Percentuali bulgare nei Play.it Awards per Kobe MVP, nonostante la concorrenza…
E' stata una stagione entusiasmante, caratterizzata da grandi scambi, emozioni a non finire, duelli memorabili, un Ovest più forte che mai e un Est che minaccia di mandare alle Finali una squadra (Boston o Detroit) forse più forte delle migliori ad Ovest.
Prima dell'inizio dei Playoff, da vivere come sempre rigorosamente in apnea, la redazione NBA di Play.it USA si è riunita per assegnare i propri awards, in pieno stile americano.
Ecco com'è andata.
Most Improved Player
Mookie: per me è stato Josè Calderon. Toronto ha condotto una RS a tratti opaca, a tratti spumeggiante. Con TJ Ford fuori per infortunio e le chiavi del gioco in mano al play spagnolo
i Raptors hanno attraversato il momento migliore. Ormai è uno dei 5-6 migliori play in circolazione!
Cherrypicker: voto Lamarcus Aldridge. una macchina da canestro dalla media. Molto più convinto dei suoi mezzi. E la stagione sua e di Portland, a Ovest, è stata eccezionale e passa sotto traccia solo perchè, essendo appunto a Ovest, non fanno i playoffs.
Small Baller: io dico Chris Paul. al di là delle cifre, in una sola estate è progredito -specie mentalmente- in modo impressionante , dopo nash è il migliore nell'esecuzione dei giochi a due ed è diventato uno dei giocatori più altruisti della lega…la sua squadra vale 43 W , lui ne ha ispirate una dozzina in più…
Jacopo Mele: Rudy Gay è passato da 10 a 20 punti di media in una sola stagione, e dal 42 al 46% dal campo… numeri importanti, che lo consacrano come il franchise player dei Grizzlies per le stagioni a venire, soprattutto dopo la svendita di Gasol.
Andrea Martella: indubbiamente Rajon Rondo. Era difficile che un ragazzo di belle speranze portasse il suo gioco a livello di quello dei big three (pierce, garnett e allen) ma lui c'è riuscito e ora boston conta su una ulteriore stella. Da rivedere però nei Playoffs.
AND THE WINNER IS…
LaMarcus Aldridge 28%
Calderon, Rondo, Gay, Bynum 12%
Paul 8%
Turkoglu, Outlaw, Iguodala, Dunleavy 4%
Sixth Man Award
Dino N.: non mi piace scomodare paragoni. Però non ricordo un sesto uomo cosi incredibile e cosi devastante da almeno una decina di anni. Quell'anno lo vinse John Starks che era l'idolo del Madison un pò come Ginobili lo è dell' AT&T center. Si è adattato giocoforza al ruolo che gli vuole dare Pop ed è uno splendore per gli occhi.
15meloforever: io dico J.R.Smith. In una squadra dal talento debordante, si è creato un discreto spazio e non esita a prendersi responsabilità anche quando sul parquet è allineato con Iverson e Melo. Quasi 12 punti in meno di 20 minuti potrebbero bastare per vincere la statuetta..
Syd: Siamo sempre al solito discorso: è giusto definire Ginobili un sesto uomo? È un fattore costante per coach Popovich per la sua qualità di decidere partite e intere serie, i minuti a sua disposizione sono giustamente tanti e questo si sa prima della palla a due. Se è possibile votarlo il mio voto va a lui.
Fatur: Manu Ginobili è il più finto sesto uomo d'ogni epoca si alza dal pino per guidare gli Spurs cambiando spesso il ritmo di gioco. Come il vino buono migliora invecchiando. Piccola citazione personale per Travis Outlaw, sesto uomo di lusso dei Blazers, vera macchina di canestri dallo stile elegante.
AND THE WINNER IS…
Manu Ginobili 76%
Korver, Smith, Arenas, Calderon, Kleiza 4%
Rookie of the year
Kicco: dico Scola sapendo che vincera' Durant. Ma e' troppa la voglia di festeggiare il primo grosso errore della dirigenza Spurs 😉
Magic9: per me è Al Horford. L'anno scorso, dopo la finale Ncaa, dissi che questo giocatore era tra i pochi veramente pronti per la Nba. Lo ha dimostrato alla grande. Sarà il nuovo Rodman?
Gerry Donato: E' finito nel peggiore contesto NBA con inquietante aria di smobilitazione, ma a prescindere dalle difficoltà di Seattle e dal record disastroso non sono così tanti i diciannovenni che hanno viaggiato a venti punti di media in questa lega. Soprattutto in difesa dobbiamo ancora cominciare a fare sul serio, ma in uscita dai blocchi la sua esecuzione è già tra le migliori in assoluto.
Max Giordan: a livello di talento non si comincia neanche a discutere, vince Durant; se ne facciamo una questione di utilità ad una squadra di alto livello, allora bisognerebbe nominare Scola. Tuttavia il miglior mix fra affidabilità , utilità alla squadra e maturità di gioco l'ha espressa Horford, che ha letteralmente retto da solo il lavoro sotto le plance per gli Hawks.
AND THE WINNER IS…
Kevin Durant 68%
Horford 28%
Scola 4%
Defensive Player of the Year
Luke15: certamente Kevin Garnett. Se i Celtics hanno la miglior difesa del campionato molto del merito è suo. Perno assoluto di una difesa mostruosa e sempre concentrato e motivato a far meglio anche
quando la squadra è sopra di venti-venticinque punti a poco tempo dalla fine: strepitoso.
Guido B.: io dico Marcus Camby. Oltre alle sue ormai note doti difensive come non premiarlo in quanto unico difensore della sua squadra. Prova a stoppare e raddoppiare tutto, ma non sempre ce la può fare…
Frantz: Tyson Chandler. Uno dei segreti della grande stagione degli Hornets. Con intimidizione sotto, rimbalzi e stoppate ha oscurato la via del canestro agli avversari in molte occasioni.
Davoz: assolutamente Shane Battier. Gran parte del merito della serie vincente di houston va dato alla grande applicazione difensiva della squadra e non trovo altro giocatore che possa incarnare meglio tale spirito. Ferma chiunque in singola serata.
AND THE WINNER IS…
Kevin Garnett 56%
Battier 28%
Camby 12%
Bowen, Chandler 4%
Coach of the year
Andrea Brick: Eddie Jordan con la squadra e gli infortuni che si è ritrovato a dover gestire è arrivato per il terzo anno ai PO con un record sopra il 50% di vittorie. Sarà anche l'Est ma ha fatto davvero un gran lavoro, valorizzando Stevenson, Young, Jamison e Butler, facendo sembrare poco importante l'assenza di Agent 0 Gilbert Arenas
Edo Schettino: voto Jerry Sloan perchè mi piace questo vecchio musone, che nel decennale del titolo perso per un raddoppio in meno su Jordan, ha messo su il miglior attacco su metà campo della Nba.
Christian: chi immaginava che Doc Rivers potesse allenare così bene e portare i Celtics a vette così elevate?
Teo: voto Byron Scott. Rivers ha ricevuto la Ferrari dal papi e la può guidare in una higway USA, lui una BMW e deve guidarla nei tornanti alpini.
Go7enKs: impossibile non darlo al duro Byron che piazza gli Hornets ai vertici della Western Conference più combattuta della storia della lega con una rosa non certo composta da Hall Of Famer.
AND THE WINNER IS…
Byron Scott 48%
Jordan, Sloan 28%
Rivers, Van Gundy 8%
Jackson, McMillan, Thibodeau 4%
Executive of the year
Mookie: voto Kevin Pritchard. In un'estate estirpa tutti i mali della precedente gestione: punta sui
giovani che lo ripagano con una stagione stellare e lo spazio salariale per rifirmarli non manca. Poste le basi per raggiungere i vertici della Lega e restarci a lungo.
Fabio Venturin: McHALE (Minnesota) e WALLACE (Memphis) – entrambi hanno pensato bene di rinforzare le squadre altrui rispetto alle proprie, regalando le loro stelle. Li premierei x la loro sportività verso le altre squadre e x la lealtà verso i propri tifosi :-/
Syd: Danny Ainge ha costruito una squadra da più di 60 vittorie che ha messo paura al record dei Bulls e l'ha messa splendidamente a posto durante l'anno. È vero, dopo Garnett tutti sarebbero stati pronti a venire, sarà pure stato aiutato dalle vecchie amicizie, sarà anche facile vincere quando sul parquet entrano quei tre, ma è possibile non dare il giusto merito a Danny Ainge?
15meloforever: sarebbe troppo facile dire Danny Ainge quindi vado con Mitch Kupchack. Ha resistito quando Kobe voleva tagliare la corda e per farlo contento gli ha regalato il giocatore ideale per completarlo come Pau Gasol, perdipiù in cambio di nulla. Da non sottovalutare la firma estiva di Fisher (nei playoffs sarà decisivo) e il colpo Ariza, uno dei giovani con più margine di miglioramento della Lega.
Gerry Donato: per me è la coppia Danny Ainge – Kevin McHale. Vecchio cuore biancoverde. Il primo è stato bravo anche nel creare il sistema di supporto per le stelle, dopo aver ottenuto una sorprendente redenzione nel giro di un mese grazie ad una buona dose di coincidenze irripetibili (che non gli negano tuttavia di colpirmi in testa col cartello “Trade Ainge” che sventolavo da qualche anno). Il secondo è semplicemente il miglior GM di Boston ogni epoca dopo il grande Red.
Max Giordan: non si può non votare Ainge, perchè i GM si giudicano esclusivamente dai risultati, e Boston si è trasformata in 2 mesi da squadra materasso a contender. Tuttavia, oggi più che mai, i GM vengono giudicati solo in base alle conoscenze che hanno e ai "furti legalizzati" che riescono a portare a casa: Ainge e Kupchack sono stati abili a fare il colpaccio quest'anno, ma anche aiutati dal blasone delle franchigie che gestiscono. Ad Atlanta o Memphis, 2 così sarebbero semplicemente quello che sono: 2 dei peggiori GM della Lega…
AND THE WINNER IS…
Danny Ainge 57%
McHale 21%
Kupchack 15%
Pritchard 5%
Most Valuable Player
Cherrypicker: Kobe Bryant. E' al 70% di vittorie avendo avuto Gasol per, sì e no, 30 partite e Bynum per altrettante. Ha tenuto sempre a galla la squadra per quel che ha potuto quando gli è mancato un lungo di riferimento, quando c'è stato uno dei due big men ha condiviso di più la palla e portato la squadra ad un sacco di vittorie diventando solista solo quando deve, cioè nel finale.
Comportamento maturo: una volta acquisito questo, per il resto è incriticabile. E a questo punto merita di avere almeno un MVP in carriera.
Edoardo Schettino: Kevin Garnett. Se si considera il gioco nella pienezza dei suoi 28 metri, traccia tutti. A volte si può esser leader anche senza aver vinto un titolo nei dieci anni precedenti.
Fatur: LeBron James. I Cavs vivono e muoiono con lui non solo per la sua strapotenza offensiva ma soprattutto per l'innata capacità di coinvolgerli e spronarli in ogni azione di gioco. Chiunque con lui gioca meglio… Ricorda qualcosa?
Go7enKs: Chris Paul ha realizzato una delle migliori stagioni che siano mai state realizzate da qualsiasi Playmaker. I suoi numeri fanno invidia a quelli dei due MVP di Nash, e reggono il confronto con i grandi del ruolo come Magic Johnson, Isaiah Thomas o Kevin Johnson.
Dave Lavarra: Kobe Bryant ha condotto i Lakers sino ai vertici della lega diventando un giocatore più altruista, senza dimenticarsi di segnare quasi 29 punti a partita. Vero, gli hanno dato Gasol, ma vero anche che non ha avuto più l'aiuto di Bynum, che stava giocando del grande basket. Sicuramente l'elemento che ha dato di più alla sua squadra, considerato il livello della competizione della costa ovest.
AND THE WINNER IS…
Kobe Bryant 72%
Lebron James 12%
Garnett, Paul 8%