L'argentino Guillermo Barros Schelotto, asso del Columbus Crew capolista
Signore e signori, a 7 settimane dalla fine la MLS ha una nuova favorita, assolutamente inaspettata prima del campionato, per il titolo finale. La squadra in questione è: il Columbus Crew.
Certo, anche quest'anno lassù c'è la Houston Dynamo di coach Dominic Kinnear che sta giocando bene e darà filo da torcere a tutti, senza dimenticare che è la squadra che ha vinto le ultime due edizioni della MLS Cup. Ma fino ad oggi nessuna squadra è stata più continua e solida del Columbus Crew, che sabato hanno dato il segnale definitivo tranciando con un terribile 4-0 il New England Revolution, che ne aveva già presi 4 in settimana dai trinidegni del Joe Public e aveva una gran voglia di rifarsi. Ma l'avversario era quello sbagliato, a quanto pare. E smantellando i Revs il Crew è ora tutto solo in testa, ormai avviato al Supporters Shield, che gli assicurta anche un posto nella CONCACAF Champions' League del prossimo anno.
Il match di sabato è stata anche l'ennesima dimostrazione di come sia l'argentino Guillermo Barros Schelotto il più meritevole tra i candidati al premio MLS MVP, anche se, siamo sicuri, molti voti andranno a Landon Donovan (Los Angeles Galaxy) sulla base della classifica marcatori guidata da questi e sul fatto che da anni ormai è l'idolo delle folle calcistiche americane. Ma per quanto sicuramente anche Donovan abbia finora fatto vedere grandi cose, per giunta con intorno una squadra disastrosa (David Beckham e Edson Buddle a parte), non c'è dubbio che gran parte del merito nei successi del Crew sia proprio nelle prestazioni messe in campo da Schelotto sino ad oggi.
Per quanto riguarda i Revs, va bene le assenze di Steve Ralston, Kenny Mansally, Adam Cristman (stagione finite per lui) e Gabriel Badilla, ma New England ha vinto una sola volta nelle ultime 6 partite.
Sempre nella Eastern bene il Chicago Fire, vittorioso sabato sui New York Red Bulls, che ha messo in campo una difesa solidissima (col portiere Joe Cannon assoluto candidato a Goalkeeper of the year, tanto più dopo il crollo di Matt Reis dei Revs)capace di bloccare facilmente lo sterile attacco del team di Juan Carlos Osorio, fischiato continuamente dai suoi ex tifosi dopo l'improvviso divorzio dello scorso anno.
In fondo alla Eastern troviamo la delusione dell'anno, i Kansas City Wizards guidati in panchina da un coach promettente (lo è ancora?) come Curt Onalfo e in attacco dall'argentino Claudio Lopez. Proprio di sostegno a Lopez nell'ultima settimana sono arrivati Herculez Gomez dai Rapids e Abe Thompson da Dallas, ma forse è troppo tardi per una squadra che tanto aveva promesso anche nelle prime settimane di MLS per poi crollare. Sabato intanto arriva Beckham. In quanti si presenteranno nell'enorme Arrowhead Stadium per vedere le due peggiori squadre della lega?
6/9/08 – Columbus Crew vs. New England 4-0
Andando a vedere la classifica della Western Conference. La continuità è da sempre la dote di Houston, e i risulktati degli ultimi due anni lo hanno dimpostrato. Continuità dovuuta anche alla stabilità della rosa di Kinnear che ha permesso la lenta ma continua emersione di giovani come Stuart Holden, Geoff Cameron, Corey Ashe e Kei Kamara (scartato prima da Columbus e poi da San Jose), , cui si è aggiunto il ritorno dall'esperienza austriaca di Nate Jaqua. Pronti per un'altra finale?
Impressiona l'ascesa dei San Jose Earthquakes, team riammesso nella MLS quest'anno dopo due anni d'assenza, imbattuti da 8 partite e vittoriosi sabato contro il D.C. United reduce dal successo in U.S. Open Cup (ma privo degli infortunati Jaime Moreno, Luciano Emilio e Fred). Si vede la mano di Frank Yallop, che sta riscattando i brutti 18 mesi a LA, e i piedi di gente come l'inglese ex Norwich Darren Huckerby (4 gol in 7 partite) e il brasiliano ex romanista Francisco Lima. San Jose, che nel fine settimana se la vedrà con Houston, è ora addirittura a due soli punti dal Chivas USA, che sono nell'ultima posizione disponibile per l'accesso ai playoff nella Western. Gli stessi Chivas USA, falcidiati quest'anno dagli infortuni ma con un Ante Razov finalmente in forma dopo vari infortuni, che si sono visti praticamente regalare 3 punti dalla MLS, che con il suo assurdo calendario irrispettoso delle date FIFA ha portato Toronto a giocare senza 10 titolari e con 3 giocatori presi in prestito per la giornata! Ma giovedì per il Chivas USA ci sono i Revs.
Ha sorpreso anche la vittoria a Dallas (che non vince da 4 match e ha un pessimo calendario davanti), e la risalita, di Colorado che però per rientrare in gioco per i playoff dovrà battere Chicago domenica, e non sarà facile. Nei piani bassi i Los Angeles Galaxy priva di tutti i (pochi) migliori impegnati in nazionale strappa un pareggio al Real Salt Lake e mantiene vive le speranze di un rush finale verso i playoff, nonostante non vinca da ben 11 partite! La prossima è contro i Kansas City Wizards: ora o mai più. RSL invece, dovendo andare al Giants sabato dove NY ha perso solo una volta quest'anno, vede avvicinarsi minacciosi gli Earthquakes.
Classifiche (in corsivo le qualificate ai playoff allo stato attuale)
Eastern Conference – Columbus 23/43, New England 23/38, Chicago 23/38, D.C. United 23/32, New York 23/32, Toronto FC 23/26, Kansas City 23/26
Western Conference – Houston 23/38, Real Salt Lake 23/31, Chivas USA 22/30, San Jose 23/28, Colorado 23/27, FC Dallas 23/26, Los Angeles 23/26.
Marcatori – Landon Donovan LA 16, Kenny Cooper DAL 13, Edson Buddle LA 13, Luciano Emilio DC 11, Jaime Moreno DC 9, Brian Ching HOU 9