AL Central Report 26/09-1/10

Mauer e Stewart hanno di che gioire: è pennant per i Twins!

L'incredibile è avvenuto: i Detroit Tigers - che sembravano aver superato il momento critico - hanno avuto un vero e proprio cedimento strutturale, inspiegabile visto il momento topico della stagione, e dovranno accontentarsi della Wild Card. Con ben 5 sconfitte consecutive subite nello stadio di casa, la squadra non solo ha dato ai propri tifosi una colossale delusione (vedi i tre sellouts per vedere i propri beniamini venire spazzati via dai Royals!) ma si è anche complicata la vita in sede di postseason: invece di ricevere gli A's, ora i Tigers dovranno andare a New York, ospiti dei temibili Bronx Bombers.
Ma focalizzarci sui Tigers rischierebbe di sottovalutare lo straordinario risultato di Minnesota, che ha conquistato il Pennant completando una rimonta storica: i Twins erano sotto di 12 partite e mezzo al 27 Maggio… di 11 al 27 Giugno" di 8 e mezzo al 27 Luglio" di 5 al 27 Agosto" di sole 2 al 10 Settembre" ed infine sopra di uno a fine stagione! Ora Minnesota, favorita dal vantaggio campo (hanno il miglior record casalingo delle Majors con 54-27), ospiterà  Oakland in uno scontro tra due delle migliori rotazioni dell'intera MLB.

Le Squadre

Mai così alti in questo recap, i Minnesota Twins (96-66) hanno trovato senza dubbio il momento più opportuno di scalare la testa della classifica: l'ultima partita della regular season. Un pennant che sembrava irraggiungibile ai più farà  dunque bella mostra di sé al Metrodome nella prossima stagione, a rendere i giusti onori ad una squadra mai doma nella rincorsa - disperata, ma infine vincente – dal terzo al primo posto.
La settimana dei Twins non è stata comunque perfetta: senza il crollo verticale dei Tigers, un record di 3-3 non avrebbe potuto assicurare ai Gemelli la vetta della AL Central; e invece è stato loro sufficiente vincere "solo" 2 volte contro i Royals (i veri protagonisti della settimana) e conquistare la sola gara-3 contro gli White Sox, dopo aver perso le prime due. Come al solito, punto di forza anche in questa settimana la sicurezza del bullpen, che ha chiuso la stagione con la migliore ERA delle Majors, con 2.93, e la clutchness dell'attacco, sempre produttivo nei momenti decisivi.
Ad illustrare ancor più la stagione dei Twins vi sono i record personali dei suoi migliori giocatori. Santana si è confermato il miglior SP dell'American League, conquistando l'ambita Triple Crown: primo in vittorie con 19 (pari merito con Wang, NYY), primo in ERA con 2.77 e primo anche in strikeout con 245. Ovviamente per lui Cy Young assicurato ed anche possibilità  di MVP assoluto. In attacco, Mauer è diventato il primo catcher nella storia dell'American League a primeggiare in media battuta, con una straordinaria BA di .347 che gli ha consentito di battere la concorrenza degli Yankees Jeter e Cano.

Dopo mesi come capiclassifica, niente pennant per i Detroit Tigers (95-67). L'esito della stagione non può che lasciare l'amaro in bocca agli uomini di Leyland: cinque sconfitte nelle ultime partite casalinghe, due contro Toronto e soprattutto tre nel pesantissimo e incomprensibile sweep subito da Kansas City. Tutta la freddezza ed il cinismo dimostrati nel corso della stagione sono come svaniti, lasciando la miglior rotation delle Majors in balia delle risibili mazze dei Royals, che hanno messo a segno ben 28 punti nelle tre gare in questione. Simbolo della disfatta di Detroit sono le due sconfitte patite dal lanciatore leader, il veterano Rogers, una da partente e l'altra nella sua prima apparizione da rilievo dal 2003 occorsa proprio nella sfortunata sconfitta finale che ha condannato i Tigers alla seconda piazza.
Questo risultato ovviamente complicherà  la vita di Detroit ai playoffs. Da un punto di vista prettamente oggettivo, perdere il vantaggio campo e dover andare allo Yankee Stadium è un colpo durissimo, vista la caratura dell'avversario; ma ancor più gravi potrebbero essere le conseguenze del contraccolpo psicologico dovuto alla caduta della presunzione di imbattibilità  che i partenti sembravano aver acquisito. Insomma, la strada per portare le World Series in Michigan è impervia, ma nel baseball - e ora i Tigers lo sanno, essendosi trovati dal lato sbagliato dell'impresa - non esistono traguardi irraggiungibili.

A conclusione di quest'annata niente più che discreta che i Chicago White Sox (90-72) hanno appena portato a termine, bisogna annoverare un'ultima delusione: non essere riusciti a incidere sull'assegnazione del pennant, concedendo ai Twins in gara-3 della serie finale vittoria e successo divisionale. La settimana dei rilassati White Sox ha portato dunque un decente 3-2, considerando anche la vittoria a Cleveland nella serie già  iniziata la settimana scorsa.
Per l'anno prossimo, gli obiettivi di lavoro del Manager Guillén sono evidenti. La rotazione è potenzialmente una delle migliori della Lega, con il possibile innesto in pianta stabile di McCarthy può ancora migliorare, ma bisogna insistere sull'aspetto psicologico visto che tutti i partenti hanno vissuto fasi di crisi; il bullpen è sicuramente da rivedere profondamente, viste le insufficienti statistiche - record di 18-20 con ERA a 4.27 - in parte causate dalla deludente stagione di due ex-fenomeni del 2005 come Cotts e Politte. Passando all'attacco, il lineup si è seduto troppo sul rendimento dei big three (Thome, Konerko e Dye), mentre i contattisti e i rubatori di basi - uno per tutti, Podsednik - non hanno reso al livello delle loro potenzialità .
La materia prima dunque c'è, il manager gode della fiducia del front-office: vi sono tutti i presupposti per ritornare a brillare.

Altrettanto faticosa sarà  l'offseason dei Cleveland Indians (78-84), che a differenza dei rivali ha saputo chiudere in bellezza di fronte al proprio pubblico, con una sola sconfitta nella già  citata serie - comunque vinta - contro gli White Sox ed un sonoro sweep conclusivo ai danni dei Devil Rays, condannati alla tripla cifra di sconfitte ed al peggior record delle Majors.
Cleveland ha avuto come trademark della stagione la potenza del proprio attacco e la durability della rotazione, e questi saranno i punti di forza anche per l'anno prossimo, con la conferma integrale del pitching staff partente ed il mantenimento delle mazze più efficaci, come Sizemore e Hafner. Mentre va migliorato l'infield, con la posizione di 2B tutta da coprire ma anche gli angoli da rivedere, quello su cui andrà  spesa la maggior mole di lavoro (e denaro) è senz'altro il bullpen: tutti e sette gli slot dei rilievi sono da coprire, compreso il closer, vera necessità  dalla cessione ai Braves di Wickman.
Il manager Wedge ed il GM Shapiro dovranno dunque rimboccarsi le maniche per risollevare una franchigia che l'anno scorso lottava per la postseason, e quest'anno ha concluso con 15 W di meno ed un record negativo.

Veri e propri mattatori della settimana, i Kansas City Royals (62-100) sono stati ago della bilancia della Division più forte delle Majors. I Royals hanno disputato due serie in trasferta, su due tra i campi più difficili: il Metrodome di Minneapolis ed il Comerica Park di Detroit. Se l'1-3 conseguito in Minnesota era prevediile ed ampiamente atteso, sconvolgente per gli equilibri della classifica è stato lo sweep del fine settimana ai danni dei Tigers. Incredibile come un attacco così debole, capace di segnare solo 10 punti in 4 partite contro i Twins, si sia trasformato con l'aria del Michigan producendo ben 28 punti in tre incontri. Tale risultato appare ancor più clamoroso se pensiamo ai trend stagionali: i cugini poveri del Missouri avevano contro i Tigers l'infimo record di 1-14, a fronte di un dignitoso 6-10 contro i Twins.
Ottenuta per la quarta volta nelle ultime cinque stagioni la disonorevole quota 100 sconfitte, l'offseason si prospetta molto lunga per il front-office di Kansas City. Difficile dire quale sia il campo che necessita maggiori ritocchi, data la drammaticità  della situazione: senz'altro bisogna aumentare la stabilità  della rotazione, essendo insostenibile l'arrivare a schierare addirittura 12 partenti diversi" non stupisce che poi si debba affrontare l'amara realtà  della peggior ERA complessiva nella storia della franchigia con 5.65. La speranza in generale risiede nei progressi delle tre ex-prime scelte: lo SP Zach Greinke, l'OF Billy Butler e il 3B Alex Gordon.
A conti fatti l'anno scorso a giocarsi la AL Central furono Chicago e Cleveland, quest'anno sono stati Minnesota e Detroit: bella l'alternanza, ma quando verrà  il momento dei Royals?

Il Migliore

In quest'ultimo appuntamento con il recap settimanale, vogliamo rendere onore alla squadra protagonista della storia più bella della stagione. I Minnesota Twins hanno lottato attraverso gli infortuni senza ascoltare i commenti degli analisti, che li vedevano eroi perdenti di una rincorsa impossibile: il coronamento di tale sforzo, con il sorpasso proprio all'ultima curva, sarà  forse meno romantico ma è certamente una sferzata di entusiasmo per il gruppo di Ron Gardenhire, ottimo timoniere della compagine delle Città  Gemelle, verso una postseason dal futuro aperto. Per una squadra che presenta il miglior partente dell'intero baseball americano in Johan Santana, un ottimo bullpen capeggiato dal closer Joe Nathan, e un lineup produttivo guidato dal batting champion Joe Mauer non si può che dire, all'americana" The sky is the limit!

La Prossima Settimana

Ottobre, tempo di playoffs: ogni partita vale potenzialmente una stagione intera.
Minnesota, fresca di pennant, ospiterà  gli Oakland A's per le prime due partite, Martedì e Mercoledì all'una di pomeriggio (le 19 italiane), per poi andare al Coliseum nel weekend a cercare di chiudere i conti con i ragazzi della baia.
Negli stessi giorni, ma con inizio alle 20 locali (le due di notte qui), Detroit dovrà  invece affrontare nell'atmosfera non facile dello Yankee Stadium i Bronx Bombers del miglior record della American League. Per sbarrare la strada all'Impero del Male Detroit potrà  poi tornare al Comerica Park nel fine settimana.
E' tutto Signori" Play ball!

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