Bobby Bonds rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi della MLB…
Bobby Bonds, uno dei primi giocatori delle Majors a combinare la velocità nel rubare le basi con la potenza che lo rendeva capace di segnare home-runs, padre del noto a tutti Barry Bonds, e uomo che ha dato tantissimo ai San Fancisco Giants, è morto sabato 23 agosto 2003 poco prima delle nove del mattino, a 57 anni, per un tumore al cervello.
Bobby era in cattive condizioni di salute già da tempo. In Aprile era stato operatro ed era stato sottoposto a diversi cicli di chemioterapia ma il suo amore per il baseball però è durato fino all'ultimo istante; basti dire che tre giorni prima di morire era al Pacific Bell Park a guardare giocare suo figlio, di cui era oltremodo orgoglioso.
Ha giocato dal 1968 al 1974 per i San Francisco Giants, mentre negli otto anni seguenti ovvero fino al 1981 ha cambiato ben sette diverse squadre: Yankees ('75), Angels ('76-'77), WhiteSox e Rangers ('78), Indians ('79), Cardinals ('80) e Cubs ('81).
In carriera non ha mai vinto un titolo; è stato un All Star nel 1971, 1973, 1975; ha vinto il Gold Glove nel 1971, 1973 e 1974. Ha totalizzato una media battuta di .268, con 332 fuoricampi, 1.024 RBI, ben 461 basi rubate"ma anche il record di 1.757 StrikeOuts.
Si colloca al quarto posto nella ristretta cerchia dei 300-300 (HR e basi rubate) dietro a Willie Mays (660 HR, 338 SB), a suo figlio Barry (652 HR, 500 SB) e Amdre Dawson (436 HR, 314 SB).
Di lui dice l'Hall of Famer Orlando Cepeda ex compagno di squadra e amico di lunga data: "E' un giorno molto triste, ma voglio ricordarlo come era solito essere, si divertiva e scherzava sempre. Una volta mi disse che suo figlio sarebbe stato il migliore di sempre" e io gli dissi che ogni padre pensava questo di suo figlio! Era così orgoglioso" anche se a volta sembrava non mostrare emozioni".
Bobby iniziò la sua carriera col botto, facedno un grand slam nella sua prima partita nelle Majors il 25 Giugno 1968 (unico giocatore ad avere questo particolare record nel 20esimo secolo), mentre il suo ultimo home run risale al 24 settembre 1981 contro Jesse Orosco ( che se ben ricordate oggi fa ancora parte del line-up dei Bronx Bombers!).
Bobby Bonds era famoso per la sua aggressività nel gioco, nel bene e nel male; guidò infatto la lega in strikeouts per ben tre dei suoi primi sei anni, e ebbe il record stagionale di 189 nel 1970, ma questo non gli impedì di essere un ottimo giocatore, produttivo in attacco e soprattutto agilissimo e rapido in difesa.
Fu spesso messo in ombra dal compagno di squadra Willie Mays, ma i due diventarono amicissimi.
Nel 1973 Bonds sfiorò il traguardo di diventare il primo giocatore nella storia delle Major League a mettere a segno 40 HR e 40 SB; rubò infatti 43 basi ma mise a segno solo 39 fuoricampi!
"Arrivai a Settembre con 35 fuoricampi" ricordava lui "e riuscii non so come a colpirne solo quattro!"
In compenso condivide col figlio il record di avere fatto almeno 30-30 per cinque stagioni, mentre nessun altro lo ha fatto più di tre volte.
Fino al 1996 ha detenuto il record di maggior numero di fuoricampi battuti come LeadOff in una stagione con 11, record battuto da Brady anderson con 12.
Diversi anni dopo il ritiro Bobby Bonds entrò a far parte del coaching staff dei Giants nel 1993, lo stesso anno in cui suo figlio entrò a far parte della squadra.
Queste le cifre e le statistiche principali, ma ricordiamolo ora con ciò che tanti rappresentanti del mondo del baseball hanno detto di lui.
Ricorda Don Baylor: "Bobby non mancava mai una fastball" chiunque non faceva altro che lanciargli delle breakingball tutto il tempo. Ma se gliene lanciavi anche solo una la colpiva, e anche forte."
"Bobby era un bravuomo e un grande giocatore" dice di lui Bob Brenly manager di Arizona che ha allenato ai Giants per due anni con Bonds.
"Sarà strano non vederlo più qui alla clubhouse a lavorare sul campo con Barry e gli altri giocatori, ci mancherà " ha detto Peter Magowan, proprietario dei Giants.
Ma il ricordo più bello è quello di Dusty Baker: "Ho perso un eroe della mia infanzia. Siamo cresciuti nella stessa città , mio padre era il suo coach, e sua madre mi ha fatto da babysitter quando ero piccolo, ed era un grande amico".
Un altro grande del baseball ci ha lasciato" ma almeno noi fan dei Giants lo ricorderemo sempre" e credo anche che non saremo gli unici.