En plein per Boston

Paul Pierce ed i Celtics hanno dato un'ottima prova di forza vincendo tutte le partite settimanali

Prosegue spedita la progressione dei Celtics che ottengono altre 4 vittorie su 4 incontri settimanali, tra cui una partita molto incerta (Milwaukee all'overtime) mentre le altre vittorie sono state ottenute con relativa tranquillità .

Risultati

Boston Celtics @ Milwaukee Bucks W 102-97 OT
New York Knicks @ Boston Celtics W 101-110
Detroit Pistons @ Boston Celtics W 80-98
Boston Celtics @ Minnesota Timberwolves W 95-78

Commento

Molto positiva la settimana per Boston che si propone come leader di una Eastern Conference decisamente più forte degli anni passati e che attualmente non ha nessun timore reverenziale verso la Western Conference.

Contro Milwaukee è finito il trittico iniziale in cui i Celtics hanno dovuto giocare ben 10 partite in 16 giorni, esattamente dal 31 ottobre al 15 novembre, perdendone solo due e quindi uscendone molto bene. Nessuna squadra ha giocato così tante partite in così poco tempo e lo scherzo di un calendario che non prevede una cadenza costante delle partite può anche prevedere questo tipo di impegno. Ora Boston può rilassarsi un attimo con impegni meno assillanti, ma le tre vittorie successive dimostrano che fa decisamente sul serio.

A posteriori la partita più interessante è stata proprio la prima contro Milwaukee, in cui i Celtics si sono trovati una squadra molto in forma e sono dovuti arrivare al tempo supplementare per averne ragione. La notizia più eclatante però è un episodio accaduto proprio verso la fine di quella serata.

L'NBA, dopo aver rivisto la partita contro Milwaukee e lo scontro tra Garnett e Bogut in cui i due sono venuti alle mani tra l'altro per solo qualche istante, ha deciso di sospendere Garnett per 1 giornata senza stipendio (circa 250mila dollari di mancato stipendio). Quando ha saputo che l'NBA stava investigando su quella partita, il presidente Danny Ainge pensava che fosse successo qualcosa dopo di essa, ma quando gli è stato comunicato che Garnett è stato sospeso per quell'episodio ha commentato "disapproviamo la decisione, crediamo che sia sbagliata". Si è voluto punire Garnett? Allora sarebbe stato giusto adottare lo stesso metro di giudizio pure con Bogut che se l'è presa con quasi tutti i giocatori dei Celtics durante quella serata, ed è stato espulso solo perché ha avuto un secondo tecnico e non è stato passibile di ulteriori sanzioni. Inoltre perché multarlo il giorno prima la gara contro New York vanificando eventuali tentativi di ricorso?

La partita saltata da Garnett è stata quella contro New York, ma non è stato un problema troppo gravoso per i Celtics portare a casa la vittoria anche contro i Knicks versione D'Antoni, ovvero tutto attacco, ed in effetti la loro parte offensiva non è stata affatto malvagia, poi però la loro difesa è stata terreno di caccia degli attaccanti biancoverdi. Al posto di Kevin è partito titolare l'idolo (o meglio mascotte) del Garden, al secolo Brian Scalabrine, e non ha deluso le attese con 20 validi minuti segnando 8 punti e 2 tiri da tre punti, la sua specialità , di cui una a 74 secondi dalla fine della partita che ha spezzato le speranze ospiti.

La mancanza di Garnett si è ovviamente fatta sentire, i Knicks attuali sono un valido banco di prova, ma di certo non uno delle migliori della Lega, però i Celtics hanno dimostrato di avere una forza tale che riesce a sopperire senza traumi a sporadiche mancanze di uno dei suoi migliori giocatori, questo è importante per il prosieguo della stagione per cercare di preservarsi per i play-off.

Contro Detroit ci doveva essere la partita clou della settimana, ma i Pistons attuali non sono in grado di impensierire i Celtics, ancora alle prese con l'integrazione di Iverson, e comunque i Celtics hanno preso con molto impegno l'appuntamento e quindi erano al loro meglio. Durante questa partita Rondo ha avuto probabilmente la sua migliore serata stagionale ed è stato lodato pure da Iverson: "ha giocato molto bene, ha utilizzato ottimamente il pick-and-roll nel terzo quarto, ha fatto un lavoro eccellente".

Il ritorno di Garnett è stato osannato moltissimo dai tifosi di Minnesota, basti pensare che ancora adesso le magliette di Kevin sono le più vendute nonostante che non militi più nei T.Wolves già  da due stagioni. Bisogna tener presente che l'anno scorso Garnett non ha giocato a Minneapolis perché era infortunato e quindi questa è stata la prima volta per i tifosi dello stato di Minnesota di vedere in azione il loro vecchio idolo. "È sempre bello tornare nel Minnesota, vedere gli amici, interagire con la gente" ha detto Garnett.

Ufficialmente è un giocatore in roster ma non attivato e sta sempre in panchina in borghese, ma Sam Cassell è ufficiosamente un assistente allenatore. Non ha ancora giocato un minuto in questa stagione, ma è presente in modo attivo in allenamento, durante le partite dispensa consigli ai piccoli della squadra e parla spesso con il PGA Tour; è quindi all'atto pratico un assistente allenatore. In settimana Ainge ha fatto notare che Cassell sarebbe titolare in almeno 5 squadre NBA, ma ha preferito rimanere ai Celtics con un basso profilo prima di tutto perché il suo sogno è di diventare allenatore ed a Boston può imparare a farlo, e poi probabilmente perché non ha più voglia di ricominciare daccapo in un'altra squadra. "Due o tre anni da adesso voglio essere un capo allenatore" ha confessato.

Infortuni

Neanche questa settimana ci sono stati infortuni.

Curiosità 

Come Giddens, anche Bill Walker è stato assegnato alla NBDL, la Lega di sviluppo dell'NBA dedicata ai giocatori più giovani. Per lui al momento non c'è posto in squadra e, per evitare che rimanga in panchina senza giocare, è stato preferito che giocasse nella NBDL.

Magic Johnson ha avuto modo di dire la sua in occasione di una telepresenza organizzata da Cisco. Ad una domanda diretta sul fatto che l'MVP delle Finals Paul Pierce sia attualmente il miglior giocatore della Lega, Magic ha preferito optare per Kobe Bryant: "a Paul piacerebbe pensare che è migliore di Kobe, ma Kobe Bryant è migliore nei finali di gara" arricchendo la sua frase con una grassa risata. Essendo stato un Laker, era difficile aspettarsi da lui un comportamento diverso.

Il migliore della settimana

A differenza della scorsa settimana, negli ultimi 7 giorni ci sono stati vari giocatori non-PGA Tour che hanno mostrato qualcosa di interessante.

Note di merito per Scalabrine, che ha avuto il suo momento di gloria contro i Knicks grazie all'assenza di Garnett, ma è rientrato velocemente nei ranghi; per House, che sta tornando quel tiratore micidiale visto l'anno scorso anche se contro Minnesota ha sparato a salve; per Perkins, che continua a dominare l'area, ma dovrebbe cercare di essere più pericoloso in attacco, solo contro i Knicks lo è stato; per Powe, che ha avuto il suo picco contro Minnesota per la sua doppia doppia, ma per tutta la settimana è stato efficace sia in attacco che sotto le plance.

Il riconoscimento settimanale è però giusto riconoscerlo a Rajon Rondo, che per certi momenti è sembrato proprio la quarta stella alla pari di Pierce, Garnett ed Allen. A parte contro Milwaukee dove ha giocato una gara tutto sommato normale, nelle altre si è distinto per dinamismo, attenzione per i compagni con molti assist e ha anche ricevuto i complimenti di Iverson, il quale raramente è riuscito a contenerlo.

Classifica aggiornata:
2 Perkins
1 Powe
1 Rondo

I minuti del PGA Tour

Settimana di calma per il minutaggio del PGA Tour che scendono tutti sotto i 35 minuti di media. Ray Allen è stato il più impiegato ed è stato l'unico ad avvicinarsi ai 35, mentre Pierce è stato in campo 34 minuti e Garnett come al solito ultimo con 31 minuti; da rimarcare ovviamente che Kevin ha giocato una partita in meno.

All'interno della settimana però bisogna far notare come nelle prime due partite i tre giocatori abbiano calcato il parquet per molti minuti e solo nelle successive due hanno abbassato drasticamente le loro medie.

Il conteggio stagionale vede Pierce ancora primo con 37,8 minuti di media avvicinato da Allen che attualmente è a 35,1 mentre Garnett è stato in campo finora per 32,6 minuti di media. Tutto sommato, e per i risultati acquisiti finora, il minutaggio non è per nulla alto, segno quindi che il PGA Tour non è stato spremuto come si temeva alla vigilia della stagione.

Appuntamenti e classifiche

Il trittico si riduce ed i Celtics hanno solo (per modo di dire) tre partite la prossima settimana:
domenica 23 novembre contro Toronto
mercoledì 26 novembre contro Golden State
venerdì 28 novembre contro Philadelphia

Il ritmo si riduce leggermente ed i biancoverdi possono rifiatare un attimo, ma non c'è da rilassarsi troppo perché le altre squadre non aspettano altro per potersi fregiare del merito di aver sconfitto i campioni in carica, ma i Celtics sono molto attenti a non fare passi falsi e sostanzialmente finora ne hanno avuto solo uno contro Indiana.

Fermo restando che la giornata negativa può arrivare in ogni momento, nonostante quello che si dice sulle reti italiane della sfida contro Toronto, probabilmente per cercare di attirare il più possibile l'attenzione del pubblico italiano, a nostro avviso non vediamo tra le tre contendenti settimanali una squadra che possa davvero impensierire i Celtics.

Un primo sguardo più approfondito alla classifica attuale dà  l'impressione che l'andamento probabile che prenderà  sarà  un testa-a-testa tra i Celtics ed i Lakers creando un tormentone che si prolungherà  per tutta la stagione. Vedremo se questa nostra previsione, basata sull'attuale classifica e sul gioco che le due squadre stanno esprimendo in campo, si avvererà . Per il momento possiamo notare come le due squadre citate siano a capo delle rispettive Conference con però una certa vicinanza di varie formazioni dell'Eastern ai Celtics mentre i Lakers stanno già  tentando di fare il vuoto dietro di loro.

A risentirci.

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