Brandon Rush, insieme a Roy Hibbert rappresenta il futuro dei Pacers
Che sarebbe stata una off-season movimentata per i Pacers lo sapevamo già da un bel po' di tempo, che la cessione di Jermaine O'Neal fosse ormai inevitabile lo sapevamo anche, così come il fatto che il giorno del draft, 26 giugno 2008, passa ufficialmente alla storia come il giorno della ricostruzione.
Non è ancora finita, ma Larry Bird assistito dal nuovo GM David Morway ha piazzato due scambi, acquisendo ben sette giocatori, privandosi delle due scelte (11 e 41), dell'uomo franchigia O'Neal e di colui che si pensasse potesse essere il suo sostituto: Ike Diogu.
Prima del 9 luglio non si potrà avere l'ufficialità della trade con Toronto, di conseguenza Bird o chi per lui non potrà parlare dei giocatori acquisiti prima di quel giorno, ma in NBA non funziona come nel calcio in cui un giornale scrive che un giocatore è già preso e il giorno dopo invece arrivano le smentite.
Dai Raptors sono arrivati T.J. Ford, Rasho Nesterovic, Maceo Baston (un ritorno) e la scelta n.17 Roy Hibbert in cambio della scelta n.41 (Nathan Jawaai) e soprattutto Jermaine O'Neal. Da Portland invece sono arrivati Jarrett Jack, Josh McRoberts e Brandon Rush, fratello del Pacer Kareem in cambio di Ike Diogu e la scelta n.11, ovvero Jarred Bayless.
O'Neal lascia i Pacers dopo otto stagioni; arrivato ragazzino nel 2000 da Portland dove non riusciva a giocare con continuità è divenuto un sei volte all-star, raggiungendo con i Pacers altrettante volte i playoff, con in mezzo anche una finale di conference nel 2004 persa fra i rimpianti contro i Pistons.
Gli infortuni lo hanno fortemente condizionato negli ultimi anni, non a caso le ultime due stagioni dei Pacers sono state fallimentari senza il raggiungimento della post-season.
"Ho conosciuto diverse persone a Indianapolis durante questi otto anni e sono loro che mi hanno permesso di diventare un All-Star" – ha detto O'Neal in una intervista telefonica – "E' stata una decisione difficile, ma ho capito che era la migliore per me e la squadra. A volte quando si è in un posto per così tanto tempo non va bene, si ha bisogno di un nuovo inizio".
O'Neal ha anche aggiunto che gli piacerebbe chiudere la carriera proprio ai Pacers, quindi questo potrebbe anche essere un arrivederci e non proprio un addio. Con lui però va via un pezzo di storia: il quinto giocatore ad aver segnato più punti con questa maglia con 9580 punti, il primo assoluto nelle stoppate con 1245 palloni rispediti al mittente e quinto nei rimbalzi a quota 4933.
La mossa di Bird è quella ripulire la squadra, mandando via tutti quegli elementi coinvolti nella famosa rissa di Detroit, perchè da quel giorno maledetto per Indiana è cominciata la decaduta, il calvario, le illusioni, da contender fino a diventare una squadra da lottery pick.
Artest e Jackson sono andati via, O'Neal pure, l'arrivo di Nesterovic metterà nelle condizioni il free agent David Harrison di trovare un'altra destinazione, adesso toccherà a Jamaal Tinsley. Mentre sono a rischio trade adesso anche Marquis Daniels e Shawne Williams, due talentuosi ragazzi però coinvolti spesso in brutti episodi fuori dal campo.
“Non ci sono dubbi su questo, la cultura di questa squadra doveva cambiare e non abbiamo ancora finito” – ha detto Bird – “Continueremo a lavorare per tutta l'estate“.
Bird crede nelle sue scelte ed è convinto che possano essere la base giusta per i Pacers del futuro. “Se guardiamo i ragazzi delle trade, sono un pò “vecchi”, nel senso che hanno frequentato l'università per almeno tre anni. Questa è una cosa importante, gente più matura, un pò di esperienza e dentro ragazzi che pensiamo possano venire qui e giocare bene“. Le parole di Bird.
L'altra intenzione di Bird è quella di svuotare un po' un salary cap pieno di contratti onerosi. O'Neal da uomo franchigia aveva il quinto contratto più oneroso della lega con più di 20 milioni di dollari sul groppone, Tinsley è probabile che verrà ceduto per un contratto in scadenza anche se il NY Daily ha riportato che dopo il 9 luglio potrebbe anche essere liberato con un buyout, mentre non si senti sicuro del posto anche Troy Murphy a questo punto, anche se ci si chiede dove sarebbe l'esperienza sotto le plance se andasse via anche lui, considerando che a questo punto Jeff Foster meriterebbe senz'altro altri lidi e non di giocare per una squadra da lottery pick.
T.J Ford quindi sarà la nuova point guard dei Pacers, bene assistita dall'altra arrivata, Jarrett Jack. Ford darà sicuramente più velocità all'attacco di coach O'Brien e sotto questo punto di vista potrebbe essere la PG ideale ma a Toronto ha spesso dimostrato di non essere un playmaker che in qualche occasione ha il vizio di tenere in mano la palla per troppo tempo e di non essere sempre in vena di passarla.
Jack invece è sicuramente più ragionatore, fisicamente più possente e allo stesso tempo un difensore migliore del compagno di reparto, che possa fare le veci di Calderon come ai Raptors? Nell'ultima stagione ai Blazers in 27 minuti ha mantenuto 9.5 punti e 4 assists per gara.
Per Maceo Baston e Josh McRoberts si tratta in maniera diversa di due ritorni. Il primo ha militato nei Pacers due stagioni fa senza molta fortuna, anche se a tratti ci aveva impressionato con i suoi voli sopra il ferro, mentre il secondo ha militato nella Carmel High School (nell'Indiana) prima di essere selezionato dai Blazers dove ha poi trovato pochissimo spazio.
"Ho parlato con Josh ed è veramente molto eccitato di questo ritorno". Ha fatto sapere la mamma di McRoberts, la signora Jennifer.
Roy Hibbert, il centro del futuro per Indiana?
Roy Hibbert è sicuramente la scelta dei Pacers che più ha avuto il consenso da parte dei fans, a partire da quei 4250 tifosi presenti direttamente alla Conseco Fieldhouse per seguire il draft in diretta. Un grande applauso ha seguito le parole del commisioner David Stern al momento della selezione del centro da Georgetown.
“Una scelta a sorpresa, ma quando parli dei Pacers che hanno ceduto O'Neal, chiaramente devi andare su un big“. Le parole di Marc Jackson il quale si apprestava da commentatore a dire la sua ogni scelta.
“Hibbert è molto efficiente in post basso e i Pacers avevano bisogno di uno che segni sotto senza O'Neal“. Le parole invece di Jeff Van Gundy.
Chiaramente senza Jermaine O'Neal la qualità del gioco in post dei Pacers si era vista nella scorsa stagione quando il lungo sei volte all-star è venuto a mancare per infortunio, seppur ci fosse un giocatore simile come Ike Diogu a marcire in panchina.
13.4 punti (tirando con più del 60%), 6.4 rimbalzi e 2.2 stoppate a partita le cifre di Hibbert nel suo ultimo anno da senior, ma ancora molta gente ha negli occhi la grande prestazione nel torneo NCAA dell'anno scorso contro Greg Oden, considerato il centro del futuro dai grandi esperti.
Se Hibbert si fosse dichiarato al draft un anno fa difficilmente sarebbe stato scelto dopo la scelta numero 5, allora ci si chiede: nel giro di un anno possibile uno stravolgimento così al ribasso?
Una statura imponente, una buona mano, un grande senso della posizione e delle ottime doti a rimbalzo, tutti i mezzi per essere una solida presenza in post basso ci sono tutti, ma le sue quotazioni al ribasso dopo un anno autorizzano gli scettici a pronosticarlo come un flop.
Per qualcuno potrebbe essere il centro del futuro per Pacers, qualcun altro invece dice che al massimo sarà un Nazr Mohammed. Chi sarà Roy Hibbert?
Brandon Rush: "Sarò il prossimo Reggie Miller"
Larry Bird aveva sistemato la faccenda della point guard prendendo T.J. Ford prima del draft, a quel punto la sua intenzione era quella di prendere con la scelta n.11 Brandon Rush, ma non si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi disponibile Jarred Bayless, alla vigilia quasi nessuno lo avrebbe tolto dai primi 10.
Con Bayless disponibile, ma con Ford e Tinsley già in quel ruolo Bird ha pensato bene di approfittare dell'occasione girando la combo guard di Arizona a Portland che sceglieva con la 13, ordinando loro di prendere Rush e allo stesso tempo di accaparrarsi così anche Jack.
Brandon Rush è una guardia/ala ma nella NBA giocherà sicuramente come SG, ruolo in cui potrà anche sfruttare un buon fisico. E' un ottimo atleta, un buon tiratore dalla lunga distanza ma se la cava anche a rimbalzo considerando il ruolo.
Rush compie 23 anni a luglio, per questo fa parte di quei giocatori che in qualche modo secondo Bird hanno avuto una buona istruzione e quindi una certa maturità , anche per gestire il successo.
Ad accompagnare Rush al draft c'erano il fratello Kareem, lo zio e il suo migliore amico di Kansas, Tim Blackwell. “Tutte le volte che qualcuno realizza quello che vuole, è sempre meraviglioso” – ha fatto sapere Blackwell – “Sono molto contento per lui“.
Rush ha detto che gli piacerebbe giocare ai Pacers insieme al fratello, il quale è diventato free agent e potrebbe rinnovare il contratto. “Ci sarebbe niente di più di una rivalità familiare“. Assicura però il fratello.
“Kareem Rush è un ottimo giocatore” – ha detto Bird – “Suo fratello ancora di più, sa difendere“. Eppure sotto O'Brien Kareem non si è affatto comportato male in difesa..
L'agente di Rush, Mark Bartelstein, ha detto invece che Rush ha impressionato i Pacers sin dall'inizio.
Un ruolo importante in questi Pacers potrà ritagliarselo, ha tutte le caratteristiche per ben integrarsi nel sistema di coach O'Brien.
“Reggie Miller” – ha affermato con convinzione Rush – “Voglio provare ad essere il prossimo Reggie Miller. Questo è il mio obiettivo qui“.
Una promessa impegnativa da parte del prodotto di Kansas e solo i tifosi dei Pacers sanno quanto lo sia…
Al via la Summer League
Anche questa estate i Pacers saranno protagonisti della Orlando Pro Summer League che si disputerà dal 7 al 11 luglio. Insieme a Indiana giocheranno Miami, Seattle, Chicago, New Jersey e ovviamente Orlando.
Il roster per i Pacers è ancora un rebus visto che sorge un problema: le trades effettuate il giorno del draft saranno ufficializzate il 9 luglio, ovvero due giorni dopo l'inizio del torneo. C'è il rischio che non si vedranno all'opera i rookies Brandon Rush e Roy Hibbert.
Intanto il calendario:
Lunedì 7 luglio - Indiana vs. Seattle
Martedì 8 luglio - Indiana vs. Chicago
Mercoledì 9 luglio - Indiana vs. Miami
Giovedì 10 luglio - Indiana vs. Orlando
Venerdì 11 luglio - Indiana vs. New Jersey