2008 Preview: Toronto FC

Carl Robinson e Daniele DiChio, due pilastri del Toronto FC 2008

Il Toronto FC non è più l'ultimo arrivato nella MLS, ma da quello che si legge nella capitale dell'Ontario tutto ciò che circonda la locale franchigia MLS viene ancora circondato dal grande entusiasmo della novità  , come dimostra il tutto esaurito assicurato per il BMO Field (20.000) per tutto il campionato 2008. L'interesse per il club è infatti altissimo, e l'arrivo di un nuovo coach, di nuovi giocatori, e la sensazione che quest'anno tutto sarà  più stabile dello scorso anno dà  molta fiducia ai tifosi torontini, con in prima fila i Red Patch Boys.

Il 2007, pubblico a parte, non è stato granché per il TFC all'esordio. Ultimo assoluto con soli 25 puni, ultimo per gol segnati (25) e primo per gol concessi (49), a dimostrazione di una difesa che era più una banda del buco che altro. Ma anche questo è un problema che il maggior affiatamento, oltre ai nuovi arrivi, dovrebbe aiutare a limare, anche perché sarà  difficile vedere un'epidemia d'infortuni come quella dello scorso anno.

Proprio la salute dei propri giocatori è uno dei primi obiettivi del TFC, anche se qui molto si potrebbe dire sulle cause, in primis il pessimo sintetico del BMO Field. È stato comunque ingaggiato all'uopo un preparatore atletico d'esperienza come Paul Winsper, che in passato ha lavorato per il Newcastle United. Ma Winsper non sarà  l'unica faccia nuova in panchina. A febbraio è infatti arrivato John Carver, preso per il ruolo di coach a seguito dello spostamento di Mo Johnston nel ruolo di di Direttore dell'area tecnica in carico di gestire il mercato. Carver arriva dopo una carriera tra Luton Town, Leeds United e Newcastle United in Inghilterra. Ed è proprio a Newcastle che Carver è diventato collaboratore e amico di Sir Bobby Robson, che incoraggiato il suo trasferimento nella MLS. Lo stesso Robson che nel 1967 da giocatore lasciò il Fulham per andare a prendere il posto da player-manager dei Vancouver Royals della lega USA. Ma quell'anno ci fu la fusione tra le due vecchie leghe, USA e NPSL, che diedero vita alla NASL. Nella USA c'erano i San Francisco Golden Gate Gales, che chiusero, divenendo gli Oakland Clippers, i cui proprietari comprarono però i Vancouver Royals. Prima della chiusura e della fusione, ad allenare i San Francisco Golden Gate Gales era stato chiamato il grande Ferenc Puskas. A Robson fu quindi offerto di fare da assistente all'ungherese, ma rifiutò, e fu quindi Puskas a guidare i Royals, mentre Robson tornò al Fulham.


Toronto FC – Best Goals 2007

Dal punto di vista del mercato la offseason del Toronto FC è stata abbastanza tranquilla, specie rispetto al passato. Via alcuni giocatori dimostratisi inadeguati lo scorso anno come Chris Pozniak (a San Jose), Marco Reda e Kenny Stamatopoulous. Via anche Ronnie O'Brien, bravo quando sano, passato a San Jose anche per una necessità  fisica, vista la l'impossibilità  per il suo fisico di sopportare il turf del BMO Field. Al suo posto ecco il centrocampista nazionale canadese Kevin Harmse dai L.A. Galaxy, dove Ruud Gullit non ha apprezzato i suoi tackle. Dentro anche il difensore nazionale portoricano Marco Velez e l'attaccante neozelandese Jarrod Smith ad aumentare la rosa. Ci sono poi le due scelte al primo giro del SuperDraft di Toronto, Julius James e Pat Phelan, entrambi attesi a lottare per un posto in prima squadra, e infine il centrocampista della Nazionale U23 canadese Tyler Rosenlund.

Altre mosse sono attese prima del 29 marzo, data d'esordio contro Columbus. La rosa infatti al momento appare come la più debole della Eastern Conference. La debolezza è da individuare principalmente nella difesa, a cominciare dal portiere Greg Sutton, al ritorno dopo la commozione cerebrale della scorsa stagione, ma anche quando stava bene non era certo tra i migliori. Davanti a lui Marvell Wynne a destra, bravo come al solito a proporsi e meno difendersi, e Todd Dunivant a sinistra. In mezzo I due titolari dovrebbero essere Tyrone Marshall e Jim Brennan, con di rincalzo il rookie Julius James e Andrew Boyens, con Brennan buono anche come terzino sinistro. Il neozelandese Boyens, arrivato l'anno scorso seguito da molte aspettative, ha purtroppo deluso le attese. Quest'anno potrebbe essere la sua ultima possibilità .

Il centrocampo presenta una coppia centrale di tutto rispetto, formata da Carl Robinson e Maurice Edu. Il gallese l'anno scorso è stato una colonna, una delle poche sane peraltro, capace di tenere insieme la squadra specie in fase di copertura. Edu invece è stato la rivelazione dell'anno: nominato MLS rookie of the year, le sue qualità  tecniche e la sua visione di gioco gli sono già  valse la Nazionale USA e l'interesse dell'Aston Villa. Purtroppo i suoi impegni nelle qualificazioni Mondiali e ealle Olimpiadi lo terranno spesso lontano dalla squadra. A sinistra, come detto, a sostituire O'Brien è arrivato il duro Kevin Harmse, buono anche in mezzo per Edu. Sempre a sinistra però, specie quando ci sarà  da difendere, potrebbe giocare Dunivant con Brennan alle spalle sulla fascia. A destra Colin Samuel, che quest'anno appare già  più inform ache in passato, in cui è stato pieno di problem fisici. Ma in mezzo la grande sorpresa potrebbe essere l'arrivo dell'honduregno Amado Guevara. L'ex MetroStars e Chivas USA l'anno scorso era stato preso da Johnston, ma rifiutò il trasferimento per tornare in patria al Motagua. Adesso invece la sua voglia di tornare nella MLS lo avrebbe reso disponibile. Se ne saprà  di più a breve, ma certo con lui in giostrare il gioco, sempre che riesca a farlo come in passato quando fu nominato MVP 2004, le prospettive del TFC nella Eastern Conference potrebbero essere assai diverse.

Nessun problema in avanti, a meno che gli infortuni non si mettano nuovamente di mezzo, dove Jeff Cunningham e Danny Dichio assicurano esperienza, peso e gol. Certo Cunningham deve tornare ai livelli che gli sono valsi la 2006 MLS Golden Boot. I suoi 6 gol del 2007 (3 ognuno con Toronto e Real Salt Lake) rappresentatno a tutt'oggi il suo peggior risultato dal 2003. L'anno scorso un'ernia lo ha messo fuori gioco proprio quando era tornato alle soglie della Nazionale e quest'anno è pronto a prendersi la rivincità  e ripartire al'inseguimento di Javier Moreno per la classifica di All Time scorer della MLS (attualmente è a quota 96). Stessa situazione per Daniele DiChio. L'inglese, ex Lecce e Sampdoria, beniamino dei red patc Boysper il suo temperament e per il primo gol storico del TFC, si è ripreso dagli infortuni dell'anno scorso, ed è pronto a fare male alle difese avversarie. Da capire la compatibilità  con Cunningham.

Pur potendo presentare un 11 accettabile, Toronto il problema ce l'ha nelle riserve, dove è evidente la limitazione imposta sull'uso di canadesi. Bene Julius James e Pat Phelan, ci sono Gabe Gala per il centrocampo e il solo Andrea Lombardo buono anche come titolare. Servono rinforzi, e per questo Johnston sta trattando giocatori come il duo del Sunderland Liam Miller e Ross Wallace.

La stagione si preannuncia dura, specie se ricominceranno gli infortuni. Ma anche dal punto di vista tecnico le cose potrebbero prendere una bryutta piega, come si è potuto vedere in Carolina Challenge Cup, dove il TFC si è visto sconfiggere sia dai neoarrivati San Jose Earthquakes, apparsi assolutamente più solidi specie in difesa, che addirittura dai Charleston Battery della USL 1st. I playoff anche quest'anno saranno una chimera. La speranza è che lo splendido pubblico di Toronto non perda l'entusiasmo mostrato fino ad oggi.

Per il Toronto FC la MLS regular season prenderà  il via il 29 marzo contro il Columbus Crew, mentre il primo match casalingo sarà  il 19 aprile contro il Real Salt Lake.

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