Jed Lowrie, autore del singolo che vale la serie per Boston
Il mese di Ottobre, anticamera dell'inverno, nelle majors è il mese in cui si emettono le sentenze definitive. E cosi, dopo la vittoria per 3-2 dei Boston Red Sox sugli Angels in gara 4 della loro miniserie, le 100 vittorie stagionali degli angelini di colpo si dissolvono. Boston in questo mese, non importa a quali malanni o allineamenti cosmici negativi possa essere soggetta. E' ancora la vincitrice di una serie di sfide incrociate che dura ormai da qualche anno.
E questo dopo che i Red Sox, per motivi che conosciamo, hanno spedito pagandogli probabilmente il biglietto, Manny Ramirez ai Dodgers. Non si perde un giocatore del calibro di Ramirez senza uscirne privi di danni. Premesso che nella prossima serie, a Boston potranno capitare tante altre cose. Ma in questa, i Red Sox, hanno vinto specialmente come società . Per il loro modo di vedere e vivere il baseball. Per la loro fame e per tanti altri motivi. Ci saremmo potuti aspettare un David Ortiz delle grandi occasioni.
Ed invece ecco la solidità inaspettata di Jon Lester, che ha vinto complessivamente il duello con il rivale John Lackey, e ha prodotto in gara quattro una gara da 7 innings disputati e 4 valide concesse senza che gli angels segnassero. Ecco un Jason Bay protagonista in gara 1 e 2 con dei fuoricampi, per i quali evitiamo delle facili citazioni. Ecco un Jed Lowrie che batte il singolo decisivo, non solo della partita e di tutta la serie. Ecco un Jacoby Ellsbury, un ghepardo tra le basi.
Ed ecco ancora che il bullpen di Boston, sopperisce all'incerta prova di Josh Beckett in gara 3 della serie. Questo solo per citare alcuni nomi. I ragazzi terribili di Boston non hanno tradito le aspettative di un Terry Francona impassibile mentre li assisteva. Dall'altra parte della trincea invece dall'espressione di Mike Scioscia, traspariva, cosi come avvenuto nelle gare precedenti, una tensione particolare, come sintomo della consapevolezza per un'elimizazione inevitabile.
Ed un esempio di questa tensione nei giocatori si è riscontrata più volte anche nei giocatori, come una rincorsa dietro la seconda base di tre giocatori degli Angels in gara 3, con la pallina che è arrivata a terra senza che nessuno la prendesse e con i tre giocatori che si sono guardati, facendo finta di non sentire le bestemmie di Joe Saunders alle loro spalle, certo lui dell'eliminazione del battitore di Boston. Solo un esempio, ma significativo.
Se vuoi battere Boston non devi concedere loro nemmeno le briciole, figurarsi un errore del genere. Gli Angels escono con le ossa più rotte del previsto da questa serie. Hanno perso sotto ogni aspetto. Sono stati salvati in gara 3 solo da un homer di Mike Napoli, non l'eroe che ti aspetti, ma hanno battuto complessivamente male. Un dato: il solo Torii Hunter nella serie è andato 5-11 con compagni in posizione da segnare. Il resto degli Angels ha registrato in tutta la serie solo 3 valide.
“One little play here or there and we're in every game” ha commentato Scioscia al termine di gara 4. Anche da qui si evince la differenza tra una squadra che gioca bene la postseason e con la stessa facilità della prima gara di stagione. Hanno pensato gli Angels di poter ripetere il miracolo di gara 3, quando hanno segnato nell'ottavo innings della gara di ieri, ancora su una valida di Torii Hunter.
Ed ecco arrivare puntuale nel nono inning il singolo decisivo di Jed Lowrie, che spediva i Red Sox all'ALCS e gli Angels a casa, per l'ennesima volta in questi ultimi anni, consci ancora che non hanno ridotto la distanza che li separa dai campioni carica. Per loro si prospetta un inverno di fuoco. Mark Teixeira e K-Rod passeranno alla cassa, e tante difficile decisioni attendono la dirigenza.
Se da un lato gl Angels non sono riusciti ad esorcizzare i loro demoni rossi, dall'altra, o meglio, in un'altra parte dell'America siamo stati testimoni della continuazione della favola di Tampa Bay. Massima espressione di quella terribile trincea costituita dall'AL East, Tampa ha battuto 6-2 dei Chicago White Sox realmente mai in grado d'impensierirla, nonostante il risultato di gara tre.
Io ho usato il termine favola, perchè dopo il peggior record registrato lo scorso anno, hanno dominato forse la peggior regione sportiva per indice di difficoltà di tutte le majors. E lo hanno fatto promuovendo il baseball come confermano le parole di un loro rivale: “”It's good for baseball for a team like Tampa to win – White Sox owner Jerry Reinsdorf – It's too bad they had to beat us, but it's good for the game.”
Ha galoppato tanto la fantasia degli abitanti di Chicago alla vigilia delle prime partite della postseason. Qualcuno addirittura si era spinto più in là , prevedendo una finale Cubs-White Sox. La realtà dei fatti per quanto riguarda questi ultimi, risiede completamente in quanto espresso dal campo. Tampa, a parte gara tre; ha eseguito ogni aspetto del gioco meglio di quanto fatto dai rivali.
Hanno battuto meglio i suoi giocatori – 10 valide nella gara rispetto alle 4 di Chicago -; hanno lanciato meglio. Il partente Andy Sonnanstine di Tampa ha ceduto solo ad un homer di Jermaine Dye, ma con una prestazione solida fino a quel momento. Tra parentesi l'altro homer di Chicago è stato battuto da Paul Konerko. Qualcuno ricorda Sonnanstine nella scorsa stagione?
E poi ancora, un B.J.Upton in formato da World Series con due homers in gara quattro, di quelli che battono solo i giocatori che fanno la differenza. Nelle parole del manager Ozzie Guillen tutta la verità di questa serie: “”They played better than us. There's no doubt. They pitched better. They execute better. They got big hits. They really did a tremendous job.”.
In entrambe le serie sono state scremati i records stagionali di ogni squadra. Tampa e Boston, non solo hanno trovato conferma del loro, ma hanno anche trovato conferma del loro talento e di quanto potenziale esprima la AL East. Gli Angels non hanno trovato conferma del loro e i White Sox, si sono resi conto di quanto avessero chiesto alla fortuna dopo il loro finale di stagione da gratta e vinci se mi concedete l'esempio.
In attesa della prossima serie che si annuncia da scintille, un grazie a Tampa per il tipo di stagione che sta facendo. Un grazie sincero a Boston per l'esempio che ha dato. Un grazie alla mlb per la magia che la caratterizza e che si rinnova in ogni stagione.