Celtics a quota 14 vittorie

James Posey riceve i complimenti dopo la consegna dell'anello, ma ha perso contro la sua ex-squadra

Ora le settimane consecutive in cui i Celtics non subiscono sconfitte sono passate a quota 4, la striscia vincente ammonta a ben 14 incontri e gli aggettivi iniziano a scarseggiare di fronte a questa partenza bruciante.

Risultati

Boston Celtics @ Indiana Pacers W 122-117 OT
Boston Celtics @ Washington Wizards W 122-88
New Orleans Hornets @ Boston Celtics 82-94

Commento

La striscia vincente è passata a 14 partite, sono ben 4 settimane che non si vede la L sul tabellino dei Celtics ed uno strabiliante record lo hanno già  conseguito: 22 vittorie e 2 sconfitte è la migliore partenza della loro storia, demolendo il precedente record che si fermava a 20-2 nel lontano 1963-64, in piena era di Bill Russell.

Le prospettive di una possibile continuazione di questo record verranno trattate nell'ultima sezione di questo report, ora ci preme sottolineare come un'attenta visione delle partite dei biancoverdi fa notare come i giocatori non sembrano assolutamente appagati, piuttosto giocano tranquillamente, consapevoli della propria forza e desiderosi di far valere con chiunque le proprie ragioni. Un dominio sinceramente imbarazzante per le altre franchigie, che attualmente non possono nulla contro lo strapotere Celtico.

La sfida contro Indiana è stata interessante ed è finita solo al tempo supplementare dopo che Pierce ha segnato il canestro da tre punti del pareggio alla fine del tempo regolamentare, e sorprende le poche vittorie dei Pacers, una squadra sicuramente non disprezzabile, confermato anche da Ray Allen. Le altre due sfide non hanno dato altrettanti forti emozioni, visto che i Celtics hanno dominato la partita fin dalla palla a due (Washington) e hanno controllato l'avversario per dare la zampata vincente nel finale (New Orleans).

James Posey ha ricevuto l'anello di campione soltanto questa settimana durante la partita contro i Celtics e ha avuto modo di dire la sua sulla forza dei campioni in carica: "lo scorso anno imparavamo a volare correttamente, ora sanno perfettamente quello che devono fare, fanno aggiustamenti e giocano benissimo". All'inizio della stagione c'è stata molta preoccupazione tra i tifosi biancoverdi sulla sostituzione di un giocatore che è stato molto importante per la conquista del titolo NBA, come ammesso anche da Wyc Groubeck, ma non è stato esattamente sostituito, bensì si è voluto redistribuire il suo ruolo nel roster, privandosi di fatto di un giocatore come lui, ed attualmente non se ne sente la necessità . Chiaramente tutti a Boston sperano che questa situazione prosegua fino a giugno.

Coach Doc Rivers in settimana è entrato nel discorso del record ammettendo che scambierebbe senza problemi la miglior partenza della storia dei Celtics con il miglior record dell'NBA alla fine della stagione, ben consapevole che avere sempre il vantaggio del fattore campo nei play-off è di vitale importanza per cercare di vincere il titolo NBA: "non guardiamo al nostro record, ma a quello che pensiamo che la squadra debba fare giorno per giorno, e sappiamo che dobbiamo migliorarci". Quindi il consiglio di Russell a Garnett durante gli scorsi play-off "non guardare all'obiettivo finale, ma concentrati su ogni partita e cerca di vincerla, serata dopo serata" è stato fatto proprio anche da Doc il quale giustamente fa notare che ci vogliono ancora dei miglioramenti per continuare ad essere competitivi ai massimi livelli.

In settimana Garnett ha avuto modo di lodare il gran lavoro di Kendrick Perkins: "Perk ha capito totalmente al 100% il suo ruolo, ora lo guardiamo (per un eventuale passaggio) e sta lavorando sul suo gioco offensivo cercando d'essere più di una minaccia". Perkins inoltre è un giocatore che ama migliorarsi in palestra e sta aggiungendo costantemente nuovi movimenti al suo arsenale offensivo.

Sta avendo ancora molta eco le lacrime di Glen Davis dopo aver ricevuto un richiamo da parte di Garnett, vero leader morale dei Celtics. Ormai ad ogni partita fanno vedere i due giocatori, li mettono a confronto e propongono sempre la scena incriminata con Davis prima arrabbiato e poi piangente. In realtà  il rimprovero era rivolto a tutte le riserve le quali, durante la partita contro Portland il venerdì della scorsa settimana, non offrivano secondo Garnett il giusto impegno. Si sapeva che Davis è molto emotivo ed il suo soprannome Big Baby lo dimostra. "Non è imbarazzo, ma molta passione, qualche volta non è sempre passione positiva, ma può essere anche negativa" dice il giocatore. Il bello è che Garnett ha rimproverato la panchina nonostante il vantaggio fosse del tutto rassicurante, da qui si evince chiaramente l'intensità  che Garnett vuole che tutti mettano in campo indipendentemente dal vantaggio, e Davis, il più emotivo, ne ha sofferto.

Infortuni

Ancora assenza di notizie di infortuni, l'unico che aveva avuto problemi degni d'essere citati, ovvero Tony Allen, ha ripreso a giocare normalmente.

Curiosità 

Contro Indiana Paul Pierce ha superato il totale dei punti ai Celtics di Kevin McHale pari a 17336 punti. Ora è quarto e probabilmente entro fine anno riuscirà  a raggiungere Parish; Garnett invece ha superato i 20723 punti di George Gervin in classifica generale NBA ed è passato al 29esimo posto.

Oltre ad essere la migliore partenza della loro storia, i Celtics sono arrivati ad un passo dall'eguagliare il record storico di tutta la NBA nelle prime 25 partite, che è di 23 vittorie e 2 sconfitte. Manca quindi una sola vittoria per eguagliare questo strepitoso record.

Subito dopo LeBron, primo nelle votazioni ad est per definire i titolari dell'All-Star Game con 640mila voti, viene Kevin Garnett con 495mila voti, mentre Allen è quarto tra le guardie con 174 mila e Pierce quinto tra le ali con 153mila voti. Rondo invece non è in elenco perché sono citate solo le prime 11 guardie, e lui non è tra queste. La votazione continuerà  fino al prossimo 11 gennaio per quelle cartacee ed il successivo 19 gennaio per quelle telematiche, i quintetti saranno annunciati il 22 gennaio ed i due allenatori infine il 29 dello stesso mese.

Il migliore della settimana

Dopo la fantastiche settimane precedenti Rondo si prende una pausa e, nonostante non abbia giocato affatto male, il suo rendimento è stato leggermente inferiore al migliore della settimana, ovvero Eddie House il quale, proprio come la scorsa stagione, è diventato una sentenza soprattutto da oltre l'arco del tiro da tre punti: ben 10 tiri su 15 sono entrati dentro la retina nelle ultime tre partite, una percentuale eccezionale che ha contribuito attivamente alla striscia vincente. Non avrà  il talento di Rondo, ma Eddie questa settimana è stato bravissimo. Nota di merito anche per Perkins, non ha sempre giocato al suo meglio, ma in certi momenti delle partite è stato dominante, come i 13 rimbalzi e le 3 stoppate contro gli Hornets.

Classifica aggiornata:
3 Rondo
2 Perkins
1 Powe
1 House

I minuti del PGA Tour

L'ottava appena trascorsa ha visto Paul Pierce nettamente il più impiegato con quasi 41 minuti di media settimanale, complici i quasi 44 minuti sia nella gara contro Indiana che nella gara contro New Orleans. Secondo Allen con un impiego medio di 36 minuti ed a poca distanza Garnett con 34 minuti e mezzo.

La gara che ha visto il PGA Tour più minuti sul parquet è stata ovviamente quella contro Indiana, visto che ci sono stati ben 5 minuti in più dell'overtime, la media d'impiego è stata di ben 42 minuti e mezzo, ma anche quella contro New Orleans è stata decisamente alta con 37 minuti e mezzo. Bassa infine quella contro Washigton con soli 31 minuti di media.

Il computo totale dei minuti in stagione vede Pierce rafforzare il suo maggiore impiego e si porta sopra i 37 minuti, Allen è quasi invariato a 35 minuti e mezzo mentre sempre ultimo Garnett che sale leggermente e si porta a ridosso dei 33 minuti di media a partita. L'impiego medio finora rimane entro limiti decisamente accettabili, i tre migliori giocatori dei Celtics stanno giocando bene, i risultati sono eccellenti e non si stanno spremendo, l'ideale per continuare la stagione nel migliore dei modi.

I Celtics nella D-league

Due sconfitte negli ultimi 7 giorni per gli Utah Flash, ed i due giocatori dei Celtics parcheggiati presso la franchigia dello stato mormone hanno visto un Bill Walker devastante come realizzatore, infatti i suoi 23 punti nella prima partita e 25 nella seconda sono entrambe massimi della sua squadra. Giddens ha segnato di meno (10 e 15) ma ha contribuito anche nei rimbalzi ed assist, da segnalare le 9 carambole prese nella seconda partita settimanale.

Appuntamenti e classifiche

Ancora tre partite per i Celtics durante la prossima ottava:
lunedì 15 dicembre in casa contro Utah
mercoledì 17 dicembre in trasferta contro Atlanta
venerdì 19 dicembre in casa contro Chicago

Ora tutti si chiedono: riusciranno i Celtics a proseguire con la striscia vincente e la miglior partenza della loro storia? Domanda interessante e che forse potrà  trovare questa settimana il suo epilogo visto che le prime due sfide sono contro squadre altrettanto solide, ben quadrate e che, nella singola serata, possono dare enormi grattacapi a chiunque. Poco importa che il loro record non sia eccezionale perché si sa che la serata storta può capitare in qualunque momento, ai Celtics è già  successo una volta contro Indiana (consideriamo una sconfitta giusta quella contro Denver) e sicuramente accadrà  di nuovo nell'arco di una stagione molto lunga e frenetica.

Detto questo, a parità  di condizioni fisiche e mentali Chicago non ha nessuna possibilità  di vittoria contro i Celtics, mentre qualche speranza ce l'hanno sia Utah che Atlanta, ma non tali da farsi troppe illusioni. Forse qualche ambizione in più ce l'ha Atlanta visto i grattacapi che ha creato ai Celtics durante gli scorsi play-off e la gara dello scorso novembre conclusa con un solo punto di vantaggio per Boston, mentre Utah potrebbe esplodere (in positivo) da un momento all'altro.

La classifica vede sempre i Celtics primi con i Cavs che non mollano di un centimetro, ancora ad una sola sconfitta di distanza, ma anche di due vittorie in meno, mentre le altre inseguitrici hanno perso il passo frenetico delle due. Sulla costa ovest i Lakers hanno accusato la terza sconfitta in questa settimana lasciando soli i Celtics a 2 sconfitte. I losangelini però non hanno inseguitori a stretto contatto. Da notare che sia i Celtics (14) che i Cavaliers (11) hanno delle strisce vincenti aperte di tutto rispetto e poco frequenti nell'arco di una stagione NBA.

A risentirci.

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