Orlando Summer League 2008

Brook Lopez si fa spazio sotto le plance, il centro del futuro per i Nets?

Anche quest'anno la Pro Summer League di Orlando ha offerto ottimi spunti ma soprattutto le prime impressioni su diversi giocatori che si apprestano ad affrontare la prima stagione da professionista nella NBA. In campo tre delle prime quattro scelte dell'ultimo draft, ovvero Derrick Rose di Chicago, Michael Beasley di Miami e Russell Westbrook di Oklahoma City.

Non è stata esaltante la Summer League della prima scelta assoluta. Per Rose solamente due partite giocate (le altre saltate per un problema al ginocchio destro) chiuse con 9.5 punti di media con neanche il 30% dal campo, mentre sono state decisamente più interessanti le prove dei suoi rivali.

E' partito forte Beasley con 28 punti subito alla prima partita, mentre dopo una ricaduta nella seconda con 1-13 dal campo (vuoi anche l'ottima difesa su di lui da parte dei Nets) per 9 punti si è mantenuto ad ottimi livelli chiudendo con quasi 20 punti a partita insieme a più di 7 rimbalzi.

Westbrook insieme al compagno di squadra Jeff Green ha condotto Oklahoma City. Buone impressioni da parte della quarta scelta del draft, mostrando di essere una point guard molto atletica ed esplosiva (primo passo nelle penetrazioni incredibile) capace come pochi di sapere attaccare il canestro.

Brook Lopez, 10° scelta dei Nets, si è mostrato come il miglior centro del torneo. Partendo dalla panchina, dopo un inizio in sordina in cui nei 19 minuti giocati con neanche un rimbalzo e cinque falli commessi Lopez ha letteralmente dominato il gioco in post. Ci ha mostrato una verità  di ottimi movimenti sotto le plance, mostrando un ottimo gancio ma anche un affidabile tiro dalla media. Sicuramente i falli e la difesa i suoi limiti. Alla fine comunque quasi 20 punti col 60% dal campo.

Se Lopez (insieme anche alla conferma di Marcin Gortat dei Magic e chiaramente Beasley) è stato il migliore tra i lunghi è stata però la Summer League delle guardie.

Courtney Lee, Earl Calloway, Mario Chalmers e Jaycee Carroll meritano sicuramente di essere menzionati tra i migliori del torneo.

Lee, scelta n.22 dei Magic ha favorevolmente impressionato, risultando il miglior realizzatore di tutti dopo Green con 20.2 punti a partita. Imprendibile quando attacca il canestro, ottimo il tiro da 3 punti e le suo doti di ball-handling e come dimostrato di realizzatore. Potrebbe soffrire i cm per giocare fisso come SG nella NBA, ma non è escluso infatti che possa giocare spesso da PG. I suoi 30 punti nell'ultima partita, sono il massimo per un giocatore in questa SL.

Indiana si è presentata senza le sue due prime scelta Brandon Rush e Roy Hibbert in quanto l'ufficialità  delle trades orchestrate il giorno del draft è arrivata a torneo in corso. Era forse la squadra che meno offriva spunti agli scout presenti, nonostante ciò, Earl Calloway è risultata una delle migliori PG delle SL, mentre alterne sono state le prestazioni dei più consciuti Shawne Williams e Stephen Graham.

Gli Heat che nel corso del torneo hanno avuto ottime conferme da Chalmers (molti lo hanno già  pronosticato come possibile steal del draft) tanto da ottenere la firma dopo poche partite. Mentre Carroll per i Nets ha giocato da PG a New Jesey senza demeritare.

Menzione d'onore per Ryan Anderson, il miglior tiratore di questa Summer League.

New Jersey Nets (4-1)

Il miglior record è stato dei Nets e anche se i risultati di una Summer League lasciano il tempo che trovano a nessuno piace perdere.

New Jersey ha mostrato senza dubbio la migliore coppia lunghi, composta dal rookie Brook Lopez e da Sean Williams: un mix di tecnica, talento e atletismo che le altre coppie lunghi non avevano.

Non è stato un inizio incoraggiante per Lopez con una prestazione da 0 rimbalzi e 5 falli in 19 minuti di impiego nella prima partita. Tutt'altro giocatore nelle restanti partite, efficace in post basso con alcuni movimenti spalle a canestro molto interessanti e la capacità  di saper segnare anche da fuori.

Non possiamo invece dire che Williams abbia fatto vedere grandissimi progressi rispetto a come lo avevamo lasciato. I mezzi atletici sono sotto gli occhi di tutti, ma non sempre sono usati diligentemente, a livello di IQ cestistico non è miglioratissimo. Inoltre neanche 8 punti di media in una Summer League per un giocatore di quella verticalità  sono pochi. Bene invece difensivamente, soprattutto quando nella seconda gara ha tenuto a bada Beasley.

Le altre scelte dei Nets, Ryan Anderson e Chris Douglas-Roberts hanno fatto bene.

Anderson è un'ala dal grande tiro da 3, bravo tecnicamente e con punti nelle mani. Ha tirato con un 11-27 complessivo nel tiro dalla lunga distanza ma nonostante non sia un atleta gli abbiamo anche visto fare una penetrazione con affondata in contropiede per una delle azioni più spettacoli della SL.

Si è mantenuto sui 14 punti di media Douglas-Roberts, anche se pure lui ha avuto una gara di sbandamento, la seconda precisamente nella quale in 33 minuti aveva realizzato 5 punti con il 30% dal campo. Molto bene per essere una seconda scelta, d'altronde anche prima del draft era molto considerato.

Jaycee Carroll che non è una PG si è trovato ad adattarsi in questo ruolo, con buoni risultati. Ha mostrato di poter fare molte cose in campo, segnare (13.6 punti a partita), attaccare bene il canestro e costruirsi un tiro. Forse in difesa poteva fare meglio, ma il ruolo lo ha penalizzato, anche se c'è da dire che per un eventuale ruolo NBA i cm lo penalizzerebbero per un ruolo al di fuori della PG.

Julius Hodge non si è particolarmente messo in mostra, così come Marcus Slaughter, la quale esperienza NBA poteva in un certo senso dargli qualcosa in più.

Molto meglio Antonhy Tolliver che rispetto ad un anno fa ha fatto vedere senz'altro qualcosa in più. Per lui quasi 7 punti di media in 13 minuti di utilizzo.

Senza particolari lampi le prestazioni di Will Conroy anche se i 5.4 assists di media lo premiano come miglior assistman della squadra.

Conclusioni: pochi dubbi sui rookie, anche la seconda scelta Douglas-Roberts ha le carte in regola per fare parte dei Nets. Qualche dubbio su Carroll e l'adattabilità  nella NBA, per il resto difficilente altri potranno far parte almeno del training camp per quello dimostrato.

Il migliore: Brook Lopez
La sorpresa: Ryan Anderson
La delusione: Marcus Slaughter

Miami Heat (3-2)

Molto buona la Summer League degli Heat, perchè sicuramente Pat Riley ha la consapevolezza di aver ben pescato nell'ultimo draft.

Michael Beasley ha mostrato il talento che da una seconda scelta assoluta è lecito aspettarsi, l'impressione è che gli Heat abbiano veramente trovato l'ala del loro futuro. Il suo gioco in post è piaciuto, il suo giro e tiro anche, ma anche il tiro dai 3 punti che lo fa veramente un giocatore completo, in attacco soprattutto.

Di grande livello la SL di Beasley, capace di segnare in vari modi, solamente una battuta d'arresto nella seconda partita contro i Nets in cui ha sofferto la difesa di Sean Williams, anche se si vocifera che giocasse con una protezione che gli impedisse di tirare bene.

Mario Chalmers è assolutamente la sorpresa e molti sono pronti a giurare che questo giocatore sarà  la steal del draft, essendo stato preso alla n.34. Ha mostrato buona visione di gioco, intelligenza cestistica ma anche una buona capacità  di attaccare il canestro e servire bene i compagni (5.4 assists di media). Forse qualche tiro affrettato è la cosa da migliorare, ma Miami ci avrebbe messo la firma per un giocatore così prima del draft.

Anche la difesa di Chalmers è piaciuta, non sfigurando di fronte a gente quali Westbrook o Rose. "Sento di potermi confrontare con qualsiasi point guard". Il commento ottimista del giocatore.

L'anno scorso era stata una piacevole sorpresa e quest'anno si è confermata tale, Kasib Powell ha finito come terzo miglior realizzatore della squadra, mostrando la solita duttilità  e l'ottima esperienza.

Positive anche le prestazioni di Antonhy Morrow, considerato già  al college uno dei migliori tiratori si è confermato anche in questa SL, avendo finito col 55% dai 3 punti (11-20) e con 11.6 ottimi punti di media. I 19 punti in 23 minuti collezionati nella seconda partita sono probabilmente le cifre della sua migliore perfromance.

Conoscevano sicuramente i grandi mezzi atletici di Stephane Lasme, ma anche una mano non proprio da buttare. Le sue qualità  di stoppatore e ma anche difensive potrebbero aprirgli qualche spiraglio.

Non è stato utlizzato il sophomore Daequan Cook nonostante fosse scritto a roster, mentre qualche problemino fisico a un po' bloccato Josh Duncan. Forse da Antonio Graves potevamo aspettarci di più, in relazione ai minuti giocati.

Conclusioni
: sia Chalmers che Beasley saranno elementi importanti, mentre Powell e Lasme che nella scorsa stagione avevano giocato giocato proprio negli Heat potrebbero strappare una conferma, anche se riteniamo il primo favorito. Morrow possibile invitato al training camp?

Il migliore: Michael Beasley
La sorpresa: Mario Chalmers
La delusione: Antonio Graves

Chicago Bulls (2-3)

C'era grande attesa per vedere all'opera la prima scelta assoluta, Derrick Rose. I problemi al ginocchio destro lo hanno però limitato, permettendogli di disputare solamente le prime due gare, fra l'altro al di sotto delle aspettative, probabilmente condizionate anche da questi problemi.

Così a trascinare i Bulls ci hanno pensato Tyrus Thomas, Keith Langford e Demetris Nichols sopratuttto.

I mezzi fisici di Thomas sono chiaramente troppo elevati per il livello medio di una Summer League e senza fare grandissime cose sul piano tecnico, Thomas è comunque un giocatore da 18 punti di media, anche se il suo jumper va e viene.

Sicuramente molto buone le prestazioni di Nichols e Langford. Quest'ultimo, il quale l'anno scorso ha giocato un paio di partite negli Spurs, ha mantenuto 11 punti di media. Invece Nichols, anche lui considerato in ambito NBA non è stato continuo nel tiro da fuori, ma spesso fra gli esterni è stata la punta di diamante per i Bulls.

JamesOn Curry, seconda scelta della scorsa stagione da parte dei Bulls, non è una PG pura ma i cm gli impongono di adattarsi seppur abbia troppi istinti da guardia tiratrice. I suoi continui problemi fuori dal campo (ultimamente sospeso dalla NBA per una gara) però non vanno a suo favore.

Ordinaria amministrazione per Joakim Noah, sempre molto efficiente in difesa e utile nel contesto di squadra, mentre in attacco è rimasto un po' in “disparte”.

Conferme dal centro Aaron Gray, ottimo nella scorsa stagione sia in SL che in Regular Season NBA. Dopo un debutto sospetto in cui ha giocato solamente 7 minuti è tornato alla ribalta per il resto del torneo, mostrandosi una sicurezza sotto i tabelloni e finendo con quasi 10 punti e 5 rimbalzi di media.

Poteva essere una buona occasione per Cedric Simmons di mettersi in mostra, ma non lo è stata. Parliamo pur sempre di una scelta n.15 del draft 2006 ed è abbastanza deludente il fatto che giochi così poco anche in una Summer League. Appena 3 punti n 12 minuti di utilizzo per lui.

Conclusioni: Rose avrà  tutto il tempo per mettersi in mostra nella NBA, uno fra Nichols e Langford è molto probabile che farà  parte del roster finale. Curry non pensiamo verrà  trattenuto anche dopo la partenza di Duhon.

Il migliore:Tyrus Thomas
La sorpresa: Demetris Nichols
La delusione: Cedric Simmons

Oklahoma City (2-3)

Riflettori sulla scelta n.4 Russell Westbrook per gli ex Seattle Sonics. Il giocatore infatti non ha deluso le aspettative mettendo in mostra il suo incredibile primo passo in abbinamento ad una grande esplosività . Che non fosse più vicino al playmaker moderno come tipologia di giocatore rispetto a quello vecchio stile lo sapevamo già  e gli appena 2.5 assist di media ne sono la dimostrazione.

Il grande protagonista però è stato Jeff Green, uno dei migliori di tutto il torneo, avendo dimostrato di saper segnare in diversi modi, soprattutto nel cosiddetto mid-range. Forse ci aspettavamo qualche miglioramento nel tiro dai 3 punti (30% in 10 tentativi).

Solamente una gara disputata da Kevin Durant (utile fra le altre cose per spazzare via l'avversario) ma di grandissima sostanza, 22 punti con 7-10 al tiro e un talento incredibile qualora ce ne fosse bisogno.

Ottima impressione anche per l'altro rookie, D.J. White. Le sue stats parlano di più di 10 punti e più di 5 rimbalzi a partita, in campo ha fatto vedere qualità  offensive particolarmente sotto le plance ma anche un uso diligente delle sue lunghe vele, nonché un tiro dalla media distanza da non buttare.

Ci è piaciuto Nick Lewis, una power forward non talentuosissima ma che si è sbattuto in difesa, anche contro avversari più possenti, senza demeriare.

Quattro partenze in quintetto base per Justin Williams, atleta interessante nella fase difensiva e nelle stoppate.

In doppia cifra in punti anche Ronald Dupree che non ha fatto male, ma non siamo sicuri che quanto fatto possa garantirgli ancora un posto nella NBA oppure se sia meglio tentare l'esperienza in Europa.

C'è stato spazio anche Ronnell Taylor e Mykal Riley senza grandissimi lampi, anche se dal secondo si poteva pretendere qualcosina così come da Devin Green, ex Lakers con neanche 3 punti a gara.

Decisamente fuori fase uno dei misteri del draft di qualche stagione fa: Ndudi Ebi. Neanche in una Summer League è riuscito a trovare spazio.

Conclusioni: il futuro della franchigia poco chiaro passa in secondo piano con il trio Durant-Green-Westbrook. White verrà  sicuramente firmato, mentre Dupree potrebbe strappare una conferma, a prescindere dal training camp.

Il migliore: Jeff Green
La sorpresa: D.J. White
La delusione: Ndudi Ebi

Orlando Magic (2-3)

Orlando era curiosa di vedere Courtney Lee e il giocatore non ha di certo deluso le aspettative. Alla fine è risultato il miglior realizzatore della squadra a quota 20, con una gara in cui addirittura ne ha messi 30.

Imprendibile per gli avversari nelle penetrazioni Lee ha anche fatto vedere di saper leggere il gioco (anche se non è il massimo) e i pick and roll. I punti nelle mani non gli mancano di certo, così come il tiro dalla lunga distanza. L'impressione è che Orlando ci abbia visto giusto.

Collaudatissima a questi livelli la coppia lunghi Augustin-Gortat. Quest'ultimo dopo una prima partita sottotono ha ripreso a fare quelle cose per cui i Magic gli hanno dato fiducia nella scorsa stagione firmandolo, in post basso ha fatto vedere forse più cose di tutti.

James Augustin sempre bene anche se non ha segnato tantissimo, il suo tiro dalla media è sempre pulitissimo ma a rimbalzo si è fatto sentire tantissimo con 6.2 carambole conquistate, 2 in meno del compagno di reparto.

Molto positive le prestazioni di Derrick Byars, giocatore molto considerato prima del draft dell'anno scorso ma poi sceso inesorabilmente. Mentre ha fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione Kevin Kruger, il quale tiro da 3 (sicuramente la sua specialità ) non ha trovato molta continuità .

Non ha demeritato B.J Elder, piccola guardia che si è messa in mostra in quanto non gli dispiace di certo tirare. Mentre Justin Reed, visto già  a Boston e Minnesota, ha fatto capire di avere tutte le potenzialità  per rimanere nella NBA, ma il suo rendimento non è stato altissimo rispetto a quanto possa fare.

Buono anche il contributi di Cliff Hammonds, ma sfortunatamente per lui, i riflettori per i Magic erano spostati su altri giocatori.

Il migliore: Courtney Lee
La sorpresa: Cliff Hammonds
La delusione: Justin Reed

Indiana Pacers (2-3)

Per i Pacers, orfani delle loro scelte Brandon Rush e Roy Hibbert in aggiunta a Josh McRoberts, è stato un torneo fra alti e bassi, con partite perse nell'ultimo quarto e senza grandissimi spunti.

Era l'occasione per un sempre più discusso Shawne Williams di mettersi in mostra, alla fine per lui ci saranno circa 14 punti di media senza però tirare benissimo. Forse gli abbiamo visto troppo spesso bloccare il palleggio, ma questi sono dettagli e siamo sicuri che il suo talento alla fine sia la risposta a tante cose.

La vera stella dei Pacers non è stata Williams però, ma la point guard Earl Calloway che anche alla vigilia aveva ricevuto molti complimenti dal coach Jim O'Brien.

Calloway è migliorato sensibilmente grazie all'esperienza nella D-League con Fort Wayne e in questa Summer League si è anche guadagnato un posto nel secondo miglior quintetto. Una PG completa, buon passatore, buon tiratore, bravo nelle transizioni ma anche nel guidare l'attacco a difesa schierata ma anche interessante nella lettura dei pick and roll.

Se Williams e Calloway sono state le punte di diamante, Stephen Graham è stata il tassello di esperienza. Lui lo conoscevamo già  e sappiamo anche quello che può dare in ambito NBA, anche se più volte nella scorsa stagione quando è stato chiamato in causa ha risposto positivamente. Per lui esattamente 14 punti di media, ma anche per lui poca continuità  al tiro.

Andre Emmett e Josh Davis gli altri due giocatori più rappresentativi. Il primo ha già  avuto esperienza NBA con Memphis e Miami e la sue qualità  si sono fatte sentire uscendo dalla panchina. Stesso discorso vale per il secondo con una carriera spartita fra diverse squadre NBA. Entrambi hanno chiuso in doppia cifra.

Forse al di sotto delle aspettative il centro Courtney Sims, l'anno scorso firmato e tagliato più volte dagli stessi Pacers. Solamente 6 punti di media, punti più che altro frutto di opportunismi che di tecnica.

L'altro centro, Vladimir Golubovic, vittima dei webcronisti di Magic.com durante le partite, è un centro fisico, quasi un mestierante, anche lui senza particolari qualità  tecniche ma in meno di minuti di impiego ha fatto più di Sims.

L'exploit della guardia Ali Berdiel nell'ultima partita con 14 punti in 18 minuti forse è la dimostrazione che avrebbe meritato un po' più di minuti sul parquet.

Conclusioni: il roster dei Pacers è al momento sovraccarico di giocatori e anche se il pur ottimo Calloway ha mostrato ottime cose non pensiamo che con Ford, Jack e Diener ci sia lo spazio anche per lui. Emmett potrebbe essere un innesto buono dalla panchina, ma vale lo stesso discorso fatto con Calloway.

Il migliore: Earl Calloway
La sorpresa: Vladimir Golubovic
Il delusione: Courtney Sims

A seguire i due migliori quintetti premiati:

FIRST TEAM

G - Russell Westbrook, Oklahoma City
G - Courtney Lee, Orlando
F - Jeff Green, Oklahoma City
F - Michael Beasley, Miami
C - Brook Lopez, New Jersey

SECOND TEAM

G - Mario Chalmers, Miami
G - Earl Calloway, Indiana
F - Jaycee Carroll, New Jersey
F - Chris Douglas-Roberts, New Jersey
C - Marcin Gortat, Orlando

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