Billups e Hamilton sono carichi, e si vede!
Nostalgia canaglia: è quella che probabilmente prova Isiah Thomas ogni volta che si trova di fronte i suoi vecchi, cari Pistons. Ma il mitico numero 11 di qualche anno fa, idolo della folla del Michigan, un modo per mettere in difficoltà la tanto amata Detroit lo trova sempre, seppur alla guida di una Grande Mela piena di"bruchi(o buchi?!).
New York, dopo aver stracciato Wallace e co. lo scorso gennaio, ha sfiorato il bis al Madison, cedendo però nel finale 97-101.
Prince e la panchina sono risultati decisivi: 28 punti per Tayshaun, che ha cancellato la brutta prestazione di due mesi fa, sempre a New York, quando finì con 0/10 dal campo"
Tra le seconde linee ottimo apporto di Stuckey(13 punti), Maxiell(12) e Dixon(9). Per Theo Ratliff 5 punti e 5 rimbalzi in 22 minuti. Assente Wallace alle prese con una caviglia dolorante, malconcio Rip Hamilton, in campo solo per 16 minuti.
Per i rivali bene Curry, 23 punti.
Tornati al Palace, i Bad Boys hanno avuto la meglio su Chicago ma non su Filadelfia.
Due gare importanti in proiezione del primo turno dei playoff, quando in teoria il tabellone potrebbe accoppiarli proprio ad uno di questi due team(al momento ci sarebbe lo scontro con i 76ers).
La vittoria sui Bulls ha regalato a Detroit la matematica certezza della post season per la settima volta consecutiva: 116-109 il finale. Attimi di panico per un infortunio al gomito di Prince, lo stesso Saunders ha ammesso di aver temuto il peggio: "All'inizio ho pensato ad una frattura!". Ma per fortuna nulla di grave, Tayshaun ha portato a termine il match. Sono stati decisivi il season high di Billups, 34 punti, e i 23 di Hamilton per respingere l'assalto dei tori guidati da un ottimo Ben Gordon, autore di 27 punti in poco meno di mezz'ora. Positivo Ratliff: 26min, 10pt, 8rb per il nuovo acquisto.
Sheed ancora assente ma"no problem: nonostante la caviglia malconcia, non ha voluto saltare la sua tradizionale danza pre-partita tra la folla di Auburn Hills.
Contro Filadelfia invece i Pistons hanno giocato male, pur perdendo di misura, 82-83. La dice lunga il commento di Flip Saunders: "Siamo stati terribili, il punteggio non riflette l'andamento dell'incontro, non dovevamo perdere solo di un punto!"
Iguodala migliore in campo con 22 punti;tra i 76ers ottimo anche Carney, 16.
Il rientrante Rasheed Wallace(17 punti) è stata l'unica nota lieta per i padroni di casa.
ATTACCO AL POTERE
Ma la città dei motori stava già scaldando la passione per l'attesa sfida contro i San Antonio Spurs, la squadra più vincente degli ultimi 10 anni, una sorta di Dinasty dell'Nba, ma in leggera difficoltà quest'anno(al momento quinta ad Ovest).
Detroit-San Antonio è sempre nella lista delle finali più accreditate, anche e soprattutto per l'affiatamento che regna all'interno delle due squadre e che permette loro di giocare da anni praticamente a memoria.
Inoltre se ciò dovesse concretizzarsi(ovvero la finalissima") molto probabilmente stavolta sarebbero i Pistons a giocare gara7 in casa"a differenza di tre anni fa.
Intanto i Bad Boys non tradivano le attese: 84-80 e Spurs sconfitti ma"è stata una battaglia con una vera e propria atmosfera da post-season. I 22. 000 di Auburn Hills hanno fatto sentire tutto il loro calore dall'inizio alla fine e sono stati premiati dai loro beniamini, in particolare da un grande Hamilton, autore di 25 punti ma soprattutto di tutti e 7(5 dalla lunetta)i punti del suo team negli ultimi, caldissimi, istanti di gioco.
Cuore in gola e minuti finali scanditi dal classico grido "defense!"( o defence se preferite la versione inglese) con San Antonio che recuperava ad inizio dell'ultimo quarto ben 12 punti ma ironia della sorte, una volta superata la grande defense di Detroit, sbatteva "sull'attaccante Hamilton, implacabile sotto canestro con la sua maschera che forse lo rendeva ancor più terrificante ai pur bravissimi difensori dagli speroni, che però nell'occasione dovevano rinunciare ad uno che di solito non ha paura neanche dell'esercito di Gengis Kahn, ovvero Bruce Bowen.
Vano risultava lo sforzo della coppia d'oro degli ospiti, il temibile duo Duncan-Parker, 46 punti(20+26).
Ci si rincontrerà ai playoff? Troppo presto per dirlo: i Celtics, i Mavericks, i Lakers e i Rockets più incredibili della storia non sono d'accordo, e ci sono altre squadre e altri campioni che puntano a quel traguardo quanto Pistons e Spurs(vero Shaq e LeBron?).
New Entry
Theo Ratliff[ è entusiasta della sua nuova avventura: "Quando Detroit mi ha contattato io ho semplicemente detto al mio agente di chiudere l'affare, non c'erano altre decisioni da prendere".
Quasi trentacinquenne, proviene dal college di Wyoming ed è alla tredicesima stagione tra i Pro. La sua carriera è cominciata col draft del 1995, diciottesima scelta.
Dal '95 al '97 gioca nei Pistons, poi quattro anni a Filadelfia, due e mezzo ad Atlanta, altri due e mezzo a Portland, due"partite coi Celtics, quindi l'approdo a Minneapolis dove rimane una stagione e qualche mese, il tempo di fare ancora i bagagli e partire per il Michigan.
Un infortunio gli ha fatto perdere 45 partite dell'attuale regular season ma il peggio è passato come lo stesso Theo si affretta a far capire: "Il mio ginocchio sta andando alla grande ed è tutto merito del mio uomo dei miracoli, ovvero Arnie Kander(più che preparatore atletico, una sorta di guru, ndr)".
Ratliff, che 10 anni fa ha raggiunto il suo career high di punti, 27(contro Boston, porterà fortuna?!), darà senz'altro una mano in difesa;è questo che si aspetta da lui coach Saunders: "Ha la grande abilità di aiutarti a difendere contro gli attacchi più forti. "
Infine il centro ex-Timberwolves spiega con ironia le difficoltà incontrate dai suoi non eccellenti team, nelle tante battaglie della sua carriera: "Ho sempre giocato insieme a giocatori bravi per"tre quarti di match, qui invece troverò gente che può giocare alla grande tutti e quattro i periodi".
George Yardley
A Detroit è l'anno degli anniversari e insieme a quello delle 50 stagioni dei Pistons nella città più popolata del Michigan, ce n'è un altro bello e"nostalgico: si festeggiano i 50 anni dal giorno in cui un grande giocatore dei Pistons, George Yardley, raggiunse quota 2000 punti in una singola stagione, primo nell'Nba. A ritirare il riconoscimento non c'era George, deceduto qualche anno fa a causa del morbo di Lou Gehrig, ma erano presenti i suoi quattro figli. Uno di loro, Rob, ha dichiarato: "Papà era un tipo simpaticissimo e "fenomenale!So che se oggi fosse qui gli domandereste del record e allora devo dirvi che ciò che gli fece più piacere fu il fatto di averlo strappato ad un grande campione come George Mikan(che arrivò a 1932, ndr)".
Complimenti ancora Mr Yardley!
Situazione e calendario
Boston continua a macinare vittorie"Detroit pure ma siccome sono i Pistons ad inseguire, se i primi non mostrano concreti segnali di cedimento la rimonta per il primato della Eastern si fa dura.
1. Boston (64) 51 13 0.797
2. Detroit (65) 47 18 0.723
Partite bellissime in calendario per coach Saunders e la sua banda: Hornets e Nuggets i prossimi rivali, entrambi al Palace di Auburn Hills, quindi si vola a Cleveland per sfidare King James nella sua tana e ritrovare un vecchio amico: Ben Wallace. Una battaglia nella capitale contro i Washington Wizards, dopodichè si torna a casa per concedere la rivincita a Shaq e ai suoi Suns, malmenati in Arizona poco tempo fa. Niente male, eh?!