Bibby ha portato grande entusiasmo ad Atlanta. Ora i tifosi sperano nei playoffs
Eccoci di nuovo.
A più di un mese dall'ultimo report, in casa Hawks, è cambiato tutto e non è cambiato niente.
Il general manager Billy Knight ha messo ha segno la trade più positiva della sua carriera in Georgia, portando ad Atlanta l'eclettica point guard Mike Bibby. In cambio, ai Sacramento Kings, sono stati spediti i due playmaker Anthony Johnson e Tyronne Lue, e la coppia di lunghi Lorenzen Wright e Shelden Williams.
La trade, passata in secondo piano solo in virtù dei massicci spostamenti che hanno coinvolto nomi del calibro di O'Neal, Kidd e Gasol, ha portato alla corte di coach Woodson il giocatore che, a detta di molti, mancava a questi Hawks.
La stampa georgiana e la comunità Hawks in generale hanno reagito con grande entusiasmo all'arrivo del play ex Arizona e, nonostante il calendario prevedesse subito cinque trasferte piuttosto ostiche, le dichiarate ambizioni di playoff sono tornate prepotentemente a farsi sentire.
Poi però, Atlanta ha iniziato a perdere posizioni nella classifica della Eastern Conference.
Risultati
New Jersey 104-92 W;
Philadelphia 96-91 W;
Los Angeles Lakers 98-95 W;
Cleveland 95-100 L;
@Houston 89-108 L;
Detroit 90-94 L;
@Charlotte 98-100 L;
@Los Angeles Lakers 93-122 L;
@Sacramento 107-119 L;
@Golden State 117-110 W;
@Utah 94-100 L;
@San Antonio 74-89 L;
Sacramento 123-117 W;
New York 99-93 W;
@Boston 88-98 L;
Golden State 118-135 L
Commento
I primi due mesi del 2008, per gli Atlanta Hawks, sono stati da dimenticare.
Stappato lo champagne di San Silvestro con un record di 14 vinte e 13 perse ed un'invidiabile posizione nella corsa ai playoff, i falchi di Mike Woodson hanno inanellato una striscia di sconfitte dopo l'altra, senza mai dare l'impressione di trovare il bandolo della matassa.
Il record del nuovo anno parla chiaro: 10 affermazioni a fronte di 21 sconfitte. La posizione occupata attualmente è la nona, ad un match di gap dai New Jersey Nets post Jason Kidd, e con i Sixers poco più in alto a cavalcare un momento di forma a dir poco straordinario.
Il calendario da qui alla fine non concede attenuanti: mancare la qualificazione alla post season sarebbe un fallimento sotto ogni aspetto; la prima testa a saltare, sarebbe senza ombra di dubbio quella di coach Woody, già messo in discussione da Knight nelle ore successive all'acquisizione di Bibby, e sempre più lontano da una conferma per la prossima stagione, comunque si concluda quella in corso.
L'ex assistente di Larry Brown infatti, pagherà il mancato effettivo salto di qualità del team. Un salto di qualità che non potrà essere mascherato da una fugace apparizione ai playoff guadagnata in extremis, e che, viste le premesse, tutti si aspettavano.
Tempo per gli eventuali processi, però, ce ne sarà la prossima estate, in abbondanza; ora è tempo di mettere a fuoco il bersaglio che è stato nel mirino per quasi l'intera stagione, e che rischia di sfuggire agli Hawks nelle ultime battute del campionato.
Crocevia fondamentale in questa lunga volata sarà l'8 Marzo, quando a margine della sfida interna con i Miami Heat, le due squadre ripeteranno i famosi 51.9 secondi dell'affaire O'Neal. Aggiungere al record due vu doppie in una singola serata darebbe una poderosa iniezione di fiducia per gli incontri a venire, ed il partire dal punteggio di 117 a 111 in favore di Joe Johnson e compagni, rende la missione tutt'altro che impossibile.
Altro appuntamento cruciale in chiave playoff, sarà la doppia sfida in back to back con i Philadelphia 76ers, in programma tra il 4 ed il 5 di Aprile alla Philips Arena prima, ed al Wachovia Center poi. Trattandosi di scontri diretti a meno di due settimane dalla bandiera scacchi, una duplice affermazione avrebbe un valore inestimabile nell'economia della corsa alla post season.
E' fuori discussione, in ogni caso, che allontanarsi ulteriormente dalla sottile linea rossa che separa il paradiso dall'ennesima lotteria, renderebbe vano ed inutile qualsiasi sforzo prodotto nel rush finale. Sveglia Atlanta!
Diamo i numeri
Molti gli spunti statistici nel lungo periodo trascorso dall'ultimo report, vediamoli in ordine approssimativamente cronologico. Prestazioni da grande fantasy player per Josh Smith tra il 4 ed il 6 Marzo: contro i Sixers ha sfiorato una particolare quasi-tripla-doppia, mettendo a referto 19 punti 9 rimbalzi e 9 stoppate!
Due giorni dopo si è ripetuto, senza però centrare il traguardo personale, contro i Lakers il suo tabellino si è fermato a 17 punti 9 rimbalzi e 9 assistenze, ai quali, per gradire, ha aggiunto 5 stoppate. Nello stesso incontro il rookie Al Horford ha fatto registrare il proprio career high di rimbalzi, agguantandone 20.
L'esordiente da Florida ha poi messo a segno due doppie doppie consecutive nelle sconfitte con Detroit (12 punti e 16 rimbalzi) e Charlotte (12 punti e 14 rimbalzi), consolidando la propria candidatura a rookie dell'anno.
Sei giocatori in doppia cifra realizzativa non sono bastati agli Hawks per espugnare il parquet dei Kings, tra questi, da segnalare i 17 dell'ex di turno Mike Bibby ed i 12 con 12 rocambole del “solito” Al Horford.
Di lì a pochi giorni, la medesima prestazione di squadra, ha portato alla vittoria sul campo di Baron Davis e compagni. Tra i sei Hawks oltre i dieci punti meritano una menzione Salim Stoudamire, season high a 18, e Marvin Williams, 10 con 2/11 dal campo e 14 rimbalzi a farcire. A Salt Lake City poi, un notevole trentello di J Smoove, condito da 12 tabelloni, ed un Joe Johnson ad un assist dalla tripla doppia, non sono stati sufficienti ad evitare la sconfitta per mano dei Jazz.
L'esordio casalingo del neo arrivato Bibby non poteva essere migliore. Il play ha esordito alla Phlips Arena con una vittoria sugli ex compagni di Sacramento e 24 punti in carniere. Oltre il ventello, insieme al play, Josh Childress con 25 e Joe Johnson con 26. Nello stesso incontro solida doppia doppia per Smith: 14 e 10 rocambole.
Due sere più tardi, contro i non irresistibili Knicks, la Highlight Factory si è ripetuta: JJ, Smoove e Al Horford oltre il ventello, con Bibby a marcare la prima doppia doppia in maglia Hawks: 11 punti e 10 inviti. Nei quattro incontri precedenti alla caduta interna con i Warriors, infine, la sorprendente matricola con la casacca numero 15 ha infilato una serie di quattro doppie doppie consecutive ai punti ed ai rimbalzi, contro front lines di tutto rispetto come quelle, tra le altre, di Spurs e Celtics.
In breve
Seconda massima onorificenza per Al Horford. La matricola da Florida è stato nominato, con Luis Scola, rookie of the month di Febbraio; premio che gli era stato assegnato anche al termine del mese di Novembre. Il due volte campione Ncaa, così, rispedisce al mittente tutti i dubbi che ne avevano accompagnato la scelta, definendolo sottodimensionato come centro e non adatto allo scontro con i grandi cinque della lega.
Horford, nelle ultime settimane, in due sere diverse, ha fatto registrare il record personale di punti e rimbalzi, fermandosi in entrambi i casi a quota 20!
L'ex Hawk Tyronne Lue non deve nemmeno aver fatto la fatica di scaricare gli scatoloni dall'auto, una volta arrivato a Sacramento. Il play, infatti, arrivato in California come parziale contropartita di Mike Bibby, ha trovato presto un accordo con la franchigia dei Maloof per fare inversione e ripartire alla volta del Texas. Detinazione i Dallas Mavericks del nuovo acquisto Jason Kidd, al quale Lue, con ogni probabilità , farà da backup.
Coming next
Golden State 4 Marzo; @New Orleans 5 Marzo; @Charlotte 7 Marzo; Miami 8 Marzo; @Orlando 10 Marzo; Houston 12 Marzo; Los Angeles Clippers 14 Marzo; @New York 16 Marzo; @Washington 17 Marzo; @New Jersey 19 Marzo; Orlando 22 Marzo.
La lente d'ingrandimento, per questa volta si prende un po' più di spazio.
Clicca qui per leggere l'approfondimento su Josh Smith e Joe Johnson!