Brutta tegola per i Wizards: Arenas dovrà tornare sotto i ferri….
L'obiettivo dichiarato dal presidente Grunfeld in questi giorni è quello di raggiungere i playoffs e di avere il fattore campo a vantaggio nel primo turno, che si traduce in una delle prime 4 posizioni ad Est.
Tralasciando le dichiarazioni di facciata, penso che la dirigenza Wizards si accontenterebbe di raggiungere per il quinto anno consecutivo i playoffs, indipendentemente dalla posizione nella griglia di partenza, cosa che tra l'altro quest'anno appare meno semplice dell'anno scorso, considerando un Wade ritrovato a Miami, il trio Redd-Jefferson-Bogut a Milwaukee e la prima scelta assoluta del draft 2008, Derrick Rose, a Chicago. Se riusciranno a raggiungere i playoffs, con un accoppiamento fortunato potrebbero riuscire a passare un turno, ma anche le più ottimistiche previsioni si fermerebbero qui. A meno che…
A meno che non si concretizzi un altro obiettivo, che più che altro è un desiderio, che non sentirete mai venir dichiarato dalla dirigenza o da qualsiasi giocatore: la speranza di non aver dato un contratto da 111 milioni in 6 anni ad un giocatore che quest'anno non metterà piede in campo o lo farà in una forma fisica precaria. Perchè l'intera stagione dei Wizards gira intorno ad un giocatore, o più precisamente al ginocchio sinistro di un giocatore: Gilbert Arenas.
CONFERENCE: Eastern Conference
DIVISION: Southeast Division
ARRIVI: Dee Brown (RFA), Linton Johnson (FA), DerMarr Johnson (FA), Taj McCullough (FA)
PARTENZE: Roger Mason Jr. (Spurs), Bill Walker (Celtics)
ROOKIE: JaVale McGee
PROBABILE QUINTETTO BASE
PG: Gilbert Arenas
SG: Deshawn Stevenson
SF: Caron Butler
PF: Antawn Jamison
C: JaVale McGee
ROSTER
GUARDIE: Gilbert Arenas, Dee Brown, Antonio Daniels, DeShawn Stevenson, Nick Young
ALI: Andray Blatche, Caron Butler, Antawn Jamison, Oleksiy Pecherov, Darius Songaila
CENTRI: Brendan Haywood, JaVale McGee, Etan Thomas
HEAD COACH: Eddie Jordan
Commento
Come detto in precedenza, non si può effettuare una preview sui Wizards senza partire ad analizzare la situazione di Gilbert Arenas. L'estate per la dirigenza dei Wizards è sembrata tranquilla: niente trade eclatanti, niente nomi altisonanti, né in entrata né in uscita. Tutte le operazioni dipendevano dal rinnovo del contratto di Gilbert Arenas.
Nonostante le dichiarazioni di facciata della dirigenza, che individuavano nel rinnovo del contratto di Arenas la priorità assoluta di questa off season, sono sicuro che il tarlo del dubbio si sia insinuato nella testa del presidente Grunfeld: a quali cifre rinnovare un giocatore che ha subito nel corso dell'ultimo anno due operazioni al ginocchio che lo hanno costretto nell'ultima stagione a giocare solo 13 partite di regular season e 4 di playoffs?
L'infortunio risale al 4 Aprile 2007, quando, dopo uno scontro con l'ala dei Bobcats Gerald Wallace, Arenas si infortunò al menisco del ginocchio sinistro. Fino a quel momento, Gilbert stava viaggiando a 28 punti a partita, 6 assist e quasi due palle rubate, confermando quanto di buono aveva fatto l'anno precedente e affermandosi come uno dei top player della lega. Fu subito chiaro che l'infortunio era grave e necessitava di un'operazione, che fu infatti eseguita immediatamente il giorno successivo.
I Wizards fino a quel momento navigavano tranquilli verso i playoffs e riuscirono comunque ad accedervi, ma senza il loro leader furono spazzati via 4-0 dai Cavs di LBJ. Arenas svolse tutta la riabilitazione per essere pronto per l'inizio della scorsa regular season. E ci riuscì: partì titolare nelle prime 8 partite della stagione, salvo poi doversi fermare nuovamente per fastidi al ginocchio operato.
Successive analisi confermarono quanto si temeva: il ginocchio di Arenas necessitava di una seconda operazione, che avvenne a Novembre 2007 e che lo costrinse fuori per quasi tutta la regular season (giocò altre 5 gare verso la fine). Nel frattempo, come abbondantemente preannunciato, Arenas esercita l'opzione per uscire dal suo contratto.
E' subito chiara la volontà del giocatore, che afferma di voler rinnovare con Washington ma a due condizioni: che gli sia offerto un contratto più remunerativo e che sia esteso il contratto a Jamison. Dalle successive dichiarazioni del presidente Grunfeld sembra che le volontà siano le stesse: afferma che i due principali obiettivi per l'off season sono la rifirma di Jamison e Arenas. Tutti d'amore e d'accordo? Ovviamente no.
Come promesso, il 30 Giugno, Ernie Grunfeld dichiara di aver esteso il contratto ad Antawn Jamison, reduce da un'ottima stagione da 20+10 abbondanti. Si parla di 50 milioni per 4 anni. Cifre accettabili, maggioranza dei tifosi contenti. Si comincia poi a parlare del rinnovo di Gilbert. E quando escono fuori le prime cifre, una numerosa frangia di tifosi storce il naso: si parla di 120 milioni in 6 anni.
I tifosi si dividono: c'è chi dice che Arenas è stato l'uomo franchigia negli ultimi anni nonché uno dei migliori marcatori della lega ed è una priorità e quasi un obbligo morale rifirmarlo, e chi invece ritiene che tutti quei soldi ad un giocatore che ha giocato solo 17 delle ultime 100 partite fra regular e playoffs dei Wizards fossero esagerati.
A sostegno di questa tesi, il fatto che i Wizards, praticamente senza Arenas per tutta la stagione, erano comunque riusciti ad ottenere il quinto spot utile per i playoffs, seppur nel non irresistibile Est (eliminati per il 3° anno consecutivo dai Cavs al primo turno), mostrando un bel gioco e vedendo definitivamente esplodere la stella di Caron Butler (20 punti, 6.7 rimbalzi e 5 assist di media), facendo apparire il rinnovo di Arenas non più così necessario.
Alla fine il presidente Grunfeld mantiene la parola data e rifirma Arenas: 111 milioni di $ per 6 anni, non il massimo salariale ma comunque un discreto contratto sul groppone della dirigenza Wizards. Non tutti i tifosi sono contenti, molti paventavano un sign and trade (si era parlato di Arenas per Brand) o semplicemente che quei soldi fossero usati in altro modo, complice anche il buon apporto dalla panchina del rookie Nick Young.
A peggiorare la situazione, è notizia di questi giorni che il ginocchio di Arenas ha bisogno di un nuovo intervento in artroscopia per ripulirlo da dei frammenti che lo stavano infiammando. Questo intervento gli farà saltare il training camp, la preseason e come mimimo il primo mese della regular season: si ipotizza un suo ritorno a Dicembre. In che condizioni, non si sa.
E' difficile pronosticare un suo ritorno a pieno regime dopo 3 operazioni allo stesso ginocchio nell'arco di un anno e mezzo, ma se davvero tornasse ad essere il giocatore delle meraviglie che era nel 2006, probabilmente i Wizards potrebbero giocarsi l'accesso alle finali di Conference. Anche nella migliore delle ipotesi, Washington non è comunque una squadra da titolo e nemmeno una squadra da finale. Manca ancora qualcosa, probabilmente un lungo degno di questo nome.
Nell'ultimo anno i progressi di Haywood avevano fatto ben sperare, ma purtroppo la nuvoletta fantozziana che i Wizards si portano dietro da qualche stagione a questa parte ha deciso di non abbandonarli nemmeno in pre-season. Alla prima stagionale contro Dallas, Jamison trascorsi 4 minuti si accascia al suolo tenendosi il ginocchio dopo un'azione difensiva contro Nowitzky. Si teme subito il peggio ed il giocatore viene accompagnato negli spogliatoi a braccia per i primi accertamenti.
Al contempo, Haywood non ha partecipato alla partita perchè sentiva ancora dolore al polso che si era infortunato durante il training camp. L'infortunio era stato catalogato come una smeplice distorsione, ma il protrarsi del dolore e del fastidio ha portato il giocatore ad effettuare nuovi accertamenti.
Alla fine, il destino dei due giocatori si è rivelato l'opposto di quello che si pensava inizialmente: Jamison già negli spogliatoi riusciva a poggiare il ginocchio senza sentire dolore e gli esami non hanno evidenziato gravi lesioni, tanto che l'ala dovrebbe essere regolarmente in campo all'inizio della stagione. Per Haywood, invece, è stato diagnosticato una lesione ai legamenti del polso che necessita un'operazione che terrà lontano il centro dai campi da gioco per un periodo che va dai 4 ai 6 mesi.
Questa ennesima tegola sui Wizards evidenzia ancora di più la necessità di un lungo da quintetto titolare. Il ritorno del “poeta” Etan Thomas dopo l'operazione al cuore non può bastare. C'è chi però da questa situazione potrà trarre giovamento: il rookie JaVale McGee, sophomore da Nevada, scelto al draft con il n° 18. Dopo l'infortunio di Haywood, JaVale ha visto aumentare il suo minutaggio, rispondendo con 12 punti e 6 rimbalzi di media, statistiche molto migliori di quelle del presunto titolare Thomas, che avrà il suo bel da fare per mantenere il suo posto in quintetto durante la stagione.
Nel suo ultimo anno al college è stato inserito nell'All Defensive Team, grazie soprattutto alle sue chilometriche braccia (2.8 stoppate a partita nel suo ultimo anno al college). Resta ancora un po' grezzo, soprattutto in fase offensiva, ma il materiale su cui lavorare c'è e fra qualche anno si potrebbe discutere di un discreto steal dei Wizards per aver preso questo ragazzo solo alla 18.
In questi ultimi giorni, due notizie sono giunte dagli USA che riguardano i Wizards. La prima è che per completare il loro roster hanno messo sotto contratto 2 giocatori: Linton Johnson e DerMarr Johnson.
Questi tre innesti vanno a completare il roster dei Wizards, che vede inoltre spiccare elementi come il veterano play Antonio Daniels, l'ex rookie Nick Young, l'ala Dominic McGuire, il talentuoso (ma altrettanto incline a mettersi nei guai con la legge) Blatche, gli europei Pecherov e Songaila, ed è notizia degli ultimi giorni del gradito ritorno in maglia Wizards dell'ex Maryland Juan Dixon, firmato dal mercato dei Free Agent e che presumibilmente andrà a sostituire Roger Mason Jr nella rotazione.
Più importante invece è la notizia che la dirigenza ha deciso di esercitare l'opzione sul contratto del coach Eddie Jordan, allungandolo anche per la stagione 2009-2010. La notizia era nell'aria, infatti tutti sono concordi che coach Jordan abbia fatto un ottimo lavoro: da quando è arrivato a Washington, nella stagione 2003-2004, la squadra è sempre riuscita a qualificarsi per i playoffs.
Questo fa di lui anche il terzo coach in attività più a lungo sulla stessa panchina, dopo gli inarrivabili Jerry Sloan e Gregg Popovich. Merita quindi un ulteriore anno di fiducia per continuare a far crescere i giovani presenti nel roster.
Per concludere, il gruppo è praticamente rimasto intatto rispetto a quello che l'anno passato aveva fatto tanto bene anche senza Arenas. A questo gruppo è chiesto di ripetersi anche quest'anno, almeno fino a Dicembre\Gennaio, quando ne sapremo di più sulle reali condizioni di Gilbert Arenas e di conseguenza anche sulle reali ambizioni di questi Wizards.