer Mountang è capocannoniere di lega con 16 reti e 3 assist, ed Emment Kapengwe mette a segno 8 reti e 6 assist. Manfred Kammerer è primo nella classifica portieri, Moutang e Kapengwe sono convocati nella selezione All Stars. Tra le amichevoli internazionali resta agli onori delle cronache uno 0-0 con l'Eintracht di Brauschweig. Gli spettatori diminuiscono ancora toccando la quota di 3.371 paganti.
Nel 1970 gli Atlanta Chiefs cambiano casa, trasferendosi al Tara Stadium, e concludono la stagione al secondo posto della Southern Division con 11 vittorie, 5 pareggi ed 8 sconfitte, non abbastanza per disputare i play-off. Il pubblico diminuisce ancora attestandosi sui 3002 spettatori. Art Welch è terzo in classifica marcatori con 13 goal e 8 assist, si distinguono per Atlanta anche Nick Papadakis, 10 reti e 2 assist per lui, Dave Metchick con 8 reti e 2 assist, mentre il portiere Vic Crowe occupa il secondo posto della sua classifica. Il difensore Uriel Da Veiga e gli attaccanti Art Welch e Dave Metchick sono nella selezione All Stars 1970. Come amichevoli internazionali risulta la seconda NASL International Cup giocata questa volta tra i club della NASL e squadre estere con risultati valevoli per la classifica. Gli Atlanta Chiefs perdono per 2-1 contro il Coventry City, pareggiano per 2-2 contro l'Herta Berlino, vincono per 1-0 contro l'Hapoel Petah Tikva e concludono la competizione perdendo per 2-1 contro i portoghesi del Varzim.
Nel 1971 i Chiefs tornano a giocare all'Atlanta Fulton County Stadium, e con 12 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte conquista la vetta della Southern Division. Il pubblico cresce attestandosi sui 4.275 spettatori. Durante i play-off Atlanta elimina dalla corsa per il titolo i neonati New York Cosmos, ancora lontani dall'essere la squadra stellare degli anni a venire, perdendo all'andata per 1-0 ma vincendo tra le mura amiche per 2-0 approdando così in finale dove incontrerà i Dallas Tornado. Purtroppo per i Chiefs saranno i [b[Tornado di Lamar Hunt a portarsi a casa il titolo, vincendo per 4-1 e 2-0 dopo aver perso la prima partita per 2-1. Atlanta si consola però con la NASL International Cup che vede partecipare nel 1971 il Lanerossi Vicenza,i brasiliani del Bangu,l'Apollon dalla Grecia e gli Hearts of Midlotian dalla Scozia. Non sono pervenuti i risultati dei match. Barry Linch e Nick Papadakis figurano entrambi in classifica marcatori con 8 goal ed 1 assist a testa, mentre Manfred Kammerer è terzo in classifica portieri. Kaizer Moutang figura tre le All Stars.
Nel 1972 la stagione NASL viene ridotta a 14 partite, la più corta in assoluto. Nonostante gli 8 goal dell'inglese Paul Child, terzo in classifica marcatori, Atlanta conclude il campionato al terzo posto della Southern Division con 5 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. Gli spettatori, nonostante l'annata balorda toccano le 5034 unità . Paul Child viene convocato nelle All Stars. Risulta anche un'amichevole giocata contro la Dinamo Mosca, che si impone sugli Atlanta Chiefs per 3-0.
Nel 1973 gli Atlanta Chiefs vengono rinominati Atlanta Apollos, per volere dei nuovi proprietari, titolari degli Atlanta Hawks. Gli Apollos prendono posto al Bobby Dodd Stadium. In panchina Ken Bracewell succede a Vic Rouse. Nonostante il nuovo nome che allude alla divinità greca del sole, gli Apollos fanno vedere ben poco di divino. Si piazzeranno infatti all'ultimo posto della Southern Division con appena 3 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte, includenti anche il 3-0 rimediato dai messicani del Veracruz, valevole per la classifica. Gli Apollos hanno la media spettatori peggiore della lega, appena 3.317 presenze allo stadio. A fronte di questa annata fallimentare sotto tutti i punti di vista, la proprietà non vede ragione di continuare ad investire nella NASL, e così la gloriosa franchigia di Atlanta fallisce dopo 7 anni ed un titolo NASL vinto nel 1968 con il nome Chiefs. Unico da ricordare negli Apollos l'attaccante Paul Child con 8 reti ed 1 assist.
Il “mito” degli Atlanta Chiefs viene ravvivato nel 1979, quando al termine della stagione NASL 1978, i Colorado Caribous lasciano Denver dopo un solo anno di vita. I proprietari dei nuovi Chiefs sono Dick Cecil e il suo nuovo socio Ted Turner. La casa dei rinati Chiefs è ancora una volta l'Atlanta Fulton County Stadium, la panchina viene assegnata all'americano Dan Wood, già allenatore a livello di college alla Cornell University, e con esperienze pro sulla panchina dei Tacoma Tides della ASL e nei Colorado Caribous coadiuvato dalla presenza di Dave Clemens,giocatore/allenatore ex faro del Liverpool e già stella dei Cosmos. La squadra viene assegnata alla Central Division, dove arriva ultima con uno score di 12 vittorie e 18 sconfitte. Ciononostante la media spettatori è di circa 7.350 paganti, non molto ma di più di quanto i Chiefs abbiamo mai totalizzato al botteghino nella loro storia. L'inglese Jeff Bourne si piazza al quarto posto della classifica marcatori con 18 goal e 15 assist, Victor Nogueira arriverà secondo nella classifica portieri. Gli Atlanta Chiefs partecipano anche alla stagione NASL indoor 1979/80, che vedrà la squadra della Georgia di casa all'Omni Coliseum, seguita da circa 5.069 spettatori. Con 10 vittorie ed appena 2 sconfitte gli Atlanta Chiefs conquistano il primo posto della Eastern Division, la corsa per il titolo indoor però si infrance contro i Tampa Bay Rowdies che eliminano i Chiefs coi risultati di 7-3 e 6-5. David Byrne è l'attaccante più prolifico del torneo con 23 reti e 11 assist, mentre Victor Nogueira è ancora una volta secondo in classifica estremi difensori. La buona stagione indoor, coadiuvata dagli arrivi dello scozzese Walker McCall, e degli inglesi Tony Whelan, Brian Alderson e David Irving, sembra promettere ai Chiefs una buona affermazione nella regular season 1980 ma così non è. Gli Atlanta Chiefs concluderanno mestamente il campionato all'ultimo posto della Central Division con appena 7 vittorie e 25 sconfitte. Delusi dall'andamento della squadra i tifosi disertano l'Atlanta Fulton County Stadium lasciando solo un drappello di 4.884 coraggiosi al sostegno della loro derelitta compagine. Al termine della stagione Dan Wood lascia il posto all'anglo-indiano David Chadwick, già suo secondo nei Tacoma Tides. Jeff Bourne, David Irving e Walker McCall lasciano la squadra, arriva l'inglese Brian Kidd già centrocampista di Manchester United, Arsenal, Manchester City ed Everton,e assieme a lui ritorna un altro inglese, meno noto dal punto di vista internazionale ma molto conosciuto ad Atlanta: Paul Child, che già aveva prestato i suoi servigi ai Chiefs ed agli Apollos nei primi anni '70.
La stagione indoor 1980/81 vede gli Atlanta Chiefs al comando della Eastern Division, con 13 vittorie, 5 sconfitte e un seguito di ben 10287 spettatori, la più alta di tutta la stagione. Mai i Chiefs hanno avuto un seguito così vasto nelle stagioni outdoor. Nella prima fase dei play-off gli Atlanta Chiefs si sbarazzano dei Minnesota Kicks per 10-8 e 5-4, arrivando così alle semifinali dove però saranno i Chicago Sting ad avere ragione di loro vicendo la prima partita per 8-3, ma perdendo in Georgia per 9-5. Sarà il mini game a dare ragione alla squadra dell'Illinois che si impone per 4-2. Il portiere Lou Ciuffi arriva al secondo posto nella sua classifica mentre l'inglese Keith Furphy mette a segno 32 reti e totalizza 12 assist. Questa volta le aspettative maturate nella stagione indoor si concretizzano anche nel campionato NASL vero e proprio. Con 17 vittorie e 15 sconfitte gli Atlanta Chiefs ottengono il primo posto nella Southern Division, seguiti da 6189 spettatori La corsa al titolo termina però al primo turno dei play-off ad opera dei Jacksonville Tea Men che li eliminano sconfiggendoli in entrambi i match con i risultati di 3-2 e 2-1. Brian Kidd, con 22 reti e 8 assist è quarto in classifica marcatori e verrà convocato nella selezione All Stars '81, bene anche Paul Child con 13 goal e 8 assist.
Purtroppo per gli Atlanta Chiefs però, al termine della stagione NASL 1981, Ted Turner e Dick Cecil decidono, a fronte dei mancati guadagni e delle ingenti perdite finanziarie, di ritirare gli investimenti nel soccer, suonando così le campane a morto per i Chiefs per la seconda e ultima volta.
Dal 1995 fino ad oggi il soccer è stato rappresentato ad Atlanta dagli Atlanta Silverbacks (ex Ruckus, militanti fino a quest'anno nella USL I. La squadra giocava le partite casalinghe al RE/MAX Greater Atlanta Stadium, un soccer specific stadium da 4.500 posti sito nella cittadina di Chamblee, distante circa trenta miglia da Atlanta, costruito nel 2006 ed espandibile fino a 15.000 posti. Si è parlato in tempi recenti di una possibile espansione MLS nella capitale della Georgia, ma le medie spettatori non incoraggianti dei Chiefs nella NASL e dei Silverbacks nei tempi odierni, assieme al discorso della composizione etnica della città di Atlanta sono un considerevole freno per la nascita di una franchigia MLS in quella che viene considerata la New York del sud, ed al termine del campionato 2008, alla notizia che la MLS potrebbe presto sbarcare nella capitale della Georgia con una nuova expansion franchise entro i prossimi anni ha fatto si che l'attuale prorietà dei Silverbacks, non vedendosi coinvolta nel nuovo progetto come pare sarà anche a Miami, (differentemente rispetto a Seattle) e complice anche la crisi economica abbia deciso di cessare le operazioni mettendo così fine, almeno per il momento, al pro soccer ad Atlanta, decisione comprensibile ma azzardata in quanto ancora non si sa quando e se arriverà la MLS in Georgia nè chi potrebbero essere i potenziali investitori. Certo che se si riuscisse a convincere i grandi sponsor, (Coca-Cola in testa) le cose potrebbero cambiare e di parecchio.