Ecco Michael Curry,nuovo head coach di Detroit
"Decisioni come questa sono difficili da prendere,soprattutto dopo i successi ottenuti nelle ultime tre regular seasons,tuttavia in questo momento ho sentito il bisogno di fare un cambiamento. Ringrazio Flip per il suo duro lavoro ma è tempo che una nuova voce guidi il nostro team".
Con queste parole pronunciate dal presidente Joe Dumars si è chiusa ufficialmente l'avventura di Flip Saunders sulla panchina dei Detroit Pistons.
E nel pomeriggio,con una conferenza stampa,proprio Dumars presenterà a giornalisti e tifosi il nuovo head coach della franchigia:è Michael Curry,39enne,assistente di Saunders fino a qualche giorno fa.
Dunque la dirigenza ha scelto la linea interna e questa mossa non ha meravigliato nessuno,la nomina di Curry era nell'aria da qualche giorno e si attendeva soltanto l'ufficialità .
Tra l'altro solo qualche ora prima un altro assistente di "Flip" a Detroit,Terry Porter,era stato nominato nuovo head coach dei Phoenix Suns al posto dell' "italo-newyorkese" D'Antoni.
Momento d'oro per gli assistenti,desiderosi di fare il grande passo,e un po' meno per un signore che sperava di arrivare ad un risultato più prestigioso di 3 finali-est di fila.
IL VECCHIO COACH
Saunders abbandona il team dopo aver ottenuto poco più di 200 vittorie a fronte di 90 sconfitte(playoffs compresi). Per la precisione il suo bottino è così suddiviso:
Regular Season: vittorie 176 sconfitte 70
Post Season: vittorie 31 sconfitte 20
Un bel bottino,ma i numeri non dicono,ahilui,che la sua squadra è stata eliminata per tre volte di fila prima di giungere alle Finals,giocate invece due volte su due con quel volpone di Larry Brown in panchina.
E adesso tutti a chiedersi:ha fatto bene Dumars? O era meglio tenere Saunders?
Nell'ultimo team report avevamo difeso il lavoro del coach,giudicandolo "di tutto rispetto"(cioè non eccellente,ma molto valido)e scrivendo che un'altra chance il 53enne allenatore di Cleveland l'avrebbe meritata.
Ora però,dopo aver ascoltato Dumars,dobbiamo dire che il presidente ha probabilmente preso la decisione migliore ed è facile capire perché.
Non avrebbe avuto senso cominciare la stagione con un allenatore sulla graticola,senza una gran fiducia da parte della società e senza che i suoi giocatori lo seguissero adeguatamente.
Scrive Chris Sheridan su Espn.com:"Saunders non è riuscito a guadagnarsi il rispetto dei suoi giocatori".
Forse è un po' eccessivo,in fondo non è che lo mandassero a quel paese ogni mattina"ma è sintomatico di quello che stava diventando il chiodo fisso nelle teste matte(sportivamente parlando") dei Bad Boys e che possiamo così sintetizzare:"seguire il coach non ci porta lontano".
E allora vada per il cambiamento.
Ma adesso che ne sarà di Flip? La sua esperienza a Detroit è l'inizio di una brillante carriera o è stata un punto di arrivo difficilmente raggiungibile in futuro?
Staremo a vedere dove si accaserà ,per il momento diciamo che la sua media-vittorie di 71.5% in regular season è stata più alta rispetto a quella di due famosi suoi predecessori come Brown e Carlisle.
IL NUOVO COACH
Michael Curry è nato il 22 agosto del 1968 in Alabama. Sposato,è padre di tre figli,uno dei quali gioca a football americano.
Ha disputato 11 stagioni in Nba ed è stato anche compagno di squadra di quelli che saranno i suoi futuri allievi:infatti dal 1999 al 2003 è stato un giocatore dei Pistons e nel 1996 ha giocato qualche match a Washington al fianco di Rasheed Wallace.
La sua ultima apparizione sul parquet risale al 2005 con i Pacers,poi il ritiro e il nuovo incarico di assistent-coach.
Un suo vecchio compagno,Jerry Stackhouse ha parlato molto bene di lui,dicendo che fin da quando era in campo Curry si era dimostrato un allenatore-giocatore e la sua nomina era solo una questione di tempo.
Stesse identiche parole pronunciate da Terry Porter,chiamato a dire la sua opinione sul collega.
Dunque Detroit può dormire sonni tranquilli?
Diciamo che Curry infonde fiducia,bella personalità ,conoscenza dell'ambiente e dei giocatori e una voglia di fare grande così,poi bisognerà vederlo all'opera soprattutto nei momenti caldi della stagione,ovvero la post season.
Temendo forse la sua poca esperienza,il 65% del popolo di pistons.com aveva risposto "Avery Johnson" alla domanda:"chi volete come nuovo head coach?",regalando a Curry solo il 18% delle preferenze.
Ma se è vero come è vero che lui era un "mister" già quando giocava,allora i tifosi probabilmente possono essere ottimisti.
E I GIOCATORI?
Ma Dumars in quella famosa conferenza stampa non si è limitato a parlare soltanto dell'allenatore:
"Tutti sono in gioco,non ci sono vacche sacre". Ovvero,potrebbe cadere anche la testa di qualche giocatore importante.
Tutti inizialmente hanno pensato a Rasheed Wallace anche se c'è da dire che l'esonero di Saunders ha reso di fatto la sua partenza più lontana.
I due non si erano mai amati,Rasheed apprezzava più il gioco di Larry Brown,anche se non era il solo a non "stravedere" per Flip. Non crediamo che la dirigenza si libererà del 33enne di Philadelphia,anima della squadra,capace anche nei momenti difficili di guidare i suoi con orgoglio e carisma.
Ma la sua carta d'identità dice che è il più anziano dei Big(per la verità ha 10 giorni di meno di Tony McDyess,ndr) e se vuoi svecchiare un po' il team un pensiero alla sua cessione lo devi fare per forza.
Detroit non ha bisogno di una rifondazione ma soltanto di un ritocco che dia un qualcosina in più quanto a classe e"gioventù,possibilmente non bruciata come Milicic!
Per il resto in questi giorni si rincorrono i rumors,noi torneremo presto con le prime dichiarazioni di Curry da head coach,il pre-draft e chissà ,qualche notizia importante sul fronte mercato