Lo spagnolo e' stato inarrestabile per i Nuggets
I 18997 spettatori dello Staples Center, compresi i soliti vip(Beckam, Nicholson e compagnia cantante), hanno assistito ad una partita intensa ma non bella. Una partita che ha vissuto di continui strappi e che ha evidenziato una differenza fondamentale tra le 2 squadre: i Lakers giocano come una squadra, Denver… beh Denver gioca costantemente con gli isolamenti di Iverson e Anthony e che Dio ce la mandi buona!
Cronaca della partita
La cronaca della partita vede i Lakers partire forte grazie ad un attacco fluido che permette, sfruttando l'abilita' nei passaggi e nei ribaltamenti di fronte di tutti i giocatori losangelini, di far saltare in continuazione le rotazioni difensive, tutt'altro che impeccabili, dei Nuggets.
Ne scaturisce un parziale iniziale di 26-16 per i Lakers, nonostante l'inizio tutt'altro che caldo di Kobe(4 punti nei primi due quarti). A fare la voce grossa ci pensano Odom(17 punti, 14 rimbalzi e 6 assists) e un sorprendente Walton(16 punti) entrato a sostituire Radmanovic, uscito per 2 falli commessi in un amen.
A scompaginare i piani pero' ci pensano i giocatori della panchina di Denver, in particolare Smith e Kleiza, che segnano 10 punti ciascuno in un parziale di 25-7 che sembra far cambiare l'inerzia della partita in favore dei Nuggets.
E' forse questo l'unico momento di sbandamento di Los Angeles,che va in confusione sia in difesa che in attacco, dove cominciano ad arrivare tiri affrettati che consentono a Anthony & co. di trovare punti comodi.
Solo il rientro in campo dei titolari, e l'inspiegabile ritorno in panchina di Kleiza e Smith(ci sfugge il motivo di tale scelta da parte di coach Karl), permettono il rientro dei Lacustri, avanti 58-56 all'intervallo.
I 2 artefici del break delle pepite restano sul pino anche nel terzo e decisivo quarto, dove sale in cattedra quello che deve essere considerato come l'MVP del match, ovvero Pau Gasol.
Lo spagnolo segna praticamente da ogni posizione, cattura rimbalzi e sforna assist a iosa, favorito dalle lacune difensive dei Nuggets. Non solo, manda letteralmente al manicomio il difensore dell'anno in carica, tale Marcus Camby(per lui solo 4 punti e 7 rimbalzi in 30 minuti di gioco), costringendo coach Karl a toglierlo dal match.
Denver non riesce a contenere l'attacco losangelino e a sua volta si affida quasi totalmente al duo Anthony-Iverson(30 punti a testa ma con un complessivo 22/50 dal campo), dando vita ad un attacco stagnante ed in cui fioccano i tiri forzati.
La stessa marcatura di Martin su Kobe, che qualche risultato lo aveva dato nei primi 2 quarti, si trasforma in un boomerang, in quanto lascia il solo Camby a chiudere sulle penetrazioni avversarie, costringendolo a lasciare solo Gasol, con i risultati che tutti hanno visto.
Tutte queste sono le cause che portano ad un terzo quarto chiuso con un eloquente 39-22 per i Lakers, che iniziano il quarto periodo con 19 punti di vantaggio. E' qui che coach Karl si ricorda che i suoi 2 uomini migliori nella partita sono in panchina(Smith chiude con 15 punti e 6/9 dal campo, Kleiza con 23 punti e 12/17), ma ormai i buoi hanno lasciato la stalla e un ritrovato Kobe da 18 punti negli ultimi 8 minuti tiene a distanza di sicurezza la sua squadra.
Per la cronaca alla fine i punti del probabile MVP stagionale sono 32 ma con un non esaltante 9/26 dal campo. Finisce invece male per Iverson, espulso per doppio tecnico a 2 minuti dalla fine del match.
MVP della partita
Pau Gasol:
44:40 minuti giocati
36 punti
16 rimbalzi
8 assists
3 stoppate
14/20 dal campo
8/8 ai liberi
Occorre aggingere altro?
La Chiave della partita
Sicuramente eloquente e' il bilancio degli assists, che vede prevalere i Lakers per 33 a 20. Ma aldila' del dato in se' a stupire e' la distribuzione degli stessi: Odom e Radmanovic 6, Gasol 8, Fisher 4 e Walton 5.
Altro dato che sicuramente ha inciso sul risultato e' stato la percentuale ai liberi dei Nuggets: 23/37(62%), dove in particolare Iverson si e' fermato a 7/13.
Dichiarazioni post partita
Nel dopo partita comprensibile la gioia di Gasol, che tra l'altro e' riuscito a vincere la sua prima partita di playoff dopo lo 0-12 in carriera con Memphis. Lo spagnolo ha dichiarato:”Sono stato bravo a farmi trovare pronto a sfruttare gli spazi liberi e i miei compagni sono stati bravi a servirmi. Abbiamo sfruttato la nostra piu' grande capacita', quella di saper far girare la palla. Tutto questo e' possibile in quanto la nostra squadra e' formata da molti giocatori con grande intelligenza cestistica“.
Gli fa eco un raggiante Bryant, che afferma:”Penso che avere Gasol nel mezzo e Odom che gioca in questa maniera faciliti molto la squadra e mi permetta di avere serate in cui non riesco a segnare“.
Per quel che riguarda i Nuggets, ovviamente, nessuno si da per vinto. A confermare questa tesi ci sono le parole di coach Karl:”Non penso che nel nostro spogliatoio ci sia qualcuno abbattuto. Sappiamo che possiamo giocare meglio di quanto abbiamo fatto, a cominciare dalla difesa“.
Infine Iverson afferma:”Siamo crollati nel terzo quarto. La gente ci da gia' come perdenti ma dimostreremo che non e' cosi“.
NDR:Mi sono ispirato al grande Kicco per il titolo, il merito e' il suo.