Orlando Magic: Preview

Howard e Van Gundy possono portare lontano i Magic

Dopo le eliminazioni al primo turno nel 2007 e al secondo round nel 2008, entrambe per merito dei Detroit Pistons, solo un ulteriore passo avanti in postseason sarebbe considerato un traguardo sufficiente dalla dirigenza dei Magic.

Conference: Eastern Conference
Division: Southeast Division

Arrivi: Mickael Pietrus (FA), Anthony Johnson (FA), Mike Wilks (FA)
Partenze: Keyon Dooling (FA, New Jersey Nets), Carlos Arroyo (FA, Maccabi Tel Aviv), Pat Garrity (FA, ritirato)
Rookie: Courtney Lee (Draft Pick #22)

Probabile quintetto base
Playmaker: Jameer Nelson
Guardia: Mickael Pietrus
Ala piccola: Hedo Turkoglu
Ala grande: Rashard Lewis
Centro: Dwight Howard

ROSTER
Guardie: Jameer Nelson, Anthony Johnson, Mike Wilks, Courtney Lee, JJ Redick, Keith Bogans
Ali: Mickael Pietrus, Hedo Turkoglu, Rashard Lewis, Brian Cook, Tony Battie
Centri: Dwight Howard, Marcin Gortat, Adonal Foyle

Head coach: Stan Van Gundy

Commento

Stagione fondamentale per la franchigia, che permetterà  di capire se a Orlando dovranno accontentarsi di una lunga serie di avventure ai PO chiuse anzitempo e a bocca asciutta o se gli ingenti investimenti fatti dalla società  negli ultimi anni potranno sfociare in una caccia seria all'anello; investimenti che oltretutto potrebbero non essere conclusi, poiché una clausola presente nel contratto (ETO, Early Termination Option) permetterà  a Hedo Turkoglu di uscire dall'attuale accordo a fine stagione per cercarne sul mercato uno a lungo termine e più remunerativo" e qualora l'intenzione fosse di riconfermarlo, beh, altri dollari in uscita; pare infatti l'intenzione del Turco sia quella di chiedere un ingaggio di circa 10M l'anno, che peraltro in caso di conferma del livello di gioco recentemente espresso sarebbero decisamente meritati e decisamente a buon mercato.

Appare invece poco probabile, a meno di proposte clamorose provenienti da altre franchigie, che Hedo non termini la stagione ai Magic, poiché nel caso le due parti decidano di separarsi l'ipotesi più sensata da tutti i punti di vista è quella di una sign-and-trade nella prossima offseason.

Partiamo proprio dalla grande sorpresa della passata regular season, meritevole del riconoscimento di Most Improved Player of the Year, il giocatore che più di tutti ha beneficiato dell'approdo di Stan Van Gundy in panchina (si dice che all'ingresso della nuova arena in costruzione sarà  eretta una statua in onore di Billy Donovan" e non per i suoi successi con i Gators, ma questa è un'altra storia) e della strutturazione atipica del quintetto dei Magic.

Le carenze di Nelson in fase d'impostazione del gioco hanno reso Hedo il vero playmaker della squadra, Van Gundy gli ha consegnato le chiavi della squadra, la sola presenza di Howard nel mezzo e quella di Lewis sull'altro lato del campo gli hanno aperto ampi spazi, la sua capacità  di leggere il gioco e servire palla al centro con i tempi giusti ha fatto sì che la libertà  della quale ha potuto godere aumentasse ulteriormente" e ne è uscita una stagione da quasi All-Star (primo degli esclusi a Est), con statistiche impressionanti specie nel quarto periodo (tra i primi cinque realizzatori negli ultimi 12', in compagnia dei Bryant e James della Lega) e numerose giocate fondamentali per le singole vittorie.

Turkoglu è atteso alla riconferma e il fatto di essere nel contract year dovrebbe essere stimolo sufficiente, è però da valutare quale sarà  il suo ruolo: per caratteristiche, infatti, sarebbe un perfetto sesto uomo e permetterebbe ai Magic di utilizzare quintetti diversi e talvolta più tradizionali in funzione dell'avversario, ma è evidente che in una stagione decisiva anche per il proseguimento della sua carriera un tale teorico (eh sì, Ginobili è unico, ma per caratteristiche e impatto sulle partite Hedo potrebbe non essergli poi così lontano) ridimensionamento potrebbe non essere ben accetto.

Orlando è sì una delle prime squadre della Lega in attacco, ma fatica a raggiungere la sufficienza nella propria metà  campo, per cui alcuni cambiamenti di uomini e forse anche filosofia e sistema di gioco appaiono indispensabili per rendere i Magic completi a tutto campo e in grado di puntare in alto, anche se per togliere Turkoglu dal quintetto base Van Gundy ha bisogno come detto del totale accordo del giocatore e di importanti conferme da altri membri del roster.

Proprio con la ricerca di un maggiore equilibrio difensivo si spiega l'arrivo di Pietrus, ingaggiato da FA con la Mid Level Exception, altro investimento notevole: il francese fino ad ora non ha mai concretizzato il potenziale del quale sembra disporre, soprattutto per una certa incostanza a livello mentale, ma è atletico, versatile, in possesso di un buon tiro dalla distanza se smarcato e soprattutto come detto è un eccellente difensore, caratteristica che almeno nell'immediato dovrebbe fare di lui la SG titolare e un buon upgrade rispetto a Mo Evans.

La concorrenza nel ruolo, almeno a livello quantitativo, è notevole: oltre al sempre utile (ma mediocre) Bogans si giocheranno il ruolo il rookie Courtney Lee e JJ Redick.

Per il prodotto di Duke si parla sempre più insistentemente di trade ed è possibile che i Magic ripetano lo stesso iter seguito con Trevor Ariza nella passata stagione: minutaggio sensibile in preseason ed in alcune partite di stagione regolare per permettere ai potenziali acquirenti e alla dirigenza stessa di stabilire un valore e quindi fissare un prezzo per il giocatore, che per quanto in possesso di un tiro che stilisticamente (e non solo) rasenta la perfezione e di buon QI cestistico e di grande etica lavorativa si è finora dimostrato fisicamente inadatto a ricoprire il ruolo da SG nella Lega soprattutto nella metà  campo difensiva, tanto più se in coppia con il sottodimensionato Nelson.

La possibile rinuncia a Redick si spiega anche con l'approdo in Florida di Courtney Lee, senior da Western Kentucky: ai pregi offensivi e a livello di intelligenza non solo cestistica già  evidenziati per Redick unisce capacità  di mettere in ritmo i compagni (vanta infatti diverse apparizioni positive da PG al college), presenza fisica e capacità  difensive degne di nota, al punto tale che negli States alcuni parlano di steal of the draft e addirittura di candidato ombra al Rookie of the Year"

Più realisticamente parlando il giocatore appare già  piuttosto pronto al palcoscenico NBA, è il genere di bravo ragazzo che tanto piace a Otis Smith e che non a caso tanto abbonda nel roster dei Magic (Battie, Foyle, Lewis, Nelson, Turkoglu, Gortat) e può in breve tempo guadagnarsi spazio nelle rotazioni, fornendo così a Van Gundy ulteriori alternative e la possibilità  di avere accanto a Nelson un altro giocatore in grado di guidare un attacco.

Altri volti nuovi sono quelli di Anthony Johnson e Mike Wilks, entrambi firmati da FA; Wilks (anche una breve apparizione nel campionato Italiano per lui, ha infatti chiuso la scorsa stagione a Siena) sarà  la terza point guard, una sorta di polizza assicurativa in caso di infortuni, mentre il playmaker ex-Sacramento prende il posto di Dooling e Arroyo e pur essendo sicuramente meno atletico e meno difensore sulla palla del primo e meno talentuoso del Portoricano si può parlare di una buona acquisizione, a basso costo, che porta un giocatore esperto e affidabile, ordinato, più che sufficiente in tutti gli aspetti del gioco, fisicamente solido (anche se non è mai stato velocissimo e gli oltre 30 anni potrebbero iniziare a farsi sentire), insomma, un ottimo backup per Nelson, meno brillante dei predecessori, ma anche più affidabile e continuo.

Passando ai lunghi ritorna Foyle, importante soprattutto per l'armonia dello spogliatoio, per alzare il livello qualitativo degli allenamenti" ed eventualmente per entrare in campo nel caso servissero difesa e falli da spendere. Il posto da backup di Howard dovrebbe infatti essere riservato a Gortat, giocatore in crescita, motivato, entusiasta e dotato di un buon bagaglio fisico e tecnico, già  impiegato abbastanza a sorpresa, ma con discreto profitto negli scorsi PO e che appare in grado di non sfigurare se schierato per una decina di minuti a partita.

Completano il reparto i rientranti Battie e Cook, entrambi vittima di infortuni abbastanza seri nella passata stagione, e ovviamente Howard. Battie ha saltato tutta la stagione per un'operazione alla spalla e ritorna col compito di offrire profondità  e la possibilità  di schierare quintetti tradizionali; per lui si prevede un impiego da circa 20' a partita come primo lungo in uscita dalla panchina, ruolo per il quale appare più che adatto a patto che dimostri di essersi completamente ristabilito.

Cook è invece atteso per l'ennesima (e forse ultima) volta a una stagione positiva e continua, negli schemi di Van Gundy è il sostituto ideale di Lewis per la capacità  di aprire il campo con il suo tiro da fuori e sarà  l'uomo delle missioni speciali, il cui minutaggio potrebbe subire molte variazioni a seconda dell'avversario; pare si stia preparando in modo scrupoloso per il training camp e che fisicamente sia tirato a lucido, certo è che i precedenti non sono esattamente incoraggianti.

Quanto ad Howard" il fatto che si parli più delle sue lacune che dei suoi pregi è la prova del fatto che ormai sia nell'elite NBA e le cifre sono lì a dimostrarlo.

Tolto il suo status e senza soffermarsi troppo sulle indiscutibili capacità  atletiche e di rimbalzista, le lacune ci sono eccome e se in difesa (sicuramente il lavoro di un assistente allenatore, tal Patrick Ewing, ha dato i suoi frutti) ha ormai imparato a gestirsi, a controllare con discreto profitto il diretto avversario e a ragionare i tentativi di stoppata in aiuto (certo è che quando puoi andare a prendere la palla a 3,50 m fai fatica a non provarci") è nella fase offensiva del gioco che può e deve crescere ancora. Imparare a leggere le situazioni di gioco e quindi di conseguenza limitare le palle perse, affinare i movimenti spalle a canestro (nell'ultima stagione in ogni caso si sono visti evidenti miglioramenti nell'uso della mano sinistra, specie in semi-gancio) e incrementare l'efficacia dalla lunetta lo renderebbero un giocatore dominante, aggettivo che al momento calza solo sotto il profilo fisico.

I tiri liberi in particolar modo sono il nodo principale che Dwight dovrebbe sciogliere poiché una percentuale più alta del suo modesto 60% costringerebbe gli avversari a ricorrere meno di frequente al fallo sistematico, soprattutto nei quarti periodi, durante i quali l'impatto di Howard è spesso insufficiente proprio perché servirlo in post equivale a tornare nella propria metà  campo con un singolo punticino ottenuto dalla lunetta.

All'analisi del roster mancano due elementi, i più criticati per rendimento e per i contratti che la società  ha offerto loro, Jameer Nelson e Rashard Lewis.

Nelson è senza ombra di dubbio il capitano e l'anima della squadra. Per il terzo anno consecutivo ad agosto ha proposto l'iniziativa "Building Magic", una settimana a Philadelphia (sua città  natale) caratterizzata da allenamenti giornalieri ed uscite serali all'insegna del divertimento e completamente autogestita, senza alcuna influenza da parte della dirigenza e del coaching staff, alla quale hanno partecipato tutti i giocatori del roster ad eccezione di Howard e Turkoglu, impegnati alle Olimpiadi di Pechino.

Aiutato dalle scelte societarie che come già  accennato hanno preferito giocatori umili, disponibili e poco problematici Jameer ha così cementato il gruppo in maniera assolutamente spontanea ed originale, accogliendo i nuovi arrivati (con particolare attenzione ovviamente al rookie di turno) e ponendosi come punto di riferimento dei compagni non solo in campo. Per quanto riguarda la pallacanestro in senso stretto il rendimento di Nelson è buono a livello realizzativo (con picchi notevoli quali la serie PO vinta contro i Pistons), mentre in fase difensiva è limitato dalla mancanza di chili e centimetri; soprattutto però non si notano progressi nella capacità  proprie di un playmaker (figura peraltro in estinzione o quasi) di leggere le situazioni, mettere in ritmo i compagni e migliorarne il rendimento che se sviluppate renderebbero la manovra offensiva dei Magic più fluida e, nuovamente, consentirebbero a Van Gundy di poter variare le soluzioni mantenendo alta la qualità  del gioco.

L'accordo firmato un anno fa (40M in 5 anni) appare quindi forse eccessivo per il rendimento del giocatore sul campo, ma ampiamente è giustificato dal suo peso specifico per la squadra e 8M l'anno in fin dei conti sono il linea con la media della lega per quanto riguarda una PG titolare.

Discorso simile si può fare per Lewis: è ovvio che 123 milioni di dollari in sei anni siano una cifra spropositata, ma a prescindere dalle cifre va valutato l'impatto che Rashard ha avuto sui compagni, Howard e Turkoglu in particolare, che devono parte del loro notevole incremento statistico agli spazi creati dalla sua sola presenza in campo.

Per la prima volta dal suo ingresso in NBA si è trovato schierato da PF e se in attacco, a parte uno scarso utilizzo dell'ottimo giro e tiro dalla posizione spalle a canestro che possiede, tutto ha funzionato più che bene è in difesa (eh sì, si torna sempre lì, è il limite più evidente di questa squadra) che ha mostrato non poche difficoltà .

Per mancanza di chili e più probabilmente per la mancanza della tecnica specifica, perché quando chiamato a marcare avversari perimetrali non ha assolutamente sfigurato (si pensi a Bosh nella serie spesso citata), mentre ha dimostrato di soffrire particolarmente giocatori interni che si mettono spalle a canestro nelle vicinanze del canestro, segno evidente di un decennio trascorso ad affrontare la ali piccole della lega.

Anche in questo caso credo quindi sia il caso di andare oltre le cifre e di guardare la situazione nel complesso: se la scommessa dovesse dare i frutti sperati (contendere seriamente per l'anello) anche il contratto di Lewis sarebbe giustificato, considerando oltretutto come detto lo spessore umano e la disponibilità  di Rashard (sì, sono qualità  che nella costruzione di una squadra vanno tenute in considerazione e che quindi possono anche "costare"); in caso contrario si potrebbe senza ombra di dubbio parlare di investimento sbagliato.

Una breve nota per il vero grande acquisto della passata stagione, Stan Van Gundy: ha rivoltato come un calzino la squadra, ha creato un gruppo, si è fatto benvolere da giocatori stanchi e sfiduciati della gestione Brian Hill e ha dato loro le giuste motivazioni, manca solo come più volte ripetuto un'identità  difensiva ed è pressoché certo che l'obiettivo da ricercare sarà  proprio questo, come dimostrano gli innesti di Pietrus, Lee e Johnson.

In conclusione il roster appare profondo a sufficienza, ma per puntare veramente in alto c'è bisogno che tutto funzioni alla perfezione: la capacità  di contribuire di Lee e Gortat e le garanzie sulla tenuta fisica di Battie offrirebbero ulteriori soluzioni e la possibilità  di sfruttare ancora meglio un Turkoglu atteso alla conferma; i progressi di Nelson (playmaking), Lewis (difesa) e Howard (attacco) consentirebbero un ulteriore salto di qualità ; la concretezza di Johnson e la costanza ad un certo livello di Pietrus e Cook sarebbero la ciliegina sulla torta di una stagione che, come detto in apertura, è a dir poco fondamentale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi