Porter è il miglior allenatore debuttante della storia dei Suns, ma c'è ancora molto da migliorare.
Dopo la vittoria contro i Grizzlies, i Suns possono vantare un record di 6-2 e Terry Porter diventa così il coach debuttante col miglior inizio nella storia della franchigia. In queste prime otto partite i Suns hanno battuto gli acerrimi nemici Spurs; Shaq ha preso la macchina del tempo e ha demolito i Bucks con una serata da 29 punti e 11 rimbalzi e Stoudemire, per non essere da meno, ha segnato 49 punti, catturato 11 rimbalzi, ha dato 6 assist, rubato 5 palloni e ha anche fatto due stoppate. Insomma, si direbbe che la nuova era a Phoenix non poteva cominciare meglio, no?
Un'analisi superficiale di certo non può smentire che l'ambiente sia soleggiato a Phoenix. Non bisogna però ignorare i nuvoloni all'orizzonte. In queste prime otto partite i Suns hanno giocato soltanto contro due “contenders”, battendo gli Spurs (senza Ginobili) e perdendo, per l'ennesima volta, contro gli Hornets. L'altra sconfitta è arrivata a Chicago e non stiamo parlando di una sconfitta qualunque, i Bulls (che fanno sfoggio di un modesto record di 3 "W" e 4 "L") hanno incornato i Suns con un doloroso e umiliante 100-83.
Porter, invece di usare l'assenza di Shaq e Barnes come scusa, si dichiarava "deluso". I 21 “turnover” erano una buona ragione per esserlo. Le numerose palle perse sono un trend che, se continua, deve cominciare a preoccupare. Soltanto in due partite i Suns hanno commesso meno di 15 “turnover”. Se si confronta la media di 17,1 col resto della lega, Phoenix si piazza al 25esimo posto. Se si considera la differenza tra “turnover” commessi e “turnover” provocati (-4,5 per gli uomini di Porter) i Suns sono soltanto peggio dei Sixers. Certo, è presto, ma una squadra che vorrebbe farsi rispettare per la difesa, non può continuare così.
"Defense" il nuovo mantra nella Valle del Sole. Eppure per ora i risultati della "dottrina Porter" sono stati piuttosto altalenanti. La volontà di difendere di più si può dire che ci sia, ma i lapsus continuano e l'attacco ragionato in "half-court" sembra non sia stato ancora digerito molto bene dalla squadra. Porter è arrivato ad ammettere che l'attacco è "troppo lento a volte" e che vorrebbe vedere "un po' più ritmo nei primi secondi dell'attacco".
Nella partita contro gli Spurs, i Suns hanno cominciato a recuperare l'inerzia quando sono tornati a giocare in velocità in attacco e hanno chiuso la partita con svariate giocate di pick'n'roll, la base della dieta D'Antoni, tra Nash e Stoudemire.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare comunque. Nella vittoria contro i giovani Blazers sia Nate McMillan che Fernandez (a Sarver deve far molto male vedere come questo ragazzo stia giocando a Portland e pensare che l'ha svenduto per tre miseri milioni di dollari) e Brandon Roy hanno dichiarato che i Suns si erano imposti a livello fisico. Una frase che non si sentiva certo spesso negli ultimi quattro anni quando l'unico che poteva imporsi a livello "fisico" dei Suns era Raja Bell.
È curioso che sia proprio Raja Bell, rinomato per la sua abilità difensiva, ad essere stato uno dei giocatori con più difficoltà ad adattarsi. Dopo un tiro da tre sbagliato contro gli Hornets, Porter gli ha lanciato un'occhiataccia per poi mandarlo in panchina. Bell non ha più il permesso di tirare come e quando vuole, come col suo vecchio coach che professava la religione del "un brutto tiro è un tiro non preso", ora deve essere più selettivo.
E non sembra gli sia andato molto a genio, almeno all'inizio.
"Ho provato a preoccuparmi di distinguere un brutto tiro da un buon tiro durante il 'training camp' e la cosa non ha funzionato molto bene per me - dichiarava Raja Bell, con evidente fastidio - quindi d'ora in poi tirerò quando mi sembrerà un buon tiro e se così non va bene, il coach me lo farà sapere". C'è anche da dire che molte delle difficoltà di Bell potrebbero essere psicologiche. L'ex Jazz era uno dei pupilli di D'Antoni che più volte l'aveva definito il "cuore e l'anima" della squadra.
Anche i nuovi arrivati hanno avuto la loro dose di problemi. Barnes ha sicuramente avuto un buon inizio di stagione segnando 10 punti a partita col 46% dal campo e il 42% dalla linea dei tre punti. Ha dato anche prova della sua abilità difensiva prendendosi il compito di difendere Parker e Chris Paul (compito che spesso era affidato a Shawn Marion). Nonostante ciò si è perso le ultime due partite per la nascita dei suoi figli (in "Around the Valley" ne parleremo più approfonditamente). Dragic sta passando per il tipico periodo di adattamento di un rookie europeo. Sembra avere delle potenzialità , ma per ora in campo mostra molta paura e timidezza. Spesso Porter è costretto a dare il compito di portar palla a Grant Hill quando lo sloveno è in campo. Anche Lopez sta faticando a trovare il suo ruolo. Doveva essere il "big man" di riserva ma in due partite non si è mosso dalla panchina, lasciando la scena a Amundson, giocatore con meno futuro di lui ma che, ora come ora, è semplicemente più utile alla squadra grazie alla sua maggiore esperienza.
La panchina non ha fatto faville insomma, né i giovani, né i veterani. Hill e Barbosa non stanno brillando molto e l'unico che si è dimostrato solido è Diaw, che sembra finalmente sulla strada del recupero (anche se questa frase l'abbiamo già scritta molte volte) dopo la mediocre stagione passata.
Nonostante le difficoltà della panchina il nuovo coach non sembra demordere e ha fiducia: "In allenamento danno il filo da torcere ai titolari e quindi so che possono migliorare anche in partita. Hanno bisogno di più fiducia".
A partire da stanotte cominceremo a sapere di che pasta sono fatti questi Suns. Infatti sul calendario ci sono le partite in casa contro i Rockets, i Pistons e i Lakers, intercalate da due trasferte: prima a Sacramento e poi a Salt Lake City.
Around the Vally
Per la prima edizione stagionale del tradizionale "Around the Valley" torniamo alla storia dei figli gemelli di Barnes. Come già anticipato, la loro nascita inaspettata l'ha costretto a perdersi due partite, ma l'aneddoto migliore è come ha saputo della loro imminente nascita.
Mercoledì scorso, prima della partita contro i Pacers, O'Neal riceve una chiamata da sua moglie circa 20 minuti prima dell'inizio. Normalmente i giocatori non possono usare il cellulare prima della partita ma O'Neal era a riposo contro i Pacers. Sua moglie, Shaunie, gli dice che ha appena ricevuto una chiamata dalla moglie di Barnes, a quanto pare sta per partorire. Shaq, stupito, va da Barnes e gli dice: "Ma lo sai che tua moglie è in ospedale?". Barnes gli ha risposto: "Huh?". Dopo aver controllato che c'erano nove chiamate perse sul cellulare è corso all'aeroporto ed è partito immediatamente per San Francisco. Barnes è riuscito a partire soltanto 45 minuti dopo aver saputo la notizia ed è arrivato in tempo per la nascita dei suoi due gemelli: Isaiah e Carter. Anche Raja Bell ha avuto da festeggiare. È nato Tai, il secondo figlio di Raja e Cindy Bell.
Ricordate che Kevin Johnson, ex stella dei Suns, si era candidato per diventare sindaco di Sacramento? Ebbene, c'è riuscito. Nello stesso giorno in cui gli Stati Uniti eleggevano il loro primo presidente afro-americano i cittadini di Sacramento eleggevano il loro primo sindaco nero. "Anche Sacramento ha fatto storia oggi - dichiarava KJ - Quello che accomuna me ed Obama, inoltre, è il nostro impegno per il cambio".
Alcuni giocatori dei Suns, tanto per rimanere nell'ambito delle elezioni americane, si sono apertamente dichiarati a favore di Barack Obama. Stoudemire è arrivato a vestire le magliette ufficiali di Obama e, durante la partita di Martedì scorso contro i Nets, ha mostrato pubblicamente la sua soddisfazione per l'andamento delle elezioni quando ha dato il "cinque" a Bell e Nash appena dopo l'annuncio che aveva vinto lo stato dell'Ohio (che indicava la vittoria virtuale di Obama). Hill, sostenitore da Obama sin dal 2007, ha ammesso che nonostante la sua "relativamente giovane" età , non avrebbe mai immaginato di vedere un candidato nero "nemmeno arrivare vicino alla presidenza, tantomeno vincerla".
Per finire, alcuni video estremamente divertenti di Nash. I video sono degli spot per la bevanda energetica "VitaminMaker". Potete vederli qui. Poi, nel caso ve lo siate perso durante l'estate, vedetevi anche questo video di Nash e Baron Davis.