Playoffs al via: i Rockets nelle mani di Luis Scola
Hello NBA fans e benvenuti ad una nuova edizione del Clutch City, rubrica dedicata a ciò che circonda gli Houston Rockets e non solo.
E alla fine ci siamo: al termine della più spettacolare Regular Season di ogni tempo – almeno per quanto riguarda l'ovest – è tempo di Playoffs e c'è da credere che forse anche questi saranno quantomai spettacolari e pieni di sorprese.
Dicevamo di una stagione altamente spettacolare, dovuta chiaramente all'innalzamento qualitativo di molte squadre, che ad oggi non permette nemmeno di fare un recap stringato perchè, per quanto tale, porterebbe via lo spazio di un editoriale intero e forse più.
Ma giusto per dare un'idea di ciò che è stato, con buone prospettive per ciò che sarà , vi basti pensare che oggi, al termine delle 82 partite previste, ad ovest ogni squadra qualificata per i Playoffs ha vinto 50 partite o più. MAI successo. E difficilmente ripetibile.
E quindi, partendo dalla meravigliosa e inaspettata corsa degli Hornets di Chris Paul ai piani alti della classifica, passando per la stratosferica – quanto storica – striscia vincente degli Houston Rockets, facendo tappa su alcuni scambi rivoluzionari quanto impensabili, siamo arrivati al termine della stagione.
Un finale di Regular Season che però, contrariamente alle aspettative, è risultato discretamente all'acqua di rose, con squadre che si sono lasciate scivolare via la possibilità di chiudere più in alto possibile in classifica (vedi alcune ultime uscite di Phoenix, Houston e Spurs).
Chiaro che tutto questo abbia delle precise motivazioni:
1) Malgrado lassù ci siano Lakers e Hornets, i pericoli maggiori arrivano dalla posizione 6 e 7 dove stanziano Suns e Mavericks, squadre che tutti avrebbero voluto evitare.
2) La posizione numero 5 (in realtà 4) è occupata dai Rockets, certamente una mina vagante, ma in teoria anche squadra più appetibile per tutti, dai Lakers ai Nuggets. Così appetibile che Utah, nel momento in cui scrivo, è sotto di un 30ello contro gli Spurs e poco gli importa se perdendo non avrà il vantaggio del campo.
3) Regole NBA di acquisizione Playoffs assurde, che praticamente potrebbero premiare una squadra con record negativo ma prima nella propria Division, a scapito di un'altra con record migliore ma più indietro nella Division. Senza contare la regola del Tiebreaker, che, se funziona fra 2 squadre, molto lascia a desiderare quando le squadre sono 3, 4, o addirittura 5 come abbiamo rischiato di avere fino all'altro ieri, con la stampa americana che spesso scriveva fischi per fiaschi non capendo bene come si sarebbero delineate le posizioni.
Quindi un po' tutti hanno rallentato la corsa per trovare il posticino migliore ma alla fine, complice ovviamente anche il rallentamento di chi stava dietro, si è creato il caos assoluto e già al secondo Round una fra Spurs e Suns sarà fuori.
Regole che vanno riviste – e attualmente se ne fa un gran parlare ma alla fine tutto resterà tale e quale – così come andrebbe rivista anche l'intera assegnazione dei posti nei Playoffs fra Est e Ovest, dove la differenza è ormai abissale ed è discretamente frustrante veder entrare gli Hawks e non i Warriors. Ma su questo temo non ci sarà MAI una presa di posizione.
Ma come sempre, oggi che la Regular Season è finita, quello che è stato è stato e le chiacchiere stanno a zero. Stagioni meravigliose possono tramutarsi in incubi: chi vince resta, chi perde va a casa. E' tempo di Playoffs!
E questo è il quadro dell'Ovest:
1 Los Angeles Lakers
8 Denver Nuggets
4 Utah Jazz
5 Houston Rockets (HCA)
2 New Orleans Hornets
7 Dallas Mavericks
3 San Antonio Spurs
6 Phoenix Suns
Rientrando nelle caratteristiche della rubrica, occupiamoci quindi degli Houston Rockets opposti agli Utah Jazz con il vantaggio del campo (HCA).
Inutile dire che per i Rockets la serie sarà dannatamente complicata senza Yao, così come lo sarebbe stata anche se di fronte ci fossero stati gli Spurs, i Suns, o gli ultimi arrivati Nuggets.
Inutile anche recriminare contro la sorte che, oltre alla già citata assenza di Yao, vede entrare i Rockets in questi Playoffs con un Battier e un McGrady discretamente acciaccati e senza Rafer Alston out per almeno una settimana e quindi praticamente fuori dalla contesa contro i Jazz.
Nonostante tutto ciò, c'è comunque un feeling positivo in quel di Houston, primo perchè comunque i Rockets non hanno niente da perdere, secondo perchè in questa stagione i texani hanno dimostrato di poter lottare contro qualsiasi avversità ; grazie a grinta, cuore e soprattutto una quadratura di squadra e di gioco invidiabili, caratteristiche mancanti fino alla scorsa stagione.
C'è anche l'impressione (quasi una certezza) che i Rockets si siano discretamente nascosti in questo finale di stagione, lasciandosi scivolare via alcune partite vincibili e risparmiando così energie utili per questo primo Round.
Chiaro però che feeling e buoni propositi debbano fare i conti con Boozer e compagni, di certo poco interessati nel contribuire all'ennesimo miracolo dei Rockets in questa stagione, forti del loro record casalingo che dice “a Salt Lake City non si passa” e del loro record dall'inizio del 2008. Attenzione però: proprio i Rockets sono una delle 4 squadre vincenti a Salt Lake City e proprio i Rockets sono i soli ad avere un record migliore dei Jazz a partire dal 2008.
Dando per scontato che senza il miglior McGrady andranno in contro a pesante sconfitta, Houston dovrà sfruttare il ruolo di guardia che per i Jazz rimane, soprattutto difensivamente, un punto debole; per questo fondamentale sarà il contributo di Head, più con la sua nuova tendenza a penetrare, che non per la caratteristica propensione al tiro da 3.
Male non sarebbe se Adelman decidesse di concedere a Novak minuti importanti, giocatore che ha dimostrato di poterla mettere dentro in qualsiasi situazione e che quindi potrebbe/dovrebbe sfruttare i CERTI raddoppi su McGrady.
Considerando però la frequente tendenza dei Rockets a sparacchiare jumpers talvolta inguardabili, punto focale di una serie Playoffs sarà la prestazione di Luis Scola. E l'intera serie, se mai sarà equilibrata e con chance di vittoria, sarà interamente nelle sue mani.
Scola, VERO Rookie Of The Year della stagione, potrà e dovrà rappresentare il rebus irrisolvibile per la difesa dei Jazz, avvinghiandosi come una serpe attorno al corpo di Boozer, costringendolo spesso al fallo e di conseguenza limitandolo in attacco, o ad una difesa molle e quindi produttiva per i Rockets in termini di punti. Di contro, in difesa, dove presumibilmente dovrà dannarsi l'anima per rincorrere Okur lungo la linea dei 3 punti, Scola dovrà pensare principalmente a non commettere falli inutili nei primi 2 quarti.
E Boozer, chi lo ferma in attacco? Ma Zio Deke naturalmente, un ometto di 42 anni (ma anche 50, chi lo sa?) chiamato forse alla più grande sfida della sua gloriosa carriera e pronto a sventolare il ditone in faccia all'avvers… No, meglio di no, meglio in faccia al pubblico onde evitare stupidi e compromettenti falli tecnici.
Rockets favoriti quindi? Certamente no, così come certamente è più facile scrivere che giocarsela. Ma a Houston volevano fortemente i Jazz, perchè se c'è una squadra con cui grazie a favorevoli matchup possono giocarsela questi sono i Jazz, perchè la sconfitta dello scorso anno brucia ancora e grida vendetta e da questo punto di vista i Jazz contribuiscono a dare maggiore carica alla squadra. E i Jazz hanno ottenuto.
Chiaro che le chance di vittoria dei Rockets sono anche legate alla durata della serie. Più avanti si va, più ardua sarà , meglio quindi sparare tutte le cartucce fin da subito.
Sarà difficile. Ma crederci non costa niente.
Lascio ad altri il compito di pronosticare e approfondire le rimanenti serie (anche perchè sono le 7 del mattino), ma prima di chiudere ovviamente un'analisi stringata la faccio pure io.
Los Angeles Lakers vs. Denver Nuggets
Melo e Iverson hanno dimostrato di non bastare in questi Nuggets talvolta più spettacolari che concreti. Qualificati per il rotto della cuffia e soprattutto se sconfitti in gara 1, potrebbero già essere contenti così. I Lakers, incredibilmente quadrati come squadra dopo l'aggiunta di Gasol, sono dei seri candidati al Titolo malgrado la prima posizione ottenuta possa contare poco o nulla in questi Playoffs. Occhio però, perchè se Gasol non passa contro Camby, Kobe non basta e la serie potrebbe rivelarsi dannatamente complicata.
New Orleans Hornets vs. Dallas Mavericks
Per quanto impressionanti, per quanto sorprendenti, per quanto guidati da un fenomenale Chris Paul, personalmente temo che la corsa degli Hornets si fermi al primo turno. In una serie di 7 gare il gioco degli Hornets diventa prevedibile e con un Nowitzki che schiuma rabbia, così come lo si è visto nelle ultime partite, suppongo che siano gli Hornets a dover trovare la maniera di fermare i Mavs e non viceversa. La chiave della serie sarà West una volta che Chris Paul verrà , se mai, quantomeno limitato. Kidd, fin qui non pervenuto, da questo punto di vista bene farà a fare il Kidd. Occhio puntati anche – e forse soprattutto – su Bonzi Wells.
San Antonio Spurs vs. Phoenix Suns
Una sfida e una rivalità che non ha eguali, in cui tutto e il contrario di tutto può succedere. Da questo punto di vista, non vale nemmeno la pena di parlare di Shaq, del suo inserimento in questi Suns, di quanto di buono o cattivo potrà dare alla squadra. E' semplicemente la serie più affascinante. E la più inpronosticabile.
Sarò ancora più stringato per l'Est:
Boston Celtics vs. Atlanta Hawks
Se guardassimo il roster di Atlanta semplicemente nei nomi presenti, penseremmo che questa squadra sotto al 4° posto non dovrebbe stare. Invece stanno al numero 8, con 37 misere vittorie e incontrano i Celtics freschi freschi da lunghi e risananti riposi. Auguri…
Detroit Pistons vs. Philadelphia 76ers
Bah, forse la serie più scontata e meno affascinante di tutti i Playoffs, serie che, se in contemporanea ad altre partite, solo i tifosi delle due squadre possono guardare.
Orlando Magic vs. Toronto Raptors
Forse la serie più equilibrata all'Est sebbene i Raptors abbiano perso lo smalto di metà stagione dopo l'infortunio di Bosh. Interessantissimi i vari matchup, ma qualcuno mi spieghi perchè Calderon gioca 25 minuti a partita. Se non vogliono giocarsela, la strada giusta è proprio quella di lasciarlo fuori. Magic favoriti, a patto che il ruolo di grande non pesi troppo sulle spalle dei giocatori.
Cleveland Cavaliers vs. Washington Wizards
Se i Wizards sono tutti al 100%, i Cavs potrebbero salutare i Playoffs prematuramente (e ciò non mi sorprenderebbe). Sfortunatamente per loro Butler al 100% non lo è, quindi la serie riprende un certo equilibrio. Ma Lebron James dovrà fare gli straordinari. Più del solito.
Bene, anche per questa volta è tutto. Per il momento un saluto, mentre l'appuntamento con il Clutch City tornerà a Playoffs iniziati.