Si, gli Spurs possono festeggiare!
San Antonio vince anche gara 5, per 92 a 87, e chiude la serie, passando al secondo turno dei playoff, eliminando i Phoenix Suns. La partita è caratterizzata da una sostanziale parità fino alla fine, quando, ancora una volta, la maggiore lucidità dei giocatori degli Spurs, decide la partita e permette ai tifosi di casa di festeggiare la vittoria nella partita e nella serie.
Commento della partita
Entrambe le squadre partono molto forte, e per i primi cinque minuti il canestro viene centrato a ripetizione; la strategia di Popovich di mandare in lunetta i tiratori di liberi con più difficoltà della squadra di D'Antoni si ripete già a metà quarto, quando prima O'Neal, poi Skinner, sono invitati a tirare dalla linea della carità , il risultato è quello sperato dagli Spurs, i Suns, infatti, perdono ritmo e fluidità in attacco, permettendo a San Antonio di chiudere avanti il primo parziale.
Il secondo quarto vede il primo sorpasso Suns nella partita, ma San Antonio rimane con la testa nella partita, e sfruttando l'ottima vena dei soliti Duncan e Parker, e le pessime percentuali ai liberi di Shaq, riescono a riallungare in fine di tempo, andando all'intervallo sul 50 a 45.
Phoenix ad ogni modo non vuole mollare, quando si trova sotto di otto punti riesce a reagire, portandosi nuovamente in vantaggio grazie a un parziale di 15-2, controllando poi i punti di scarto fino alla fine del quarto.
Parker e Duncan però non ci stanno, realizzano 10 punti combinati a inizio dell'ultimo tempo e riportano sopra gli Spurs; l'hack-a-shaq continua, e il 4/6 dalla lunetta del "Diesel" mantengono a contatto i Suns, d'antoni, però, è costretto a toglierlo per evitare il fallo sistematico, e con Stoudemire fuori con 5 falli, gioca con un quintetto piccolo. Negli ultimi due minuti San Antonio si porta avanti sfruttando i tiri liberi di Ginobili e le palle perse di Phoenix, vincendo 92 a 87 e chiudendo partita e serie.
Prestazioni giocatori
SAN ANTONIO: Tim Duncan, ancora una volta, quando la partita conta, il caraibico non fa mancare il suo apporto. 29 punti, 17 rimbalzi e 3 stoppate sono il bottino di TD, che con Parker tiene a galla per larghi tratti della partita la sua squadra.
Tony Parker, anche lui come Duncan non si fa attendere, e dopo una brutta gara 4, realizza 31 punti con 8 assist, dando l'impressione, per gran parte della partita, di scherzare con gli avversari, trovando spesso facili conclusioni.
Manu Ginobili, non è la sua miglior partita, i suoi 8 punti sono gli stessi messi a referto da Thomas e da Oberto, ma servono comunque per avere la meglio sui Suns.
PHOENIX: Boris Diaw, dopo essere stato il migliore dei suoi in gara 4, Diaw si ripete, mettendo insieme 22 punti, 8 rimbalzi e 8 assist, purtroppo per lui e per la sua squadra non bastano, ma il francese fa vedere degli sprazzi del suo immenso talento, la continuità , però, è un miraggio.
Amare Stoudemire e Shaquille O'Neal, insieme fanno 28 punti e 20 rimbalzi, più o meno lo stesso fatturato del solo Duncan, in più i 5 falli a testa, che li tolgono dalla partita per il gran finale non aiutano nella loro valutazione. Amare dopo un ottimo inizio di serie, offensivamente parlando, ha incontrato enormi difficoltà , mentre Shaq, nella partita forse più importante, ha realizzato un 9/20 ai liberi, che rafforzano la convinzione di Popovich di aver fatto bene a proseguire con l'hack-a-Shaq.
Steve Nash, ha avuto problemi per tutta la serie, probabilmente i dolori alla schiena e alle caviglie lo stanno tormentando più del solito, oppure la difesa degli Spurs ha fatto un gran lavoro per togliergli ritmo, fatto sta che anche in gara 5 i punti sono solo 11, con 4/16 al tiro, e il dato che fa più pensare sono i soli 3 assist, a fronte delle 5 palle perse.
Dichiarazioni post partita
D'Antoni:
Abbiamo perso contro una squadra che conosce il modo di vincere. Ogni volta che abbiamo avuto bisogno di chiudere bene un tempo o la partita, loro hanno fatto meglio di noi. Ecco perché loro sono i campioni.
Nash:
Probabilmente dovevamo stare un po' più calmi. Mi prendo le responsabilità di questa cosa, so di aver perso la palla in un paio di occasioni chiave, che non ci hanno permesso di provare a vincere. Credo che sulla carta noi abbiamo più talento di loro. Ma penso che la loro esperienza e la loro consapevolezza di quello che stavano facendo sia migliore della nostra. La loro capacità di giocare insieme e fare giocate semplici su entrambe le metà campo è insuperabile.
Stoudemire:
Ogni anno giochiamo contro gli Spurs, e loro riescono a batterci ogni volta. Finché resterò qui voglio, prima o poi, rompere questa striscia, perché sono stanco di perdere contro questi ragazzi.
Parker:
Abbiamo giocato l'ultimo quarto come fosse stata gara 7, siamo stati in partita e abbiamo lottato.
Le prossime partite - San Antonio
Ancora una volta la squadra di Popovich ha dimostrato di essere superiore, non tanto a tecnica o talento individuale, dove probabilmente i Suns li sorpassano, ma quanto in concentrazione, voglia di vincere e intelligenza cestistico. Tutto questo va avanti dal 1999, quasi dieci anni in cui gli Spurs hanno sempre dimostrato di essere una delle squadre favorite al titolo, e quest'anno non fa eccezione.
Molti prima della serie dicevano che chi usciva vincente da questo scontro sarebbe stata la favorita per l'Ovest, ma anche che la stanchezza per tutte le battaglie si sarebbe fatta sentire, invece San Antonio ha chiuso la serie molto velocemente, permettendo una sola vittoria ai Suns. E ora possono riposarsi, e preparare la serie contro New Orleans, che ha battuto in cinque partite Dallas.
La prossima stagione - Phoenix
Rifondazione? Non in senso assoluto. Che Mike D'Antoni farà le valigie dopo questa serie persa sembra abbastanza chiaro a tutti, questa era la sua ultima possibilità , e lo scambio Marion - O'Neal era stato fatto proprio per consentire quest'ultima chance, non ha funzionato, perciò si cambia. Il bisogno di un coach che abbia alcune idee simili a quelle di Mike, però, è abbastanza chiaro, giocatori come Nash, Diaw, Bell, Barbosa, hanno dimostrato che in un sistema più strutturato offensivamente fanno un po' di fatica maggiore. Il contratto di Shaq, ad ogni modo, è valido ancora anche nella prossima stagione, e quindi lo spazio in campo a "Big Cactus" deve essere trovato. Buona fortuna a Kerr e al prossimo coach quindi.