Nelle due gare giocate a L.A.,Ray Allen è stato il migliore dei Big Three
I Boston Celtics espugnano lo Staples Center di Los Angeles in Gara4 delle Finals e sono ormai vicinissimi al 17esimo titolo della loro storia:91-97 il punteggio finale in loro favore.
Al termine di un match dall'andamento incredibile la franchigia del Massachusetts si ritrova infatti avanti 3-1 nella serie e mai nessuno è riuscito a rimontare un simile svantaggio nella finalissima.
Inoltre i Celtics sono l'unico team ospite ad aver vinto una partita di post season nell'arena più famosa della California:i Lakers avevano fatto propri tutti i precedenti 9 incontri casalinghi.
Ma adesso questo non conta più e per gli uomini di Phil Jackson è davvero una sconfitta amarissima per due motivi:number1 perché avvenuta contro i rivali storici,quelli che vuoi battere più di tutto e tutti,number2 perché i padroni di casa ad un certo punto erano avanti di 24 punti!
Bryant e co. conducevano 35-14 dopo i primi 12 minuti,uno show a senso unico e da lì alla fine del primo tempo perdevano soltanto 3 punti,troppo pochi per poter realmente pensare ad un prepotente ritorno celtico:a metà gara il punteggio vedeva i gialloviola avanti 58-40.
Poi l'inizio dell'incubo:il team losangelino entrava in completa confusione e a 12 minuti dalla fine conservava soltanto 2 punti di vantaggio sui rivali biancoverdi:73-71.
Sarebbero stati sufficienti,ma ormai Boston si era letteralmente scatenata e con un parziale di 26-18 faceva suo l'ultimo periodo,l'incontro e"
E chissà !
Quanto alle prestazioni dei singoli giocatori,è giusto cominciare da Kobe Bryant:era il più atteso,la grande speranza dei californiani,ma dopo una brillante Gara3 Kobe si è perso nella morsa della celeberrima difesa nordamericana:il suo 6/19 dal campo è poca cosa"in totale 17 punti e 10 assist,come a dire,amici miei io non ci riesco,pensateci voi!
E i suoi "sudditi" Gasol e Odom hanno retto finchè hanno potuto:17punti +10r. per lo spagnolo,19p e 10r. per Lamarvellous.
Il povero Sasha Vujacic,eroe dell'ultimo incontro,"affogava" in qualcosa più grande di lui e concludeva il match con un misero 1/9 e 3 complessivi punti.
Infine 10 punti per Radmanovic,forse il lacustre più deludente della serie(ma i Celtics probabilmente non li doveva battere lui") e 13p per Fisher.
I biancoverdi gongolano e si preparano al triplo match point,sperando di sfruttare il primo e dare la buonanotte ai tristi rivali.
Ancora una volta la loro difesa(tranne che nel primo quarto")è risultata vincente ma stavolta è cambiato qualcosa soprattutto davanti:le pessime statistiche di Gara3 con Pierce&Garnett che uscivano con un complessivo e disarmante 8/35 al tiro sono soltanto uno sbiadito ricordo:20 punti con 6/13 e 7assist per Pierce,16p+11r. per Garnett.
Ancora un'ottima prestazione per Ray Allen,19p+9r.
Un contributo fondamentale per battere i Lakers arrivava dalla panchina:Posey e House giocavano 25 minuti ciascuno,realizzando rispettivamente 18 e 11 punti.
Per Rondo,reduce da un infortunio,17 minuti e 5 punti.
E a proposito d'infortuni,anche Perkins è uscito con una spalla dolorante,la sua gara è durata soltanto 13 minuti. Vedremo se potrà essere recuperato per la prossima partita.
Gara5 è in programma ancora allo Staples domenica sera ma ormai il destino appare segnato:Phil Jackson dovrà inventarsi chissà cosa per rimettere in carreggiata il proprio team,questa è una sberla che non si dimentica facilmente.
Rabbia e incredulità si potevano leggere nei volti dei tifosi che abbandonavano lo stadio:aver di fronte la grande occasione per sotterrare anche nel morale il tuo nemico e lasciarsela sfuggire così"certo,può capitare ma sarebbe meglio non capitasse sull'1-2 con le eventuali ultime due gare da giocare nella tana di quel nemico che tu hai graziato a casa tua,quando stava per soccombere.
E i Celtics? E' incredibile come finora abbiano tremato più con squadre lontane dall'essere contender,come Hawks e Cavaliers che non contro le migliori avversarie possibili.
Rivers ha imparato molto strada facendo,ora manca l'ultimo pezzo per completare un puzzle che sta riuscendo alla perfezione.
Un puzzle che Garnett e co. vogliono terminare il prima possibile perché loro,a differenza dei Lakers,quando si tratta di dover essere spietati non se lo fanno ripetere due volte.