In linea di massima, non conviene provocare Lebron James…
Gara 1 tra i Cavaliers e gli Wizards si era giocata tutta all'insegna dell'equilibrio, sino a quando nell'ultimo quarto Lebron James aveva preso in mano la squadra e scavato il parziale decisivo per la vittoria dei suoi.
Gara 2 invece segue un copione ben diverso, si comincia con Washington attenta ad eseguire in attaccato cercando di coinvolgere Caron Butler rimasto ai margini di Gara 1, molto poco incisivo, molto poco presente fisicamente rispetto al giocatore meritevole di una convocazione all'All Star Game.
Ad inizio gara è Washington a condurre le danze con una buona esecuzione in attacco, molto movimento degli uomini e della palla e vantaggio in doppia cifra dopo pochi minuti di gioco; da lì in poi finisce la partita degli Wizards e inizia quella di Cleveland e di Lebron James.
Lebron inizia a distribuire il gioco coinvolgendo Ilgauskas e Ben Wallaceper poi mettersi in prima persona ad attaccare il canestro e a creare scompiglio nell'area di Washington, difatti già il primo quarto si chiude con Cleveland in vantaggio 27 a 22.
Da lì in poi Cleveland non si volta più in dietro vincendo anche gli altri tre quarti e portando a casa la vittoria per 116 a 86, questi 30 punti rappresentano il margine più ampio registrato dai Cavaliers nella loro storia nei playoff e il punteggio più alto messo a referto dai 122 punti segnati contro Boston nel 1992.
Questa partita è stata vinta su tutti i fronti dai Cavaliers, che non si sono fatti coinvolgere dalla “gazzara” che Washington ha provato a mettere insieme facendo falli duri su Lebron James e sugli altri Cavs, ottenendo solo di vedersi espellere Brandan Haywood e di ritrovarsi con 30 punti di divario al termine della gara.
Gli Wizards hanno avuto come migliori marcatori Stevenson, Songalia,Jamison e Butler con 12 punti a testa, ma con pessime percentuali dal campo, praticamente inesistente l'apporto di Arenas, ancora troppo limitato dall'infortunio al ginocchio che non lo ha fatto giocare per 66 partite di regular season.
Per Celveland c'è stata un buona distribuzione dei tiri e dell'attacco, infatti sono stati 12 i giocatori a mettere punti a referto per i giocatori di Mike Brown, 13 per Gibson, 15 per Sczerbiak e 16 per Ilgauskas; naturalmente miglior marcatore per i Cavs è stato Lebron James: 30 punti, 9 rimbalzi e 12 assist, e soprattuto un dominio emotivo sulla gara, difatti non ha mai permesso ai suoi di mollare la presa e di diminuire la pressione sugli Wizards, mettendosi anche a difendere e definendo il tono fisico della gara.
Questa gara 2 è stata molto ben giocata dai Cavaliers e completamente non giocata da Washington, significative le parole di Eddie Jordan, coach degli Wizards:“Per noi andare in campo indisciplinati e non concentrati è stato davvero molto deludente”, insomma approccio alla partita completamente sbagliato.
L'approccio fisico, aggressivo e intimidatorio non sta portando da nessuna parte gli Wizards, l'aver provocato Lebron non ha portato alcun beneficio alla squadra della capitale, difatti adesso i giocatori nel post Gara 2 stanno cercando di smorzare i toni e ricondurre la serie all'interno del parquet, ecco come leggere le dichiarazioni di Jamison: “Noi non sottostimiamo nessuno. Sappiamo che questa è una squadra molto speciale. Non hanno giocato molto bene gli ultimi mesi della regular season, ma come ogni squadra esperta quando sono cominciati i play off hanno elevato il livello del loro gioco. Siamo onesti, Qualcuno dei ragazzi ha parlato. Ma adesso lasciamo perdere. Sappiamo che questa squadra è capace non solo di passare il primo turno dei playoff ma anche di andare avanti nella post season..
Insomma un bel cambiamento di rotta rispetto alle dichiarazioni dei giorni passati.
Adesso la serie si sposta a Washington dove si giocherà Giovedì, diventa evidentemente fondamentale per gli Wizards far entrare Butler nella serie e riuscire a vincere Gara 3 per cercare di bloccare la serie negativa contro i Cavaliers, dopo il 4 a 0 della passata stagione.