Rasheed già pregusta i Playoffs…
Tra MVP del passato e candidati al prestigioso titolo nell'imminente futuro, Detroit in questi ultimi giorni ha dovuto fare i conti con avversari decisamente "importanti": Iverson, Nash, S.O'Neal già decorati, C.Paul e L. James sulla rampa di lancio.
E a complicare un po' la situazione ci si è messa anche una gita di Pasqua nella capitale non poi così divertente"
Ma andiamo con ordine: per gli uomini di Saunders sono arrivate due vittorie casalinghe contro Hornets e Nuggets.
Chris Paul e i suoi calabroni (privi di David West) sono stati battuti nettamente: 105-84. Per la giovane guardia di Wake Forest 14 punti e 14 rimbalzi, il bottino della serata.
A spazzar via una delle squadre più in forma della lega ci pensava Jarvis Hayes, autore di 29 punti, tra l'incredulità di Byron Scott: "Hayes è stata una grande sorpresa per noi, non lo avevamo neanche nominato mentre preparavamo il match e parlavamo di loro!"
E Jarvis il sottovalutato si è vendicato alla grande!
New Orleans era partita bene, con un 11-0 iniziale che aveva messo in guardia Detroit, ma per i Pistons e il popolo di Auburn il match è cominciato quando Maxiell stoppava Chandler con uno dei gesti tecnici più belli dell'anno.
Dopo Paul era la volta di Allen Iverson scendere al Palace, spalleggiato dal "fratello" Anthony.
Denver giocava come sempre, per segnare un punto in più dei rivali alla faccia di quelli"beccati.
La risposta dei padroni di casa non si faceva attendere e dopo il 73-51 di metà gara(season high all'intervallo per i Pistons) arrivava il gran finale: 136-120.
L'aver archiviato il match abbastanza presto(nonostante un buon terzo periodo dei Nuggets), permetteva a Saunders di operare una buona rotazione e nessuno tra i Bad Boys giocava più di mezz'ora.
Ottime prove per Hamilton, 24 punti, e Wallace, 21.
Il duo delle meraviglie Anthony-Iverson si fermava a 47 punti(27+20).
Da coach Karl complimenti ai rivali: "Stasera i Pistons avrebbero battuto qualunque team dell'Nba!"
AMARCORD
La sfida tra Pistons e Nuggets ci fa tornare alla mente l'incredibile match del 13 dicembre 1983 quando proprio in un Denver-Detroit si raggiunse il più alto numero di punti fatto registrare da due team: vinsero Isiah Thomas e co. per 186-184 dopo 3 over-time, per un totale di 370 punti!
Pazzesco il tabellino di quell'incontro: 12 giocatori in doppia cifra, addirittura quattro che superarono i 40 punti.
Tra gli altri ricordiamo i 47 punti di Isiah Thomas, i 41 di John Long e i 35 di Kelly Tripucka per i Pistons, mentre per i Nuggets colpirono soprattutto Kiki Vandeweghe(51) e Alex English(47).
Con 93 assist totali venne battuto il record di 90 assist che apparteneva ad un Rochester-Minneapolis di 26 anni prima.
Alex English: "Era come se nessuno potesse sbagliare un tiro!"
Vinnie Johnson: "Sembrava un match di summer league, nessuna difesa"sin dall'inizio fu tutto un correre e colpire"
E da quel momento tutti a chiedersi: il record può cadere nuovamente?
Forse si, forse no, una cosa è certa: molto difficile con gli attuali Bad Boys, maestri della difesa ma" immaginate se nella gara del 136-120 Denver avesse fatto qualche punto in più e dal nulla fossero "sbucati" ben 3 over-time"
Comunque, prima di rispondere a questa domanda sarebbe molto meglio interpellare i Suns"!
Continuando a parlare di Amarcord, l'8 aprile sarà un giorno importante perché verrà scelto l'All-Time Pistons Team in occasione dei 50 anni della franchigia del Michigan nella città dei motori: quella sera, guarda caso, la partita in programma al Palace è"Detroit-New York, così il vecchio leone Thomas, che ultimamente entra nei nostri report quasi più dei protagonisti attuali, potrà unire l'utile al dilettevole, ovvero fare il suo lavoro a bordo campo e ritirare lo scontato riconoscimento per ciò che fece sul terreno di gioco.
ANCORA LEBRON
Intanto a spaventare la banda di Saunders, ci pensava sempre lui: LeBron James.
Il fantasma della guardia di Cleveland ancora imperversa dalle parti di Auburn Hills, dopo quella fantastica prova nei playoff 2007.
I suoi 30 punti(più 20 di Ilgauskas) davano ai Cavaliers la giusta spinta per abbattere la resistenza(stavolta tutt'altro che eccezionale) dei Pistons che "crollavano" per 89-73 in Ohio.
"Abbiamo tirato in modo orrendo": è il giusto commento di Rasheed Wallace che fotografa perfettamente il match. Dal campo Detroit si fermava al 39.7%.
Proprio Rasheed era il migliore dei suoi sotto canestro con 16 punti.
Dall'altra parte, buona la difesa del grande ex Ben Wallace e dichiarazioni battagliere per Wally Szczerbiak: "Tutto ciò che volevamo era battere Detroit!"
In ottica playoff il discorso è diverso perché Pistons e Cavaliers potrebbero incontrarsi solo in Finale di Conference e se ciò accadesse vorrebbe dire che Billups e co. viaggiano col vento in poppa mentre Boston, cioè l'avversaria numero 1, è tornata a casa; a quel punto, anche se il fantasma di LeBron è lì che terrorizza i fans dei Bad Boys, incontrare Cleveland potrebbe quasi essere considerato il male minore, senza nulla togliere ai Cavalieri venuti dall'Ohio che così bene ultimamente fanno da spauracchio"
A vendicare i nostri eroi ci pensavano i loro"fans, che al sondaggio su pistons.com "Chi preferite come MVP?" mettevano Bryant al 40% davanti al number23 di Cleveland che si doveva accontentare del 25%…
ANCORA SHAQ
Prima del secondo e ultimo match contro Phoenix, Detroit doveva arrendersi ai Washington Wizards per 95-83.Jamison il migliore fra i padroni di casa(24 punti e 12 rimbalzi), Hamilton(19 punti) tra gli sconfitti.
Poi, riecco Shaquille O'Neal. Stavolta il match si giocava al Palace, dopo il +30 inflitto dai Pistons ai rivali a casa loro qualche tempo fa. I Suns si presentavano con una striscia di 7 vittorie consecutive ed erano decisamente più aggressivi e convincenti di quelli usciti martoriati nell'ultimo confronto ma dovevano arrendersi nuovamente seppur all'over-time: 110-105 Detroit.
Per O'Neal 12 punti e 10 rimbalzi, Nash 23 e Stoudemire 33 punti.
Billups straordinario: 32 punti, bene anche Rasheed, 23p.e Stuckey, 13p.
Assenti Hamilton(anca dolorante) e Dixon(polpaccio).
I nuovi Soli stanno ingranando ma da queste parti, ad Est, è ancora presto per preoccuparsi di loro"
SITUAZIONE E CALENDARIO
E siamo a 50 vittorie, numero magico della stagione di Billups e compagni.
Ma la sconfitta dei Pistons a Cleveland e le tre vittorie dei Celtics in Texas chiarivano una volta per tutte che Boston sarà la testa di serie numero 1 nei playoff della Eastern.
La volata è quasi conclusa e Detroit adesso deve cercare di ottenere più vittorie della regina dell'Ovest(in questo momento le ha, ndr) per avere il vantaggio del campo qualora raggiungesse la finalissima.
Philadelfia, Toronto e Washington stanno giocando per la quinta posizione, l'ultima delle tre affronterà al 99% i ragazzi del Michigan al primo turno di post-season. Forse contro i Wizards sarebbe un po' più difficile (il rientro di "Gilberto" è imminente) senza nulla togliere ai bravissimi 76ers che tra l'altro hanno espugnato Auburn due settimane fa e hanno di recente battuto Boston. Il calo dei Raptors è un po' inatteso, sembrava potessero competere con i Cavs per il quarto posto ma è comunque una squadra capace di tutto, nel bene e nel male.
Morale della favola: probabilmente meglio evitare canadesi e capitolini ma un team che vuole l'anello non teme nessuno!
Quanto ai prossimi impegni, si vola proprio in Canada ad affrontare il Mago Bargnani e il giorno dopo arriva Miami al Palace, un tempo si sarebbe giocato per la finale della Eastern, oggi è quasi un testa-coda. Quindi riecco LB James(29 marzo) stavolta a casa Pistons e un viaggio in Minnesota che farà piacere al nostro coach. Poi Detroit-New JerseyNets.
D'accordo, belle partite ma… quando arrivano i playoff??