Eloquente l'espressione di Paul Pierce dopo l'uscita per falli: la sua squadra è andata in gara7
Ultima spiaggia per Atlanta, che deve vincere in casa per continuare a sperare di poter passare il turno, per Boston invece c'è l'occasione di chiudere la serie.
Ottimo inizio di Paul Pierce che segna 8 punti nei primi 4 minuti e porta subito in vantaggio i Celtics.
L'azione più rilevante del quarto è un'azione di Kevin Garnett, che esegue un movimento di post basso e Al Horford cade a terra, poi Kevin va a canestro e Smith lo ferma fallosamente. Gli Hawks contestano il fatto che c'era fallo su Horford, ma il replay esclude tale ipotesi, facendo rilevare che il giocatore di casa ha simulato il fallo.
Kendrick Perkins inizia bene la partita con un ottimo 3 su 3, in difesa tiene bene Horford, che ha poche possibilità di farsi notare. È evidente che il giocatore vuole rispondere alle critiche ricevute per prestazioni precedenti altalenanti.
In questo primo quarto Boston sembra più sicura rispetto a gara 3 e 4, mentre Atlanta è poco incisiva e subisce troppo le iniziative degli avversari. Il quarto finisce con Boston in vantaggio di ben 12 punti.
All'ultimo secondo del quarto Joe Johnson e Sam Cassell hanno un diverbio a rimbalzo e Joe ha una reazione stizzita contro l'avversario, al che l'arbitro dà tecnico a tutti e due. Mentre Joe non fa una piega, probabilmente perché sa d'essere in errore, Cassell non ritiene giusta la chiamata, e ad un'immediata reazione del giocatore il compagno di squadra Tony Allen lo cinge letteralmente per il collo e lo accompagna in panchina non dando la possibilità a Sam di rischiare ulteriori sanzioni.
Il secondo quarto vede un'Atlanta più determinata, aiutata anche da un maggiore supporto del pubblico rispetto alla prima frazione di gioco, e questo si traduce in una riduzione progressiva dello svantaggio, che arriva ad un solo punto alla pausa di metà gara.
Molto contestata una penetrazione di Pierce contro Smith, Paul prende fallo, ma i padroni di casa ritenevano, anche in questo caso a torto, che ci fosse fallo in attacco, il problema è che il difensore era nettamente in movimento. In generale tutte le chiamate contro la squadra di casa vengono prese molto male sia dal pubblico che dai giocatori in campo.
Buono Zaza Pachulia in attacco, mette a segno tutti i suoi 3 tiri, in difesa non svolge un cattivo lavoro contro Kevin Garnett, il quale è evidente che potrebbe fare molto di più.
Joe Johnson chiude metà gara con soli 2 punti, una brutta serata al tiro per lui con un solo canestro su 7 tentativi, ma il lavoro di Joe viene egregiamente sostituito da Marvin Williams, che è top scorer della partita nei primi 24 minuti di gioco con 12 punti assieme a Pierce.
Il terzo quarto vede una ripetizione del primo, con Boston che riallunga subito mettendo fino a 9 punti di distanza dall'avversario.
Pregevoli le due stoppate che Smith e Garnett si scambiano: in un'azione Smith stoppa Garnett, il quale nell'azione seguente ricambia la cortesia stoppandolo in un'entrata dell'avversario.
Timida reazione di Johnson, che trova lo spunto reagendo con un tiro da tre ad un altrettanto tiro dalla lunga distanza di Paul Pierce, però il suo bilancio finora non è di certo all'altezza delle prestazioni precedenti.
Bene anche Mike Bibby, non molto preciso (6 su 17 alla fine per lui), ma stavolta svolge egregiamente il suo lavoro di play facendo girare bene la squadra e risultando alla fine il migliore della partita negli assist con 7, tenendo ben presente che finora ha una media di soli 2,6 assist nella serie.
Dopo il massimo vantaggio di Boston, Atlanta riesce a ridurre lo svantaggio a 3 punti alla fine del quarto.
Da rilevare un Ray Allen molto attivo, preciso da due (7 su 11 alla fine) grazie anche ad iniziative sotto canestro, ma il suo tiro dalla lunga distanza non entra (1 su 8).
L'ultimo e decisivo quarto inizia bene per Atlanta che risulta, come nel secondo, molto concentrata e si porta in vantaggio per la prima volta dopo il 2 a 0 iniziale ad un solo minuto dall'inizio del quarto ed allunga decisamente portandosi ad un vantaggio massimo di 7 punti grazie ad un parziale di 10 a 0.
A 4 minuti e 44 secondi dal termine dell'incontro Paul Pierce commette il sesto fallo ed è costretto ad uscire, non prima di farsi chiamare un tecnico a causa delle sue proteste. Se il giocatore desidera mettersi un anello al dito sarebbe opportuno non comportarsi in questa maniera.
Dopo il massimo vantaggio Hawks, i Celtics hanno una reazione che li porta a ridurre il divario che non sarà mai inferiore a 2 punti.
Sembra decisivo il tiro di 3 di Johnson ad 1 minuto dalla fine che porta il vantaggio degli Hawks a 5 punti, ma James Posey risponde con un ulteriore tiro dalla lunga distanza.
A questo punto, dopo un errore di Johnson e 25 secondi dal termine dell'incontro, ci si aspetterebbe da Boston un tranquillo tiro da due per portarla al supplementare oppure tentare di vincerla tirando da tre sempre all'ultimo secondo per non permettere agli avversari di rispondere, ma incredibilmente Ray Allen tira dalla lunga distanza con ben 13 secondi dalla sirena, e non credo che sia stata una decisione avventata perché 7 secondi prima Boston ha chiamato time-out.
Analizziamo con attenzione l'accaduto: se Boston aveva paura di un fallo immediato poteva far tener palla a Ray, visto che in stagione ha avuto il 90% al tiro libero e poi sarebbe stata Atlanta ad aver l'onere di segnare. Se invece voleva portarla a casa perché tirare con ben 13 secondi ancora a disposizione? I padroni di casa avrebbero avuto tutto il tempo di cercare di segnare.
A mio avviso i Celtics qui hanno perso la gara.
I migliori: Marvin Williams e Josh Childress hanno giocato molto bene, sono stati decisivi per la vittoria di Atlanta. Da parte Boston dobbiamo far notare la migliore partita di Perkins di questa serie e delle buone prestazioni di Posey e Powe.
I peggiori: quando i Celtics perdono una partita così importante non si può non mettere tra i peggiori tutto il PGA Tour: Pierce non può farsi dar tecnico quando esce per falli, Allen non doveva tirare così presto e così male a 13 secondi dal termine dell'incontro (ma ha tirato male da tre per tutta la partita, come segnalato), mentre Garnett è stato meno incisivo del solito ed è stato stoppato troppo di frequente. Da parte Hawks malissimo Johnson al tiro (4 su 13) ma ha avuto la lucidità di segnare i tiri importanti verso la fine dell'incontro. Nota di demerito anche per Smith, ha avuto giornate migliori.
Commento finale: contro ogni previsione gli Hawks portano la serie a gara-7. Dalla visione delle immagini risulta che sia Atlanta e non Boston che abbia più voglia di vincere la serie, e questo è abbastanza strano perché dalla premesse gli Hawks dovevano essere quelli che si accontentavano di essere arrivati ai play-off ed i Celtics gli uomini con la missione di vincere il titolo NBA. Ora se va come in passato, gara-7 sarà una passeggiata per Boston, ma sarà veramente così? A domenica sera per il responso.