La nuova coppia degli Heat! Ma rimarrà la stessa anche nel futuro?
Dopo la vittoria dell'anello della stagione 2005/2006, gli Heat hanno vissuto due stagioni alquanto travagliate, che li hanno portati, prima a perdere malamente con i Bulls al primo turno di playoff, e poi a essere una delle peggiori squadre dell'intero campionato, come conferma il loro ultimo record: 15-67!
Anche le mosse di mercato attuate durante la stagione non sono servite a molto, l'arrivo di Shawn Marion e Marcus Banks in cambio di Shaquille O'Neal, non ha portato alcuna reazione nella squadra, che già all'inizio si era rassegnata ad andare in lotteria durante l'estate.
Il pessimo record e la situazione non ottimale degli Heat, ha convinto Riley a tornare dietro la scrivania come General Manager, lasciando il posto in panchina al suo delfino, Erik Spoelstra, il più giovane allenatore attualmente presente nella Nba; l'inizio di stagione è stato tutt'altro che negativo, con 4 vittorie e 3 sconfitte, anche se non sembra che la squadra sia in grado di arrivare ai playoff, nonostante un Wade tornato a essere sano, e vero leader dopo le Olimpiadi.
Mosse di mercato
Come si diceva, gli Heat hanno accettato di buon grado il fatto di poter andare in lotteria durante l'estate, e sono stati premiati con la seconda scelta assoluta al draft, spesa per Michael Beasley.
L'ex Kansas State ha dimostrato di essere un giocatore con un talento e delle capacità straordinarie sia in attacco (16.7 punti di media) sia a rimbalzo (6.3 a partita), ma con un'attitudine difensiva rivedibile, soprattutto per le capacità che ha a disposizione.
Beasley, ad ogni modo, rimane il materiale su cui costruire gli Heat del futuro, sperando che il ragazzo riesca a limitarsi nei suoi colpi di testa e nei comportamenti non così ben visti dalla Nba e dal suo GM, sopratutto fuori dal campo.
Ma chi farà parte del gruppo futuro di Miami? Marion non sembra uno di questi, il suo contratto da 17.2 milioni di dollari è in scadenza, e non sembra ci siano validi motivi per un suo rinnovo nella prossima off-season; in questo inizio stagione, infatti, il suo impatto è stato minore alle attese, e nel sistema di gioco di Spoelstra non si inserisce a meraviglia, dovendo convivere nella posizione 3-4 con Beasley.
Una sua cessione prima di metà febbraio sembra quindi molto probabile, almeno per non perderlo alla fine dell’anno, anche se il suo spazio salariale potrebbe far gola a Riley, anche in vista dell'estate 2010.
Ed ecco un altro punto dolente per Miami: riusciranno a convincere Wade a rimanere in Florida nell'estate che tutte le squadre stanno aspettando, e che potrebbe rivoluzionare l'intera Lega? Per farlo c'è bisogno di costruire attorno all'ex Marquette, una squadra decente, capace di lottare per le prime posizioni dell'Eastern Conference già dalla prossima stagione, il che non è così facile da fare.
Cosa manca?
Innanzitutto un lungo di tale definizione: giocare con Haslem o Blount (entrambi in scadenza nel 2010) nel ruolo di centro non può di certo bastare a una squadra che punta al ritorno ai playoff, e l'acquisizione estiva di Magloire (autentico mistero il suo decadimento dopo la grande stagione vissuta ai Charlotte Hornets), non deve aver convinto troppo il nuovo coach.
Poi, un'altra mancanza abbastanza importante è quella nel ruolo di playmaker: la scelta in 34esima posizione di Mario Chalmers, permette agli Heat di avere un buon giocatore, capace sia di difendere sia di attaccare in modo ordinato, ma cui non può ancora essere affidato il ruolo di titolare, anche visti i dubbi sulla sua posizione (molti dicono più una guardia che un playmaker).
Per finire, poi, la mancanza di una guardia-ala tiratrice, capace di sfruttare gli spazi creati dall'attenzione che Wade e Beasley attirano, è abbastanza netta, in quanto i vari Cook, Jones, Wright e Banks non danno quella sicurezza che dovrebbero, e soprattutto quella continuità di cui ci sarebbe bisogno.
Conclusione
Tutta la stagione degli Heat, quindi, dipenderà dalle scelte di mercato che farà il loro GM, Riley: la scelta di liberarsi di Marion prima della fine della stagione, significa avere qualche altro giocare a disposizione (alcuni rumors parlano di una possibile trade a tre squadre che coinvolge oltre a Miami, anche New York e Golden State), magari cercando di mettere a disposizione di Wade dei giocatori nelle posizioni dove gli Heat sono più deboli.
Se invece la scelta sarà quella di tenere The Matrix (sempre che le richieste di cessione dell'ex Suns non diventino troppo pressanti), liberando quindi spazio salariale a fine stagione, questo significherà accettare che per quest'anno i playoff dovrebbero rimanere abbastanza distanti, ma che nella prossima stagione le possibilità di far bene ci potrebbero anche essere.