La sfida coi Celtics probabilmente la ritroveremo nei Playoffs
La super sfida si stava avvicinando.
Boston, il pensiero fisso dei ragazzi di Detroit. Inutile guardare la classifica, non era quello il punto.
Avrebbero combattuto per ciò che realmente fa grande un team:la fame di vittorie.
Primo contro secondo davanti a tutti gli States!
In caso di vittoria tutto ok e morale a mille, altrimenti"tanto di cappello ai rivali e arrivederci ai playoff!
E proprio alla vigilia la pratica Seattle veniva archiviata al Palace di Auburn Hills con la giusta dose di carattere e buona sorte:dopo averne presi 41 solo nel primo quarto, i ragazzi di Saunders reagivano e, trascinati dai 24 punti di Prince e dai 20 di Billups, riuscivano a vincere sul filo di lana per 100-97 con un gran finale di Amir Johnson e tanta rabbia per i rivali.
Dopodichè tutti in volo verso il Massachussets!
BOSTON-DETROIT
Ultimo match tra i due fortissimi team in regular season e"ahinoi se la aggiudicavano i Celtics 90-78.
Era la partenza a tradire i Pistons:Boston subito avanti con un buon margine e Detroit ad inseguire.
Non si faceva a tempo a ridurre le distanze che subito i padroni di casa trovavano il modo per allungare nuovamente.
Wallace e co. riuscivano comunque a riportarsi in parità sul 69-69 e poi a -1 sul 78-77 ma pagavano caro lo sforzo e nel finale concedevano al team di Rivers il decisivo parziale di 12-1 che chiudeva i giochi e lasciava l'amaro in bocca a Saunders.
Per i Pistons 23 punti di Billups e Wallace, mentre i padroni di casa ne ottenevano 31 da Kevin Garnett(season high), più 16 di Rondo e 20 rimbalzi di Perkins.
Felicità tra i Celtics nel dopo-gara, tranquillità tra gli sconfitti:
Garnett:"Vogliamo il vantaggio del fattore campo e queste sono vittorie pesanti".
Pierce:"Probabilmente ci rincontreremo ai playoff".
Comunque battagliero Billups:"Questo è grande basket, tutte le partite dovrebbero essere così".
TOUR DELL'OVEST
Detroit è apparsa decisamente convincente nelle quattro trasferte "occidentali" che hanno preceduto il big match contro Garnett e soci: tre vittorie e un k.o. il bilancio.
Nei primi due incontri, quelli con Phoenix e Denver, i Pistons hanno ottenuto due grandi vittorie abbastanza diverse tra loro:schiacciante quella contro i Suns , sofferta ma meritata quella contro i Nuggets.
Approfittando delle "scosse d'assestamento" in corso a Phoenix dopo il "terremoto Shaq, la squadra di Saunders ha letteralmente divorato i padroni di casa chiudendo sull' 86-116 una partita probabilmente mai cominciata. Detroit ha sfoderato il meglio del suo repertorio e nemmeno gli sforzi di Amare Stoudemire(31 punti per lui) hanno potuto contrastare il team del Michigan, in serata di grazia per quella che su pistons.com è stata votata dai tifosi come la gara più bella della loro squadra in questa stagione.
Inutile scegliere il migliore in campo, tutti hanno dato il massimo ma".vabbè, una citazione particolare per Rasheed Wallace: i suoi 22 punti non spiegano che autentica furia sia stato per tutto l'incontro o"quasi dal momento che il quarto periodo Detroit l'ha giocato con le seconde linee, i Big a guardare e Phoenix che comunque non riusciva a riguadagnare terreno.
Molto bene anche Hayes, autore di 18 punti. Commento semplice semplice: l'affiatamento dei Pistons ha prevalso sugli esperimenti dei Suns e" neanche di poco!
"Siamo stati concentratissimi sia in difesa che in attacco!" è stata la fiera analisi di coach Saunders.
Nel secondo match Chauncey Billups ha festeggiato come meglio non poteva il ritorno nella sua nativa Denver:il figliol prodigo del Colorado realizzava 20 punti(come Prince e Hamilton) ma era soprattutto nel finale(ed in sala stampa) che si esaltava. Chauncey infatti chiudeva la sua ottima gara realizzando un 3/3 dalla lunetta per il 93-98 finale dopo due errori(uno forzato) di J.R.Smith. Poi dichiarava felice e battagliero: "Io voglio vincere sempre, voglio vincere ogni incontro! E' stato bellissimo giocare di fronte ai miei familiari.".
Da segnalare che sulla panchina dei Nuggets, al posto dell'influenzato Karl, operava come "capo" Adrian Dantley, vecchia conoscenza di Detroit:ha militato infatti tra le fila dei Pistons dal 1986 al 1989 ma" fu ceduto a Dallas pochi mesi prima della conquista dell'anello, insomma una"sfortunaccia che per lui è proseguita in serata!
In un vortice di partite continue (e difficili) non hai neanche tempo di festeggiare o deconcentrarti un istante: se lo fai sei spacciato! E' ciò che accadeva ai nostri eroi in quel di Salt Lake City dove, in vantaggio di 11 punti a metà gara, venivano superati dai Jazz in volata e battuti 103-95.
Amara analisi di Flip Saunders:"Ad un team di veterani come il nostro queste cose non dovrebbero succedere".
Beh, in verità può accadere a tutti di perdere incontri quasi vinti.
Giusta l'amarezza ma"niente drammi!
Il tour si è chiuso con la facile vittoria per 73-103 ottenuta contro i Clippers, orfani del partente Cassell.Senza Billups bloccato a Detroit da impegni personali, i Pistons partivano con Stuckey titolare per la prima volta in carriera e ricevevano 22 punti e 10 assist dal migliore in campo:Tayshaun Prince.Bella prova anche di Dixon:per lui 14 punti e 6 assist in quasi 23 minuti.
Per il team del Michigan la seconda vittoria con 30 punti di scarto dopo il trionfo di Phoenix.
Al termine di questo viaggio Flip Saunders è stato eletto miglior coach del mese, sponda Est(Adelman di Houston per l'Ovest). Complimenti!
TORNA THEO!
Sul fronte del mercato da segnalare novità importanti.
Andiamo con ordine e la prima è il taglio di Flip Murray, 19 partite con 7.5 punti e 3.4 assist di media.Murray giocherà coi Pacers.
All'inizio si era parlato di un probabile ritorno di Dale Davis, divenuto free agent lo scorso luglio dopo due stagioni nei Pistons, ma in seguito è cominciato a circolare con insistenza il nome di un altro ex, Theo Ratliff che si è appena liberato dal contratto che lo legava ai Timberwolves ed è da poco guarito da un infortunio al ginocchio.E Ratliff, che ha giocato a Detroit dal '95 al '97, è puntualmente tornato!
L'ufficialità si è avuta martedì 4 marzo e nel prossimo report andremo a sentire le sue prime impressioni e sensazioni.
Intanto Juan Dixon si è presentato così ai suoi nuovi tifosi:"Questo è un team già carico, il cui obiettivo è raggiungere le Finali. Il mio compito è lavorare duramente e farmi trovare pronto nel momento in cui sarò chiamato in campo."
Poi ha spiegato cosa non funzionava a Toronto: "Per carità : grande città , grande squadra e grande società , in più c'era un'ottima organizzazione. Ho imparato molto osservando soprattutto T.J.Ford e Calderon ma" io non stavo giocando."
E' chiaro che viene da chiedersi quanto giocherà nei Pistons, la sensazione è che potrà accontentarsi anche di pochi minuti, come dire" pochi ma buoni, ovvero minuti che possono valere una stagione.
A tal proposito coach Saunders ha dichiarato che non ci saranno problemi con i rookeys Afflalo e Stuckey: Juan per il momento non toglierà minuti a loro, al massimo ciò potrebbe avvenire più in là , non subito.
Dixon a Detroit ritrova Jarvis Hayes, già suo compagno di squadra a Washington.
SITUAZIONE E CALENDARIO
Per il primato della Eastern la situazione resta a vantaggio dei Celtics (che saranno rinforzati da Sam Cassell) ma i giochi sono aperti:
1. Boston (59) 47 12 0.797
2. Detroit (61) 44 17 0.721
Boston ha già la matematica certezza dei playoff ed è avanti 2-1 negli scontri diretti contro i Pistons.
Detroit è subito attesa a New York, poi gli incontri casalinghi contro Bulls e 76ers.
Quindi, sempre tra le mura amiche, la grande partita del 14 marzo contro i San Antonio Spurs.Appuntamento a sabato 15 con il resoconto della sfida tra i Pistons e la Dinasty dell'Nba!