Boston inizia bene

Il capitano è apparso subito in forma in queste prime uscite…

Si chiudono positivamente le prime due partite di questa stagione, due vittorie di cui una sofferta contro Cleveland ed una facile oltre ogni aspettativa contro Chicago. L'inizio è stato molto incoraggiante ma la stagione è appena iniziata.

Risultati

Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics W 85-90
Chicago Bulls @ Boston Celtics W 80-96

Commento

Buone le prime due.

Così un tifoso dei Celtics commenterebbe la settimana dei neo campioni NBA, ma all'interno di queste partite è possibile notare che il destino di Boston è nelle proprie mani, la sensazione è infatti quella che la squadra ha raggiunto la consapevolezza di poter vincere ogni partita, basta solo volerlo.

Lungi da noi voler affermare che sono imbattibili, questa è però la maggiore differenza rispetto all'anno scorso, in cui il forte rinnovo del roster tendeva a rendere incerto ogni possibile traguardo. Ora invece, con un titolo in tasca, o meglio al dito, la convinzione che si possa effettuare il bis non è di certo negata. Che poi questo risultato sarà  conseguito è tutto un altro discorso, ma da come si sono svolte le due partite questa settimana è chiaro che i Celtics attuali siano più sicuri di sé e desiderosi di fare di tutto per vincere senza troppi patemi.

Sicuramente la sfida contro Cleveland è stata la più difficile, ma bisogna anche tener conto che siano solo ad inizio stagione e comunque Cleveland viene vista come la principale antagonista ad est dei Celtics e molti sono convinti, e noi con loro, che saranno queste due squadre che si contenderanno l'accesso alla finale NBA. Chicago invece è stata spazzata via senza troppi complimenti ed in alcuni momenti è apparso che i Celtics potessero tener testa agli avversari con le sole riserve, ma sono forti i dubbi che questi non siano i veri Bulls.

Contro Cleveland però è passata metà  gara prima che i Celtics abbiano levato di dosso l'emozione di ricevere ufficialmente il trofeo del titolo vinto l'anno scorso e, per ogni giocatore, di indossare l'anello di campione NBA, un'emozione che Pierce ha esternato più di tutti con un fanciullesco pianto liberatorio. Nella seconda parte della partita una difesa migliorata ha fatto la differenza per avere la meglio, ma le due squadre si confronteranno ancora per molte volte sia in stagione che probabilmente ai play-off.

Ha giocato tutto sommato bene la Summer League, ma Doc prima dell'inizio della stagione ha detto "ha bisogno di conoscere la cultura che stiamo cercando di creare qui, ed è quello che serve per giocare". É è stato quindi facile supporre che Patrick O'Bryant avrebbe avuto difficoltà  a trovare minuti in stagione regolare, difatti nelle prime due partite giocate ha avuto a disposizione in totale soltanto 3 minuti e mezzo. La sua speranza è di poter essere un cambio fisso per Perkins, ma al momento non ne è in grado.

Stesso discorso potrebbe essere fatto per Gabe Pruitt: minuti in preseason e panchina in stagione regolare. Per lui infatti nelle prime 2 partite 6 minuti totali in campo grazie alla facile vittoria contro i Bulls. Non è chiaro se potrà  averne di più a disposizione nei prossimi mesi contando sulle belle parole spese per lui da Doc qualche settimana fa per la sua difesa, il suo attacco ed il suo spirito di gruppo: forse ha solo bisogno di incrementare ancora la sua esperienza.

Sono Giddens, Walker e Cassell i tre giocatori che dovranno pazientare prima di poter andare in panchina. Se per Walker c'è un problema fisico spiegato nella sezione Infortuni e se per Cassell non è un problema attendere il proprio turno, visto che nella sua carriera ha già  avuto esperienze di tutti i tipi, Giddens invece avrebbe dovuto essere in grado di poter contribuire subito, dato che ha pure giocato per 4 anni (+ 1 di infortunio) al college. Deve lavorare ancora tanto per poter essere d'aiuto e non è detto che ci possa riuscire.

Finiamo col far notare come l'ultimo taglio del sedicesimo uomo, il cui dubbio su chi potesse essere ha accompagnato tutta la preseason, è terminata il 20 ottobre scorso con la scelta di Darius Miles, giusta conclusione di un rapporto che non ha offerto vantaggi per i Celtics. Darius sembra proprio un giocatore finito, non gli rimane nulla delle positive caratteristiche che lo hanno accompagnato al suo arrivo nell'NBA ed è stato giusto lasciare che il giocatore possa provare a cercare un altro contratto con un'altra franchigia, anche se dubitiamo fortemente che ne possa trovare una.

Infortuni

Durante la preseason Rajon Rondo ha subito una slogatura alla caviglia destra ed è stato prudentemente tenuto a riposo, ma per come ha giocato nelle prime due partite stagionali l'infortunio è soltanto un ricordo lontano.

Problemi anche per Bill Walker, che ha subito un intervento al ginocchio destro e non sarà  disponibile per un po' di tempo. Per lui è questo il motivo per cui non è stato inserito nella rosa dei 12 in panchina.

Curiosità 

I Celtics hanno esercitato l'opzione per la stagione 2009-10 a Rajon Rondo, come da contratto dei rookies. Dalla successiva stagione Rondo, se continuerà  a giocare bene, potrà  usufruire di un contratto pluriennale molto ricco che potrà  firmare già  alla fine di questa stagione e che i Celtics molto probabilmente gli sottoporranno. "È una grande parte della nostra squadra, è giovane e ha cervello".

Complimenti al general manager Danny Ainge il quale, grazie alla sua bravura, ha avuto una promozione ed ora è anche presidente delle operazioni del basket con un contratto esteso fino al 2012.

Kevin Garnett è diventato il più giovane giocatore NBA a partecipare a 1000 partite NBA a 32 anni e 165 giorni. Il precedente record era stato stabilito da Shawn Kemp, conseguito a 33 anni e 24 giorni.

Rick Gotham, presidente dei Celtics, ha annunciato che tutti i biglietti disponibili della stagione regolare al TD Banknorth Garden sono stati venduti, ad eccezione dei 300 biglietti assegnati giorno per giorno. Tutto questo nonostante le preoccupazioni per la crisi economica del commissioner David Stern che potrebbero portare ad una diminuzione dell'afflusso dei tifosi alle arene preferendo una più economica visione alla televisione.

Prima dell'inizio della stagione il record dei Celtics di tutti i tempi è 2860 vittorie e 1979 sconfitte con un bilancio del 59,10%. Con le due vittorie di questa settimana i Celtics sono passati a 59,14%: riusciranno a raggiungere il 60% per fine stagione?

La settimana prossima ci saranno le votazioni per il nuovo presidente degli Stati Uniti tra Barack Obama e John McCain. Rondo ha rivelato che 14 sui 15 componenti del roster dei Celtics voterà  per Obama.

Durante una gara a golf contro Michael Jordan, Ray Allen ha riferito che Jordan ritiene i Celtics fortunati di aver vinto un titolo NBA. "Il primo campionato è fortuna e se volete costruire qualcosa dovete vincerne ancora". In risposta i Celtics potrebbero vincerne un altro, sarebbe interessante verificare se Jordan continuerebbe a definirli fortunosi.

Anche da queste colonne desideriamo dare un ultimo tributo a Harry Mangurian che ha preso in mano la franchigia nel 1978 e l'ha accompagnata fino al 1983 quando è stata comprata dal trio Gaston-Cohen-Dupee ed è opinione diffusa che senza la sua presenza non ci sarebbe stato un futuro per i Celtics, è stato infatti l'uomo giusto nel momento giusto, che ha dato una tranquillità  finanziaria necessaria per programmare correttamente gli anni successivi, come per esempio la scelta di Bird. Grazie Harry.

Il migliore della settimana

Anche quest'anno questa sezione è dedicata ad aggiudicare un riconoscimento al migliore che non sia il PGA Tour, troppo forte e che monopolizzerebbe la classifica. L'anno scorso ha vinto facilmente Rondo, vedremo come andrà  in questa stagione.

Perkins ha giocato bene contro Chicago e Tony Allen ha fatto altrettanto contro Cleveland, ma entrambi non hanno offerto una prestazione settimanale costante (ovvero non hanno giocato bene l'altra partita) e quindi non meritano d'essere presi in considerazione per il riconoscimento settimanale, cosa che può essere fatta per i due protagonisti non-PGA Tour delle prime due serate: Rondo e Powe.

Sul primo si può semplicemente dire che si sta avviando velocemente a diventare la quarta stella della squadra e le prestazioni di questa settimana s'inseriscono bene in questo contesto, ma a lottare con lui per il riconoscimento settimanale ha trovato un antagonista molto tosto, un Powe che ha dominato nel pitturato di più di quello che ci si poteva aspettare, una bella conferma dopo una scorsa stagione in cui ha dimostrato di poter contribuire attivamente. Rimbalzi, ma soprattutto punti e presenza in area sono le sue caratteristiche principali.

Probabilmente per Rondo ci saranno altre occasioni per ottenere dei riconoscimenti, ma a nostro avviso Leon Powe ha dato un contributo così elevato che è difficile non assegnarglielo. Complimenti quindi al Leone, degno rappresentante della mentalità  Celtica che vuole vedere i giocatori combattere in campo indipendentemente dalle proprie armi a disposizione, e lui ne è un esempio lampante.

I minuti del PGA Tour

Anche quest'anno riteniamo giusto rilevare i minuti del PGA Tour (continueremo a chiamarlo così finché non si troverà  un nome condiviso da tutti perché ci rifiutiamo di chiamarlo Big Three) per tenere sotto osservazione la quantità  di minuti d'impiego dei tre migliori giocatori della squadra.

Questa settimana c'è poco da rilevare visto che sono state giocate solo due partite, ma è interessante notare che i minutaggi sono decisamente inferiori ai 40 minuti di media, di cui il più alto è Pierce con 36,5 seguito da Ray Allen con 34,5 e Kevin Garnett chiude a 31,5. Rileviamo che Rondo ha raggiunto i 30 minuti, molto vicino all'impiego di Garnett; vedremo se la tendenza rimarrà  immutata nelle prossime settimane oppure Rondo potrà  ambire ad avvicinare i minutaggi del PGA Tour più dell'anno scorso, pari ad una media di 29,9 minuti.

Appuntamenti e classifiche

Dopo una prima settimana di "rodaggio" dalla prossima s'inizia con il solito incalzante ritmo:
sabato 1 novembre in trasferta contro Indiana
martedì 4 novembre in trasferta contro Houston
mercoledì 5 novembre in trasferta contro Oklahoma City
venerdì 7 novembre in casa contro Milwaukee

Difficile giudicare le partite in programma ed ipotizzare quali difficoltà  incontreranno i Celtics nella prossima ottava, molti meccanismi devono essere oliati anche e soprattutto per le altre squadre piuttosto che per i neo-campioni e quindi sarebbe una scommessa e non una previsione ipotizzare un bilancio, e proprio per questa incertezza è possibile che i Celtics possano incappare in qualche sconfitta, soprattutto da parte di Oklahoma, per la cui sfida mercoledì prossimo è tutta da vedere anche per la prima volta in cui Posey giocherà  da ex e perché a nostro avviso è la principale candidata a giocarsi la finale NBA.

Come è ovvio non riteniamo utile commentare la classifica, è decisamente presto per farlo e quindi rimandiamo il tutto alle prossime settimane.

A risentirci.

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