La ricostruzione di Washington

Dal futuro di Arenas dipenderà  anche in larga parte il futuro dei Wizards

All'inizio dell'anno, molti davano Washington come una delle possibili migliori squadre della Eastern Conference, più o meno al livello delle varie Orlando, Cleveland e Toronto, anche in virtù del fatto che una squadra con tre giocatori come Arenas, Butler e Jamison, non poteva non essere inserita tra le prime della classe nella parte Est della Nba.

Di sicuro, chi aveva predetto questo possibile risultato dei Wizards, verso metà  febbraio si era mangiato la lingua, visto l'ennesimo problema di Agent Zero al ginocchio infortunato l'anno passato, i continui fastidi cui era stato soggetto Butler, e il record che recitava 25-29 con una serie di dieci sconfitte in undici partite.

Da quel momento in poi, però, la squadra allenata da coach Jordan si è ripresa, tornando all'interno della griglia dei playoff prima, e raggiungendo il 5 posto poi.

Alla fine della stagione, il record diceva 43 vinte e 39 perse, che nella Eastern Conference di quest'anno è valso il quinto posto, e quindi l'accoppiamento con i Cleveland Cavaliers al primo turno di playoff; la serie contro Lebron James e compagni è stata segnata più dalle scaramucce verbali fuori dal campo tra lo stesso James e Stevenson (che in un'intervista precedente aveva definito il prescelto come un giocatore sopravvalutato), e per i colpi proibiti che i giocatori si sono scambiati sul parquet, la maggior parte delle volte solo per tentare di dimostrare chi era il più forte fisicamente, piuttosto che dal bel gioco sul campo.

Il 4-2 finale ha sorriso ai Cavs, che hanno dimostrato di essere più pronti dei Wizards per un palcoscenico come quello dei playoff; Arenas, tornato nelle prime due partite della serie, non è riuscito a continuare in quelle successive per il troppo dolore al ginocchio, e anche quando ha giocato, non ha inciso come ai vecchi tempi (anche se in gara uno, nei primi minuti in cui è stato in campo ha messo a segno quattro triple, di cui una da almeno 9 metri).

L'addio di Arenas

Tutte le parole spese dal General Manager dei Wizards, da Arenas, o dai suoi compagni, sono diventate inutili, quando l'ex giocatore dei Warriors ha deciso di interrompere la sua avventura a Washington, esercitando l'early termination option del suo contratto (rifiutando i 12.8 milioni di dollari per l'anno prossimo), per cercare di accasarsi in un'altra squadra questa estate, diventando così un free agent.

Ecco che quindi tutte le dichiarazioni di Grunfeld fatte fino a quel momento facevano parte solo di un copione da recitare:

Siamo sulla stessa lunghezza d'onda di Gilbert, perché noi vogliamo confermare Jamison, e quindi tenere anche Arenas. Lui è un supporto per i suoi compagni, ed è contento di giocare con Antawn. E questo è il nostro obiettivo per il prossimo futuro.

In quanto dopo il comunicato ufficiale del giocatore, il GM non è rimasto sorpreso e ha detto:

E' qualcosa che sapevamo che voleva fare, ed è qualcosa che ci aspettavamo. Perciò è stata solo una formalità .

Draft 2008

L'estate del GM di Washington Ernie Grunfeld, sarà  molto calda: il primo punto sarà  scegliere bene al draft, la scelta è la diciottesima, una posizione dove se si riesce a pescare un giocatore alla David West si viene eletti come geni, mentre se si sceglie, ad esempio, un Pecherov (come fatto nel 2006 con la stessa posizione disponibile), si finisce alla gogna mediatica; di certo i Wizards hanno bisogno di un ricambio sotto canestro, visto che Etan Thomas, Blatche e Songaila non forniscono grandi sicurezze, ma un'altra carenza potrebbe essere ritrovata nella posizione di playmaker, vista la partenza di Arenas e le caratteristiche più da guardia di Daniels e Mason Jr.

Le ultime scelte al draft non sono state esaltanti: l'anno scorso alla numero 15 è stato preso Nick Young, giocatore di grande talento, ma ancora acerbo per il palcoscenico Nba, mentre nel 2006 la scelta è caduta appunto su Pecherov, che non ha convinto minimamente.

Quest'anno, invece, i vari mock draft danno tra i papabili JaVale McGee da Nevada, un big manmolto mobile, ma ancora molto indietro dal punto di vista del gioco, JJ Hickson da NC State, una power forward di stampo anni '80, non un super atleta dal punto di vista fisico ma con ottimi movimenti in post e un corpo pronto per la Nba, oppure Joey Dorsey da Memphis, finalista con i suoi Tigers nel campionato Ncaa, dove ha dimostrato di essere un atleta incredibile, con un fisico strepitoso, e con un'ottima attitudine alla stoppata. Ma ora che Arenas ha liberato un posto da point guard, l'idea potrebbe cadere anche su Mario Chalmers, giocatore decisivo per Kansas nella vittoria in finale Ncaa.

Queste le parole di Grunfeld a proposito del draft:

Se guardiamo al draft, pensiamo di poter scegliere un buon giocatore in diciottesima posizione, perché è un draft profondo. Non scartiamo comunque la possibilità  di scambiare la scelta se dovesse esserci l'opportunità .

Operazioni di mercato

Per quanto riguarda la riconferma dei giocatori in scadenza, invece, la situazione sarà  addirittura bollente a Washington: Antawn Jamison è in scadenza contrattuale, e per riconfermarlo il proprietario dovrà  sborsare più dei 16 milioni di dollari che il giocatore percepiva quest'anno; vista l'uscita dal contratto di Arenas, lo spazio salariale c'è, sarà  da vedere se il giocatore accetterà  di firmare. Le nuvole all'orizzonte, ad ogni modo, non minacciano pioggia o tempesta.

Il secondo nodo da sciogliere per Grunfeld sarà  la scelta del giocatore che andrà  a formare il nuovo "big three" con Jamison e Butler, dopo la partenza di "Agent Zero": tra i possibili candidati ci potrebbero essere Ben Gordon, Monta Ellis, che è un restricted free-agent, o anche un giocatore come Delonte West o come Udrih, che potrebbero trovarsi bene come playmaker nel sistema offensivo di coach Jordan.

E l'anno prossimo?

Cosa succederà  agli Wizards la prossima stagione? Ovviamente quasi tutto dipenderà  dalla riconferma o meno di Jamison e da chi la dirigenza gli affiancherà  in regia. Se il giocatore dovesse rimanere a Washington, e tra i free agent si riuscisse a trovare l'uomo giusto al sistema offensivo di coach Jordan, allora il risultato ottenuto in questa stagione potrebbe essere migliorato, magari con il passaggio del primo turno ai playoff, risultato che non è mai arrivato negli ultimi anni.

Per raggiungere questo obiettivo, però, oltre alla riconferma dei due giocatori sopraccitati, ci sarà  bisogno di inserire nel roster almeno un giocatore di peso vicino a canestro, sia per i dubbi riguardo al fisico dello sfortunato Thomas, sia per il suo cattivo rapporto con Haywood, con il quale ha avuto più volte dei battibecchi negli anni scorsi.

In caso di mancata conferma di Jamison, invece, la dirigenza dei Wizards potrebbe rivolgere le sue attenzioni verso un giocatore come Josh Smith, che questa estate diventerà  un restricted free agent, oppure potrebbero cercare di convincere Jermaine O'Neal o Elton Brand, a esercitare l'opzione di uscita dal loro contratto, due All-Star che hanno avuto problemi fisici in questa ultima stagione.

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