Saranno i gol di Luciano Emilio insieme ai tocchi di Marcelo Gallardo a segnare la stagione di D.C.
Nel 2007 il D.C. United si è aggiudicato il Supporters' Shield, chiudendo il campionato col minor numero di gol incassati e il maggiore di gol segnati, dimostrando di essere in assoluto la squadra più forte e solida della MLS, pur non vincendo la MLS Cup a causa del crudele sistema dei playoff che ha visto i rossoneri arrivare a fine stagione decisamente cotti.
Per il 2008 le prospettive del team guidato da Tom Soehn appaiono anche migliori, se possible, essendosi rafforzato non poco, grazie principalmente all'ottima capacità di scouting dei propri dirigenti.
Durante l'offseason D.C. ha perso non pochi elementi storici del team che ha dominato le ultime due stagioni: dall'argentino Christian Gomez, MVP 2006 passato ai Colorado Rapids, a Brian Carroll (lasciato libero nell'expansion draft e finito a Columbus via San Jose), dall'infortunato Josh Gros fino a Bobby Boswell (miglior difensore MLS 2006) e al portiere Troy Perkins (MLS Goalkeeper of the year 2006). Ognuno di questi è stato però sostituito nella maniera migliore, facendo anche crescere il livello qualitativo del team.
Al momento in cui coach Tom Soehn finalizzerà , nelle prossime settimane, la rosa formata da 28 nomi (un'altra novità della MLS 2008), saranno approssimativamente una dozzina i nomi nuovi. Molti dei nuovi entreranno subito in ruoli chiave. In porta lotta tra Zach Wells (arrivato da Houston) e Jose Carvallo (Peru); in difesa ecco Gonzalo Martìnez (Colombia) e Gonzalo Peralta (Argentina), entrambi probabili titolari. Marcelo Gallardo, due vole ai Mondiali con l'Argentina, dovrà far girare il centrocampo e lanciare l'attacco, dove giostrerà il piccolo (161 cm) compatriota Franco Niell, quando troverà spazio. Ma tra i nuovi, di rincalzo, ci sono anche due giovani come l'ex centrocampista dei Los Angeles Galaxy Quavas Kirk e il collega di reparto l'inglese Dan Stratford.
Il nome boom è ovviamente quello del centrocampista argentino Marcelo Gallardo. Arrivato a Washington grazie alla cosiddetta Beckham-rule, il 32enne Gallardo è sicuramente un upgrade rispetto a Gomez, che comunque il meglio di sè a D.C. lo aveva già dato. Il Muneco è un giocatore assai diverso da Gomez. Gallardo è uno che viene dietro a prendersi il pallone e vuole giostrarlo il più possibile, il neo acquisto dei Rapids era invece uno più propenso all'inserimento e ad affiancarsi alle punte. Gallardo inoltre apporta quell'esperienza internazionale che sarà fondamentale per affrontare I numerosi impegni di quest'anno fra CONCACAF Champions' Cup, SuperLiga e, si spera, Copa Sudamericana. E, perché no? la FIFA Club World Cup di dicembre, in caso di vittoria in Champions' Cup.
The Best of D.C. United 2007
Chi dovrebbe beneficiare maggiormente dell'arrivo dell'ex PSG è sicuramente il duo d'attacco formato dal brasiliano Luciano Emilio, Golden Boot 2007 con 20 gol, e dal 32enne boliviano Jaime Moreno, attuale capocannoniere all time della MLS, con di riserva l'argentino Franco Niell. Dietro di loro Rod Dyachenko e l'ivoriano Guy Roland Kpene, che troveranno sicuramente spazio con le tante partite di quest'anno. Con gli assist di Gallardo e l'integrazione ormai completa nel team del brasiliano Fred, quello di D.C. rappresenta senza dubbio l'attacco più pericoloso della MLS insieme a quello di NY. A parte i due sudamericani però, qualche problema lo United a centrocampo potrebbe avercelo a causa della probabile prolungata assenza di Ben Olsen, reduce da un intervento ad entrambe le caviglie. Reduce da un ottimo campionato, non è ancora chiaro come coach Tom Soehn riuscirà a sostituirlo con i vari Jeff Carroll e Clyde Simms. Di certo mancheranno la sua esperienza e i suoi gol. Tra le riserve specie Kirk tornerà spesso utile.
L'ingaggio di Gallardo, insieme a quello degli altri sudamericani , ha messo ancora una volta in luce la capacità di scovare buoni giocatori a prezzi competitivi da parte della dirigenza di D.C., sicuramente quella più attrezzata nella MLS da questo punto di vista. La svolta è stata data principalmente alla difesa, dove per sostituire Perkins volato in Norvegia sono stati presi Zach Wells e il peruviano Jose Carvallo, entrambi portieri di grande potenziale. Sulla linea difensiva esperienza e tecnica con i vari Martinez e Peralta, affiancati dai confermati Bryan Namoff e Marc Burch, e con Devon McTavish pronto a subentrare sulle fasce.
Seppur con una rosa che nell'ottica dei tanti appuntamenti appare ancora limitata, sulla cart ail D.C. United appare sicuramente come la squadra più forte della MLS: per solidità , esperienza e mentalità vincente. Certo però quest'anno dirigenza e tifosi, i più caldi d'America, non si accontenteranno del solo Supporters Shield (vinto negli ultimi due anni) e pretenderanno di aggiungere un trofeo alla già ricca bacheca (4 MLS Cup e una Champions' Cup). Qualsiasi altro risultato risulterebbe in qualcosa di assai simile ad un fallimento. Specie se dovesse essere vero, come vociferato, l'arrivo di un secondo Designated Player, che renderebbe il team di Washington competitivo anche a livello internazionale.