Missione completa per il Team USA di Lebron James
Missione compiuta per Lebron James e per tutto il team USA, oro olimpico doveva essere, oro olimpico è stato.
La finale con la Spagna ha impegnato Team Usa più del previsto alla vigilia del torneo, ma gli americani non si sono lasciati spaventare dalle Furie Rosse e hanno riportato “a casa” l'oro Olimpico.
Lebron James ha avuto modo di comprendere quanto la sua popolarità sia planetaria, con i compatrioti di Yao Ming che impazzivano per tutte le stelle del Team Usa, e in particolare per il ragazzo di Akron.
Passata la festa olimpica Lebron James è tornato a casa ed ha trovato delle novità tra i suoi compagni di spogliatoio dei Cavaliers: niente più Damon Jones, niente più Joe Smith, arriva in Ohio Mo Williams dai Milwaukee Bucks.
Fallito l'esperimento Larry Hughes, lo staff tecnico di Cleveland stava cercando un playmaker che togliesse un po di pressione nella costruzione del gioco a Lebron James: attraverso una trade che ha coinvolto Milwaukee e Oklahoma City ed ha portato alla corte di King James, Mo Williams.
Ferry ha dovuto rinunciare a poco sul piano tecnico, Smith e Jones, si è dovuto invece sacrificare maggiormente sul piano economico, dato che entrambi i giocatori entrano nell'ultimo anno di contratto, 4,8 milioni di dollari per Smith e 4,4 milioni per Jones, mentre Williams ha un contratto di 5 anni per complessivi 43 milioni di dollari ancora da percepire.
Sostanzialmente buoni contratti per un buon giocatore, Williams ha dimostrato di essere in crescita, verso la sua maturazione cestistica, ha adesso 25 anni e può trovare vicino a Lebron James, in una squadra che gioca per il vertice della Eastern Conference e della NBA la sua definitiva consacrazione.
Sono ormai un paio di stagioni che Williams registra poco più di 17 punti e 6 assist di media, dimostrando di essere un giocatore a cui piace tenere alti i ritmi di gioco, favorito in questo dal, uso tutte le virgolette possibili, “sistema” dei Bucks.
A Milwaukee WIlliams non si è mai dovuto preoccupare di difendere troppo, in una squadra che non ha mai seriamente potuto competere contro le altre squadre dell'Est; adesso a Cleveland si trova a giocare in un sistema, per un allenatore, che hanno nella difesa e nel controllo del ritmo il punto focale.
Williams è un buon giocatore, dotato di rimo, di creatività , non ha paura di prendersi delle libertà in attacco e sembra più solido sia fisicamente sia caratterialmente rispetto a Larry Hughes, bisognerà valutare quanto il passaggio in un sistema “defense oriented” e dal ritmo controllato lo limiterà in attacco.
Sicuramente Mike Brown chiederà a Mo Williams un maggior impegno nella metà campo difensiva e un maggior controllo delle proprie iniziative nella metà campo offensiva, se Williams saprà muoversi anche senza palla e giocare negli spazi che la presenza di James crea allora il suo contributo offensivo sarà prezioso; le gambe e i piedi per difendere non difettano all'ex Bucks, anche in questo caso sarà fondamentale la sua volontà di calarsi completamente nel sistema di Brown.
Altra faccia nuova in Ohio e l'ex stella dei Tigers di Memphis: Lorenzen Wright, l'ala centro, alla sua dodicesima stagione NBA è stato portato come free agent da Ferry per dare un po di fisicità e esperienza a centro area dopo la partenza di Joe Smith, inserimento poco impegnativo finanziariamente, circa 1.200.000 dollari per una stagione di contratto, sicuramente meno dei 4 milioni di Smith.
Adesso Cleveland ha una squadra più forte e solida rispetta alla passata stagione, in più ha un paio di asset da spendere sul mercato a stagione in corso, difatti sia Szczerbiak sia Snow sono in scadenza di contratto a fine anno e “comandano” rispettivamente 13 e 7 milioni di dollari, contratti appetibili da qualche squadra che a metà stagione vorrà già pensare alla stagione 2009/2010 e liberare spazio salariale per ricostruire.
La presenza di Lebron James, garantisce da sola la partecipazione dei Cavaliers alla post season, quest'anno Pavlovic e Varejao non sono più coinvolti in beghe contrattuali e sono quindi affronteranno dall'inizio la preparazione con la squadra, Williams garantisce più punti e più solidità di Hughes, Wallace West e Szczerbiak hanno finito il periodo di adattamento a James, ci sono tutti gli ingredienti per ritentare l'assalto alla finale di Conference e alla finale NBA, gli avversari saranno, molto probabilmente, ancora Pistons e Celtics, l'esordio contro Boston alla prima giornata sembra un segno del destino: Cleveland inizia la stagione da dove l'aveva conclusa, con la speranza che quest'anno il finale sia differente.