Philadelphia Sixers: Preview

Iguodala, con Brand formerà  la nuova coppia dei Sixers

Con l'arrivo di Elton Brand (5 anni per 82 milioni), e la riconferma di Andre Iguodala (6 anni per 80 milioni di dollari complessivi), i Sixers hanno sistemato definitivamente il loro roster anche per il futuro, sia in termini di qualità  offerta da questi due giocatori, sia in termini economici, in quanto lo spazio salariale è stato a dir poco intasato da queste due firme.

Un giocatore come Brand, però, capace di giocare in determinate posizioni vicino a canestro, era necessario per Philadelphia, che l'anno scorso ha patito non poco questa mancanza, e la rifirma dell'uomo franchigia, Iguodala, era scontata.

Il settimo posto nella Eastern Conference, e la sconfitta al primo turno per 4 a 2 contro Detroit negli scorsi playoff, però, fa ben sperare i tifosi, consapevoli del fatto che la loro squadra ora è molto più forte rispetto la stagione passata. É quindi lecito attendersi dei Sixers protagonisti quest'anno, magari capaci di arrivare ai playoff in una posizione più alta del settimo posto, e capaci di giocarsi anche il passaggio del primo turno ai playoff.

Conference: Eastern Conference
Division: Atlantic

Arrivi: Elton Brand (Los Angeles Clippers), Royal Ivey (Milwaukee Bucks), Donyell Marshall (Seattle Sonics), Theo Ratliff (Detroit Pistons), Kareem Rush (Indiana Pacers)
Partenze: Rodney Carney (Minnesota Timberwolves), Gordan Giricek (Fenerbache), Calvin Booth (Minnesota Timberwolves), Louis Amundson (Phoenix Suns)
Scelte al draft: Marreese Speights (University of Florida)

Probabile quintetto base:
Playmaker: Andrè Miller
Shooting Guard: Willie Green
Small Forward: Andre Iguodala
Power Forward: Elton Brand
Center: Samuel Dalembert

ROSTER:
Guardie: Andrè Miller; Willie Green; Louis Williams; Kareem Rush; Royal Ivey
Ali: Andre Iguodala; Elton Brand; Reggie Evans; Donyell Marshall; Thaddeus Young; Jason Smith
Centri: Samuel Dalembert; Theo Ratliff; Marreese Speights

HEAD COACH:
Maurice Cheeks

Commento

Le scelte effettuate dalla dirigenza durante la fine della scorsa stagione e all'inizio di questa, con la cessione di Korver a Utah in cambio di Giricek (il cui contratto era in scadenza), e la cessione di Carney ai Timbervolwes, erano chiaramente orientate a liberare più spazio salariale possibile per poter firmare, questa estate, un altro grande giocatore oltre a riconfermare Iguodala, e così è stato, con la firma di Elton Brand (alcune voci parlavano anche di Josh Smith e Ben Gordon).

Le mosse societarie, inoltre, hanno cercato di guardare anche al futuro: dopo l'esplosione di Thaddeus Young (classe 1988!) nel finale della scorsa stagione, è ovvio che quest'anno guadagnerà  maggiore spazio in campo oltre che acquisire ulteriore esperienza, inoltre la rifirma di Louis Williams (nato nel 1986, ma con già  tre anni nella Lega), che era stato corteggiato da molte squadre, è un segnale di quanto sia la società  sia l'allenatore punti su questo giocatore; dal draft è arrivato anche Marreese Speights, ala-centro da Florida, un progetto che a Philadelphia hanno voglia di costruire, così da trovare un altro giovane, capace di costruire la squadra del futuro.

Andrè Miller, che guiderà  la squadra nel ruolo di playmaker, sembra essere definitivamente maturato, diventando un giocatore completo, capace di tenere a freno quei colpi di testa che non gli hanno fatto avere molto credito nel corso di questi anni in Nba; e le sue parole, in cui esprime la volontà  di rimanere a Philadelphia, hanno rinfrancato i tifosi:

Mi piace la squadra, e anche la via che abbiamo preso. Non ho mai fatto nessun commento che riguardasse una mia partenza da Philadelphia, mi piace molto la situazione attuale, e farò di tutto per far rimanere la situazione così positiva.

Per quanto riguarda il ruolo di guardia, i giocatori che se lo contenderanno saranno tre: Willie Green, che ha dovuto combattere con alcuni infortuni la scorsa stagione, ma che sembra il candidato a partire in quintetto, almeno per la fase iniziale dell'anno; Louis Williams, che ha giocato varie volte insieme a Miller, è la carta che Cheeks usa spesso quando ha bisogno di maggiore freschezza e maggiore dinamismo in campo; infine il terzo potrebbe essere Kareem Rush, nuovo acquisto da Indiana, un tiratore che ai Sixers manca, e che dovrebbe permettere alla squadra di avere il campo più aperto, così da permettere le penetrazioni di Iguodala o le giocate di Brand.

Proprio Iguodala (che dovrebbe partire come ala piccola), il nuovo leader della squadra dopo la partenza di Allen Iverson, qualche settimana fa ha firmato un nuovo contratto con la franchigia, contratto che gli frutterà  più di 13 milioni di dollari annui per sei stagioni. L'acquisizione dell'ex Clippers sotto canestro, inoltre, dovrebbe togliergli un po' di pressione, che nella serie di playoff contro Detroit si è fatta sentire parecchio, sia in campo sia a livello di leadership nello spogliatoio.

Proprio Brand dovrà  dimostrarsi all'altezza del contratto firmato, e cercare di tornare alla situazione pre-infortunio che l'ha obbligato ai box per tutta la stagione scorsa; le sue medie con i Clippers nel 2005/2006 sono state di 24.7 punti, 10 rimbalzi e 2.5 stoppate, cifre che gli sono valse anche la convocazione per l'All-Star Game, facendolo diventare un perno della squadra “losangelena”.

L'infortunio al tendine d'Achille, ad ogni modo, non dovrebbe più essere un problema, come si era visto già  nelle ultime partite del campionato scorso, piuttosto sarà  da testare il feeling e gli automatismi con Dalembert.

Gli altri giocatori che vanno ad occupare le posizioni vicino a canestro sono Theo Ratliff, appena tornato dopo una stagione a Detroit:

Io non posso più giocare 35 minuti a partita, ma sto bene e posso andare in campo ed essere competitivo. Posso ancora intimidire i giocatori che si avvicinano troppo al canestro.

E poi ancora ci sono il rookie Speights, Reggie Evans, uno che fa sempre il suo dovere, senza particolare talento, e anche un po' basso per giocare sotto canestro, ma con un cuore che fa provincia, e una voglia di lottare che in pochi hanno, e l'atipico Donyell Marshall, scaricato dai Cavs dopo alcune stagioni non troppo esaltanti, e pronto per la nuova avventura, per dare a Cheeks una possibilità  in più per giocare fuori dell'area dei tre punti.

Per quanto riguarda il ruolo di ala piccola, Thaddeus Young è l'assoluto favorito come backup del titolare, soprattutto dopo le bellissime cose fatte vedere nel finale della scorsa stagione; molto spesso, inoltre, Young potrebbe giocare in coppia con Iguodala (che sarebbe spostato come guardia), oppure anche come ala grande (facendo rimanere in ala piccola AI), e dando una dimensione più perimetrale ai Sixers.

Nel ruolo di guardia, i nomi che si giocano un posto sono molti, dando per partente titolare Green, gli altri che ambiscono al suo posto e a quello di Miller sono: Williams, Rush e Royal Ivey, nuovo acquisto dai Milwaukee Bucks, che ha ben figurato nel finale della scorsa stagione in una squadra imbottita di riserve e che non aveva nessun obiettivo da raggiungere.

L'obiettivo minimo richiesto quindi, è quello di raggiungere i playoff, magari senza particolari problemi, con una posizione tale da poter evitare al primo turno le corazzate. Il livello della squadra è buono, e i Sixers potranno giocarsela tranquillamente con Cavaliers, Wizards, Raptors e Magic, per i posti che vanno dal terzo al settimo (con Boston e Detroit ancora leggermente avanti alle altre).

Se, inoltre, Brand dovesse riuscire a integrarsi al meglio fin da subito, ecco che Philadelphia potrebbe ambire a qualcosa in più del semplice primo turno dei playoff, e la città  potrebbe ricominciare a sognare.

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