L'ennesimo tiro decisivo per Kobe
I Los Angeles Lakers vincono per 89 a 85 la prima partita della Finale di Conference, portandosi in vantaggio da subito nella serie; la partita inizia in netta salita per i padroni di casa, che alla fine del secondo quarto si trovano sotto di 10 punti, e a metà del terzo, addirittura di 20. La riscossa inizia quando Kobe decide di vincere la partita, siglando, da quel momento in poi, 24 punti.
Commento della partita
Entrambe le squadre iniziano bene, Radmanovic con 8 punti risponde colpo su colpo ai tentativi di fuga di San Antonio, la tripla di Ginobili sul finire del quarto, porta gli Spurs avanti di 9 lunghezze (27-18), ma Gasol e Farmar, con sei punti, riescono a ricucire lo strappo chiudendo sotto solo di 3 punti, 27-24.
Nel secondo è la panchina dei Lakers a mantenere a contatto la squadra, anche se piano piano, gli Spurs iniziano a creare una certa distanza nel punteggio, sfruttando un Duncan molto ispirato, e qualche canestro dei gregari, e andando negli spogliatoi in vantaggio per 51-43.
Per i tifosi gialloviola, però, il peggio deve ancora arrivare, la prima metà del terzo quarto, infatti, vede un parziale di 14-2 in favore degli ospiti, che si portano sul +20 (massimo vantaggio 65-45); da quel momento, a ogni modo, la partita cambia, Bryant decide che è arrivato il momento di giocare, e i Lakers mettono a segno un controparziale di 14-0, che dà nuova speranza ai Lakers, riportandoli sul 72-65 di fine quarto.
L'ultima frazione di gioco è un Kobe Bryant show, il numero 24 dei Lakers riporta a -3 i suoi, che poi, sfruttando un parziale di 10-0 in 5'30'', allungano anche sul +4; due tiri liberi di Ginobili, e l'ennesimo canestro della serata di Duncan impattano sul 85 a 41'' dalla fine, ma Kobe non ci sta, e il tiro che decide la partita a 23'' dal termine è spettacolare, Manu ci prova ancora dalla lunga distanza per vincere, ma il tiro è forzato, finisce 89-85, con gli ultimi due tiri liberi di Vujacic.
Prestazioni giocatori
LOS ANGELES: Kobe Bryant, non per nulla è l'Mvp, 2 punti nel primo tempo, ma 27 alla fine, con il canestro decisivo a 24 secondi dalla fine, quando la squadra ha avuto bisogno di lui, Kobe se l'è presa in spalla e l'ha portata alla vittoria.
Pau Gasol, in attacco, come sempre, un principe, 19 punti (anche se nessuno nell'ultimo quarto) e il solito impatto nell'attacco triangolo e a rimbalzo, ma in difesa, sta a guardare gli altri, e soprattutto Duncan, che gli spiega un paio di cose, troppo poco per un giocatore del suo calibro.
SAN ANTONIO: Tim Duncan, 30 punti, 18 rimbalzi e 4 stoppate, l'ex Wake Forest torna a farsi sentire, dopo un'ultima partita contro New Orleans un po' opaca, ma non basta, Duncan non è coadiuvato molto dai compagni, e nel secondo tempo, non riesce a incidere troppo.
Manu Ginobili, è lui che manca a questa partita dalla parte degli spurs, 10 punti, poco impatto e 3/13 al tiro, non possono bastare contro i Lakers, dovrà riuscire a dimenticare in fretta questa partita fin da subito.
Dichiarazioni post partita
Coach Jackson:
Abbiamo quasi rinunciato al fattore campo di fronte alla grande prova degli spurs. Questa è stata una grande rimonta, è stata dura lottare per tornare a combattere per la vittoria.
E sulla prestazione di Kobe:
Pensavo che Kobe fosse andato in vacanza. Pensavo fosse andato alle Bermuda. Pensavo fosse andato nel Triangolo delle Bermuda, invece che nel nostro Triangolo offensivo, ma lo abbiamo avuto indietro nell'ultimo quarto.
Parker:
Non abbiamo nessuna scusa. Eravamo in buona forma, abbiamo avuto un grande vantaggio. Abbiamo avuto la grande opportunità di vincere la partita e abbiamo giocato molto male nel terzo quarto. Abbiamo preso cattive decisioni, fermato troppo la palla, tirato spesso alla fine dei 24 secondi, poche penetrazioni e troppi tiri perimetrali, che gli hanno permesso di tornare in partita.
Bryant:
Sapevo che potevo dare una spinta alla squadra, e l'ho fatto, si sentiva che avevamo più energia rispetto all'inizio, e con questa abbiamo cercato di far tornare il gioco sotto il nostro controllo, facendo tornare lo svantaggio a 10 punti, dove sentivamo di poterli recuperare. Nel primo tempo eravamo un po' arrugginiti, lenti e timidi, nel secondo tempo invece no.
Coach Popovich:
Kobe ha cercato di mettere in ritmo e costruire la fiducia sul resto della squadra nel primo tempo, per questo aveva 5 assist. E' rimasto sotto controllo per vedere quale era il suo territorio. Ma nella seconda parte della partita è andato a lavoro. Ovviamente è una sconfitta dolorosa, abbiamo avuto le nostre chance, ma non siamo riusciti a trarne vantaggio.
Le prossime partite
Venerdì 23 maggio va in scena gara 2 della serie ancora a Los Angeles, la seconda partita in California, con i Lakers che dovranno mantenere a qualsiasi costo il fattore campo.
Gli Spurs hanno capito che anche a Los Angeles possono giocarsi la partita fino alla fine, a differenza di quanto visto nelle prime partite contro gli Hornets, ovviamente però, restare a contatto e poi perdere non servirà a granché a Duncan e compagni, che sanno di dover strappare almeno una vittoria allo Staples Center, per cercare di vincere la serie.
I Lakers sono sembrati abbastanza riposati, dopo i cinque giorni di riposo avuti dopo la serie contro Utah, vista soprattutto la rimonta da metà del terzo quarto, fino a quel momento, però, i Lakers avevano faticato non poco; vincere gara 2 vorrà dire andare in Texas in vantaggio per 2-0, quindi psicologicamente più carichi, e i Lakers hanno capito che hanno la possibilità di vincere anche se il punteggio rimane sotto i 100 punti.