NCAA Football All Star-Difesa

Vince Wilfork, sfortunato defensive tackle di Miami

Scorrendo le riviste o i siti che presentano una nuova stagione di college football è inevitabile imbattersi prima o poi in una pagina che presenta l'elenco telefonico dei migliori 100 giocatori o dei ranking per posizione con 300 e più giocatori. Noi di Play.it USA abbiamo invece preferito un approccio meno "quantitativo" e abbiamo deciso di presentare una squadra formata dai migliori 22 giocatori. In questa prima parte vedremo l'unita difensiva mentre nel secondo ci occuperemo ovviamente dell'attacco.

Defensive End

David Pollack, Junior, Georgia

È il migliore della SEC, è bravo sia contro la corsa che nel mettere sotto pressione i quarterback avversari. Nella prima stagione da titolare ha collezionato 14 sack ed è stato nominato miglior giocatore della SEC dai coach della conference. È considerato un po' troppo leggero ma sopperisce alla mancanza di chili con la velocità  e una tecnica superiore alla media.

Tommy Bowden, allenatore di Clemson, ha detto che "probabilmente è il lineman numero uno nell'intera nazione. Quando ci giochi contro ti conviene sempre sapere dove si trova. Non è bravo solo come giocatore ma anche come guida per i compagni più giovani. Tutti vorremmo avere uno come lui nel roster ".

Nota di colore: ha rifiutato di posare per la rituale foto di Playboy con gli altri All-American per motivi religiosi. Pollack ha dichiarato di "credere fermamente nel matrimonio e nel sesso solo dopo essersi sposati. Posare per Playboy avrebbe mandato un messaggio sbagliato".

Defensive End

Claude Harriott, Senior, Pittsburgh

Lineman molto abile nel generare e recuperare palle perse (lo scorso anno ha forzato 7 fumble, seconda migliore prestazione della NCAA). Velocità , accelerazione e buona tecnica ne fanno il prototipo del defensive end del futuro e se diventerà  un eccellente giocatore anche nel fermare le corse avrà  un brillante futuro fra i professionisti.

"L'unica critica che ho sentito nei suoi confronti è quella sul suo fisico. Alcuni pensano che sia troppo leggero per giocare nella NFL mentre altri dicono che va bene così", ha dichiarato Paul Rhoads, coordinatore difensivo dei Panthers, "Io penso, anzi sono sicuro, che anche se non aggiunge chili potrà  fare bene nella NFL".

Durante l'offseason ha avuto un problema ad una caviglia ma sembra aver recuperato perfettamente e poter quindi ripetere l'ottima annata dello scorso anno (degni di nota anche i 3 touchdown provocati e i 21 tackle che hanno fatto perdere yard agli avversari).

Defensive Tackle

Vince Wilfork, Junior, Miami

A dicembre, prima che la madre morisse, Wilfork aveva dichiarato che questo sarebbe stato il suo ultimo anno al college proprio per darle la possibilità  di ricevere le cure di cui necessitava ed ora che lei non c'è più ha dichiarato di non aver cambiato idea e di voler vincere il titolo nazionale per poterlo dedicare ai genitori, entrambi scomparsi.

Ha già  un buon fisico e gli anni a Miami gli hanno permesso di sviluppare un'ottima tecnica. Chi lo ha visto in azione lo paragona, come tutti i lineman di Miami, a Warren Sapp. È abile anche nel gioco di piedi, nonostante la stazza, e riesce a creare con costanza varchi nella linea avversaria. Il suo difetto più importante è proprio il fisico a causa di qualche problema nella gestione della sua dieta.

Defensive Tackle

Tommie Harris, Junior, Oklahoma

Anche Harris ha detto di pensare seriamente ad un'uscita anticipata dal college. Le doti per giocare nella NFL ci sono già : è estremamente veloce per un giocatore con il suo fisico e costringe spesso gli allenatori avversari a raddoppiarlo lasciando così aperto un varco per qualche compagno. È molto bravo nel pass rush e se la cava anche nel difendere contro le corse.

Durante l'offseason ha messo su qualche chilo per poter bloccare meglio le corse avversarie e fare meglio dello scorso anno, quando ha accusato qualche battuta a vuoto, specialmente ad inizio stagione. Si è comunque riscattato nel Rose Bowl con una prestazione straordinaria, facendo impazzire i lineman avversari e mandando in visibilio gli scout presenti.

Outside Linebacker

Teddy Lehman, Senior, Oklahoma

È stato nominato lo scorso anno miglior giocatore difensivo della Big 12. È uno dei linebacker più veloci della nazione ed ha una buona intelligenza di gioco che gli permette di approfittare degli errori dei giocatori avversari. Non ha un fisico eccezionale ma non tira indietro anche se deve affrontare atleti più forti di lui.

Al college ha iniziato come membro degli special team per la sua velocità  per poi diventare, al secondo anno, il linebacker titolare. Ogni anno continua a migliorare sia fisicamente, per quello che il fisico gli permette, che mentalmente e se dovesse confermare anche quest'anno i progressi non dovrebbe sfuggirgli una scelta al primo giorno del draft.

Inside Linebacker

Rod Davis, Senior, Southern Mississippi

Nonostante sia un membro di un college che fa parte di una conference non BCS Rod Davis è riuscito a farsi apprezzare da tutti gli scout per la sue doti di leader, per la sua etica lavorativa e soprattutto per la velocità  con cui reagisce ai movimenti avversari. Anche se non è uno dei migliori dal punto di vista atletico, raramente Davis è lontano dall'azione di gioco.

Southern Mississippi non ha schemi difensivi molto efficaci contro i lanci quindi Davis non ha molta esperienza in quel campo. Per questo motivo ha rinunciato all'idea di presentarsi al draft di quest'anno e passare più tempo sui campi del Mississippi per migliorare contro i lanci. È bravissimo invece nel fermare le corse avversarie.

Outside Linebacker

Karlos Dansby, Senior, Auburn

Dansby si era iscritto ad Auburn per giocare anche a basket ma dopo aver provato entrambi gli sport ha deciso di concentrarsi solo sul football. Non si potrebbe chiedere di meglio ad un linebacker: è alto, veloce ed ha buoni doti atletiche. Ci sono pochi giocatori nella nazione abili come lui nel pass rush. È bravo anche nel creare situazioni favorevoli alla propria squadra come dimostrano gli 8 intercetti nelle ultime 2 stagioni.

"Lo scorso anno sarei potuto diventare un professionista ma non l'ho fatto anche se ci ho pensato a lungo", ha dichiarato Dansby, "Ci sono troppe cose che devo ancora migliorare. Ho giocato come linebacker esterno solo per un paio di stagioni e non mi sento pronto per essere competitivo nella NFL. Inoltre voglio vincere qualcosa ad Auburn".

Cornerback

Marlin Jackson, Junior, Michigan

Ritenuto da molti il miglior cornerback della conference, Jackson durante l'offseason ha lavorato tantissimo sia in palestra per migliorare un fisico già  ottimo sia in sala video per colmare le ultime lacune nel suo gioco in vista di una stagione decisiva per i Wolverines. La sua straordinaria etica lavorativa ha fatto di Jackson un leader da seguire per tutti i compagni.

Proprio per questi motivi la sua sospensione per una partita per aver colpito uno studente in un occhio con una bottiglia ad un party è stato un fulmine a ciel sereno. L'allenatore e tutto lo staff tecnico si augurano che questo sia stato solo un momento di appannamento mentale del giocatore che altrimenti rischierebbe di perdere parecchie posizioni nel draft.

Cornerback

Chris Gamble, Junior, Ohio State

Chris Gamble non è ancora un cornerback completo perché fino allo scorso anno giocava sia in difesa che come wide receiver ma ha doti atletiche indiscutibili. Considerando poi che quest'anno si è allenato in pratica solo con la difesa siamo di fronte ad un talento pronto ad esplodere. La passata stagione ha collezionato 4 intercetti nonostante abbia giocato meno snap dei compagni.

Oltre a 2 intercetti che hanno salvato altrettante vittorie di Ohio State, Gamble ha guadagnato la ribalta nazionale quando ha cancellato dal campo di gioco Andre Johnson durante la finale per il titolo nazionale. Il compagno di squadra Mike Doss ha dichiarato che "la sua capacità  di stare in campo è stupefacente". Secondo il suo allenatore, Jim Tressell, Gamble è uno "specialista difensivo".

Strong Safety

Guss Scott, Senior, Florida

Scott fa della forza fisica la sua arma principale. Ha iniziato a giocare negli special team e quando gli allenatori hanno notato la sua aggressività  ed esplosività  fisica hanno provato a spostarlo nella secondaria. Da allora ha sempre giocato da titolare. Quello che però differenzia Scott dagli altri safety è la sua capacità  di intuire i movimenti avversari e farsi trovare sempre pronto.

Se vogliamo cercare un punto debole lo troviamo nella sua velocità . Quando ha avuto di fronte avversari molto veloci è riuscito ad avere la meglio su di loro ma ha faticato parecchio e qualche scout non ha potuto fare a meno di notare che se non si adeguerà  subito alla velocità , fisica e mentale, dei professionisti, avrà  vita dura nella NFL.

Free Safety

Sean Taylor, Junior, Miami

Anche Taylor punta molto sulla forza fisica ma unisce a questa una velocità  non comune ed una buona agilità . Tutte queste doti faranno sicuramente di Taylor una prima scelta, probabilmente anche nella parte alta, del draft NFL sia che decida di restare ancora un anno al college sia che decida di lasciare Miami.

Anche dal punto di vista tecnico non gli manca molto: è abile sia nella marcatura che in difese più complesse. Negli allenamenti di inizio stagione gli allenatori avevano pensato in un primo momento di fargli provare qualche spezzone di partita nel ruolo di linebacker ma un leggero affaticamento muscolare del giocatore ha fatto saltare il tutto. Chissà  che non ci riprovino durante la stagione.

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