GSW: sempre all’ottavo posto

Monta Ellis (22 anni): nel mese di febbraio ha viaggiato a 26 punti di media col 60.2% dal campo!!

Nel mese di febbraio la squadra di coach Don Nelson ha raccolto 7 vittorie e 3 sconfitte (è il 6° mese vittorioso consecutivo per la franchigia della Baia: non accadeva dalla stagione 1993/94 quando Golden State vinse tutti i mesi della Regular Season).
Anche il mese di marzo è iniziato bene: quattro vittorie su cinque partite disputate.

Attualmente il record dei Warriors è di 39 vittorie e 23 sconfitte. Che vale l'ottavo posto nell'agguerrita Western Conference, alle spalle di Dallas e davanti ai Nuggets.

Nell'ultimo mese ci sono state diverse novità . Scopriamole insieme.

Goose è sottoposto ad appendicectomia

Mercoledì 20 febbraio. Golden State riceve alla «Oracle Arena» di Oakland i fortissimi Boston Celtics. I Warriors sono reduci da una netta sconfitta in casa dei Jazz (l'ennesima sconfitta contro Utah) e cercano di riscattarsi di fronte al pubblico amico.

La squadra di Nelson deve fare a meno di Stephen Jackson infortunatosi alla caviglia sinistra la sera prima proprio contro i Jazz (è la prima volta che Jax non scende in campo dopo la squalifica per sette incontri di inizio stagione). Al suo posto, nel quintetto-base, il francese della Guadalupa Mickael Pietrus.

La partita è equilibrata e davvero molto bella. I 20,711 spettatori presenti costituiscono il record di pubblico nella storia della franchigia della Baia e il massimo di sempre per una partita di pallacanestro giocata in California.

Un pubblico così merita emozioni forti e Baron Davis sembra l'uomo giusto al momento giusto. È suo, infatti, il canestro decisivo a 0.3 secondi dalla fine che regala ai Warriors una grande vittoria (clicca qui e guarda il video).

Oltre al Barone (29 punti, 6 rimbalzi e 6 assist), protagonisti della serata sono i giovani guerrieri Monta Ellis (26 punti, 9 assist e 3 rimbalzi) e Andris Biedrins (21 punti con 9/14 al tiro e 13 rimbalzi di cui 6 offensivi). Senza dimenticare il solito solido contributo di Al Harrington (22 punti, 12 rimbalzi e 4 assist).

Al termine dell'incontro, il giovane centro lettone Biedrins ("Goose" per i compagni di squadra) accuserà  forti dolori alla pancia, che risulteranno essere un attacco di appendicite acuta. Il giorno successivo, giovedì 21 febbraio, verrà  operato (asportazione chirurgica della appendice).

Biedrins, dopo due settimane (e sei partite) di stop, è sceso in campo venerdì 7 marzo nella trasferta vittoriosa all'«AmericanAirlines Arena» di Miami: 18 minuti, 6 punti, 4 rimbalzi e 2 assist.

Nelle partite precedenti a quella contro gli Heat, l'assenza di Goose - ovvero dell'unico centro di ruolo utilizzato da Nelson quest'anno – ha aperto nuovi scenari in casa Warriors.

Questi i lineups utilizzati da Nellie:
"¢ nella sconfitta contro gli Hawks (assente anche Jackson): Davis, Ellis, Pietrus, Harrington e Webber (con ampio spazio concesso alla panchina: Wright, Azubuike, Barnes e Croshere);
"¢ nella vittoria contro i SuperSonics: Davis, Ellis, Jackson, Wright e Harrington (Webber in panca per la prima volta da quando è ritornato nella Baia);
"¢ nella vittoria contro i 76ers: Davis, Ellis, Jackson, Wright e Webber (Harrington torna a fare il 6° uomo e Nellie utilizza tutte le riserve);
"¢ nella vittoria contro i Trail Blazers: situazione analoga alla partita contro Philadelphia (durante il primo tempo Webber riporta un leggero infortunio al ginocchio sinistro, già  sottoposto ad intervento chirurgico nel 2003);
"¢ nella vittoria ad Atlanta: Davis, Ellis, Jackson, Barnes e Wright (Webber è out per infortunio, Harrington parte dalla panchina);
"¢ nella sconfitta a Charlotte: Davis, Ellis, Jackson, Wright e Harrington.

Con Biedrins e Webber out, con Kosta Perovic ri-assegnato ai Baskerfield Jam della NBDL (NBA Development League), con Patrick O'Bryant (scelta numero 9 al Draft 2006) ignorato ed escluso dalla rotazione, coach Don Nelson si è trovato di fronte ad una scelta obbligata: lanciare il giovanissimo e talentuoso Brandan Wright"

Brandan Wright: è arrivato il suo momento?

Non più di un mese fa Nellie aveva dichiarato che il rookie Brandan Wright non era pronto fisicamente per dare un contributo alla squadra e che il suo inserimento nella rotazione sarebbe stato rimandato alla stagione successiva.

Gli infortuni (Biedrins e Webber) e la conseguente mancanza di "lunghi" – ignorati O'Bryant e Perovic, restavano a disposizione solo Harrington e Croshere – hanno spinto il coach a dare fiducia e spazio a questa promettente power forward proveniente dal college di North Carolina.

Il ragazzo ha ripagato l'allenatore con prestazioni convincenti.
Nelle ultime 7 partite (delle quali 5 consecutive partendo dal quintetto-base), Wright ha giocato 14.0 minuti, ha segnato 7.6 punti, ha tirato col 65.7% dal campo e ha catturato 4.9 rimbalzi.

Wright ha dimostrato di saper reggere il campo senza problemi. Giocasse in una squadra modesta, avrebbe sicuramente ampio spazio. È molto agile, scattante, reattivo. Ha braccia lunghissime e movimenti eleganti. Quando c'è da schiacciare non si tira certo indietro. Altrimenti sfrutta la dolcezza della sua mano sinistra. Brandan sa correre il campo in tutta la sua interezza: sembra un giocatore ideale per il run and gun di Nellie.

A questo punto è lecito domandarsi: è finalmente arrivato il momento di vedere all'opera con un certa costanza questo giovane talento?

P.S.: leggete l'articolo su Brandan Wright scritto dal "nostro" Gerry Donato.

Segnali incoraggianti dalla panchina

Don Nelson non è un allenatore "moderato". Nella sua carriera ha sempre operato scelte "radicali", discutibili e discusse. Sicuramente non ha mai optato per la via scontata, per quella più semplice e banale. Spesso ha sperimentato con successo, diventando per molti un innovatore da seguire.

L'ultima sua scelta in ordine di tempo, però, è da manuale del basket: dopo aver "spremuto" i suoi 6 migliori giocatori per la maggior parte della stagione riducendo la rotazione all'osso, Nelson ha deciso di ridistribuire un po' il minutaggio coinvolgendo la panchina.

Gli infortuni hanno messo il coach con le spalle al muro, costringendolo ad utilizzare giocatori che avevano trovato poco spazio. Va detto che anche prima dell'infortunio di Biedrins la panchina aveva mostrato di poter contribuire alla causa (solo che non aveva avuto possibilità  concrete). Con l'assenza del lettone, la possibilità  c'è stata e i segnali sono stati davvero positivi, incoraggianti.

A parte i 6 punti fissi dei Warriors (Davis, Ellis, Jackson, Harrington, Biedrins e Barnes), ecco come hanno risposto i giocatori dal 7° al 10° posto del roster: Pietrus, Azubuike, Croshere e Wright.

* Nota: Chris Webber ha giocato poche partite e pochi minuti, e continua a restare un oggetto misterioso. Per questo motivo - e per il fatto che non è sembrato un elemento in grado di innalzare il livello della squadra - è stato "accantonato" da questa analisi.
Inoltre, non è escluso che l'infortunio subito al ginocchio sinistro contro Portland abbia scritto la parola «fine» sulla sua carriera. C-Webb sta svolgendo la riabilitazione ad Atlanta, ma lo stesso Nellie ha dichiarato di non sapere se e quando il giocatore farà  il suo ritorno.

"¢ 7-11 febbraio: contro Bulls, Kings e Wizards.
Nelson ha concesso un po' spazio a Pietrus e Azubuike, mentre Wright e Croshere restavano in congelatore.
Queste le cifre ottenute dal quartetto nelle tre partite: 17.3 minuti, 2.75 punti, 1.5 rimbalzi, 0.5 assist, 1.25 recuperi e 0.75 stoppate. Una miseria.

"¢ 13-20 febbraio: contro Suns, Utah e Celtics.
Austin Croshere è ritornato attivo e Nelson ha innalzato i minuti della panchina.
Queste le cifre ottenute dal quartetto nelle tre partite: 35 minuti, 9.25 punti, 5.5 rimbalzi, 0.5 assist, 2.50 recuperi e 1.25 stoppate. Un incremento significativo.

"¢ 22 febbraio - 2 marzo: contro Hawks, Sonics, 76ers e Blazers.
Nonostante le assenze di Biedrins e Jackson, Golden State ha continuato a vincere: merito dei "panchinari" che hanno elevato notevolmente il loro rendimento.
Queste le cifre ottenute dal quartetto nelle quattro partite: 71 minuti, 32.0 punti, 14.25 rimbalzi, 3.25 assist, 3 recuperi e 3.5 stoppate. Un contributo fondamentale.

Mickael Pietrus
Air France voleva lasciare la Baia già  la scorsa estate. Ma non è riuscito a trovare il contratto milionario pluriennale che sognava. Ha così accettato la Qualifying Offer dei Warriors: un anno di contratto a 3milioni e 470mila dollari. A fine stagione sarà  free agent senza restrizione, libero di andare via, senza vincoli con Golden State.

Don Nelson non lo ha utilizzato molto nella prima parte della Regular Season e quando lo ha fatto, ha schierato il francese come "numero 4" (ala grande).
Pietrus ha fatto sapere a tutto il mondo che non gli piaceva giocare in quel ruolo, che le sue statistiche individuali erano scese rispetto allo scorso anno e che preferiva giocare guardia o ala piccola.

Alla luce di questo ragionamento, ha chiesto a gran voce di essere ceduto prima della trade deadline del 21 febbraio. Mullin e Nelson hanno sondato il mercato, dichiarando che se non avessero trovato una soluzione utile alla squadra, non avrebbero lasciato partire il giocatore originario della Guadalupa. E così è stato.

Da quel giorno, certo di restare ai Warriors sino al termine della stagione in corso, Mickael Pietrus ha cominciato a giocare, e anche alla grande.

Ha segnato il suo season-high (23 punti) nella vittoria sui Sixers realizzando tutti e 7 i tiri tentati. Ha fissato altri due massimi stagionali contro gli Hawks: 12 rimbalzi e 5 triple realizzate. Nelle ultime sei partite, MP2 ha tirato col 59% dal campo e il 53% dalla lunga distanza. «Speravo che potesse giocare in questo modo per tutta la stagione. - ha dichiarato coach Nelson - Prenderò quello che posso ottenere.»

Confronto statistico prima e dopo la trade deadline:
Partite: 47 contro 7
Minuti: 17.2 contro 25.5
Punti: 5.6 contro 11.3
Rimbalzi: 2.8 contro 4.9
Assist: 0.6 contro 1.4
% di tiro: 40.9 contro 53.6
% da tre punti: 34.7 contro 44.0

Monta Ellis: febbraio di fuoco!

Il piccolo grande giovane guerriero continua a migliorare e ad incantare! Che giocatore Monta Ellis!! A febbraio è stato letteralmente immarcabile" una vera spina nel fianco per le difese avversarie"

Un po' di numeri che spiegano tutto?
Partite giocate: 10 (tutte in quintetto-base)
Media minuti: 40.2 (il più utilizzato)
Media punti: 26.0 (il Barone ha viaggiato a 18.8, Jax a 21.0)
Media rimbalzi: 4.7 (meglio solo in dicembre con 5.3)
Media assist: 4.8
Percentuale di tiro: 60.23%
* Nota: è diventato la nona guardia di sempre nella storia della Lega a tirare con almeno il 60% per tutto un intero mese (almeno 10 partite e 150 tiri tentati). Inoltre, durante il mese scorso, ha segnato 9 volte più di 20 punti e 3 volte più di 30!

Ellis sta disputando la miglior stagione in carriera. Questo non è in discussione.
I suoi miglioramenti sono così evidenti che qualcuno ha domandato provocatoriamente: «hey ragazzi, ma è possibile vincere due volte in fila il premio come giocato più migliorato della Lega (NBA Most Improved Player)?».

A parte le battute, questo giocatore da poco 22enne si sta affermando come una delle migliori shooting guard della NBA. Personalmente non esiterei ad inserirlo nei primi 15 posti (d'altra parte è dura confrontarsi/scontrarsi con gente del calibro di Kobe Bryant, Dwyane Wade, Allen Iverson, Manu Ginobili, Tracy McGrady, Vince Carter e compagnia bella").

Monta si fa apprezzare per le qualità  atletiche (velocità , agilità , elevazione) e per le sue qualità  tecniche (palleggio, tiro in sospensione, passaggio). Il suo jumper dalla media distanza è diventato letale (oltre che stilisticamente molto "pulito"). Le sue penetrazioni sono pugnalate nel cuore delle difese avversarie e spesso si concludono con delle favolose schiacciate (non bisogna dimenticare il ragazzo non supera i 190 cm di altezza).

Scelto al 2° giro del NBA Draft 2005 col numero 40, con un contratto di soli 770mila dollari all'anno, Ellis è stato un vero colpo di genio del GM Chris Mullin" che in estate dovrà  aprire il portafoglio per non correre il rischio di perderlo!!

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