Quattro in corsa per la vittoria?
La stagione Nba 2008 2009 è appena cominciata, e così anche le carriere di molti nuovi giocatori. Dopo essere stati scelti al draft, chi più in alto chi più in basso, i giovani rookie hanno affrontato le prime fatiche con le partite di preseason; qui, nonostante la bassa importanza e lo scarso agonismo di queste partite, le nuove leve si sono messe in mostra, dando dimostrazione delle loro principali doti.
Derrick Rose - 1a scelta: nelle partite di preseason l'ex Memphis ha dimostrato di avere il carattere per tenere in mano la sua squadra fin dall'inizio, e di poter penetrare con molta facilità e naturalezza, anche se le sue doti di playmaker rimangono ancora discutibili; ai Bulls la concorrenza tra esterni è agguerritissima, con la presenza di giocatori molto esperti, che potrebbero far pesare questo fatto rispetto a Rose in alcuni momenti delle partite.
Michael Beasley - 2a scelta: sembra essersi integrato già molto bene nel sistema del nuovo coach Spoelstra (o di Riley?), la sua grande fisicità gli permette di essere sempre in movimento, e quindi molto pericoloso per le difese avversarie, che devono tenere d'occhio già Wade e Marion; inoltre ha messo in mostra un discreto tiro dalla media-lunga distanza, che gli dà un'altra dimensione in campo. Se riesce a rimanere tranquillo senza avere colpi di testa, il premio di Rookie Of the Year potrebbe essere suo.
O.J. Mayo - 3a scelta: scelto da Minnesota ma dirottato a Memphis, Mayo è uno dei giocatori insieme a Gay e Conley sul quale la dirigenza Grizzlies spera di poter costruire un futuro; dopo i problemi sorti prima del draft, che l'avevano dipinto come un ragazzo dal carattere difficile, l'ex USC è rimasto nella retta via, e nelle otto partite disputate in preseason, ha messo a segno 15.4 punti, 3.3 rimbalzi e 2.4 assist di media, dimostrando di non aver nessun timore nel prendere tiri e segnarli.
Kevin Love - 5a scelta: entrato nella trade di Mayo tra Minnesota e Memphis, l'ex UCLA andrà a formare una coppia di lunghi stuzzicante per i Timberwolves, anche se ancora da testare veramente sul campo; nelle amichevoli giocate fino a d'ora, Love, ha mantenuto una media di 8.5 punti e 6 rimbalzi, cifre non esaltanti, ma, ad ogni modo, ha fatto vedere di poter stare in campo senza problemi.
Danilo Gallinari - 6a scelta: la sua preseason è durata una partita di summer league, poi problemi con la schiena l'hanno costretto a rimanere lungamente ai box, e New York dovrà fare a meno di lui, probabilmente, anche per le prime partite di stagione regolare; questo intoppo nell'inserimento nel mondo Nba, per Danilo potrebbe comunque avere due facce della medaglia, quella brutta è la mancata immissione da subito negli schemi di coach D'antoni, quella buona è un po' di tempo per capire l'ambiente, e una minore pressione da parte dei media newyorchesi.
Jerryd Bayless - 11a scelta: scelto da Indiana ma scambiato subito con Portland, la guardia ex Arizona ha mantenuto una media di 29.8 punti e 4.3 rimbalzi nelle quattro partite giocate in summer league, e 9.4 punti nelle sette in preseason, dimostrandosi probabilmente il migliore, finora, tra tutti i rookie; il fatto di trovarsi in una squadra giovane, ma già capace di fare discretamente bene l'anno passato, inoltre, potrebbe favorire il suo inserimento, anche se la concorrenza sarà notevole.
Rudy Fernandez - 24a scelta draft 2007: dopo essere stato scelto e parcheggiato un altro anno in Europa a maturare, Rudy è stato portato a Portland sulle ali della splendida olimpiade che ha disputato con la sua nazione, la Spagna; la crescita del giocatore negli ultimi anni è stata esponenziale, e la stagione scorsa ha trascinato il suo club, la Joventut Badalona, alla vittoria dell'Uleb Cup: il ragazzo è prontissimo per il salto di qualità , anzi, potrebbe anche rivelarsi la sorpresa dell'anno.
Chalmers e Douglas-Roberts: i due giocatori, scelti al secondo giro, hanno mostrato un buon feeling con il resto della squadra, mettendosi a servizio dei compagni, e ritagliandosi uno spazio partendo dalla panchina.
Gemelli Lopez: Brook ai Nets dovrebbe avere abbastanza spazio vista la mancanza di lunghi di livello, Robin ai Suns, invece, sarà la riserva di O'Neal e Stoudamire, e nelle prime partite ha confermato i suoi grandi mezzi fisici e la sua capacità di stoppare.
Tra gli altri rookie, una menzione la meritano Eric Gordon, che dovrà lottare parecchio per un posto nei Clippers vista la presenza di Davis e Mobley; D.J. Augustin, guardia di Charlotte che come Gordon sta cercando di ritagliarsi un posto in squadra; Jason Thompson e JaVale McGee, giocatori ancora da costruire ma con un buon potenziale, Goran Dragic, la riserva in playmaker di Nash ha un compito molto difficile, ma nelle prime uscite ha mostrato di poter stare in campo discretamente.
E' partita quindi la corsa al premio di Rookie Of the Year, molti sono i giovani che ambiscono a questo premio, e i giocatori scelti nelle prime posizioni sembrano essere più o meno allo stesso livello, e tutti con la possibilità di giocare molti minuti. Ovviamente attenzione alle sorprese, i vari Rudy Fernandez e Bayless, ad esempio, potrebbero essere due di queste.