Quale sarà la prossima squadra di Gallinari?
Soltanto un paio di mesi fa sembrava che l'avventura potesse essere rinviata almeno all'anno prossimo, magari dopo una stagione in qualche grande di Eurolega. Invece il miglior prospetto italiano ha deciso di dichiararsi eleggibile per il prossimo draft Nba.
Danilo Gallinari andrà negli States, e presumibilmente con una scelta alta.
Certo, siamo lontani dal first pick di Andrea Bargnani, un paio di estati fa, ma sicuramente più vicini alla vetta rispetto al 18 di Belinelli lo scorso anno.
Proviamo a fare qualche previsione.
Salvo stravolgimenti delle ultime settimane, escluderei le prime tre scelte, riservate con ogni probabilità alle stelle universitarie di quest'anno: Rose, Beasly e Majo.
Per Danilo i pronostici vanno dalla 5°, forse 6° scelta alla 12° o giù di lì.
L'urna, si sa, in passato ha riservato non poche sorprese a tifosi e addetti ai lavori, quindi la tradizionale classifica invertita potrebbe subire non poche variazioni.
Qui la teniamo buona così, solo per vedere quali scenari (comunque realistici) potrebbero aprirsi.
Analizziamo i primi.
5° scelta – Partiamo da qui, dove per il Gallo si prospetterebbe subito un'ipotesi affascinante, seppure complessa: i New York Knicks.
Siamo nel campo delle pure ipotesi, ma con la situazione che si sta vivendo di questi tempi sotto canestro nella Grande Mela, non mi sembra possibile questa scelta per una franchigia alle prese con l'ennesima matassa da districare.
Innanzitutto c'è da trovare una guida tecnica alla squadra, dopodichè si penserà al roster.
A mio modo di vedere (quindi potrebbe benissimo accadere il contrario), la dirigenza newyorkese non scambierà , almeno questa volta, la sua scelta alta ma punterà su di un giocatore (Usa) "pronto" a sostenere la ribalta di una franchigia sempre più (per ora negativamente) al centro della scena, in America e fuori.
6° scelta – La scelta che in questi giorni pare più probabile, ma non certo scontata, dove si attestano, in rigoroso ordine rovesciato, i Los Angeles Clippers.
Altra costa (rispetto ai Knicks), ma altra situazione ingarbugliata, seppure per motivi diversi.
Scontato, almeno i primi anni, che Danilo giochi da 3, in California si troverebbe davanti almeno due giocatori nel suo teorico ruolo: Corey Maggette e Al Thorton. Ovvero titolare e, si dice, giocatore che piace moltissimo alla dirigenza il primo, rookie da una dozzina di punti circa e ottime prospettive davanti a sé il secondo.
Ergo, pare difficile che uno dei due lasci Los Angeles la prossima stagione, salvo complicazioni, anche se i Clippers dovranno risolvere la questione Brand e capire se, ed eventualmente quando, potranno di nuovo contare sullo sfortunato Livingstone.
Per questo, secondo il modestissimo parere del sottoscritto, è difficile capire adesso su quale ruolo punteranno con la loro scelta i Clippers. Difficilmente il Gallo.
7° scelta – Altro giro, altro regalo: Milwaukee Bucks.
Franchigia non nuova a sorprese, visto che l'anno scorso scelse il cinese Yi senza averne mai mostrato apertamente l'interesse prima del draft, cosa in genere usuale.
Eppure questa destinazione potrebbe essere tra le più probabili: la squadra è abbastanza fornita nel ruolo di ala, ma Milwaukee è una piccola città con una squadra in fase di lenta (ri)costruzione verso traguardi più prestigiosi rispetto ai risultati delle ultime stagioni. Insomma, il posto ideale dove un rookie con buone qualità può crescere e maturare senza grosse pressioni, se seguito da uno staff adatto a questo tipo di lavoro.
Prima di tutto bisogna vedere che ne penserà il neo-eletto coach Scott Skiles.
8° scelta – Altro caso difficile da decifrare: Charlotte Bobcats.
Qui siamo nel North Carolina, università prestigiose, fame atavica di basket, manager leggendario (tale Michael Jordan").
La franchigia optò per una scelta simile a Danilo già due estati fa, quando chiamò Adam Morrison, ala versatile e promettente da Gonzaga. Scelta azzeccata solo in parte, anche causa infortuni, ma a parte questo il roster attuale, suscettibile di cambiamenti soprattutto se si vorrà portare la squadra a record positivi, sembra quantomai intasato (Wallace, Davidson, Dudley, lo stesso Morrison) nel reparto di Danilo.
Il che, ripeto, può significare tutto come niente. Sinceramente non penso che una squadra così, in cerca di rinforzi per risalire la china, in questa situazione scommetta su un giocatore come il Gallo, di grande talento ma il cui impatto con la Nba per ora è ignoto. Né tantomeno penso che i Bobcats utilizzino una scelta buona come l'ottava (o magari anche più alta) per poi spedire il rookie di turno a maturare in D-League.
NDR: articolo pubblicato su 9th Street Corner, il nuovo blog di Magic9 su Play.it USA