Riusciranno i Celtics a riabilitare Darius Miles?
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La notizia sicuramente più eclatante è recentissima, la firma di Darius Miles. La sua storia è nota: entrato nell'NBA al draft del 2000 come terza scelta assoluta, atleta dal talento sopraffino ma dotato pure di una testa delle più disabilitate della storia della Lega, ha gettato letteralmente dalla finestra il suo talento e, complice un fisico certamente non integro, a 24 anni la sua carriera era virtualmente finita.
Ora che ha un paio d'anni in più ha deciso di rimettersi in gioco e ha firmato un contratto annuale tagliabile dai Celtics, ovvero se dice o fa qualcosa di non gradito possono fargli vedere la porta d'uscita immediatamente. Una garanzia non da poco per un giocatore che ha fatto della sua scarsa gestibilità la sua più importante caratteristica.
Da qualche settimana è a Boston ad allenarsi ed Ainge ha visto impegno e costanza da parte sua, così gli ha concesso un'altra possibilità dopo quelle gettate al vento dei Clippers, dei Cavaliers e dei Trail Blazers.
Dubbi ci sono anche sulle microfratture e tendiniti che hanno martoriato il suo corpo: "il tempo ci dirà , avremo i prossimi due mesi per prepararlo, si allenerà con i nostri ragazzi e staremo a vedere, ma sta giocando veramente bene" ha detto Ainge.
Può giocare da ala piccola e, se volesse, potrebbe anche giocare vari minuti da ala grande, come talento non si discute, può segnare e difendere ad altissimo livello, ma il rischio di vederlo naufragare è elevato. Rappresenta una scommessa a costo praticamente zero, sostanzialmente una buona mossa ma non meravigliatevi se non riuscirà a completare la stagione.
Alla fine J.R. Giddens è stato firmato (2 anni + 2 opzionabili dai Celtics per 5 milioni complessivi), ma in questi mesi è stato detto di tutto, anche che non sarebbe stato un Celtic a novembre, cosa sinceramente improbabile se non per volontà del giocatore, che ha ricevuto offerte da mezza Europa, ma le ha rifiutate. Ainge apprezza di Giddens soprattutto la difesa e lo ritiene già in grado di poter contribuire
Paura che si sia messo nei guai per Paul Pierce, fermato da una pattuglia della polizia a Las Vegas agli inizi di agosto per guida pericolosa alle 3 di mattina dopo aver preso una corsia vietata. Per fortuna il suo tasso alcolico era al di sotto della soglia ritenuta sanzionabile dallo Stato del Nevada che corrisponde a 0,8 grammi di etanolo per litro di sangue (per la cronaca in Italia è lo 0,5).
È uscito nei giorni scorsi il calendario della stagione 2008-09, ed i nuovi campioni NBA inizieranno il 28 ottobre in casa contro i Cavs. David Stern consegnerà gli anelli prima della contesa prevista alle 19.30 ora locale (1.30 ora italiana) e verrà innalzato il diciassettesimo banner sopra le volte del Garden. La pre-season invece sarà giocata tra il 17 ed il 21 di ottobre.
Tony e Eddie
La perdita di Posey è sicuramente importante, ma Ainge non è stato fermo e ha cercato di sistemare il roster, così uno degli indiziati per coprire parte dei minuti di Posey è sicuramente Tony Allen.
Ci si aspetta da lui grandi cose dopo una stagione di assestamento dopo l'operazione al legamento crociato. Se era parzialmente scusato la passata stagione, per la prossima non avrà più scuse, deve assolutamente incidere, a cominciare da quello che ha fatto vedere nei suoi primi due anni nella NBA, ovvero difesa, difesa ed ancora difesa.
Ainge e Rivers vogliono vedere un "breakout year", ovvero un'esplosione che finora è mancata, anzi il giocatore è tornato indietro come comprensione del gioco e lo ha modificato valorizzando di più la parte offensiva, cosa che ai Celtics attualmente è la parte meno urgente, invece da lui ci si aspetta di rivedere il gran difensore che metteva in crisi tutti gli attaccanti che gli passavano davanti.
I Celtics però vogliono credere in lui, infatti Ainge trova che i piedi di Tony siano più veloci rispetto a quelli di Posey, cosa che può aiutare in difesa quando si segue l'avversario: attestato di stima che vuole servire a dargli più fiducia?
Anche Eddie House ha avuto vita facile per la conferma ai Celtics visto che si è accontentato di un biennale inferiore ai 6 milioni di dollari. "Mi sto godendo ogni minuto" ha detto Eddie, felice di tornare a vestire la maglia biancoverde, ma anche desideroso di poter difendere il titolo appena conquistato "sentiamo che possiamo ancora farcela se arriveremo con la giusta mentalità ".
Sicuramente il basso livello del contratto di House è dipeso dallo scarso appeal che il giocatore ha saputo creare nelle altre franchigie, ma questo è tutto a favore dei Celtics, che potranno usufruire ancora della sua esperienza.
Curiosità
Ray Allen ha conquistato non uno, ma due anelli. Oltre al titolo NBA si è anche sposato con la sua compagna Shannon Walker Williams al Martha's Vineyard, un'isola al largo di Boston. La coppia ha già tre figli, Tierra, Ray III e Walker, tutti presenti al matrimonio. Nella selezionatissima lista degli ospiti figurava anche Wyc Grousbeck, presidente dei Celtics, e la moglie Corinne.
Prossimo impegno per Ainge è la sistemazione dei contratti di allenatori ed assistenti: Rivers, Eastman, Hill, Longabardi, Ray e Thibodeau. Danny dice che si aspetta la conferma di tutto lo staff.
Firmato per i Celtics anche Bill Walker, seconda scelta dei Celtics acquisita dai Wizards lo scorso draft per soldi. Vestirà il numero 12.
Il prossimo training camp è previsto al Salve Regina University (si, scritto proprio in italiano) a Newport, Rhode Island il 29 settembre. Sul training camp in Europa mentre l'allenatore è stato felice di poter cogliere l'occasione per creare un'intesa solida con i giocatori, Ainge è stato più dubbioso sull'utilità di questo cambiamento, colpevole, a suo dire, di innumerevoli distrazioni a cui i giocatori sono andati incontro.
Il 60esimo pick dello scorso draft Semih Erden rimarrà ancora un altro anno in Turchia con la scusa di concludere il suo contratto con il Fenerbahce, ma in realtà è evidente che il giocatore non è pronto per giocare nell'NBA. Si spera che nei prossimi anni potrà maturare abbastanza per poter essere utile ai Celtics.
Profilo di J.R. Giddens
La sua vita ormai è segnata, qualunque cosa faccia, qualunque cosa dica, quello che tutti si ricorderanno quando si parlerà di Giddens è la ruberia che ha fatto al Wal-Mart (catena di supermagazzini) di Oklahoma City.
La sua vita da adolescente l'ha trascorsa a Yukon, un sobborgo ad ovest di Oklahoma City, ma ha avuto la sfortuna di avere come allenatore alla scuola superiore tale Howard Kurtz, che ha avuto problemi nientemeno che con l'FBI. Che abbia preso da lui il vizietto di sgraffignare 4000 dollari in prodotti elettronici a soli 17 anni? Fatto sta che il 19 dicembre 2002 la sua vita cambiò per una stupidaggine.
Come se non bastasse, passano 3 anni e Giddens si trova ancora coinvolto in vicende che esulano da un ragazzo perbene: era a festeggiare il compleanno del proprietario del Moon Bar quando entra un certo Jeremiah Creshwell ed inizia una scazzottata tra i due. Giddens si difende, sostiene che era nel posto sbagliato e nel momento sbagliato e nega d'averlo provocato, ma il fatto è successo, perde la fiducia di coach Self e lì finisce la sua carriera a Kansas University, costringendolo a spostarsi a New Mexico.
Se pensate che nel nuovo posto avesse messo la testa a posto vi sbagliate perché è stato sospeso il 2 febbraio 2007 dopo un alterco durante una gara contro Wyoming. Il cambio di allenatore la stagione scorsa con l'entrata di Steve Alford gli giova perché se ne sta tranquillo e lavora sul suo gioco, forse perché è l'ultimo anno disponibile per farsi notare a livello professionistico ed ormai è già al suo quinto anno universitario ricevendo anche un'onorificenza come giocatore dell'anno dalla Mountain Conference con 16,3 punti e 8,8 rimbalzi.
In sua difesa Giddens dice che Alford gli ha dato la possibilità d'essere sé stesso e probabilmente gli ha salvato la carriera.
Un tipetto niente male, bisogna ammetterlo, ma ora ne va della sua vita come professionista di basket, i Celtics gli hanno dato fiducia e tocca a lui dimostrare di meritarla.