Buzzer Beater a Portland!
Otis Smith puo' essere contento di quello che ha visto fin'ora, ma di certo non puo' stare più di tanto tranquillo. Il calendario iniziale è stato facile, ma non sarà così per tutta la stagione…
Recap
W – Raptors @ Magic 90-103
W – Magic @ Pacers 100-98 (OT)
L – Rockets @ Magic 100-95
W – Bucks @ Magic 101-108
W – Magic @ 76ers 96-94
W – Magic @ Wizards 105-90
W – Pacers @ Magic 96-110
L – Magic @ Celtics 88-107
W – Timberwolves @ Magic 89-100
W – Thunder @ Magic 89-98
W – Magic @ Clippers 95-88
W – Magic @ Blazers 109-108
Undicesima partita stagionale e bella vittoria quella ottenuta contro Chris Bosh e i suoi Toronto Raptors all'Amway Arena, in una serata in cui Howard non domina come sa anche per via di problemi di falli i Magic riescono a portare a casa una doppiavu grazie a un discreto gioco corale e grazie a un Jameer Nelson che convince sempre di più, sbaglia poco, attacca il ferro e quando viene chiuso trova bene anche i compagni, inoltre comincia una serie di partite da 20 punti o più…
La partita seguente propone un'ostica trasferta ad Indianapolis contro i pericolosi Pacers che stanno offrendo un ottimo basket guidati dal loro nuovo (nuovo perchè fresco di rinnovo e di investitura considerata anche la dipartita di Jermaine O'Neal) leader Danny Granger e dalla nuova coppia di play Ford/Jack.
Partita tiratissima che vede per 3 quarti e mezzo un Nelson sugli scudi, nel finale e nell'OT salgono in cattedra offensivamente e difensivamente rispettivamente Rashard Lewis (che mette il tiro per la vittoria e 7 punti totali nell'OT) e Dwight Howard che con 2 stoppate chiude la porta in faccia alle speranze di vittoria degli avversari.
Si torna ad Orlando e ad accogliere i nostri c'è un freddo comitato di benvenuto organizzato da coach Adelman e Yao Ming che in una partita dove Howard è costretto ancora in panchina dagli oramai purtroppo consueti problemi di falli il centrone cinese dei Rockets puo' spopolare in area malgrado i generosi sforzi offerti da un Adonal Foyle scongelato dopo un inizio di campionato in cui è stato sempre costretto in abiti borghesi.
Nelson ancora una volta è il miglior realizzatore dei padroni di casa anche se con medie al tiro non eccelllenti, Turkoglu è tenuto ai box a causa dell'influenza (d'altronde è pur semrpe detto TurkoFLU), Lewis si interstardisce in post basso e sbaglia davvero troppo e nel finale nessuno trova il modo di spegnere un Artest che in pochi secondi si accende e manda tutti a casa.
L'occasione per rimettersi in carreggiata arriva subito contro i Bucks all'Amway Arena, Howard manco a dirlo all'inizio cade nei consueti problemi di falli, Nelson a metà secondo quarto si fa male ed è costretto a lasciare il campo (ne avrà per una decina di giorni), tutto sembra andare per il peggio quando anche Lewis si fa male a una gamba e prende la via degli spogliatoi.
Per fortuna niente di grave per lui che dopo pochi minuti torna, e fa il suo, aiutato da un Hedo Turkoglu tornato a giocare come sa e da un secondo tempo di Howard “alla Howard”, ossia chiude la saracinesca in difesa e respinge quasi tutto ciò che si avvicina al canestro.
Un giorno di riposo e si riparte a Philadelphia contro dei 76ers per niente arrendevoli, la squadra di Mo Cheeks parte male ma approfitta di un inizio di terzo quarto pessimo dei Magic per rimettersi in pari e poi andare avanti nel quarto quarto grazie ad un Elton Brand in palla, per i Magic si registra il season high di Tony Battie, che fa una partita praticamente perfetta chiudendo con 20 punti e 9 su 9 dal campo, ma i veri eroi di giornata sono Howard, che con una stoppata allo scadere dei tempi regolamentari e una sul possibile tiro del pareggio dei sixers nell'OT si occupa del lavoro difensivo, e Lewis che con 5 punti nel finale di quarto quarto e soprattutto con la tripla del +2 nel supplementare di fatto regala la vittoria ai suoi. Purtroppo nella gara si registra l'ennesimo infortunio per i Magic, nella fattispecie Pietrus si strappa un legamento del pollice della mano e starà fuori per 3-6 settimane.
Non c'è però tempo di godersi questa bella vittoria in volata visto che la sera dopo i Magic tornano di scena al Verizon Center di Washington contro dei Wizards che hanno appena promosso Ed Tapscott come loro capo allenatore e licenziato Eddie Jordan.
Per gli ospiti sarà una gara relativamente facile, ad una partenza forte segue una gara solida per quasi tutti e 48 i minuti, il solo Caron Butler non puo' rispondere alla bella prova corale dei Magic che guidati da un Howard che non trova rivali nel pitturato e da un Anthony Johnson che dimostra di poter essere un ottimo play titolare malgrado la sua non più giovanissima età , tengono sempre la partita in pungo e vincono la docidesima gara stagionale.
Continua il “busy month” dei Magic e dopo un altro solo giorno di riposo si torna ad Orlando per affrontare i Pacers in quello che è il secondo scontro stagionale fra le 2 franchigie, stavolta l'andamento del match è chiaramente favorevole ai Magic guidati da un Howard versione superman che chiude con il quarto 30+20 in carriera (32+21 per la precisione) e che obiettivamente domina in lungo e in largo, grazie anche alla buona vena realizzativa di Lewis e soci si arriva anche al +21 nel terzo quarto per poi gestire senza troppi affanni fino a fine gara.
Ancora molto positivo Anthony Johnson che ne mette a referto 16 e vince il duello coi play avversari. Da sottolineare in questa gara l'uso prolungato del rookie Courtney Lee che dimostra di essere gia ora un ottimo difensore andando a limitare TJ Ford a soli 5 punti e in generale tenendo sempre bene sulle penetrazioni grazie alla sua notevole velocità di piedi.
Continua l'impegnativa schedule di inizio stagione con una trasferta in casa dei campioni Nba, squadra che non perde da 10 partite e che dimostra di avere ancora molta fame, i Magic giocano un buon primo tempo guidati dalle giocate di Lewis (chiuderà con il season high di 30 punti) e restano a contatto fino a che, nel terzo quarto, Pierce entra in scena e comincia a far vedere perchè Pietrus in un'eventuale serie dei playoff potrebbe tornare molto comodo per SVG, il fresco MVP delle Finals infatti fa quello che vuole contro un impotente Turkoglu prima e contro Lewis dopo, firmando lo strappo che risulterà decisivo a favore dei Celtics, in una serata dove Howard incappa in una prestazione molto sotto tono una sconfitta del genere ci sta, è chiaro che per puntare in alto però si debba fare molto di più.
Di ritorno ad Orlando in programma ci sono 2 partite sulla carta decisamente abbordabili, infatti arrivano 2 vittorie, la prima senza troppe difficoltà contro i Twolves, Al Jefferson e compagni restano in partita un tempo, nel terzo quarto i Magic con i big three in buona serata scappano e non si guardano più indietro.
La seconda partita, 2 giorni dopo, contro i derelitti Thunder porta con se decisamente più difficoltà . I padroni di casa appaiono per lunghi tratti svogliati, in attacco eseguono male, tirano male, attaccano poco il ferro, favorendo il gioco in contropiede degli ospiti che non mollano fino agli ultimi minuti di gara, quando però sono costretti ad alzare bandiera bianca affossati dalle triple di Turkoglu e Lewis (che fino ad allora avevano sparacchiato da ogni dove). Per Howard altra gara dominante da 20+20 con 6 stoppate a condire la prestazione già numericamente e non solo, convincente.
Inizia il primo vero “road tour” stagionale in casa dei Clippers, squadra ancora senza un'identità ma che nelle ultime uscite prima dei Magic ha finalmente mostrato un po' di vita, nella partita confermano il discreto periodo di forma (se così si puo' definire visto il record di 4-17) finendo il terzo quarto addirittura sopra di 9 grazie ad un Baron Davis finalmente motivato, l'inizio del quarto quarto però è tutto a favore dei Magic che con un 19-2 di parziale ribaltano l'inerzia e vanno a vincere grazie all'ennesima prova monstre di DH12 che chiude con 23+22+6 stoppate.
La seconda trasferta di 5 è in casa dei Blazers, e qui arriva un'incredibile, ma fortemente cercata, vittoria grazie a 3 triple consecutive (Nelson, Lewis e il buzzer beater di Turkoglu) nell'ultimo minuto per ricucire dal -8 (108 a 100) e vincere allo scadere in casa di una squadra che fra le mura amiche in stagione non aveva ancora perso dopo 7 partite.
In una serata no di Howard hanno fatto la differenza Lewis (27+9), Turkoglu (24) e Nelson (21) grazie a percentuali dalla lunga eccellenti (14-27 di squadra). Per i padroni di casa Roy (30) ha fatto quello che ha voluto, ma nel finale i raddoppi continui su di lui voluti da coach Van Gundy lo hanno paralizzato dando una chance ai Magic di compiere la MAGICa rimonta.
Analisi
La schedule sembrava fatta apposta per favorire una “fast start” da parte di Howard&co., delle prime 15 vittorie solo una è stata ottenuta contro una squadra con record superiore al 50% (Dallas), i Magic hanno comunque dimostrato di saper vincere le partite “facili”, cosa che le grandi squadre sanno fare, hanno anche mostrato una discreta forza mentale nei momenti caldi, Lewis e Turkoglu si confermano partita dopo partita nell'elite dei clutch player NBA, con il dominio sempre più marcato di Howard nel pitturato una chance di vincere le partite i ragazzi di Stan Van Gundy se la sono sempre garantita (e spesso l'hanno sfruttata).
Una delle note più positive di questa parte di stagione è stata la crescita del Rookie da Western Kentucky, Courtney Lee; la sua velocità di piedi e la sua difesa gli avevano già garantito qualche minuto in campo da specialista difensivo nell'inizio di stagione, nelle ultime gare però ha fatto vedere di poter sfruttare la sua rapidità anche dall'altra parte del campo grazie ad una maggiore sicurezza via via acquisita, lo si è visto attaccare il ferro con più continuità , ancora non gode della forza necessaria per finire con regolarità nei pressi del ferro ma anche grazie all' abilità nello scaricare ha saputo rendersi utile, in bagaglio c'è anche un ottimo Jump Shot dalla media e un tiro dalla lunga che va perfezionato ma che già ora puo' far male.
Insomma il ragazzo c'è e sta migliorando di gara in gara, mostrando di poter essere un fattore in una squadra terza ad Est, niente male.
Chiaramente i progressi di Lee portano a parlare invece delle difficoltà di Redick, l'ex Duke non riesce ad uscire dallo “shooting slump” (crisi di tiro) che lo accompagna dal season opener, rendendo quindi quasi vani i progressi fatti in fase difensiva durante l'off season. Con il rientro di Pietrus e con la crescita di Lee obiettivamente il suo ruolo in squadra sembra dover continuare ad essere marginale, legato quindi ad eventuali matchup compatibili con le idee di Van Gundy, non sono convinto che la dirigenza Magic si sia decisa a “darla su” con lui, però le ultime indicazioni in questo senso portano a pensare che sia sempre più spendibile.
Un altro miglioramento conseguito fino ad ora riguarda la fase difensiva, Howard ha elevato il suo gioco e il suo grado di “Dominanza” soprattutto nella propria metà campo, guidare la lega in rimbalzi e stoppate non è cosa da poco, i miglioramenti però non possono essere solo giustificati così, c'è un chiaro lavoro di tutti che costringe spesso gli avversari in zone dove è più facile che arrivino gli aiuti, sembra esserci più applicazione in generale, inoltre i nuovi innesti sono certamente più competenti in materia rispetto ai giocatori che hanno cambiato squadra (parliamo di AJ, Lee e Pietrus rispetto a Arroyo, Dooling e Evans).
Il miglioramento in difesa evidentemente però ha un prezzo, in attacco infatti il calo delle percentuali al tiro rispetto all'anno scorso è evidente, Turkoglu, in particolare, ha ridotto di molto i suoi numeri e in generale il suo apporto alla squadra, è sotto come media punti, rimbalzi e assist rispetto all'ottima stagione scorsa, Lewis ha anche lui medie al tiro più basse così come la squadra considerata nel suo complesso.
Non è detto che tutto il calo sia imputabile solo a questo, ma è chiaro come le maggiori energie spese in difesa incidano sul grado di lucidità e freschezza dell'attacco, per ora i risultati comunque sono stati lo stesso ottimi, e in ottica playoff si sa che le cose non potranno che migliorare e la difesa conterà sempre di più.
Altra nota lieta è stata la concretezza “on the road”, l'anno scorso i Magic avevano stabilito un record di franchigia per vittorie lontane da Orlando e quest'anno sono partiti 8-2, se il buongiorno si vede dal mattino, be' questa potrebbe essere un'altra stagione per lo meno in linea con i risultati di quella passata., anche se gli obiettivi, chiaramente, sono più alti, per arrivare nell'elite NBA però i Magic hanno ancora parecchia strada da fare, soprattutto serve una maggiore continuità a partire dal miglior giocatore della squadra, Superman infatti, anche se meno frequentemente che in passato, ogni tanto manda in campo il suo alter ego Clark Kent, soprattutto contro le squadre che possono mettergli dentro lunghi di sostanza (vedere partite coi Celtics, Rockets, Blazers…) ha dimostrato di fare ancora fatica a prendere ritmo; Turkoglu è stato molto altalenante, Lewis quando il tiro non va perde aggressività , insomma in vista di un mese di Dicembre molto duro, i Magic per continuare a mantenere intatte le proprie quotazioni devono trovare quella continuità di prestazioni che ti permette di portare a casa vittorie anche quando non si gioca a mille.