Ivan Rodriguez e Sean Casey festeggiano: Yankee Stadium sbancato!
Gara 2 tra New York e Detroit va in scena con un giorno di ritardo. Il match, programmato per la sera del 4 Ottobre, viene posticipato per pioggia al pomeriggio del 5 Ottobre. L'attesa viene comunque ripagata da una gara affascinante, giocata per lo più sul monte, che prende vivacità negli inning finali. Appesa ad un filo di lana per tutti in nove inning, vincerà la squadra che ha saputo sfruttare al meglio la situazione con gli uomini in base e che ha saputo ammutolire le mazze degli Yankees, nel momento più critico della gara, come recita il titolo.
La partita
I primi due inning della gara scorrono lentissimi. Ci vuole circa un'ora per tagliare il filo di emozione che si prova in uno Yankee Stadium strapieno. Mike Mussina però, dall'alto della sua esperienza, inizia alla grande, e in una sola ripresa firma 3 strikeout, contro 4 battitori incontrati.
Dal canto suo, il rookie Justin Verlander, prima apparizione allo Yankee Stadium, e prima apparizione in una postseason, carica subito le basi, ma rimedia, con una deliziosa curveball, mettendo K Alex Rodriguez , che giocherà una partita anonima, con 3 strikeout subiti.
Detroit approffita dell'occasione mancata dagli Yankees l'inning successivo, con un doppio rapido colpo. Craig Monroe firma un double, e Marcus Thames lo manda a punto con un RBI-single.
Verlander concede parecchio, molte volte è in difficoltà . La partita è troppo difficile per un ragazzo come lui.
Fortunatamente per il giovane rookie però, la squadra di New York appare particolarmente imprecisa e poco incisiva, tanto che Bobby Abreu manda la palla on the wall, ma il suo colpo viene vanificato da un double play successivo.
Per gli Yankees un solo, rapido, ma intenso sussulto. Al 4° inning, Johnny Damon batte un meraviglioso HR con due uomini sulle basi. 3-run HR perfetto nell'esecuzione, con palla che si impenna e fa capire subito che sarebbe finita tra il pubblico. Verlander dovrebbe uscire, non è più la gara per lui, ma il coaching staff di Detroit preferisce aspettare.
I Tigers non sembrano aver subito troppo il colpo. Thames segna il punto del 2-3 su una Sac Fly, e Carlos Guillen completa l'opera nel 6°inning con un Solo Shot che rimette in parità il risultato. Solo adesso Verlander (che chiuderà con 5K e 4BB) verrà richiamato e al suo posto entrerà Jamie Walker. Per lui un solo inning, pulito, senza sbavature, senza eccezionali colpi. Quel tanto che basta a consegnarli la W della partita.
Gli inning finali, precisamente dal settimo al nono, sono i più entusiasmanti dell'intera gara. Curtis Granderson è autore del colpo che deciderà la partita: un RBI-triple che manderà a punto Thames (che dunque chiude con 3su4 al piatto e 2 punti), e fisserà il punteggio sul 4-3.
Il bello per i Tigers deve ancora arrivare: Joel Zumaya viene chiamato sul monte nel momento più critico della gara, dove gli Yankees devono recuperare il punto appena subito. Il potente braccio destro di Zumaya lancia fast-ball sui 103 MPH mantenendo un controllo eccezionale e firmando in 1.2 inning, 3 strikeout decisivi per l'esito della gara. Ottiene anche l'HLD.
Nell'ultimo inning anche gli Yankees mostrano buona qualità sul monte, dove vediamo Brian Bruney mettere a segno due K e lasciare qualche speranza per l'ultimo attacco. Todd Jones, closer d'eccellenza dei Tigers, dopo aver concesso una valida ad Hideki Matsui mette il punto esclamativo alla partita con uno strikeout ed una fly out (e guadgna la Save). I Tigers vincono 4-3 e riaprono la serie che si porta sull' 1-1.
Gara giocata sicuramente meglio dal bullpen che dai partenti per entrambi i team. Mussina e Verlander chiudono l'incontro con un'ERA non consona alle loro prestazioni (rispettivamente di 5.14 e 5.06). Joel Zumaya è l'uomo della partita.
Due Up
Con questa vittoria di Detroit, la serie diventerà probabilmente la più combattuta dei playoff. I Tigers hanno portato a casa un'importante successo in trasferta e dovranno cercare di giocarsi tutto nello stadio amico.
Saranno Kenny Rogers per i Tigers e Randy Johnson per gli Yankees, i partenti di gara 3. Dunque una sfida tra veterani, tra lanciatori di vecchia data, ancora capaci di disputare una regular season da 17 vittorie ciascuno.
Per gli Yankees inoltre, va ricordato che Mariano Rivera non ha giocato in gara 2, e sarà quindi fresco per un'eventuale e probabile chiamata nel terzo incontro.
New York Yankees (R.Johnson) at Detroit Tigers (K.Rogers) – 06/09/2006, ore 2 italiane.