Ancora loro, ancora gli Spurs!
La settima, e ultima, partita della semifinale di Conference, vede la vittoria per 91 a 82 degli spurs, che vincono la serie per 4 a 3, e volano in finale della parte Ovest del tabellone, dove affronteranno i Los Angeles Lakers. San Antonio va avanti sin dall'inizio, e legittima la vittoria nel terzo quarto, sempre decisivo in tutte le partite della serie.
Commento della partita
West e Duncan iniziano forte, segnando con buona continuità , e tenendo le due squadre a contatto, nel finale del quarto, con un parziale di 9-4, San Antonio cerca la prima fuga della partita.
Tentativo di fuga che continua e si concretizza all'inizio della seconda ripresa, con gli ospiti che si portano sul +10 (33-23 a 7'19'' dalla fine); la reazione degli Hornets, tuttavia, è immediata, e con un contro parziale di 12-0, ritorna avanti nel punteggio, prima delle tre triple quasi consecutive di Ginobili, che riportano il vantaggio dei Texani a distanza di sicurezza (51-42).
Dopo la pausa lunga si ritorna in campo, ma il canestro sembra diventare più piccolo per entrambe le squadre, che faticano a trovare la via per segnare, West e Paul cercano di sfruttare l'occasione, mettendo a segno un paio di canestri che sembrano dare un po' di speranza agli Hornets, ma le triple sul finire del tempo di Finley e Horry chiudono qualsiasi discorso, con gli spurs in vantaggio 71 a 56.
Nell'ultima frazione Pargo cerca di prendere in mano la situazione, dando una scossa alla sua squadra (16 punti nel quarto per lui), ma ogni volta che New Orleans cerca di accorciare le distanze, qualche veterano degli spurs li ricaccia indietro, fino alla fine della partita, che va in archivio sul 91 a 82 San Antonio.
Prestazioni giocatori
NEW ORLEANS: Chris Paul, 18 punti, 14 assist e 8 rimbalzi non bastano per strappare la vittoria in gara 7, Paul rimane, comunque, il miglior giocatore della serie, legittimando al meglio, il secondo posto nella classifica di Mvp stagionale.
David West, il dolore alla schiena deve essere ancora vivo in lui, realizza 20 punti, ma con 8/19 al tiro, e più in generale, non con il solito impatto.
SAN ANTONIO: Manu Ginobili, 26 punti, 5 rimbalzi e 5 assist per l'argentino, che aggiunge anche 4 triple, e diventa il miglior marcatore della serata; la partita è decisiva, e come sempre, Manu, si fa trovare pronto.
Bowen, Finley, Udoka e Horry, tutti realizzano al meglio il loro compito, in attacco mettono insieme otto tiri dalla lunga distanza (due a testa), su sedici tentativi, vanificando le buone difese degli Hornets. Dovranno cercare di ripetersi anche contro i Lakers.
Dichiarazioni post partita
Ginobili:
Sapevamo che avremmo avuto la possibilità di segnare dei canestri anche in trasferta, e oggi ci siamo riusciti.
Coach Scott:
Voglio che i miei ragazzi si ricordino bene come si sentono in questo momento, quando ci troveremo per iniziare a lavorare l'anno prossimo. Per capire realmente come funzionano certe cose e per migliorare, ci devi passare in mezzo. Non si passa da una stagione senza fare i playoff, a una in cui si diventa campioni, non funziona così. Noi, comunque, siamo nella direzione giusta.
Popovich:
Quello che abbiamo fatto oggi è stato giocare più duramente in difesa nel terzo quarto. Siamo riusciti a bloccarli, e questo è stato veramente importante per noi.
Parker:
E' una grande vittoria, ma non credo che festeggeremo perché siamo in finale di Conference.
Le prossime partite - San Antonio
Gli Spurs se la vedranno con i Lakers, che hanno avuto un paio di giorni per riposare in più; la squadra di Popovich dovrà riuscire a ricaricare le pile in breve tempo, visto il grande dispendio di energie, sia fisiche sia mentali, nelle due serie fin qui disputate. La difesa, sarà ancora una volta il punto dal quale partire, per riuscire a limitare il grande attacco messo in mostra da Los Angeles, e poi, come visto nelle vittorie con New Orleans, l'impatto dei giocatori che non sono Duncan, Ginobili e Parker, sarà fondamentale.
La prossima stagione - New Orleans
Secondi nella Western Conference alla fine della Regular Season, e usciti a testa alta in semifinale contro i campioni in carica: i tifosi degli Hornets non potevano neanche sperare in una stagione così. Con Chris Paul, che si è ormai affermato come il miglior playmaker in circolazione, West diventato un All-Star, e gli altri giocatori che si sono ambientati perfettamente, la prossima stagione vedrà New Orleans ancora lottare per le vette alte della classifica, ma questa volta nessuno potrà dirsi sorpreso.