Anthony e Billups: il duo da cui dipende il destino dei Nuggets
L’aria di cambiamento che si respira al Pepsi Center di Denver è tutta positiva, visto che la svolta è arrivata, finalmente dirà qualcuno, soprattutto dopo il mercato estivo più che deludente, e i tifosi della Mile High City possono iniziare a sorridere.
Infatti nonostante tutto, e per tutto intendiamo l’addio di Camby senza averlo adeguatamente rimpiazzato, la partenza di Iverson verso la Motown, il mercato estivo senza grandi nomi e una Western Conference che non è stata certamente a guardare, i Denver Nuggets hanno trovato la loro quadratura.
Le note liete arrivate finora girano chiaramente attorno alla trade Iverson-Billups che ha cambiato l’inerzia della stagione dei Nuggets.
Chauncey Billups
I titoli di tutti i giornali parlano da un mese a questa parte di Iverson nella città dei motori, perché The Answer vende di più grazie al suo straripante talento, ma probabilmente, e anche Dumars lo sapeva, il vero affare l’han fatto a Denver.
I Pistons per ora sembrano averci guadagnato solo dal punto di vista economico visto che si sono liberati di 2 contratti onerosi e ne hanno firmato uno in scadenza, invece le Pepite di Denver hanno trovato il collante ideale per coadiuvare il talento che certamente non manca.
Basterebbero i numeri per far capire l’impatto di Smooth, 11 vinte e 3 perse dal suo arrivo, fra cui la perla rara della vittoria al Banknorth Garden di Boston, ma ciò che lo rende unico sono proprio quelle piccole cose che non vanno sui tabelloni.
Billups ha un talento innato nel gestire il ritmo di ogni possesso, mette a referto 18 punti a partita molto più economici di quelli di Iverson, cioè prendendo molti meno tiri, forzando pochissimo, e da quando è nella sua città natìa la squadra ha trovato quella dimensione che proprio i Pistoni sembrano aver perso.
L’attacco dei Nuggets è sempre stato straripante, anche se ha cambiato completamente impostazione, perché con 2 giocatori come Iverson e Anthony non poteva essere altrimenti, ma l’ingranaggio principale di tutte le grandi vittorie, la difesa, sembra essersi attivato anche nella franchigia di George Karl.
Quindi la risposta, the answer, a tutti i problemi di Denver, una volta tanto sembra essere proprio l’addio del numero 3.
If you don’t play defense, you don’t play
Queste parole non devono essere state pronunciate spesso nelle sessioni di allenamento di Karl, ma finalmente una delle peggiori difese della Lega ha subito un’importante evoluzione.
Fino all’anno passato quando la difesa dei Nuggets saliva di colpi era solo per un aumento di intensità , ora la difesa ha trovato una rotazione, non capita più di vedere 2 uomini su un tiratore oppure nessuno che si avvicini ed arriva sempre un aiuto dal lato debole, nonostante la partenza di Camby.
La pressione sulla palla è aumentata, fattore fondamentale perché toglie secondi all’azione e non lascia completa libertà di scelta a un attacco che fino a poco tempo fa aveva tutto il tempo di costruire il tiro migliore contro i Nuggets.
La Preparazione è la chiave, perché la vera differenza fra i Denver passati e quelli presenti difensivamente è proprio questa, ora si ha un’impostazione e si è lavorato in allenamento per costruirla. Naturalmente le immagini dicono più di mille parole…
Roster
Dopo aver parlato dello straordinario impatto di Chaucey Billups ora analizziamo il resto del Roster:
Carmelo Anthony con la partenza di Camby e Iverson avrà il ruolo di leader all’interno dello spogliatoio, ed è chiamato ad una prova di maturità .
I suoi numeri sono scesi dai 25,7 punti della scorsa stagione ai 19,9 di quest’inizio anno, e non si sa quanto possa aver influito il problema al gomito che lo affligge dal training camp e che ora lo costringerà ad un stop visto l’abbandono del terreno di gioco nella vittoria contro i Rockets dopo solo 13 minuti.
Kenyon Martin con il miglioramento difensivo è diventato un clamoroso ladro di palloni,ed è settimo nella Lega per palle rubate, secondo solo a Gerald Wallace fra le ali.
Proprio Martin in un’intervista è stato il primo a parlare dell’importanza di Billups nel Roster e non sembra aver patito troppo la partenza di AI.
Nenè Hilario è la sorpresa più piacevole fin qui, ha visto raddoppiare i suoi minuti ad inizio anno e per ricompensare la franchigia della fiducia ha triplicato i suoi numeri, mettendone 15 ad allacciata di scarpa.
Sembra finalmente che la sorte stia girando dalla sua parte, e il buon brasiliano deve avergli dato una grossa mano, giocando con consistenza per non far rimpiangere Marcus Camby.
A completare lo starting five Dahntay Jones, ma quando la palla scotta entra dalla panchina il sesto uomo di lusso dei Nuggets, JR Smith.
Smith sta crescendo e avrà più spazio per la partenza di Iverson anche se nelle ultime uscite il suo minutaggio è sceso parecchio per una lite con Coach Karl a causa di ritardi e poca dedizione.
Nella vittoria contro i Rockets Smith è stato decisivo con 19 punti e 5/9 dalla lunga distanza in 29 minuti in contumacia Anthony.
Dalla panchina escono anche Kleiza, Carter e Andersen ed in particolare il primo, quando Jr Smith non recita da terzo violino, dalla panchina prende tiri importanti e si assume grandi responsabilità .
Risultati e calendario
Dei principali dubbi che giravano attorno alla Mile High City cestistica ad inizio anno rimane pochissimo.
C’erano grosse falle nei ruoli principali, l’asse play-centro, ma l’arrivo di Billups e l’annata di Nenè stanno coprendo questi buchi, anche se servirebbe almeno un ricambio di impatto per il brasiliano.
L’altro problema cronico della squadra di Karl, la difesa, è quantomeno in via di risoluzione, e proprio l’head coach dei Nuggets, messo in discussione più volte lo scorso anno, insieme alla dirigenza sembra aver lavorato nella direzione giusta.
Forse i Nuggets non sono ancora pronti per essere una contender a Ovest, ma di sicuro c’è che in una Western Conference in cui, Lakers permettendo, nessuna squadra ha ancora trovato un assestamento, aver già la giusta dimensione proietta Denver in testa alla Northwest Division con 12-6 e .667 ponendo le basi per un ingresso ai playoff da protagonista.
Nelle prossime uscite dopo Raptors e Spurs i Nuggets incontreranno gli abbordabili Kings e Timberwolves, e se non ci saranno cali Melo e compagni potranno arrivare a Natale ancora secondi ad Ovest.