Pagelle alla boa: AL East

Andrew Friedman, capace di costruire questi grandi Rays

Siamo a metà  stagione, parecchie squadre hanno già  attraversato la boa delle 81 partite stagionali, mentre altre lo faranno questa settimana. Proviamo allora a valutare questi primi 3 mesi, dando un voto alle squadre, soprattutto in base alle aspettative pre-stagionali. Iniziamo con l'AL East.

AL East

Boston Red Sox: 9. I campioni del mondo stanno facendo esattamente quello che ci si attendeva da loro. Sono in testa alla division, hanno il miglior record della lega, sono stati la prima squadra a raggiungere le 50 vittorie. E lo stanno facendo senza David Ortiz, con un Manny Ramirez in declino e nonostante abbiano perso Mike Lowell ad inizio stagione per infortunio. Aggiungiamo che Schilling non ha visto e non vedrà  il campo quest'anno, che Colon (pescato dalla free agency) si sia fatto male, che Buchholz sia tornato nelle minors e che anche Matsuzaka abbia fatto una gita in DL e si capisce come non sia stata una passeggiata di salute essere in testa. Ma la squadra è profonda, ha sostituti all'altezza in ogni ruolo, una marea di giovani pronti alla ribalta ed un JD Drew fuori dal mondo. Fortissimi. Ah, diciamolo: Francona sta avendo una grande stagione da manager, molto migliore di quella (ugualmente vincente) dell'anno scorso.

Tampa Bay Rays: 10. Hanno cambiato nome, ed hanno anche cambiato risultati. Baseball Prospectus, il sito sabermetrico per eccellenza, pronosticava 89 W per loro, e molti hanno riso. Non ride più nessuno adesso. Sono la seconda squadra non solo della division (a mezza partita dai Red Sox), ma dell'intera lega. Se sono a mezza partita da Boston, questo non è colpa dei campioni, ma merito loro. Ce l'hanno fatta senza avere il principe Kazmir sul monte per 3 settimane, ma per il resto è stata un'incredibile esplosione di giovani. Stanno tutti rendendo alla grande ed Evan Longoria nelle ultime 2 settimane ci sta regalando dei flash di immensità . E' andato bene anche il trade di Delmon Young per Matt Garza. E' migliorata la difesa, è migliorato il bullpen, è migliorato il pitching. E' una grande squadra. Attenti, perchè sono in ritmo per 97 W. Potrebbero calare, ma a questo punto è il caso di prenderli sul serio.

New York Yankees: 6. Sono a 5 partite dalla vetta, e tutto sommato poteva andare molto peggio considerati i tanti infortuni avuti a più riprese (i più devastanti dei quali sono stati senza dubbio quelli di Wang, Posada, A-Rod ed ora pure Matsui). Non solo infortuni però, ma anche una programmazione sconsiderata, che non ha portato profondità  al pitching. Anche la gestione di Joba Chamberlain ha fatto storcere parecchio il naso. Se non ci fosse stato un sontuoso Mike Mussina a reggere la baracca, la stagione sarebbe già  andata. Ma anche così è dura, perchè manca profondità  nel roster per sostituire adeguatamente gli infortunati e slumpanti, e gente come Cano, Abreu e Jeter quest'anno ha deciso di giocare un po' pochino. Come detto però, sono in corsa nonostante gli infortuni e quindi per ora sono sufficienti, senza considerare che potrebbero sempre aggiungere qualcosa via trade. In un'altra division avrebbero vita molto più semplice, ma le due davanti sono indemoniate e quelle dietro non sono le classiche “ultime” delle altre divisions…

Baltimore Orioles: 7,5. Sono sopra .500, non sono ultimi, e sono ringiovaniti. Certo, non arriveranno più in alto della quarta posizione e potrebbero tranquillamente scivolare all'ultimo posto alla fine, ma stanno ricostruendo bene. Se ne sono andati Bedard e Tejada e la squadra è migliorata in virtù di tante piccole mosse fatte qui e lì. La rotazione regge, Guthrie è un pitcher vero, ed anche il bullpen è abbastanza quadrato, con Jim Johnson che pare aver trovato la propria dimensione. Manca peso al lineup, e certe posizioni (interbase soprattutto) sono un buco nero offensivo, ma anche se il presente ed il futuro a breve termine non possono che essere di transizione, adesso forse si vedono dei raggi di sole filtrare dalle nuvole. Ne riparliamo tra due anni, comunque la strada intrapresa è probabilmente quella giusta, solo che il cammino è molto lungo.

Toronto Blue Jays: 4. Non si può avere un pitching come quello dei canadesi ed accoppiarlo con quel lineup. Non ci è piaciuta la gestione di Frank Thomas, c'è molta confusione e questo ha portato al licenziamento (tardivo?) del manager Gibbons. Ricciardi ha anche attirato le critiche per le sue parole su Adam Dunn (definito uno che non ama il baseball), gratuite ed immotivate. La squadra è sotto .500, nonostante il talento di Halladay, Burnett e McGowan ed i buoni risultati ottenuti da Marcum e Litsch, meno talentousi ma comunque efficaci. Il bullpen è forte. Il lineup no, come detto e la scusante dell'infortunio di Vernon Wells regge fino ad un certo punto, perchè stanno andando male tutti, chi più chi meno. Soprattutto deludente è stato Alex Rios, per quanto ci riguarda. Magari si scalderanno ad un certo punto, ma è poco, molto poco e senza attacco non si va da nessuna parte. La farm, a parte Travis Snider, non ha prospetti autentici. Tempi amari per il Canada che devono accontentarsi dei lanciatori, solo per vederli spesso perdere a causa del mancato supporto offensivo. Male, male, ed ancora dobbiamo capire a cosa serva David Eckstein se non a fare la mascotte. Ah, già , gli intangibili e sa come vincere.

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