NL East Report #10

Henley Ramirez conferma di essere un fenomeno.

Phillies e Marlins volano via, approfittando delle crisi che a vario titolo stanno attanagliando Braves e Mets: i bombardieri di Philadelphia avevano cercato la fuga con una bella striscia vincente ma Florida è riuscita a bloccarla nello scontro diretto, confermandosi squadra con notevoli attributi.

Due squadre che si assomigliano molto, con attacchi che trainano e rotazioni un po' ballerine, ma che si stanno rivelando le migliori del lotto.
Atlanta continua la sua impressionante sfida contro gli infortuni ma comincia ad accusare vistosamente mentre la sorpresa più negativa viene da New York dove i Mets non riescono ad uscire fuori da una crisi che la sta facendo allontanare troppo dalle posizioni di vertice.

Vediamo i particolari della settimana.

Philadelphia Phillies 39-28

Phila prosegue la marcia e continua a scuotere la classifica, sperando che le avversarie cadano il più lontano possibile.

Inizia subendo l'intoccabile Volquez di questo primo terzo di stagione nello 0-2 contro i Reds, vanificando una ottima uscita di Myers.
Risponde la sera seguente Hamels che, in soli 103 lanci, mette a referto un complete game shutout (5-0) da applausi, paralizzando l'attacco di Cincinnati.

Ci si trasferisce poi al Turner Field, dove Atlanta sta costruendo le fortune della propria stagione: poco importa ai ragazzi di Charlie Manuel che stampano un impressionante sweep ai danni della rivale divisionale ed scavano un solco piuttosto profondo in classifica tra loro ed i Braves.

Partite tiratissime, dove la qualità  superiore del bullpen di Phila risulta decisiva: Victorino si erge a protagonista assoluto nel 4-3 di apertura con due tripli ed un fantastico assist a casa base che chiude il match proprio quando Atlanta lo stava per riacciuffare per i capelli.

Lode invece alle mazze, con homers di Ruiz, Burrell e Rollins nel seguente 6-2, anche questo maturato nel finale; si chiude poi con un 6-3 nel quale il protagonista è Howard con tre doubles e 4 RBI, con la partita che rimane in pareggio sino al nono inning.

Phila si trasferisce in Florida ed incassa una sconfitta (5-4) che matura interamente sui 3 home run concessi da Myers (siamo a 18 in stagione), mentre l'attacco non riesce a compiere la rimonta nonostante Burrell e Rollins spediscano a loro volta la palla sugli spalti.

La sera dopo, nuova L a dispetto di un'altra stratosferica prestazione di Hamels che referta 13 SO in 8 inning: il grand slam concesso da Gordon nel nono condanna i Phillies e ricuce lo strappo in classifica a due sole partite dai Marlins.

Florida Marlins 36-29

Alterna la settimana dei pesci che si riabilitano nel finale contro Phila: si parte espugnando 6-4 Atlanta in extremis, con gli HR di Rabelo e Ramirez nel nono per poi perdere 7-5 la sera dopo, con Nolasco maltrattato sul monte dalle mazze dei Braves.

Si torna a casa per la serie contro i Reds, impattata sul 2-2: nette le due sconfitte (11-3 e 9-4) dove Miller e Hendrikson non mettono in scena una delle loro migliori uscite e nemmeno il bullpen brilla.
Le due W, una ancora una volta al nono (8-7) e l'altra dominata 9-2 con ancora Ramirez protagonista assoluto con 2 HR, sistemano le cose in modo tale da cercare di resistere alla marcia di Philadelphia.

In questo senso, l'impresa migliore viene proprio contro i capo classifica: un tirato 5-4, frutto degli Hr di Ramirez ( sempre presente), Cantu e Jakobs viene fatto seguire da un altrettanto equilibrato 4-2, dove il grand slam di Uggla nel nono decide il match, lanciato splendidamente da Miller che alterna come suo solito uscite penose ad autentiche perle.

Atlanta Braves 32-34

Brutta settimana per i Braves e le dolenti note vengono soprattutto dal bullpen: contro i Marlins, Acosta crolla nel nono concedendo 4 runs per il 4-6 finale, vanificando una discreta uscita di Glavine.

Nel match seguente, Jurriens non brilla ma l'attacco lo salva bombardando Nolasco senza pietà : l'incredibile Chipper Jones scrive 4 su 5 con un solo shot.

Poi arriva Philadelphia e, come già  descritto, Atlanta subisce un sanguinosissimo sweep casalingo in una serie piena di rimpianti per i Braves.

Boyer sciupa la salvezza nel nono ed ancora Acosta perde il match nel decimo nell'opener (3-4).
Reyes cede nell'ottavo dopo una buona uscita, con Bennet che lascia sfuggire via il match nel 2-6 seguente.
Ancora Boyer concede tre punti nel nono nel 6-3 finale.

Siccome le disgrazie non vengono mai sole, Jones è acciaccato e a Chicago (sponda Cubs) si infortuna nuovamente Glavine, non prima di aver dissipato un illusorio vantaggio iniziale.
Ci pensa poi ancora Acosta, protagonista di una settimana da incubo (ERA 21,00 e 11 runs in 3 innings), a rifinire il 5-10 finale.

La sera seguente, salta anche Jurriens ed ad Atlanta mancano così 4/5 della rotazione originale (Hampton, Smoltz e Glavine già  in DL, Hudson l'unico reduce): Bennett prende il suo posto e viene preso impietosamente a pallate dai Cubs (7 runs in 2 innings) per la sesta L (7-2 il finale) nelle ultime 7 partite.

Stagione che sembra prendere una brutta piega per Atlanta, ma che sfortuna tutti questi infortuni che l'hanno minata sin dall'inizio, vanificando gli sforzi di un Chipper Jones superlativo.

New York Mets 31-33

Discesa libera per i Mets che, dopo una vittoria 5-3 sui Giants, inanellano 4 sconfitte filate sul campo dei Padres, non certo una delle superpotenze della MLB.

Un triplice 2-1 dove il bullpen perde clamorosamente colpi con Schoeneweis e Feliciano ad incassare le sconfitte al nono ed al decimo, mentre Santana perde la sfida contro un ottimo Wolf.
Gli attacchi si sbloccano nel quarto match (8-6), dove Pedro Martinez non è brillantissimo ma sono ancora i rilievi ( Wagner e Duaner Sanchez) a perdere il match.

Il ritorno allo Shea Stadium non vede nessun cambio di rotta, con Sanchez ancora massacrato da Arizona nel 9-5 di apertura: solo Pelfrey riesce a bloccare l'emorragia di risultati ma un'altra blown save di Wagner gli nega la meritata W che arriva ugualmente nel tredicesimo inning, grazie ad un walk off HR di Beltran che chiude 5-3 la partita.
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Washington Nationals 26-41

Un mezzo disastro anche in casa Nats, che iniziano perdendo 4-1 contro i Cardinals ma facendo seguire una prova d'orgoglio la sera seguente con un scoppiettante 10-9, illuminato da un attacco finalmente tonico e dal walk off home run di Dukes al decimo inning.

I dolori arrivano con l'arrivo nella capitale dei Giants, che sbriciolano Washington vincendo 4 partite filate e concedendo solo 6 runs: da registrare i deludenti esordi di Mock e Clippard in rotazione e la debacle di Bergmann, picchiato senza pietà  nell'opener (10-1); 6-0, 6-3 e 3-2 gli altri finali.

A Pittsburgh, un raggio di sole illumina il nuvolosissimo cielo dei Nationals sotto forma di un 7-6 ottenuto ancora una volta in extremis, stavolta da Milledge con un 2 run HR al nono inning.
Buona anche la prova di Belliard al rientro dopo i guai fisici, con un ottimo 3 su 4 e soprattutto con 2 homers.

La sera seguente, si torna al vecchio copione con l'attacco che vanifica l'ennesima discreta uscita di Lannan per una sconfitta 3-1 che conferma l'ultimo posto solitario.

Player of the week

Un Henley Ramirez veramente fenomenale vince a mani basse il nostro piccolo award.

12 su 31 con 10 runs, 6 hr e 9 rbi sono il massiccio fatturato dello shortstop di Florida, ottenuto in 8 partite: averlo nel lineup corrisponde ad una apertura di credito illimitata per i Marlins.

Non è una sorpresa, ma Henley conferma il suo inestimabile valore senza mai accusare la minima flessione. Bravissimo.

Next week
Florida: vs Phila, @ Tampa Bay, @ Seattle
Mets: vs Arizona, vs Texas, @ Angels
Phillies: @ Florida, @ St.Louis, vs Boston
Atlanta: @ Cubs, @ Angels, @ Texas (più un recupero in Colorado)
Nats: @ Pittsburgh, @ Seattle, @ Minnesota

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