'A Leandrì, quest'anno gli Spurs li famo neri!'
Buon giorno a tutti,
senza alcuna sollecitazione da parte vostra, prendo a raccontarvi una giornata tipo del sottoscritto:
– il cellulare-che-funge-da-sveglia inizia a ragliare alle ore 7:25, e di seguito ad intervalli regolari di 10 minuti. E' buona prassi bloccare l'orchestra al quarto/quinto tentativo, ma non sono sporadiche levatacce in ritardo un'ora abbondante dopo;
– nel caso di tempi stretti prima della prima timbratura in ufficio (l'orario elastico tende ad irrigidirsi attorno alle ore 9:00AM), e' prevista una sessione a 78 giri di vestizione+minzionefacciadenticapelli
il cui rilievo cronometrico fa bella mostra di se' in un qualsiasi guinness;
– precisazione: mia moglie e' a lavoro da 1 ora e mezza, in quanto accessoriata di medesimo pessimo carattere mattutino, quindi e' impossibile organizzare contemporaneamente il risveglio nello stesso appartamento senza incorrere in reati punibili con pene detentive di durata non contemplata dalla legge sull'indulto;
– cappuccino tiepido + pasta, consumata leggendo la prima pagina della Gazza (per le altre non c'e' tempo) e soprattutto non emettendo alcun suono verso la fintamente gentilissima barista, che come vede la mia ombra oscurare il vano clienti, sa gia' quello che deve fare.
Ciononostante, tenta disperatamente di scroccarmi un mezzo sorriso, a forza di “Buon giorno! Tutto bene? Grazie! Una Buonissima Giornata!”, ricevendo invece versi gutturali che neanche un grizzly uscito da un karaoke si sognerebbe.
– ufficio, timbratura ed immediata tazzona di caffe' lungo, tanto per rimettere in moto il resto del motore. Alle 9:01 il mondo (ed io con lui) sente la mia prima parola della giornata, un “Buon giorno” preregistrato con il quale saluto lo sventurato compagno di loculo, nonche' mio capogruppo (causa di beatificazione per i motivi di cui sopra, abbondantemente in progress)
Perche' racconto tutto cio'?
Perche' da sempre il motivo di tutto questo e' un orologio biologico puntato sui fusi orari della costa Est, che mi “impone” di non prendere sonno MAI prima delle 2, quando non sono le 3 o peggio, dopo aver visto/sentito/letto almeno il primo quarto delle prime gare NBA.
E finche' i segnali ricevibili dalle mie parti si limitavano a 1-2 partite a settimana, la cosa era gestibile: di solito il martedi notte era il giorno critico, il venerdi mi consentiva invece maggiore liberta' perche' partiva il weekend (con dormita annessa).
Da un paio d'anni pero', SK(accident)Y sport trasmette 3 gare a settimana e le cose si sono complicate. Quest'anno la situazione e' precipitata con NBATV su SportItalia, fino al cataclisma del 6 aprile.
NASN infatti rappresenta la tomba del mio sonno, la fine delle mie capacita' di recupero, il tutto alla vigilia dei playoff NBA, ovvero il bimestre nel quale le mie ore di sonno varcano di poco la doppia cifra…… settimanale.
Propongo un micro sondaggio fra i lettori, oggetto la rivisitazione dell'acronimo NASN.
Qualche mia proposta:
NASN: Non Addormentarti Senza NHL
NASN: Non Arrabbiatevi Sono Narcolettico
Attendo vostre repliche….
Final Four NCAA: mi sono molto divertito, anche se UNC, ovvero la mia preferita (motivo ignoto, forse Hansbrough ha una faccia molto bostoniana…) e' stata dapprima schienata, poi resuscitata e quindi definitivamente sdraiata da Kansas.
Finale poi incredibile con Memphis che scrive un trattato su come ci si eviri senza anestesia negli ultimi minuti, commettendo una serie di stupidaggini tipiche dell'eta' puberale, venendo infilzata da una tripla di Mario Chalmers che poi dara' il la' ad un supplementare trionfale per i Jayhawks.
Due cose “non agonistiche” ricordero' della due giorni di San Antonio: il sorriso di Danny Manning, sceso in campo per festeggiare la sua alma mater 20 anni dopo il suo trionfo, e la notizia, degna di un film di Tarantino, dell'impossibilita' di Derrick Rose di presenziare alla conferenza stampa pre gara. IL motivo? Intossicazione, tra l'altro di Gummy Bears, ovvero dei simpatici micropupazzi di caucciu colorato.
Interpellato a tal proposito, il compagno di squadra d Chris Douglas-Roberts avrebbe detto: “E' tutto l'anno che diciamo a Derrick di finirla “Smettila di mangiare quella porcheria” ma lui non ci riesce…. Nessuno mangia tanti Gummy Bears come lui.”
Ora, se qualcuno di voi ne ha mangiati, che so, 10, sa che la sensazione e' quella di avere una camera d'aria gonfia dentro lo stomaco. Non credo di voler sapere quanti ne ha mangiati la futura probabile prima (o seconda) scelta assoluta del prossimo draft. Se fossi la franchigia che lo inchiostrera', metterei gia' a libro paga un guru dell'alimentazione, senza neanche tanto risparmiare.
Ci sarebbero poi i playoff NBA, in cui ad Est pare che le due portaerei abbiano almeno un turno comodo (Detroit forse anche due, mentre i Celts si troverebbero di fronte Lebron, con il quale ogni negoziato che preveda la sua uscita di scena rende la moltiplicazione dei pani e dei pesci un affare da chierichetti in periodo di prova).
Ad Ovest invece sembrera' di essere da subito fuori da un Apple Store la sera che misero sugli scaffali gli Iphone: un sacco di pretendenti, tutti molto attrezzati, che si scanneranno tra di loro per sopravvivere sportivamente.
I Lakers (1a testa di serie) se la vedranno subito contro Iverson e Melo, sempre che quest'ultimo abbia smaltito la sbornia che gli ha consentito di osservare il cielo a scacchi per qualche ora.
New Orleans, che con la 2 forse sperava di avere maggior fortuna, incrocera' le armi con Dirk, Kidd ed un'armata ferita ma potenzialmente tremenda.
Utah verifichera' la consistenza dei Rockets (e ricordo la questione aperta di TMC ancora a zero serie di playoff vinte…).
E poi ci sarebbe questo insipido San Antonio – Phoenix, che gia' aveva sale pepe mostarda e peperoncino prima che il Gozzillone abbandonasse la Florida per atterrare sui cactus.
Pronostici?
Ad Est immagino Boston, Detroit, Cleveland e Orlando sopravvissute (mi concedo solo una speranziella per i Raptors contro Howard e soci).
Ad Ovest “spero” in Phoenix, ma credo in Lakers, Dallas e Utah come compagne degli Spurs.
Ci rivediamo fra un paio di settimane per le “sputtanate” di rito…..