Indiana Pacers: Preview

T.J. Ford avrà  (insieme a Jack) le chiavi della regia dei Pacers

Per i Pacers questa sarà  una stagione di transizione, per molti un nuovo inizio. Difficilmente questa squadra potrà  puntare ai playoffs come nella scorsa stagione (sfumati per poco sul finire) ma i tifosi però sperano di non ritrovarsi a fine stagione in una posizione appena a ridosso dell'ottava piazza, in quanto vorrebbe dire avere nuovamente una scelta al draft non ottimale per una squadra che si sta rinnovando e che nel giro di qualche anno vuole anno vuole tornare dove gli compete.

Conference: Eastern Conference
Division: Central Division

Arrivi: T.J Ford, Maceo Baston e Rasho Nesterovic (Toronto Raptors), Jarrett Jack e Josh McRoberts (Portland Blazers)
Partenze: Jermaine O'Neal (Toronto Raptors), Ike Diogu (Portland Blazers), David Harrison (Minnesota Timberwolwes), Andre Owens (Stella Rossa Belgrado), Kareem Rush (Philadelphia 76ers), Ronald Murray (Atlanta Hawks)
Rookie: Brandon Rush (Kansas), Roy Hibbert (Georgetown)

Probabile quintetto base
Playmaker: T.J. Ford
Guardia: Mike Dunleavy
Ala piccola: Danny Granger
Ala grande: Troy Murphy
Centro: Rasho Nesterovic

Roster

Guardie: T.J. Ford, Jarrett Jack, Travis Diener, Brandon Rush, Mike Dunleavy Jr, Marquis Daniels
Ali: Danny Granger, Shawne Williams, Troy Murphy, Maceo Baston, Stephen Graham, Josh McRoberts
Centri: Roy Hibbert, Jeff Foster, Rasho Nesterovic

Head Coach
Jim O'Brien

Commento

Senza Jermaine O'Neal (ceduto ai Toronto Raptors il giorno prima del draft) dopo sette stagioni da grande protagonista i Pacers voltano pagina, puntando su elementi giovani e su giocatori che possano dare garanzie in campo ma soprattutto fuori.

I playoff sono un miraggio e probabilmente nessuno ad Indianapolis si aspetta di raggiungerli. La vera sfida dei Pacers sarà  quella di vedere quello che questo gruppo e questi giovani possono dare, perché lo spazio salariale che si verrà  a liberare nelle prossime stagioni dovrà  essere utilizzato al meglio per integrare al meglio questi ragazzi.

Il presente si chiama Danny Granger, vicino all'estensione contrattuale e chiamato ad essere il nuovo leader di questa squadra. L'anno scorso una stagione per lui da protagonista, ma in attesa della prossima off-season in cui i Pacers punteranno forte a qualche free agent di lusso, Granger è il faro del gioco di coach Jim O'Brien.

Nonostante sia ancora a roster, è come se fosse andato via anche Jamaal Tinsley (in attesa di destinazione), croce e delizia delle ultime annate dei Pacers. Al suo posto sono arrivati T.J. Ford e Jarrett Jack, che insieme garantiranno più solidità  e integrità  al settore delle point guard, andato troppo spesso in difficoltà  in fase difensiva. Insieme al confermato Travis Diener formeranno questo nuovo settore tutto rinnovato.

Brandon Rush e Roy Hibbert sono le due nuove acquisizioni provenienti dal draft e rappresentano la speranza per i Pacers.

Rush, fondamentale con i suoi Kansas Jayhawks per la vittorie del titolo NCAA, è il giocatore che questa franchigia cercava da molto tempo: buon attaccante, grande tiratore, ottimo atleta e uno dei migliori difensivi a livello collegiale. Inoltre non appena arrivato ha subito di voler imitare Reggie Miler… Sicuramente di tutt'altro spessore il talento rispetto al fratello Kareem, andato via ma dopo una buona stagione.

A colmare l'assenza sotto le plance di O'Neal per il futuro il progetto si chiama Hibbert, grande statura e buone movenze in post basso, forse non molto atletico per quello che potrebbe essere ma non bisogna dimenticare che un paio di stagioni fa aveva dato del filo da torcere in duello con un certo Greg Oden in una semifinale Georgetown-Ohio State. Jeff Foster e Rasho Nesterovic rappresentato una buona polizza assicurativa per sopperire all'inesperienza NBA di Hibbert, nonché dei validi insegnanti.

Confermatissimo dopo la grande stagione dell'anno scorso Mike Dunleavy, un giocatore che nel sistema offensivo ispirato su corsa e tiro da tre di O'Brien ha trovato dopo anni la sua ideale dimensione.

Mancano a questa squadra punti in post basso, una power forward di livello, non solo per la cessione di O'Neal ma anche quella, un po' troppo sottovalutata forse, di Ike Diogu, non visto benissimo dal coach. Troy Murphy giocherà  sicuramente da titolare ma i suoi punti arrivano soprattutto da tiro da fuori (così come Nesterovic) e dalla lunga distanza.

Siamo sicuri però che vedremo anche in questa stagione molte volte dei quintetti piccoli, per favorire anche l'impiego in contemporanea di Rush, Dunleavy e Granger nonché dell'utilizzo del doppio playmaker con Ford-Jack. Il tutto favorendo il marchio di fabbrica del gioco di Jim O'Brien, transizione veloce e tiro da tre.

La difesa che nella scorsa stagione troppo agli avversari (105 a partita) sarà  invece l'aspetto su cui il coach ha dichiarato di voler correggere fin da subito. Le acquisizione di Jack e di Rush sono state fatte anche in questa ottica, per migliorare la difesa perimetrale.

Nonostante alcuni problemi fuori dal campo e alcune dichiarazioni da parte di Bird che non gli davano nessuna garanzia di rimanere, non è ancora stata ceduta l'ala Shawne Williams che dovrà  fare di tutto, non solo dentro il rettangolo di gioco, per conquistare continuità  di minutaggio da parte del coach. Il talento di certo non gli manca.

Ma il vero "jolly" di questa squadra è Marquis Daniels. La sua duttilità , nonostante la concorrenza, difficilmente non gli darà  almeno 15 minuti minuti di qualità , anche perché per caratteristiche è un giocatore che farebbe comodo a qualsiasi squadra. Anche lui pero necessità  di avere una serena continuità  fuori dal campo.

E' passato un po' in secondo piano il ritorno di Maceo Baston da Toronto e l'acquisizione di Josh McRoberts, che a primo impatto non dovrebbero avere tantissimo spazio ma potranno senz'altro portare qualcosa qualora fossero chiamati in causa. Idem per Stephen Graham che ha fatto benissimo nella scorsa stagione, in relazione al (poco) minutaggio.

Per il training camp è stato invitato un ex, Austin Croshere, rimasto senza squadra dopo le esperienza di Dallas e Golden State. Nessun contratto garantito, ma una sua eventuale firma porterà  all'esclusione di qualche altro giocatore, trade di Tinsley permettendo.

Invitato anche Josh Davis, una guardia-ala che ricordiamo in NBA a Philadelphia e uno dei migliori nella scorsa Summer League giocata dai Pacers. Difficilmente però ci sarà  occasione per lui di un contratto garantito.

Lo slogan che gira per Indianapolis è "Ignite the passion. Restore the pride". Per i Pacers deve essere un punto di partenza.

EDIT
Notizia di oggi che i Pacers hanno ceduto l'ala Shawne Williams ai Dallas Mavericks in cambio di Eddie Jones, due future secondo scelte e circa 1,8 milioni di dollari.

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