Atlanta rialza la testa

Ottimo Al Horford che aiuta la sua squadra a conquistare un'insperata vittoria.

Ultima spiaggia per Atlanta, che rischierebbe lo sweep (nessuna vittoria) in caso di sconfitta.

Boston parte subito bene e si porta in vantaggio nei primi minuti, ma Atlanta non molla e si riporta subito sotto, prima impatta la partita e poi chiude il quarto in vantaggio. Altissimo il punteggio e questo è un male per i Celtics perché vuol dire che la loro difesa non gira come dovrebbe, al contrario per Atlanta è un bene perché è evidente che i giocatori sono in forma e si prospetta per loro una bella serata.
I migliori dei primi 12 minuti di gioco sono sicuramente Paul Pierce da una parte (11 punti) e Josh Smith dall'altra (per lui ben 13 punti).
Atlanta sta tirando molto bene, chiude il quarto col 56% dal campo e 6 punti di vantaggio, ed è tutto meritato.
Durante la pausa tra il primo ed il secondo quarto in un'intevista veloce a Doc Rivers l'allenatore si lamenta dei rimbalzi offensivi, in effetti gli Hawks sono molto attivi sotto canestro e molti dei meriti del vantaggio sono da ricondursi alla bravura sotto le plance.

La prima parte del secondo quarto non offre nessun segnale d'interesse, le squadre rispondono colpo su colpo ed il vantaggio degli Hawks rimane invariato, nella seconda parte i Celtics provano a rifarsi sotto e ci riescono, impattando l'incontro proprio sul finale del quarto. Durante il vantaggio, Atlanta non ha mai dimostrato di poter allungare seriamente nonostante i 9 punti di vantaggio, la sensazione era che Boston non fosse molto in palla, piuttosto che una Atlanta dominatrice del parquet, vedremo in seguito che le cose cambieranno in meglio per i padroni di casa.
Una tripla di Mike Bibby sul finale del secondo quarto rende scarsa una prestazione che fino a quel momento era da considerarsi sicuramente deficitaria, ma per sua fortuna un eccellente Joe Johnson (13 punti fino a quel momento) offre una prestazione balistica di tutto rispetto, suoi i due tiri da oltre l'arco che, a cavallo di metà  secondo quarto, ricaccia i Celtics dal -3 al massimo vantaggio di 9 punti.
Il recupero di Boston è tutto merito di Ray Allen il quale, dopo non aver segnato nessun punto nella prima frazione di gioco, riesce a segnarne ben 13 nella seconda. Decisamente da segnalare Kevin Garnett che ne nette ben 12 nel quarto e dà  la sensazione di non essere fermabile da nessuno, nella fattispecie Pachulia sembra in campo solo per guardare le evoluzioni del più quotato avversario.

Alla ripresa della partita un problema al cronometro dei 24 secondi fa ritardare l'inizio del gioco, e quando i giocatori rientrano in campo tutti si aspettano l'allungo ospite, invece la prima parte del quarto è un continuo botta e risposta da parte delle due squadre, nella seconda parte invece Atlanta allunga e si porta in doppia cifra di vantaggio, chiudendo a +10.
Se da parte di Boston l'unico che può considerarsi esente da critiche è Garnett, dall'altra parte tutta la squadra gira molto bene, trascinati da Al Horford (7 punti nel quarto) e Joe Johnson (8 punti).
Da segnalare una scenetta divertente, ma che mette in evidenza la giovane età  del giocatore: Josh Smith pulisce il pallone dopo una stoppata ai danni di Rondo, prima di consegnarlo all'arbitro.

Per tutto l'ultimo quarto ci si aspetta la reazione dei Celtics, ma questa non arriva ed il vantaggio non scenderà  mai sotto la doppia cifra.
Ottima la prestazione corale degli Hawks, assolutamente da segnalare che ben 4 giocatori (Smith, Johnson, Horford e Bibby) hanno dato almeno 6 assist a testa, segno che la squadra ha girato bene, anche se bisogna ammettere che molto del merito della vittoria è da attribuire alla splendida prestazione balistica da oltre l'arco dei tre punti con un ottimo 55%, al contrario nelle prime due gare la squadra della Georgia aveva chiuso con un deludente 16%.
Da deprecare la reazione decisamente sopra le righe di Horford, che si ferma a dire qualcosa a Pierce in modo plateale sul finale di gara. Non è deprecabile il trash talking, ormai diffuso nell'NBA, ma il modo decisamente infantile in cui lo ha fatto. Se Pierce aveva bisogno di motivazioni, Horford gliene ha data una, è facile prevedere una sua reazione in gara-4.

Il migliore: il 17+14 di Al Horford non ammette repliche, ha giocato molto bene e ha fatto valere la sua migliore classe rispetto a Perkins, ma sono da segnalare anche Josh Smith e Joe Johnson. Se parliamo del migliore non possiamo non far rilevare la super prestazione di Garnett, che praticamente da solo ha tenuto i Celtics a contatto per quasi tutta la gara chiudendo con un ottimo 32+10.

Il peggiore: la panchina di Boston, tranne Posey, che dimostra d'essere un buon giocatore esperto, è stata praticamente nulla, e questo non è consentito a dei Celtics che vogliono lottare per il titolo.

Commento finale: se era possibile evitare il cappotto da parte degli Hawks era necessaria una prestazione eccellente da parte loro e contemporaneamente una prestazione opaca da parte dei Celtics, cosa che è avvenuta. Ora in gara-4 più che vedere cosa potrà  fare Atlanta, sarà  interessante vedere la reazione di Boston, se è una squadra forte ed in grado di lottare seriamente per il titolo è naturale prevedere un dominio fin dal primo minuto di gioco, in caso contrario nascerà  qualche dubbio sulle possibilità  della franchigia bostoniana di poter lottare seriamente per il titolo.

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