Celtics a quota 11 vittorie

Prima tripla doppia e tanto buon gioco per Rajon Rondo, il giovane play biancoverde

Sono tre settimane consecutive che i Celtics non subiscono sconfitte, ben 11 incontri in cui escono dal campo da vincitori e, tra le quattro partite settimanali, solo quella contro Charlotte è stata incerta, forse causata dal fatto che i Celtics hanno preso un po' sottogamba gli avversari.

Risultati

Boston Celtics @ Charlotte Bobcats W 89-84
Orlando Magic @ Boston Celtics W 88-107
Indiana Pacers @ Boston Celtics W 96-114
Portland Trail Blazers @ Boston Celtics W 78-93

Commento

E siamo ad 11. Questo è il numero di vittorie consecutive che i Celtics stanno inanellando.

La cosa che più impressiona non sono semplicemente le W sul tabellino, ma come vengono conseguite, ovvero con un dominio disarmante sugli avversari, i quali hanno semplicemente le armi spuntate non riuscendo a trovare soluzioni per venirne a capo.

Sembra che i Celtics riescano a dosare la propria qualità  di gioco aumentandola con le squadre migliori e diminuendola con quelle meno forti per preservare energie fisiche e mentali nelle occasioni in cui viene richiesto il loro meglio, così anche negli appuntamenti più importanti (per esempio contro Orlando) sono in grado di scaricare sul parquet il loro basket migliore.

Ovviamente i giocatori non sono macchine e quindi questa intensità  in alcune occasioni avrebbe dovuto essere maggiore, per esempio contro Charlotte, decisamente la peggiore tra le 4 avversarie trovate sul cammino settimanale dei Celtics, ma che è risultata quella che ha dato più problemi ai biancoverdi. Può anche essere che la franchigia del North Carolina racchiuda nel proprio roster degli elementi che possano creare qualche problema contro la detentrice del titolo NBA, ma è più probabile che l'incertezza sul risultato finale durante quella serata sia stato dovuto ad un impegno non ai massimi livelli da parte dei Celtics.

Boston ha speso contro Orlando il classico gettone, ovvero hanno dato il meglio di sé per essere sicuri di portare a casa l'incontro, e bisogna dire che ci sono riusciti anche oltre le previsioni, con una Orlando che non ha avuto mai l'occasione di vincere la contesa.

Indiana invece è un osso molto duro e non merita il posto in classifica che ricopre attualmente perché sono molto migliori e possono riuscire a qualificarsi per i play-off, i Celtics quindi li hanno onorati con un impegno maggiore rispetto a quello profuso con loro a novembre, anche qui il risultato non è mai stato in discussione.

Si diceva che contro i "ragazzi terribili" di Portland i Celtics potessero avere qualche difficoltà ? Forse fra un paio d'anni, ma in questa stagione non è questo il caso, Boston ha dominato la contesa dall'inizio alla fine riuscendo a vincere la partita senza problemi anche in questa occasione.

16 13 17. Non sono numeri da giocare al lotto, ma le cifre in punti, rimbalzi ed assist di Rajon Rondo per la sua prima tripla doppia in carriera. Nel recente passato si è spesso parlato della possibilità  per il giocatore di poter conseguire un numero considerevole di triple doppie dato dal suo tipo di gioco e dal suo potenziale, ma un conto è il potenziale, un conto è riuscire a realizzare le aspettative. Rondo ha già  iniziato a mettere in pratica tutto quello che di buono si è detto di lui, non solo con questa tripla, probabilmente la prima di una lunga serie, ma per il buon gioco che riesce a produrre. Se è vero che i grandi giocatori fanno sembrare semplici le cose difficili, allora Rondo è un grande giocatore perché i suoi assist, i suoi rimbalzi, le sua accelerate che lasciano sul posto gli avversari sembrano la cosa più semplice del mondo, anche se è invece frutto del suo talento e del suo atletismo.

E dire che quella partita contro Indiana era iniziata male per lui, costretto a rientrare in panchina per medicarsi dopo aver ricevuto un colpo con la testa da un avversario. Questo è il pensiero di Rajon: "quando sono uscito presto dalla partita ero ansioso di rientrare. Quando Doc mi ha rimesso dentro ho giocato l'intero primo tempo e ho solo cercato di fare del mio meglio. (Una tripla doppia) non è facile da fare, ci ero arrivato vicino molte volte e finalmente ne ho fatta una. Sono molto eccitato, ma soprattutto abbiamo vinto la partita".

"Pensavo che lo scorso anno fosse bravo, ora è diventato ancora migliore" ha detto Pierce di Rondo, che è amato anche e soprattutto dal PGA Tour perché li mette in condizioni di segnare con più facilità . Garnett aggiunge che "sembrava che ci fossero tre Rajon Rondos là  fuori, era ovunque". Se finora lo si diceva sottovoce, ora si può dire apertamente che Rondo ha e si è meritato le chiavi della squadra, e può portarla al repeat.

A Doc hanno chiesto se Rondo può arrivare alla quadrupla doppia, ma Rivers ha risposto divertito "si con le palle perse può essere, è possibile" così dicendo ha voluto far rilevare che il play non è sicuramente arrivato e ha ancora molto lavoro da fare per perfezionare il suo gioco, anche se ha ammesso che potrà  riuscirci in futuro e ha anche voluto rilevare che alcuni giocatori hanno un primo passo bruciante mentre altri hanno una forte velocità , Rondo ha entrambe queste caratteristiche.

Ultimamente Paul Pierce non sta giocando molto bene, ma i risultati di squadra non se ne sono per nulla accorti. Se vediamo il bicchiere mezzo pieno possiamo solo immaginare come potrebbero essere i Celtics con un Pierce al suo meglio, se invece vediamo il bicchiere mezzo vuoto possiamo temere che Pierce farà  fatica a tornare al suo meglio. Ma qual è la verità ? Forse possiamo farcelo dire da lui stesso: "stiamo giocando bene, perché cambiare? So di quello che sono capace ogni sera, se ho la possibilità  di sedermi un quarto in panchina con la gara ormai chiusa o giocare 25 minuti e vincere la partita, questa è una cosa che mi va di lusso". Nessuna preoccupazione quindi, il giocatore sa di poter tornare a giocare il suo miglior basket quando vuole e quando la squadra lo richiederà .

Perkins questa settimana ha subito il nono fallo tecnico per questa stagione e si sta purtroppo avviando velocemente alla soglia dei 16 raggiunta la quale inizieranno le sospensioni. Ma non è solo lui, è tutta la squadra che ha preso un alto numero di falli tecnici. "Parte della nostra identità  è la nostra energia, ma non vogliamo stravolgerla, siamo una squadra emozionale" ha detto il Doc. Niente da fare quindi sulla possibilità  di tirarsi un po' indietro, la paura è quella di snaturarsi, meglio quindi prendere qualche tecnico in più e continuare ad avere quest'identità  emozionale che tante soddisfazioni sta dando ai suoi tifosi.

Visto che i Celtics prendono molti tecnici non poteva non esserne da meno Cassell il quale, visto che probabilmente si annoia in panchina, ha pensato bene di farsi cacciare durante la gara contro Orlando, anche se a dire il vero non è che la colpa sia stata completamente sua, già  qualche minuto prima c'erano state delle polemiche tra Doc e un arbitro e probabilmente la tensione era arrivata ad un punto tale che il primo che avesse parlato l'avrebbe espulso. Fatalità  vuole che sia stato Cassell il primo ad aprir bocca.

Infortuni

È passato più di un mese abbondante senza un infortunio in grado di chiamarsi tale, ed ora è arrivato: Tony Allen si è slogato la caviglia destra nel secondo quarto della gara contro Orlando, ma non è nulla di grave ed è stato ritenuto di tenerlo a riposto anche più del dovuto. Probabilmente tornerà  già  dalla prossima gara.

Il virus influenzale che ha colpito Gabe Pruitt ha comportato il suo allontanamento dalla squadra per evitare il contagio, ma ora si è completamente ristabilito e ha già  avuto occasione di rimettere piede in campo.

Curiosità 

Coach Doc Rivers è stato nominato allenatore del mese di novembre per la Eastern Conference. Doc è alla sua quarta nomina di allenatore del mese, la terza consecutiva visto che ha ricevuto questo riconoscimento anche gli ultimi due mesi della scorsa stagione.

L'ultima volta che un Celtic è riuscito a segnare una tripla doppia è stato Ryan Gomes (10 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) l'8 novembre 2006 contro Charlotte, conclusasi al supplementare. Se si escludono le gare non concluse ai tempi regolamentari bisogna tornare indietro all'8 marzo 2006 con Paul Pierce in una gara contro Philadelphia.

Ogni anno la rivista Forbes studia le franchigie NBA e gli dà  un valore. L'anno scorso i Celtics erano stati valutati 391 milioni di dollari e si erano piazzati all'undicesimo posto. Quest'anno hanno visto incrementare del 14% la propria valutazione economica, che ammonta ora a 447 milioni di dollari posizionandosi al nono posto. La valutazione però non è strettamente legata al rendimento in termini sportivi della franchigia, ma piuttosto quale mercato serve, infatti la più valutata è ancora quella dei Knicks con 613 milioni di dollari, seguono i Lakers con 584 milioni ed i Bulls con 504 milioni, ovvero New York, Los Angeles e Chicago, le tre maggiori città  d'America. A dire la verità  questi prezzi sembrano bassi ed anche il plenipotenziario Wyc Grousbeck concorda: "sono sicuro che nessuna di queste squadre sarà  venduta a questi prezzi, il trend in salita è corretto, ma le valutazioni sono basse".

L'ex-giocatore dei Celtics Rodney Rogers ha subito la paralisi di buona parte del corpo a causa di un incidente sul lavoro. Coach Jim O'Brien, attuale allenatore dei Pacers e suo allenatore ai Celtics a quel tempo, ha espresso molto dispiacere per l'accaduto, a cui ci associamo anche noi.

Il migliore della settimana

La quasi totalità  delle volte in cui dev'essere stabilito a chi attribuire il riconoscimento settimanale va effettuata una valutazione ponderata sul rendimento dei giocatori, ma la tripla doppia non ammette contestazioni: Rajon Rondo si merita ampiamente il riconoscimento senza discussioni. Sul suo positivo rendimento non pesa soltanto quella serata fantastica, ma per tutta la settimana ha giocato molto bene, con un alto incremento del suo gioco che lo porta ad essere paragonato senza discussioni a quello del PGA Tour. Pure la classifica di questa sezione, concepita per essere una valvola di sfogo per tutti i giocatori non-PGA che qui trovano il loro spazio di gloria, rischia di non avere più ragione d'essere se Rondo continua a giocare in questo modo, perché il premio sarà  monopolizzato da lui, ma sarà  una valutazione che verrà  effettuata per la prossima stagione.

Tra gli altri giocatori che si sono distinti possiamo citare sicuramente Perkins, il quale sta anche lui giocando molto bene. Note di merito per House nelle prime due partite settimanali e per Powe distintosi solo in quella contro Portland.

Classifica aggiornata:
3 Rondo
2 Perkins
1 Powe

I minuti del PGA Tour

Questa settimana è aumentato l'impiego da parte dei tre migliori giocatori della squadra, anche se non ne era strettamente necessario. Il più impiegato è stato Ray Allen con 38 minuti di media, seguito da Pierce con 37 minuti e buon ultimo Garnett con quasi 34 minuti. La partita in cui il PGA Tour è stato più a lungo in campo è stata quella contro Charlotte causato dall'incertezza del risultato.

Il computo stagionale del minutaggio vede Pierce ancora in testa con 36,6 minuti d'impiego, segue Allen con 35,5 minuti in costante avvicinamento al capitano e come al solito è ultimo Garnett con 32,7 minuti di media.

I Celtics nella D-league

1 vittoria e 2 sconfitte questa settimana per gli Utah Flash della Lega di sviluppo in cui militano i due rookie dei Celtics Giddens e Walker.

Ottime prestazioni per entrambi i giocatori in tutte e tre le gare, infatti nella prima partita presa in esame contro i Vipers, Walker è stato il miglior marcatore con 29 punti mentre Giddens ne ha segnati 17 con 4 rubate e 2 stoppate.

La gara successiva contro i Jam è stato Giddens il miglior marcatore con 34 punti, 7 rimbalzi e 6 assist con un fantastico 11 su 15 dal campo e ben 5 stoppate, mentre Walker non ha affatto demeritato e ha chiuso la serata con 14 punti e 7 rimbalzi.

L'ultima gara è stata giocata contro i Bighorns e ha visto i due rookie Celtici ancora nettamente protagonisti. Il miglior marcatore della squadra è stato Giddens con 24 punti e 9 rimbalzi, seguito da Walker con 19 punti.

Appuntamenti e classifiche

Altre tre partite aspettano i Celtics la settimana prossima:
domenica 7 dicembre in trasferta contro Indiana
martedì 11 dicembre in trasferta contro Washington
venerdì 12 dicembre in casa contro New Orleans

I Celtics ritrovano i Pacers dopo che questa settimana hanno vendicato la sconfitta del primo di novembre. Ora che è noto che i Pacers sono una squadra tosta e quadrata è probabile che i Celtics li onoreranno avendo in mente l'idea di non sottovalutarli come è probabile che sia successo a novembre. Sarà  molto interessante vedere come si svilupperà  la partita, con un risultato più aperto di quello che dice la classifica delle due contendenti, infatti a nostro parere la posizione attuale di Indiana è del tutto bugiarda.

Se la seconda partita contro Washington sarà  al contrario poco interessante, con la franchigia della capitale allo sbando, potrebbe essere invece tutta da vedere la sfida dei Celtics contro New Orleans ed il loro ex-giocatore Posey. Gli Hornets infatti, partiti con i favori di un pronostico che li vedevano lottare per la testa della Western Conference, si trovano al momento a metà  griglia dei play-off, una situazione decisamente complessa. A nostro avviso è solo questione di tempo per vederli risalire la classifica, ovviamente i tifosi biancoverdi sperano che, se così fosse, non inizi venerdì prossimo. Anche il solo ritorno di Posey a Boston vale la visione della partita.

La classifica ha avuto una piccola novità  rispetto a 7 giorni fa: la sconfitta dei Lakers per mano dei Pacers ha portato a 2 le L dei Lakers, lo stesso livello dei quelle dei Celtics. Per il resto nessuna novità , i Celtics sempre primi nella Eastern Conference ed i Lakers primi nella Western con i secondi che hanno un po' di distacco dagli inseguitori mentre Boston ha sempre il fiato di LeBron sul collo, ma gli altri inseguitori iniziano a perdere contatto. La sfida di Natale che vedrà  di fronte Celtics e Lakers inizia ad avvicinarsi e la frenesia dell'attesa inizia ad essere palpabile.

A risentirci.

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