Bayless, un rischio calcolato

Jerryd Bayless from Arizona: è una guardia l'ultimo colpo di KP.

La principale mossa di mercato dell'osannato gm Kevin Pritchard è quella che porta in Oregon la guardia Jerryd Bayless.

Dato da quasi tutti i mock draft alla posizione numero 4, è scivolato fino alla 11 quando è stato chiamato da Indiana. Poco dopo l'annuncio della trade che vedeva la scelta numero 13 dei Blazers (Rush) scambiata insieme a Jack e McRoberts per Bayless e Diogu.

A quanto pare non sono il solo ad avere delle perplessità  sulla scelta di puntare sull'ex Wildcat. Su blazersedge.com (a site by blazer fans, for blazer fans) Dave Deckard in un paragrafo riassume perfettamente la questione.

Non è ancora ben chiaro che ruolo si ritaglierà . Sappiamo che ama finalizzare il gioco. Speriamo che sia in grado di difendere. Sappiamo che dovrà  mostrare di possedere almeno alcune qualità  alla voce playmaking se davvero vuole avere spazio. In base alle risposte che saprà  dare a queste domande, Bayless può iniziare la stagione con un ruolo compreso tra elemento fisso della rotazione e bench-guy che si alza solo nel garbage-time.

La descrizione, piuttosto fedele, equivale a quella della classica combo-guard più orientata allo scoring (19,7 punti da freshmen al college) che al passing: quanto di più comune ci possa essere nell'attuale NBA. Tuttavia il management dei Blazers non ha improvvisamente perso la ragione, è stata una scelta ben ponderata.

Punto primo, non compromettere il piano A.
Quale piano A? Mantenere la flessibilità  salariale per consentire di rifirmare tutti i giovani talenti acquisiti in questi anni (Oden, Roy, Aldridge sopra tutti) e per eventualmente puntare ad un colpo grosso tra le numerose e appetitose free-agencies dell'estate 2010. Anche in quest'ottica possiamo interpretare la permanenza a roster del contrattone di Raef LaFrentz.

Di conseguenza, andare a pescare quel veterano tanto auspicato da McMillan è diventato più difficile. C'erano giocatori utili sia da subito che in prospettiva e raggiungibili senza compromettere il piano A? Probabilmente no.
Abbandonata la pista che porta ad un veterano (a meno di riprenderla via trade prima nel corso dell'estate o a febbraio), diventa necessario rivolgersi al Draft.

Punto secondo, scegliere il miglior tipo di innesto possibile.
La priorità  è una point guard da affiancare a Roy, ma il draft non offre novelli Steve Nash o Deron Williams. Con Rose ovviamente irraggiungibile, meglio provare con un rookie dotato di grande talento offensivo e buona propensione difensiva. Tralasciando le qualità  di playmaking, ecco che quelli di Bayless e Westbrook diventano i nomi più interessanti.

La conduzione dell'attacco continuerà  a passare per le mani di Roy, che già  lo scorso anno ha dimostrato di saper gestire con saggezza il ritmo di gioco nelle varie fasi della partita. Al suo fianco un giocatore capace di segnare sugli scarichi e difendere un po' meglio del casellante Blake e dell'ex Jack.

Punto terzo, tenersi una via di fuga senza dover rimpiangere l'investimento fatto.
Per salire di due pick e prendere Bayless Portland ha rinunciato al solo Jack, il cui destino da vittima sacrificale era noto da tempo, mentre la cessione dell'inutile McRoberts è più che compensata dall'arrivo di Diogu.
Se il progetto Bayless dovesse risultare un errore, non ci saranno grandi rimpianti. Inoltre il talento della guardia arrivata dall'Arizona non è in discussione e di certo farà  gola a molte franchigie, qualora i Blazers decidano di metterlo sul mercato un domani.

Ritornando alla citazione del tifoso-blogger, su una cosa possiamo essere certi: in Oregon il ruolo di Bayless sarà  uno ed uno solo.

Bayless deve giocare point guard il prossimo anno, cosa che non ha fatto molto in passato, – spiega McMillan – dunque vogliamo farlo giocare il più possibile in quella posizione, così che sia pronto per la regular season. Il punto è che deve diventare più point guard che shooting guard. Non ci mancano shooting guards, quindi per trovare minuti è al ruolo di point guard che deve guardare, è lì che c'è una possibilità .

Lo stesso coach dei Blazers anticipa su cosa metterà  da subito alla prova il rookie. La prima cosa che voglio vedere è come se la cava con il ballhandling: sa cavarsela sotto pressione? Una buona cosa riguardo la Summer League è che ci sono un mucchio di giovani guardie che cercano di guadagnarsi un posto mettendoti in difficoltà  con la loro difesa. Sarà  un'occasione per vedere se riesce a sostenere la pressione.

L'altra carta che Jerryd dovrà  giocarsi è quella con la lettera D. Mi dicono che sia un buon difensore, ha raccontato McMillan prima che il rookie si presentasse in palestra per il primo allenamento.

Jason Quick dell'Oregonian ha assistito al primo incontro tra Bayless ed il suo nuovo coach. McMillan si avvicina a Bayless e quest'ultimo ha già  proteso il braccio quando sente le parole di Nate. “No no! Niente strette di mano, vieni qui che ti abbraccio! – poi il coach continua ammiccando ai presenti – Mica male come taglia, per una point guard!
Per le misurazioni ufficiali trattasi di 190 centimentri e 93 chili.

Prima del draft molti pensavano che Pritchard sarebbe salito di qualche pick pur di prendere DJ Augustin, sicuramente più playmaker di Bayless. Ma durante un radio-show il gm era stato piuttosto chiaro, affermando che il giocatore poi selezionato dai Bobcats è sì molto talentuoso, ma troppo piccolo.

Se la memoria non mi inganna le se testuali parole furono: (Augustin) sarebbe una notevole addizione, ma quel tipo di giocatore di norma paga sempre dazio in difesa. Le squadra avversarie vedono in lui il tuo punto debole e trovano il modo di fartela pagare.

Gli altri

Per il momento ci sono cinque giocatori nuovi nel roster.
Detto di Bayless, il primo di luglio è stato firmato Rudy Fernandez. La guardia spagnola si è convinto di poter avere da subito un ruolo importante nei Blazers ed ha perciò rinunciato ai ricchi contratti dei top team europei, per il contratto da rookie che gli può offrire Portland (poco più di un milione di dollari per la prima stagione).

La conferenza stampa di presentazione dell'ex Badalona è stata in realtà  abbastanza imbarazzante, sia per la banalità  di domande e risposte che per la capacità  di comprensione ed espressione di Fernandez. Un esempio su tutti.
Q: Have you ever been in Portland before?
A: Como?

Più interessanti le parole di Pritchard, che motiva la ferma decisione di portarlo subito negli States descrivendolo in tre passi: ha grande talento, è molto altruista e sa lottare per vincere. Ragion per cui viene bollato con la preferita espressione del gm di Portland: a perfect fit.

Tecnicamente Pritchard si sofferma sulle sue doti di passatore e di tiratore ma, più di ogni cosa, sulla sua grande abilità  nell'attaccare il canestro. Lui sa attaccare il canestro ed è una cosa che a noi serve tantissimo. In questa lega, con l'introduzione delle regole sul hand-checking è diventato molto difficile marcare giocatori che sanno attaccare il canestro, e lui in questo è implacabile!

A lungo corteggiato dallo stesso owner Paul Allen, con dei tifosi che hanno grandi aspettative dal “nuovo Ginobili”, come lo definiscono in tanti, si è presto guadagnato la homepage del sito dei Blazers. Ma Fernandez ci metterà  un po' ad ambientarsi e McMillan ha già  previsto un suo utilizzo iniziale da vice di Brandon Roy.

Il progetto iniziale sarà  un quintetto titolare formato da Blake, Roy, Webster, Aldridge e Oden. La second unit composta da Rodriguez/Bayless, Fernandez, Outlaw, Frye e Przybilla.

Nella rotazione appena elencata non trovano posto il veterano LaFrentz e gli altri due innesti del draft day: Ike Diogu e Nicholas Batum.

Diogu, 24 anni, ha avuto finora una sfortunata carriera nella Lega ed ha faticato ad avere un buon minutaggio, sia con gli Warriors che con i Pacers. Situazione che non dovrebbe cambiare neppure a Portland, visto che la batteria dei lunghi comprende già  Oden, Aldridge, Frye e Przybilla. Tuttavia Pritchard afferma che farà  parte della squadra (ci sono già  rumors che lo danno impachettato in ulteriori trade) e che riuscirà  a dare un buon contributo sia aiutando la squadra a raccogliere maggiori rimbalzi d'attacco, che fornendo quello che oltreoceano definiscono intangibles.

Su Batum Pritchard si era espresso in modo inequivocabile subito dopo il draft: penso che non sia ancora pronto per la nostra Lega. Un altro anno in Francia sembrava scontato, ma l'addio di James Jones lascia ancora spazio nel roster. Il veterano ha firmato un quinquennale con gli Heat, un contratto da oltre 20 milioni di dollari decisamente superiore a quello che erano disposti a concedergli in Oregon.

Oltre James Jones non ci sono più McRoberts e Jarrett Jack, quest'ultimo 99 volte starter nelle sue tre stagioni nella lega e parte importante della crescita dei Blazers. Anche altri giocatori rischiano di abbandonare la franchigia dell'Oregon prima di novembre e la stagione delle trade non è ancora tramontata.

Ah, il quinto volto nuovo è quello di Oden. Questa sarà  la sua rookie season.

Verso la Summer League

Portland parteciperà  alla Summer League che si svolgerà  a Las Vegas. Cinque partite, ad iniziare dalla sfida del 14 luglio contro Washington, proseguendo contro Sacramento (15), Minnesota (17), Phoenix (19) per arrivare alla partita finale contro New Orleans il 20 luglio.

Il roster della squadra non è ancora stato comunicato, ma la notizia dovrebbe essere imminente. Di sicuro ci sarà  ancora Petteri Koponen, il play finlandese che l'anno scorso lasciò una buona impressione durante la Summer League. Pritchard ne sottolinea gli ulteriori miglioramenti ed afferma che può seriamente guadagnarsi un posto a roster.

Ovviamente ci saranno i due giocatori introdotti all'ultimo draft: Bayless e Batum. Il primo partirà  come shooting guard a fianco di Koponen, ma giocherà  molti minuti anche in cabina di regia. Il francese verrà  seguito molto attentamente per i motivi già  riportati.

Non ci sarà  Diogu. Nonostante quattro anni tra i pro, per lui era prevista la partecipazione al torneo di Las Vegas. Tuttavia il lieve infortunio al ginocchio ha consigliato il gm a lasciarlo a riposo: tutti ricordano lo sciagurato precedente con Oden.

Lo stesso Greg non giocherà . La sua riabilitazione prosegue benissimo e ampiamente nei tempi previsti, ma non è pronto all'agonismo “full-contact” fino al Training Camp di ottobre.

Per la manifestazione il ruolo di head coach sarà  affidato a Monty Williams e pare che, almeno per una partita, lo stesso onore sarà  riservato al nuovo assistant coach Joe Prunty.

A fine mese il prossimo team report.

Frammenti

Joe Prunty ~ Bill Bayno ha lasciato i Blazers lo scorso aprile, accettando il ruolo di head coach per la Loyola Marymount University. Il suo posto di assistant coach è stato rilevato solo pochi giorni fa e dopo numerose interviste di lavoro. Il prescelto è Joe Prunty, assistant coach dei Mavs negli utlimi 3 anni e precedentemente video coordinator, scout e assistant agli Spurs. Proprio a San Antonio lavorò con Williams e Pritchard che lo hanno personalmente raccomandato a McMillan.
Si occuperà  di sviluppare i giocatori, in particolare delle one-on-one sessions.

McMillan contract extension ~ Recentemente il coach dei Blazers ha rifiutato un'offerta di rinnovo del suo contratto. Mancano ancora due dei cinque anni del suo attuale contratto e Nate ha sostenuto di non volere nemmeno pensarci finché non sarà  scaduto.

Ancora Darius Miles ~ Quando si tratta di Darius Miles non passano mai settimane senza che salti fuori qualche notizia. Ma negli ultimi tempi sta esagerando! L'ultima da raccontare riguarda i Celtics. Secondo il Boston Globe Miles avrebbe fatto un provino presso i campioni in carica della NBA.

Portland sborserà  a Miles i 18 milioni di dollari che ancora gli spettano, ma se Darius dovesse tornare a giocare anche solo 10 gare nei prossimi due anni, il suo biennale rimanente finirebbe con il valere anche sul salary cap. La storia dice che nessun giocatore è mai tornato in campo dopo che l'infortunio è stato giudicato career-ending.

Inoltre c'è un ulteriore deterrente: sempre di recente Miles ha ricevuto una sospensione (ancora da scontare) per 10 partite. Il motivo? Violazione del programma anti-droga della Lega. Le solite canne…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi