Kevin Pritchard ha rischiato di nuovo il colpaccio al draft…
Il sorteggio del 20 maggio 2008 non ha ricevuto le attenzioni di quello di dodici mesi prima, in parte perché il livello dei giocatori che si apprestano ad entrare nella Lega non pareggia neppure lontanamente quello delle ultime matricole, in parte perché non ci sono pick incedibili neppure i primi due, come dimostrano i rumors che riempiono le pagine di molti siti web americani.
Da qui a dire che una scelta vale l'altra, ne passa.
Lo dimostra l'esultanza con cui a Chicago hanno festeggiato la vittoria della lottery, ma ne è prova anche un curioso episodio che ha reso più emozionante il sorteggio.
Come sapete per Portland c'erano ben poche speranze di ottenere uno dei primi tre pick. Precisamente le combinazioni vincenti per i Blazers erano 6 su 1000.
Una di queste sei combinazioni era 11-9-13-12. Chicago ha vinto la lottery con l'estrazione in ordine delle palline numero 11-9-13-7.
«For a while we flirted with it, – il General Manager dei Blazers confessa di aver sognato ad occhi aperti l'ennesimo colpaccio, ma poi ammette – due anni di fila la prima scelta sarebbe stato davvero troppo. E se dovessi scegliere tra i due, sono contento di avere vinto il sorteggio dello scorso anno.»
«Ho provato a ripetere tutti i gesti dell'anno scorso. Ho provato anche a guardare le palline con dei trucchi da Jedi, ma non ha funzionato… – la parte più divertente dell'intervista radiofonica a Kevin Pritchard è quella in cui il g.m. descrive l'atmosfera precedente all'estrazione dell'ultima pallina – Comunque devo dire che è stato davvero interessante notare le facce degli altri nella draft room, tutte con la stessa espressione, tutte che dicevano “No, loro no. Chiunque ma non Portland!”»
Anche solo immaginare di aggiungere a questi Blazers un asse play-centro del tipo Rose-Oden, così in un colpo solo, rende comprensibile la reazione mista di sconforto e terrore che devono effettivamente aver provato i presenti.
Anyway, tanta paura per niente. La lotteria è stata giustamente vinta da un'altra franchigia e ancora una volta è stato premiato chi non ha fatto ricorso al deprecabile tanking. Ai Blazers, come da pronostico, la tredicesima scelta ed un'estate che non si concluderà senza qualche variazione nel roster.
Trade season
Mentre tutti i pensieri degli appassionati di basket made in USA sono ovviamente rivolti alle imminenti Finals, ventotto g.m. sono già alle prese con la stagione in cui rubano il posto di protagonista ai propri atleti. Uno dei più attivi è certamente Kevin Pritchard, a cui non manca la materia prima da barattare per ottenere l'ingrediente mancante per la ricetta vincente.
«Per continuare a migliorare dobbiamo muoverci molto bene sul mercato. Ma sono convinto che questa squadra sia in grado di crescere anche senza operare alcuna trade. – Pritchard insomma ribadisce la linea d'azione degli ultimi due anni: non cambiare tanto-per-fare, da un lato valutare ogni proposta in arrivo, dall'altro avere un ruolo attivo, propositivo – Abbiamo molte opportunità per migliorare il roster e di certo non staremo seduti ad aspettare che qualcosa ci caschi dal cielo. Saremo molto aggressivi nel prossimo mese».
Brian Wheeler, una tra le voci più vicine al management oregoniano, pochi giorni fa ha incontro il g.m. dei Blazers. Il resoconto di questa chiacchierata è finito nel suo “Wheels after work” nel quale ha confermato alcuni rumors.
I Grizzlies hanno proposto Mike Miller in cambio di Travis Outlaw e la prima scelta dei Blazers. Pritchard da tempo apprezza la guardia di Memphis, ma ha considerato eccessiva la richiesta del pick #13 oltre al miglior amico di Brandon Roy. Offerta gentilmente declinata e l'impressione è che non ci sarà neppure una controproposta.
Wheeler sostiene inoltre che il seguitissimo Josè Calderon non è più un'opzione per Portland, né per qualsiasi altra franchigia. Toronto ha messo sul mercato T.J. Ford, non considera alcuna offerta per il play spagnolo ed è pronta a pareggiare ogni offerta che verrà presentata al giocatore in scadenza di contratto (restricted).
Ma c'è un altro spagnolo in arrivo nell'Oregon. Sebbene non ci potrà essere alcuna ufficialità prima del 1 luglio, Wheeler si sbilancia e sostiene che «it would be an upset of mammooth proportion if he [Rudy Fernandez, ndr] is not a trailblazer next year».
Che gli avrà confidato Kevin?
Fernandez è anche uno dei principali oggetti di discussione del momento. In diversi radio-show l'ho sentito presentato come “the next Ginobili”. A tal proposito Mike Barrett, altro blazers-insider, ha saggiamente commentato «Negli ultimi anni sono arrivati sempre ottimi giocatori provenienti dai campionati europei. Quando sono alti si dice sempre il nuovo Nowitzki, se sono delle guardie allora il paragone è sempre con Manu…» Come a dire, sono ancora paragoni prematuri e azzardati.
La tredicesima scelta
Ma più di ogni altra cosa in Oregon radio-show, podcast, articoli, forum, tutti discutono sulla scelta al primo giro. Cosa farne?
Alcuni hanno interpretato quell'atteggiamento aggressivo promesso da Pritchard come l'ennesimo tentativo di scalare posizioni nel Draft Board. Ma vale la pena salire ancora nel tabellone delle matricole, quando hai una squadra ricca di talento ma con l'età media più bassa della Lega?
Un'altra corrente di pensiero è quella che fa riferimento alle numerosi dichiarazioni, sia del g.m. che di coach McMillan, in cui è stata posta l'enfasi sull'importanza di un veterano come James Jones dentro e fuori dal campo.
Add experience è così il motto di chi si auspica la cessione del pick #13 e di qualche giocatore (Jack, Webster, Outlaw, Frye, LaFrentz) per arriva da subito ad un giocatore di comprovato valore che possa occupare il ruolo di starting point guard (relegando Blake al ruolo di backup).
Quest'ultima ipotesi sembra la più credibile, ma Pritchard vuole essere sicuro di raggiungere un giocatore che possa essere all'altezza di sostenere il ruolo di play titolare in una squadra che vuole arrivare a giocare per il titolo nell'arco di un paio d'anni. Ottenere un giocatore di questo valore già quest'estate mi sembra alquanto improbabile.
Nonostante tutti questi punti interrogativi, ogni anno chi si presta a compilare i vari mock draft prova ad azzeccare il pronostico. L'Oregonian ha fatto il punto su cosa si dice in giro per la rete a proposito di questa tredicesima scelta. Il nome di Gallinari è sparito, destinato a posizioni più alte. Restano invece quelli di Joe Alexander, Chase Budinger, Russell Westbrook, Kevin Love, Darrell Arthur, DJ Augustin, Anthony Randolph, Donte Green.
Le ultimissime news (fonte il podcast ufficiale di blazers.com) mettono in prima fila il miglior giocatore disponibile a quel punto, l'ala piccola Alexander, seguito da una combo guard dalle spiccate doti difensive, Westbrook, e dalla migliore point guard dopo Rose, cioè Augustin.
La storia ci ricorda che una tredicesima scelta non va mai sottovalutata. Tra gli esempi più clamorosi è obbligatoria la citazione per Kobe Bryant ('96) e Karl Malone ('85), mentre il miglior giocatore nella storia della franchigia dell'Oregon venne scelto addirittura con il pick #14: Clyde Drexler ('83).
Dopo aver letto questi nomi, ritorniamo al tema iniziale e riproponiamo la domanda: questa scelta è da cedere oppure no?
L'opinione di chi vi scrive è che la strada da seguire sia quella della rinuncia alla prima scelta, a patto di ricevere un giocatore utile da subito e destinato ad avere un ruolo anche nella squadra che tra qualche anno proverà a conquistare un titolo.
In caso contrario, Pritchard ha detto che ci sono 5-6 giocatori solidi su cui sta concentrando le proprie attenzioni. La linea verde negli ultimi anni ha portato discreti risultati, no?
Frammenti
Second round picks ~ Portland ha 3 scelte al secondo giro del draft. Curiosamente nessuna di questa è quella che gli spetta di diritto. Il pick di Portland è infatti finito ai Sonics (via Boston), mentre da precedenti operazioni di mercato i Blazers hanno ricevuto una seconda scelta da Memphis (#33), da New York (#36) e da Phoenix (#55).
Una freschissima notizia ipotizza un possibile scambio tra Orlando e Portland, con la prima scelta dei Magic che passa ai biancorossoneri in cambio delle tre seconde scelte dei Blazers.
Workout ~ Da mercoledì si inizia con i workout alla ricerca del potenziale steal. Tra i primi ad essere visionato ci sarà Ty Lawson, point guard che recentemente si è messo in luce al pre-Draft Camp di Orlando, anche se le sue quotazioni sono crollate nel corso dell'ultimo anno.
Rip City voice ~ Bill Schonely è stato per 30 anni play-by-play announcer dei Blazers ed ora, 78enne, ha ricevuto l'onore che meritava dalla propria città . In una cerimonia che ha avuto luogo presso il municipio di Portland, il City Council ha proclamato che sosterrà la candidatura della voce della Blazermania come nuovo membro per la Naismith Memorial Basketball Hall of Fame di Springfield.